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Autore: vul95    20/01/2016    2 recensioni
[Magnus Chase e gli Dei di Asgard]
"Loki aveva un modo di muoversi pigro, un po’ languido, simile a quello di un gatto. Sembrava gli costasse un enorme dispiego di forze e volontà anche solo fare un passo, e forse, pensava Magnus, era per questo che di solito lo trovava sul proprio letto, nella sua stanza all’Hotel Valhalla."
[Loki/Magnus]
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Crack Pairing
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Let me be your goodnight

 

Loki aveva un modo di muoversi pigro, un po’ languido, simile a quello di un gatto. Sembrava gli costasse un enorme dispiego di forze e volontà anche solo fare un passo, e forse, pensava Magnus, era per questo che di solito lo trovava sul proprio letto, nella sua stanza all’Hotel Valhalla.

Erano ormai visite di routine. Da quando lo aveva liberato (e dopo tutto il casino che era successo dopo), non era raro vederlo in giro.

-Sai, solo perché sei stato perdonato non significa che la gente ti voglia vedere da queste parti.- ci tenne a precisare Magnus, chiudendosi la porta alle spalle e sbuffando forse con troppa enfasi.

Un sorriso si stiracchiò sulle labbra rovinate di Loki, che rotolò su un fianco e gli lanciò un acquoso sguardo grigio dal suo letto –Tu soprattutto, scommetto.- replicò, senza distogliere gli occhi.

-Soprattutto io.- rimarcò con un sospiro l’altro, che aveva poggiato la testa al legno della porta e si stava costringendo a ricambiare l’occhiata del dio. Lo metteva parecchio a disagio, in un modo che non ricordava di aver mai sperimentato. Gli sguardi che gli lanciava Loki erano indecenti ed innocenti al tempo stesso. Era una contraddizione vivente, ed era impossibile prevedere quello che avrebbe fatto. La cosa lo mandava fuori di testa, anche se con chiunque altro non gliene sarebbe importato nulla. E questo lo irritava se possibile ancor di più.

La mano di Loki battè un paio di volte sul materasso, leggermente –Vieni qui.- invitò, allargando di poco il sorriso –Mi sento un po’ solo.

Ecco, ora sembrava proprio la persona più dolce dei nove mondi. Quando sorrideva a quel modo, aveva notato Magnus una delle tante volte in cui si era ritrovato a guardarlo, le cicatrici sotto gli occhi si stiravano, notandosi ancor di più, bianche e lucide sulla sua pelle. Era bello e inquietante allo stesso tempo.
Alzò gli occhi al cielo solo per il semplice gusto di lamentarsi, ma non aveva alcuna intenzione di rifiutarsi.

Raggiunse Loki e lo guardò dall’alto, le sopracciglia aggrottate –Dovresti smetterla di farti trovare sul mio letto, comunque. Avevo intenzione di dormire.- socchiuse gli occhi, come a dire “e invece ora come faccio?”, anche se stava già salendo sul materasso con le ginocchia.

Loki rise, la sua voce dolce come idromele, ed allungò una mano per sfiorargli il viso. Magnus sussultò. Non era ancora abituato a tutto quel contatto fisico, eppure non poteva dire gli desse fastidio. Le dita affusolate di Loki si intrecciarono tra i suoi capelli –Possiamo sempre dormire insieme.- soffiò –Non ti va?- aggiunse, abbassando le ciglia lunghe.

Magnus fu costretto a schiarirsi la voce, e si tenne l’attaccatura del naso tra indice e pollice. Gli sarebbe venuto il mal di testa –Direi che sarebbe veramente poco consono. Preferirei tu te ne andassi.- tirò su con il naso, gli occhi chiusi. Se non l’avesse guardato sarebbe riuscito a mantenere il punto, cercò di convincersi. Anche se l’idea di dormire al fianco del dio delle malefatte, ahilui, lo tentava in ogni caso.

Non sarebbe comunque stata la prima volta.

