Fanfic su attori > Youtubers
Ricorda la storia  |      
Autore: dramy96123    22/01/2016    2 recensioni
- Dan? –
- No, Phil. –
- MA NON HAI VISTO NEANCHE COSA HO TROVATO! –
- Qualunque cosa abbia a che fare con funghi o fruste da cucina saranno irrimediabilmente lanciate via. Letteralmente. –
- … le giraffe robot me l’avrebbero lasciato prendere. –
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dan Howell, Phil Lester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il senso di Awkwardness che ti coglie quando il tuo coinquilino ti costringe ad uscire di casa.
 
- Dan? – Phil Lester chiamò il coinquilino, mentre si metteva il cappotto.  Lanciò uno sguardo alla finestra e sospirò con un sorriso rassegnato. Londra non l’aveva deluso neanche quella volta, pensò, mentre la pioggia tamburellava sui vetri.
Non sentendo risposta dall’amico Phil entrò nel salone, solo per trovare Dan Howell, bellamente accasciato sul divano, con il computer sullo stomaco.
- Dan! Oggi dovevamo andare a prendere i mobili, ricordi? – esclamò, passandosi distrattamente le dita sulla frangia. Il ragazzo alzò lo sguardo, atteggiando la faccia ad un’espressione sofferente.
- Dobbiamo uscire?
- Sì, Dan. – Phil cercò in tutti i modi di soffocare una risata, aggiustandosi il colletto del cappotto.
- Ma ormai possiamo ordinare le cose online! Guarda, grazie a questo magico oggetto tutti i nostri problemi di arredamento sono finiti! – Dan sollevò il pc con un sorriso che sperava essere convincente.
- Sai come finisce quando ordiniamo su internet. Finiamo per prendere cose completamente inutili e ci scordiamo che cosa dovevamo comprare. Devo ricordarti le infradito di erba sintetica? O peggio… -
- Non dirlo. –
- …Il fungo antistress? –
Dan gemette – Quel fungo è la cosa più disturbante che abbia mai visto. – borbottò. Phil sorrise. La sua obiezione era stata più convincente rispetto allo sguardo da beagle dell’amico, stava vincendo per la prima volta da…beh, probabilmente settimane.
- E se andassi tu e io rimanessi ad aggiornare a vuoto la pagina di Tumblr? –
- ... sei tu quello che sa guidare. –
Dan schioccò le dita - Vai in metro! –
- Con enormi scatoloni pronti a uccidermi? Dan, non costringermi a prendere la videocamera per filmarti in questo momento. Hai anche i capelli spettinati. –
- I miei fan – anzi, i nostri fan – sanno benissimo come sono e mi accettano! – esclamò piccato il ragazzo, muovendosi nonostante tutto dalla sua postazione strategica.
Phil saltellò fuori dal soggiorno con un sorriso compiaciuto, e con la coda nell’occhio vide Dan che si aggiustava i capelli specchiandosi con lo schermo del telefono.
 
 
E questo era, fondamentalmente, il motivo per cui i due youtubers si trovavano in mezzo alla strada, più vicini di quanto volessero le convenzioni sociali a causa dell’unico ombrello, immobili davanti al negozio.
- Potevi scegliere un giorno di sole per andare a fare compere. –
- A Londra? Ci sono più probabilità che delle giraffe robot invadano la terra entro sera. –
- Effettivamente… -
 
 
 
- Dan? –
- No, Phil. –
- MA NON HAI VISTO NEANCHE COSA HO TROVATO! –
- Qualunque cosa abbia a che fare con funghi o fruste da cucina saranno irrimediabilmente lanciate via. Letteralmente.  –
- … le giraffe robot me l’avrebbero lasciato prendere. –
Dan non soffocò le risate, quando vide l’espressione implorante dell’amico.
- Chiedilo a loro allora! –
- Non conosco la lingua. Credo che sia un misto tra giapponese e francese, ma in una so dire “baka”, nell’altra che mangio bambini… insomma, non credo che sia un ottimo modo per cominciare una conversazione con delle giraffe robot… -
- ... mi hai convinto, prendi quella frusta da cucina e basta. –
La gente che passava di lì vide due ragazzi, uno in abiti scuri, l’altro con calzini spaiati, intenti a sghignazzare tenendo in mano una frusta di plastica verde a pois rossi.
 
- Phil! Philly, guarda! Voglio questo. –
- … che cos’è? –
- Non ne ho la benché minima idea. Ma non è un oggetto affascinante? –
- Un oggetto affascinante che costa sessanta pounds. –
- CHE COSA? –
- Se costa tanto vuol dire che a qualcosa servirà. Potrebbe essere un… un… Ehi, Dan, dove stai andando? –
La gente che passava di lì vide due ragazzi, uno che portava il carrello con la faccia più sdegnata umanamente possibile, l’altro che cercava di tenergli dietro urlando qualcosa tipo “Non puoi tenere il muso ad un oggetto!”, correre per il corridoio.
 
