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Autore: Blacklife589635    23/01/2016    2 recensioni
Cosa potrebbe succedere se i quattro fratelli più antichi del mondo finissero per rimanere rinchiusi nella stessa prigione?
Ecco il punto di vista di quattro arcangeli dalla quinta alla decima stagione di Supernatural.
Per chi seguisse solo la serie in italiano SPOILER della nona e della decima stagione.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gabriel, Lucifero, Michael, Raphael
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni
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Risvegli & Arrivi





Quando sentì la spada entrargli nel petto non seppe cosa gli fece più male, se quella lama che, lo sapeva, l'avrebbe ucciso di lì a poco o il fatto che colui che la brandiva era uno dei fratelli a cui un tempo aveva voluto più bene in assoluto.

"Maghetto dilettante...non dimenticarlo...tu hai imparato tutti i trucchi da me...fratellino"

Ed era vero, quando gli umani non erano neanche un'idea nella mente di suo Padre, lui e i suoi fratelli, si allenavano per delle ore in Paradiso e spesso si fermava per osservarl.

Michele era quello che sembrava più a suo agio con la Spada, i suoi movimenti erano precisi, fluidi, ogni movimento era calcolato, non sprecava energie con gesti inutili, si capiva perfettamente perchè il Padre aveva pensato a lui come il Comandante.

Raffaele era bravo con la Spada, mancava della grazia e della fluidità dei movimenti di Michele, ma compensava con forza e potenza.

Lucifero non sembrava interessato a imparare ad utilizzare la sua arma, passava la maggior parte del suo tempo ad affinare i suoi poteri, facendo risplendere il Paradiso.

Non per niente era considerato l'angelo più bello del Creato, la Stella del Mattino.

Riusciva a creare trucchi sempre divertenti, facendolo spesso partecipare e svelando, solo a lui, i più particolari.

Michele ovviamente non approvava la maggior parte di queste pratiche.

Soprattutto da quando Lucifero aveva leggermente perso il controllo e aveva quasi fatto esplodere un pianeta appena creato dal Padre, un minuscolo pianeta, che successivamente, avrebbero chiamato Terra...

Cosa che divertì immensamente Gabriele, ma, fece esasperare per l'ennesima volta Michele e Raffaele.

D'altra canto, in un modo o nell'altro, riuscivano sempre a farli partecipare, nonostante il sempre presente cipiglio serioso dei fratelli maggiori.

Nell'istante successivo Gabriele venne bruscamente trascinato via dai suoi ricordi, dalla Spada di Lucifero che penetrava in profondità, sentì la Grazia bruciare, le ali sfrigolare e delle urla che comprese essere le sue...

Poi fu il buio.

*

*

Un risveglio caotico, tormentato, inquietante.

Ringhi profondi, calore, grida strazianti, acuti schiamazzi e schiocchi di fruste.

Fu questo vociare infernale a destarlo.

Ma lui era morto!

Lucifero l'aveva pugnalato, eppure percepiva il suo corpo disteso su qualcosa di  compatto.

Si meravigliava di avvertire la potenza della sua Grazia e le sue ali possenti.

Gabriele aprì gli occhi e quello che vide lo lasciò stordito per qualche secondo.

Riconosceva quel luogo, quante volte era stato laggiù...

Ad osservare, almeno da lontano, quel fratello che tanto amava...

Era nella Gabbia?!

Nella Gabbia di Lucifero!?!

Non era possibile!!!

Come c'era arrivato?

Quell'incessante frastuono, ora lo riconosceva... apparteneva all'Inferno.

Si alzò, non doveva essere lì da molto.

Grandioso, ma come ci sono finito qui? Lucifero mi ha fatto fuori, ho sentito la Grazia bruciare... ma sono vivo... nel corpo del mio tramite ma come?

Gabriele percorse il perimetro della Gabbia, scrutando, di tanto in tanto le pareti invisibili che ne delimitavano i confini.

Era come guardare attraverso un vetro oleato, oltre quelle pareti, lui lo sapeva, c'era il marciume del Creato di Dio, ma si vedevano solo ombre.

Non riusciva a pensare.

Sentiva la sua Grazia venire oppressa, era una sensazione soffocante.