La mano di Loki si scostò dal suo viso ed il dio rotolò supino –Ah, non è vero. Bugiardo.- si lamentò, senza perdere l’espressione affabile –Lo so quando una persona mente, Magnus. Sono il più grande bugiardo dei nove mondi.- ci tenne a precisare con un risolino esasperato –E poi la mia domanda è se ti vada, non se sia consono, figlio di Freyr.- sbattè le palpebre un paio di volte, lanciandogli un’altra occhiata imbevuta di innocenza.

Magnus non rispose. Sentiva che l’altro lo stava guardando, probabilmente con una certa soddisfazione, anche. Aprì gli occhi ed arricciò il naso, un po’ irritato, come avesse veramente bisogno di valutare che risposta dargli.

Ancora in ginocchio, si chinò appena verso Loki, abbastanza vicino da permettere ai suoi capelli biondi di solleticare il viso rovinato del dio –Non mi va.- soffiò, inarcando un sopracciglio. Loki sorrise ancora, mordendosi il labbro per evitare di mostrargli quanto ancor più lo compiacesse il tono di sfida che aveva usato.

-No?- domandò, retorico, e questa volta le sue dita andarono a carezzargli la linea della mascella, scendendo lentamente al collo. Erano inaspettatamente calde, e Magnus dovette usare tutta la propria buona volontà per impedirsi di rabbrividire.

-No.- confermò, senza scostarsi, sfoggiando uno dei suoi sorrisi da faccia di bronzo –Mi dispiace, davvero.

Loki fece leva sul gomito per alzare appena il busto. Ora i loro nasi si sfioravano. Al contrario delle sue dita, il naso di Loki era gelato. Era una bella sensazione –E non posso proprio farti cambiare idea, figlio di Freyr?- il tono di voce del dio era talmente dispiaciuto che una piccola fitta di senso di colpa colpì Magnus allo stomaco. Odiava quando Loki usava i suoi trucchetti. E la cosa che lo faceva veramente impazzire era che non era nemmeno sicuro fossero dei trucchetti. Era più probabile che gli fosse impossibile resistere a qualsiasi cosa dicesse o facesse per il semplice fatto che si trattava di Loki e che lui, per quanto odiasse ammetterlo, lo trovasse fastidiosamente irresistibile.

Strinse le labbra mentre rilasciava il fiato –Proprio no. Sai, domani mattina devo svegliarmi proprio presto e mi stai facendo perdere un sacco di tempo.

Stavolta Loki rise, e la mano che carezzava il collo di Magnus tornò a stringersi piano tra i suoi capelli, con una delicatezza che Magnus un tempo aveva creduto non potesse esistere in una persona come Loki. Inclinò istintivamente il capo verso la mano per godere di più del contatto, socchiudendo impercettibilmente gli occhi. Non era molto bravo quando si trattava di dirgli di no.

-Stai continuando a mentire, lo sai?- cantilenò l’altro, espirando piano. Il suo fiato solleticò le labbra di Magnus, che dovette trattenere il proprio per un secondo.

-No,- scosse la testa –sono molto sincero invece. Non ti voglio qui.

-Non ci credo.

-Starei molto meglio da solo, sai?

-Che falso.

-La tua presenza qui non è voluta.

-Ah, come mi ferisci. Che bugiardo.

-Ho imparato dal migliore.- ammiccò Magnus, riuscendo a sciogliersi in un mezzo sorriso.

Una scintilla di vittoria attraversò gli occhi di Loki –Allora stavi proprio mentendo.- puntualizzò, sorridendo compiaciuto. Erano più le volte in cui Loki si comportava da bambino che da adulto, si trovò a pensare Magnus, mentre sospirava per l’ennesima volta. Sapeva che, se fosse stato per lui, quel gioco sarebbe potuto andare avanti fino al ragnarock, quindi si limitò a porvi fine lui stesso.

Espirò forte sulle sue labbra prima di annullare la distanza che le separava dalle proprie. Sentì la mano di Loki stringersi appena di più tra i suoi capelli. Le sue labbra rovinate erano sempre strane sulla sua pelle, in un modo particolarmente piacevole, e a Magnus piaceva passarci le dita alla ricerca di ogni irregolarità, affascinato di quanto una deturpazione così brutta potesse rendere così bello il viso di Loki.