- Tre peluches! Solo tre! E uno puoi sceglierlo tu! –
- Phil, ti hanno mandato più di cento peluches a forma di leone, non possiamo prenderne un altro! –
- Ma non lo voglio a forma di leone! –
- E quale vorresti? –
- Quello a forma di criceto. Lì. Lo chiamerò Jerry. O Susan. –
- PHIL! –
- Che c’è? –
- Cosa avevamo detto sui criceti?! –
- Quella fanfiction ti ha rovinato. Guarda, sei pallido. –
- E’ perché TU non l’hai letta! –
La gente che passava di lì vide due ragazzi con magliette nerd, uno con le braccia strapiene di peluches di tutti i tipi di animali (tranne criceti, stranamente), e l’altro di fronte, apparentemente del tutto intento a scegliere il suo preferito.
 
- Okay. Abbiamo il modello della libreria. Dobbiamo solo scegliere il colore. –
- Dan, tutti i colori sono marrone. Certo, sono marrone chiaro, marrone più chiaro e marrone scuro, ma… –
- No, ehi, come puoi dire una cosa del genere? Questo è beige, questo è quercia, questo è mogano, quello è ocra… -
- Io non li capisco i colori, non guardare me. C’è un motivo per cui tu hai scelto come arredare la casa su The Sims! –
- Non fare quella faccia, hai contribuito anche tu! Hai fatto il tetto! –
- Ne vado fierissimo. –
La gente che passava di lì vide due ragazzi dalla frangia fin troppo accuratamente piastrata, piegati sulla cartellina dei colori, intenti a litigare sulla questione “è marrone datti pace” “è Terra di Siena come OSI”.
 
E poi entrambi si fermarono davanti ad una lampada.
Una lampada con la base a forma di testa di leone.
- E’ bellissima. -
- Phil… -
- Guardala, mi sta chiamando! Devo averla, insomma, sono il Signore dei Leoni! fra poco andrò in giro con cappello a forma di criniera! Ho bisogno di questa lampada per affermare la mia supremazia leonina! –
- Phil. –
- Giuro che non ti farò uscire di casa mai più. Neanche per i regali di Natale! Il mio cervello mi sta chiedendo quella lampada. –
- Phil. –
- Sta dicendo “comprala Phil, ehi Philip, comprala, è lì, guarda, è lì, comprala” e so che lo ha detto anche con il resto ma questa volta è una cosa serissima!  -
- PHIL! - Dan indicò il carrello con un gesto, mentre scuoteva la testa divertito.
- L’avevo già presa prima. La lampadina l’ho scelta arancione, così sembra un vero leone. –
L’espressione del ragazzo fu impagabile. Spalancò la bocca, poi si fiondò ad abbracciare la scatola della lampada, con un sorriso enorme.
La gente che passava di lì vide due ragazzi troppo alti, in skinny jeans, uno che sembrava tanto si aspettasse un abbraccio, viste le braccia tese e l’espressione confusa, l’altro che coccolava una scatola.
 
 
- Ricordami a chi abbiamo rubato questa macchina. –
- L’abbiamo affittata, perché non abbiamo amici. E comunque quei pochi che abbiamo non si fidano a prestarcela, quindi immagino sia uguale. –
- Bene, e adesso… che facciamo? –
Dan e Phil si trovavano davanti al bagagliaio, circondati da scatoloni, alcuni di dimensioni inquietanti. Phil ondeggiò sulle punte dei piedi, le mani in tasca. Dan fece una smorfia concentrata, guardando prima i pacchi, poi l’auto, quindi sospirò.
- Avanti, AmazingPhil, facciamoci coraggio. –
- Beh, se c’è una cosa che sappiamo fare è giocare ai videogiochi! Questo è come il Tetris, solo in 3D. No?  - Phil incontrò lo sguardo di Dan come ad avere una conferma, ritrovandosi solo davanti al sopracciglio inarcato del ragazzo.
- Tetris? Davvero?
- Beh, se la pensiamo in termini di videogiochi magari non ti verrà una crisi esistenziale nel mezzo del parcheggio perché non sappiamo mettere degli scatoloni in una macchina… -
- Grazie per l’interessamento. -
 
 
- Dai… ancora un ultimo sforzo! –
- E’ inutile, Dan, è troppo grosso… non ci entra! –
- COS-Phil.  –
- Intendo dire il pacco. –
- Phil, TI PREGO. –
- … dovrei smetterla di parlare, vero? –
 
 
Dopo aver scaricato tutti gli scatoloni, dopo averli portati a spalla per tutte le scale, e dopo averli lasciati in abbandono in corridoio, i due crollarono sul divano.
- E’ l’ultimo favore che ti faccio, youtube senpai. Siamo usciti di casa. Ho dovuto parlare con delle persone.
- Hai parlato con me tutto il tempo, ho interagito io con la cassiera. –
- Anche solo l’idea di parlare con delle persone ha reso la mia giornata estenuante. –
-… dovremmo cominciare a montare i mobili? –
- No, dai, lo faremo più tardi! C’è tempo… -
- Daniel, stai procrastinando di nuovo. –
- Non è procrastinare! E’ solo godersi il meritato riposo. –
- E va bene. Ma domani io e te li monteremo. –
- …Phil. –
- …I mobili. –
- Grazie. – 




Vi ringrazio infinitamente per aver letto!
E' la prima volta che scrivo su youtubers, e in particolare su Dan e Phil, quindi ecco, siate clementi!
Spero via sia piaciuta! 
Un bacio
dram

 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Youtubers / Vai alla pagina dell'autore: dramy96123