< She wants to dance like Uma Thurman. >

Sophie scosse il capo, annuendo al ritmo di quella canzone trasmessa solo nella sua mente.
Quando il ritornello fu concluso, sentì il bisogno di aggiungere percussioni e assoli di chitarra, imitando gli strumenti tramite vocalizzi discutibili e note troppo alte per essere azzeccate da una tale principiante.

La ragazza era così presa dalla propria performance che non si accorse che qualcuno aveva spalancato la porta del bagno e vi si era precipitato dentro senza nemmeno soffermarsi a bussare:
< Sono un pirata! > strillò una nuova figura.
Sophie rischiò di scivolare dalla tazza a causa della improvvisa irruzione ma, allungando le braccia verso le pareti e annaspando in cerca dell’equilibrio, riuscì a non precipitare sulle fredde mattonelle di quella toilette poco pulita dell’ostello La sirena gracchiante.
< Hey, pirata, è finita la carta igienica. >
Replicò la mora, non appena riconobbe l’unica persona capace di dividere con lei una camera in quella sudicia bettola e risultare comunque sempre euforica e positiva.
La bionda si accinse a sporgersi oltre la soglia, e con un unico veloce gesto tirò fuori un nuovo rotolo da un mobiletto dalle ante scassate, per poi porgerlo alla giovane donna con le brache calate.
< Sophie, hai capito quello che ho detto? Sono un corsaro, un filibustiere, un farabutto pronto a solcare la Rotta Maggiore! >
Lettie sembrava davvero molto entusiasta nell’usare degli epiteti poco raccomandabili ma Sophie non aveva alcuna voglia di lasciarsi trascinare nel guaio in cui sicuramente la compagna si era appena cacciata; la ignorò, sollevando la zip dei jeans una volta che ebbe finito di urinare. Tirò labilmente la catena dello sciacquone, conscia dello sguardo dell’amica sempre fisso su di lei.

Si stava ancora insaponando le mani quando finalmente Lettie scoppiò come un bollitore in procinto di rovesciare il proprio contenuto: < Oh, ma insomma, Sophie, ti sto dicendo che ci ho appena trovato due biglietti d’oro per la Fabbrica di Cioccolato, lo vuoi capire o no? >
Sohpie colse la citazione e, sollevando un sopracciglio, le rivolse un’occhiata disinteressata: < Johnny Depp è compreso nella visita? >
La bionda era troppo spazientita per sopportare ulteriori scherni; subito estrasse un pezzo di carta di fine qualità e la sbattè in faccia all’altra.
Sophie manifestò il proprio disappunto con gemiti sommessi, strappandole il foglio per poterlo allontanare dal proprio naso.

Quando cominciò a leggerne il contenuto, il suo volto impallidì visibilmente, lasciando trasparire il suo pensiero: Lettie aveva appena firmato un contratto per unirsi ad una ciurma di corsari, denominati Pirati Heart.


Angolo dell'autrice:
La canzone impropriamente intonata da Sophie è Uma Thurman, dei Fall Out Boy.
Se i nomi che avete letto in questa breve introduzione non vi sono nuovi è perchè mi sono liberamente ispirata al film Il castello errante di Howl, prodotto dallo Studio Ghibli.
Vi ringrazio dell'attenzione, a presto!