Il contatto non durò che qualche secondo, il massimo che Magnus riusciva ancora a concedere al dio, che in quel momento lo stava guardando rapito, un po’ assente, come se negli occhi di Magnus, se avesse cercato bene, avesse potuto trovare la risposta all’origine dell’universo. Fu come se quel semplice bacio avesse smorzato la sua voglia di giocare, e socchiuse le palpebre, spingendo il viso contro quello del più piccolo ancora un po’ -… Allora posso restare?- domandò piano, lasciando che le loro labbra si sfiorassero. Nel suo tono di voce Magnus percepì dell’aspettativa. Ancora si stupiva di quanto Loki fosse umano. Forse era questo che lo aveva fatto cadere in trappola. Era così perfetto eppure del tutto umano, molto più di tutti gli altri dei che aveva incontrato da quando era un einherji. Era immortale, eppure fragile tanto quanto lui, e davanti a quella fragilità Magnus non aveva armi.

-Tanto saresti rimasto comunque.- sbuffò divertito, ed arricciò il naso contro il suo prima di scostarsi e finalmente sdraiarsi di fianco a lui, supino –Puoi rimanere, ma se mi risveglio di nuovo con del pennarello indelebile in faccia, qui dentro non ci entri più.- minacciò, mentre Loki gli rivolgeva l’ennesimo sorriso furbo e gli cingeva i fianchi con il braccio.

-Non puoi essere certo che sia stato io, quella volta, Magnus.- replicò paziente, come se quel discorso fosse già stato affrontato decine di volte.

Il più piccolo alzò le braccia e gonfiò le guance in risposta, guardandolo male. Poi si voltò di lato, verso di lui, e si azzardò a scostargli una ciocca di capelli scuri dalla fronte liscia –Buonanotte.- disse solo, ricambiando il suo abbraccio.

Lo sentì spostarsi, poggiare il capo contro il suo petto e mugugnare un “buonanotte” in risposta.

Magnus sospirò, stringendosi a lui. Non era che un essere umano, insignificante in confronto alla grandezza di un dio. Ma proprio un dio, in quel momento, stava chiedendo riparo al suo abbraccio.

Eppure, si ritrovò a pensare mentre il sonno aveva la meglio, a renderlo così stupidamente felice era il semplice fatto che lì con lui ci fosse Loki. E che fosse dio o uomo non aveva alcuna importanza.

 

*

 

Ok, mi fa un sacco strano— è da quasi un anno che non scrivo niente, ed è veramente strano (?)

Comunque, ahem, cos’è questa cosa.

Allora, premetto che non è colpa mia. E’ colpa prima di tutto di Rick Riordan e del suo modo di caratterizzare i suoi personaggi, che nel caso di Magnus Chase e gli Dei di Asgard ha davvero superato sé stesso. E niente, per colpa sua ora io mi ritrovo ad adorarli tutti. E a shippare Magnus e Loki. Perché sono veramente trash. E poi è colpa di una ragazza che ha alimentato la fiamma della ship in me e quindi adesso mi ritrovo persa nel limbo senza fine della Loki/Magnus. O Magnus/Loki. Non lo so. IN OGNI CASO— niente, ovviamente questa fic si basa su un what if immenso che comporta la liberazione di Loki dalla sua punizione e il suo conseguente perdono da parte di Odino per un motivo x che non ci è dato sapere (esigenze di trama (?????)).

E’ una one-shot senza troppe pretese, se non quelle di descrivere una coppia che mi piace molto nella sua dorkaggine *ahem*

Mi perdonerete se non mi faccio scrupoli per l’età dei personaggi, visto che Loki tecnicamente ha centinaia di anni e che ne parliamo a fare. In ogni caso, Magnus in questa fan fiction essendo un einherji dimostra sedici anni all’apparenza, ma non ho specificato quale sia la sua età effettiva, quindi potete immaginarla come più vi aggrada (e vi fa sentire tranquilli con la coscienza ;^) ).

Spero che vi sia piaciuta e di non essere la sola ad aver pensato a questa copp- ahem.

Alla prossima, e grazie mille per aver letto! *lancia sacher torte a tutti*

 

Greta.

  
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