Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Roses99    21/01/2016    5 recensioni
Ciao a tutti! Sono una nuova autrice e per la prima volta scrivo di una delle mie coppie preferite l'Eremika, li amo troppo e non potevo non scrivere di loro almeno una volta. Bhe, detto questo buona lettura e spero di intrattenervi un po!
Mikasa arrossí leggermente sulle guance a quel pensiero che ancora stentava a proclamare a gran voce.
Era quasi imbarazzante ammettere, anche a se stessa, di essere innamorata del suo amico d'infanzia.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eren Jaeger, Mikasa Ackerman
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mikasa si rigirò nel letto più e più volte. Niente, quella sera non riusciva proprio ad assopirsi e il perché era un mistero anche per lei. Forse a causa del allenamento aggiuntivo che quel pomeriggio il capitano Rivaille le aveva imposto perché a detta sua uno degli elementi migliori del armata doveva anche sottoporsi a svariati e molteplici esercizi in più rispetto agli altri soldati. Forse a causa di una razione di cibo andata a male o forse perché quella sera si era preparata (e a seguire scolate) ben due tazze di té prima di andare a dormire ma il fatto rimaneva quello, la ragazza non riusciva ad entrare nel mondo dei sogni quella notte. Sospirò leggermente irritata facendo svolazzare i capelli scuri che le erano precedentemente ricaduti in viso. Doveva dormire, doveva essere fresca e ben riposata l'indomani o non avrebbe retto agli estenuanti allenamenti con il capitano. Tentò di premersi il cuscino sulla faccia, di coprirsi con tutta la coperta a sua disposizione riuscendo solo ad assumere l'aspetto di un enorme fagotto di lenzuola da cui si poteva intravedere solo un ciuffo di spettinata chioma corvina. Ancora nulla, adesso stava davvero perdendo la pazienza (cosa rara per la sua personalità cosi fredda e razionale) allora scacciò con un calcio tutte le coperte che si aggrovigliarono a qualcosa. La mora subito si premunì di sciogliere il nodo che si era formato tra quelle candide lenzuola e la sua sciarpa. Già, la sua sciarpa... La soldatessa si slegò l'indumento da intorno al collo e lo fissò con attenzione tenendolo tra due dita e passandoselo di mano in mano. Solitamente si toglieva la sciarpa prima di andare a dormire per non rischiare di sgualcirla ma quella sera non ci aveva proprio pensato. Sul suo voltò si dipinse un espressione indecifrabile che in ben pochi avevano avuto il piacere di contemplare e che i più accorti avrebbero carpita come un espressione intenerita. Quante ne aveva passate con quella sciarpa? E quante ancora ce ne sarebbero state? A quel indumento erano legati tutti i suoi ricordi, dai più felici ai piu tristi e ormai il loro legame era sancito da tempo. Anzi no, questa volta Mikasa era in errore... Quella sciarpa era stata una specie di conduttore tra lei e qualcun'altro. Quella sciarpa aveva sancito un rapporto, quello più importante per la ragazza e che mai si sarebbe potuto sgretolare o sbiadire. Il rapporto tra lei e Eren, già... Eren. Ora sulle sue labbra era apparso un debole sorriso che il solo ricordo del bruno le aveva provocato. Continuò a fissare l'indumento di color sanguigno accarezzandola a tratti. Le pareva di vederci tessuti tutti i momenti che aveva passato in compagnia di quel ragazzo, da quando si erano conosciuti ad appena nove anni intenti a salvarsi e a proteggersi a vicenda per la prima volta fino ad allora, che gia quindicenni non avevano ancora smesso di cacciarsi nei guai ogni giorno. Ma del resto Mikasa lo sapeva fin dal giorno in cui aveva deciso di arruolarsi a quella dannata Armata Ricognitiva. Li i guai erano al ordine del giorno ed Eren sembrava il polo catalizzatore che li attirava a se in massa come una calamita. Non poté soffocare uno sbuffo leggermente spazientito. Quel Eren l'avrebbe portata alla rovina questo era certo. Ma ognuno aveva la sua croce da portare e Mikasa l'aveva scelta... Difendere Eren fino a costo della vita. Certo, tutto era iniziato come una specie di pagamento per un debito ma ora quella sua possessività nei confronti del giovane ragazzo titano aveva un altra motivazione. Nessuno al di fuori del Armata Ricognitiva se lo sarebbe aspettato vedendo quella giovane dallo sguardo sicuro e impenetrabile, dalla forza erculea e dalla sua locuacità a dir poco ridotta... Ma la prima del suo corso era innamorata. Innamorata del ragazzo gigante che doveva proteggere e tutelare e che tutt'ora pareva pensare solo ad una cosa, distruggere tutti i titani fino a non lasciarne neppure uno. Mikasa arrossí leggermente sulle guance a quel pensiero che ancora stentava a proclamare a gran voce. Era quasi imbarazzante ammettere, anche a se stessa, di essere innamorata del suo amico d'infanzia. In quel epoca non bisognava pensare a certi sentimenti riservati solo alla fantasia di fanciulle innocenti o di dame residenti nel castello reale, eppure la ragazza ci era cascata e non si poteva più tornare indietro. Continuò a guardare la sua sciarpa per qualche altro minuto per poi stringersela al petto come se fosse una preziosa reliquia. Forse... Si sarebbe potuta addormentare cosi? Abbracciata al oggetto a lei più caro? Allora l'asiatica chiuse gli occhi e tentò un ennesima volta ad assopirsi finquando un braccio dalla stretta decisa ma delicata non le circondò la vita e la attirò a se portandola dal altra parte del letto. "Dimmi, non sono forse meglio io da abbracciare piuttosto che una vecchia sciarpa?" Le sussurrò nel orecchio solleticandole il collo la voce strascicata di Eren... Il suo Eren.
   
 
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