Snitecs - Starsky QQ

Era una notte di pioggia ed ero solo in casa.
E mentre stavo finendo di montare l'ultimo mio video suonano alla porta.
<<Chi sarà mai a quest'ora?>>
Mi alzo e vado ad aprire...
Dallo spioncino vedo lui, i suoi capelli ondulati castani... Era "Starsky".
<<Ciao Manuel, sei tutto fradicio.. Accomodati.>>
Lui entrò senza aprir bocca, senza neanche salutare, tutto ciò era strano.
Si tolse il cappotto e lo posò sul divano.
<<Cosa ci fai da queste parti e a quest'ora poi?" Gli domandai.>>
<<Nulla... passavo di qua ed ha iniziato a piovere, così ho deciso di farti una visita.>> Finalmente una frase...
<<Vuoi qualcosa da mangiare o da bere?>>
<<No, grazie ho mangiato prima di uscire.>>
All'improvviso si avvicinò con la sua sedia alla mia, ed iniziò pian piano ad accostarsi con la testa sulla mia spalla.
C'era qualcosa di strano in lui... Troppo strano.
Sembrava turbato, allora gli richiesi:
<<Manu? Tutto a posto?>>
All'improvviso una lacrima iniziò a scendere dai suoi occhi.
<<Ho visto quel video sai?...>>
<<Q-quale video?>> Gli chiesi, pur avendo capito di quale video si trattasse.
<<So tutto di te e Lapo>>
Me e Lapo!?
<<Non avrei mai immaginato, che proprio mentre mi stessi facendo la doccia, quello stronzo t'avrebbe messo le mani addosso, gliela farò pagare.>>
<<Mi dispiace Manu... Non avrei mai immaginato che tutto ciò t'avrebbe fatto ingelosire, fra me e Lapo non c'è niente! Te lo giuro.>>
Subito dopo aver pronunciato quella frase Manuel mi afferrò per la maglia, mi alzò dalla sedia e mi spinse sul divano.
<<M-manu?! Che stai facendo!?>>
<<Forse tu non lo sai ma io provo qualcosa per te, HO UN FOTTUTO DEBOLE PER LA TUA BANANA.>>
Iniziò a spogliarmi e in un men che non si dica, mi afferrò il pene,
Rimasi immobile come se sapessi quel che stava per succedere, non m'interessava, infondo quel che provavo per lui era qualcosa di vero.
Volevo che mi possedesse, quindi mi girai e gli diedi il culo.
lui non se lo fece ripetere due volte e me lo calò.
Iniziai ad urlare, era molto più audace di Lapo.
Prima che tutto potesse finire gli afferrai un braccio e gli dissi...
<<Aspetta un attimo, per farti vedere quanto tengo a te, voglio farti un regalo...>>
Così presi il vestito da banana dall'armadio e lo indossai, feci sedere Manuel sul letto e delicatamente gli feci un pompino.
<<Ti amo Luca, non abbandonarmi mai, sei la mia banana preferita>>.
E mi venne in bocca.