Ora capiva perchè Lucifero aveva dato di matto quando era uscito, lui era lì da poco e già sentiva d'impazzire.

Provò ad usare i suoi poteri ma erano bloccati.

Perfetto, davvero perfetto, sono vivo e non so come sia possibile, sono bloccato nella Gabbia e non so come ci sono arrivato, ho ancora la mia Grazia ma sono senza poteri si può sapere cos'è successo?

"Perchè sono qui?"

La sua voce si perse tra le urla dei dannati e i latrati dei Mastini Infernali.

Perchè sono qui?

*

*

Non sapeva quanto tempo fosse passato quando quella luce inondò la Gabbia, ma quando sentì quelle due presenze avvicinarsi e le loro urla, seppe che era il caso di spostarsi nel punto meno illuminato, non voleva farsi trovare impreparato e non potendo usare i poteri voleva avere almeno un minimo di vantaggio.

Poi però riconobbe le loro essenze.

Due corpi caddero a terra con un tonfo pesante che spezzò con violenza le loro urla, poi tutto tornò buio.

Una figura cominciò ad alzarsi, Gabriele la vide alzare lo sguardo verso l'alto, poi un'urlo rabbioso innondò la Gabbia.

"No! Non di nuovo, no! Come ha fatto quel lurido umano a prendere il controllo?! Quella lurida scimmia schif-"

Lucifero? Lucifero è tornato nella Gabbia! Quei figli di puttana dei Winchester ci sono riusciti, hanno davvero trovato tutti gli anelli! Hanno davvero sconfitto mio fratello e fermato l'Apocalisse!

Nel frattempo la seconda figura aveva cominciato ad alzarsi.

Rispetto a Lucifero la sua voce era calma ma feceva trasparire l'agonia che il proprietario provava nel ritrovarsi laggiù.

"Siamo nella Gabbia, Lucifero, è finita, ma qui posso comunque darti la lezione che meriti"

Michele? Ma che bella riunione di famiglia! Ma che vuole fare scatenare l'Apocalisse anche qui? Eh no grazie, ci sono anch'io.

"La lezione che merito Michele? Osi sfidarmi qui? Qui dove sono stato rinchiuso per millenni? Dove tu stesso mi hai cacciato? Brutto essere-"

"Eh basta! Siamo rinchiusi qui insieme per una buona volta volete smetterla di litigare? Sono stufo del vostro litigare ogni volta che vi vedete e che palle!"

Gabriele osservava i suoi fratelli guardarlo come se fosse stato Dio stesso, con occhi sbarrati ed espressioni confuse e perplesse, scioccate.

Ora parte un'embolo ad entrambi.

"Gabriele! Tu-"

"Tranquillo Lucifero, non voglio vendicarmi del fatto che mi hai pugnalato, non porto rancore, ma vedervi scatenare l'Apocalisse in un luogo così ristretto dove, sfortunatamente, ci sono anch'io non mi fa certo ballare di gioia"

Mentre parlava Gabriele si avvicinò ai fratelli e solo quando fu abbastanza vicino potè vedere i loro tramiti.

"Fiuuuu, Lucy! Sei riuscito a farti dire di si e il Piccolo Grande Winchester ti ha fregato vero? Ma Miky quello non mi sembra Dean chi è?"

"Gabriele, sei vivo? Come hai fatto? Tutti i nostri fratelli non hanno fatto altro che parlare della tua morte"

"Sei riuscito a fragarmi Gabriele, sei migliorato, complimenti"

"No, Lucifero, non ti ho fregato, mi hai fatto fuori e in Paradiso son tutti pettegoli. Mi sono risvegliato qui, probabilmente poco dopo la mia... dipartita, e tra parentesi ho la Grazia ripristinata ma sono senza poteri. E comunque Miky non hai risposto alla mia domanda "

"Com'è possibile che tu sia finito qui?"

"Ancora? Miky non ne ho idea e tu continui a non rispondermi non si fa così, tsk,tsk,tsk..."

 Gabriele schernì il fratello scuotendo il dito davanti al suo naso.

"Adam, si chiama Adam, è il fratellastro dei Winchester"

"Ah si, avevo sentito che avevano un fratello, pens-"

"Ora basta! Io ti ho ucciso non puoi essere qui Gabriele!"

"Ma và? Lo so anch'io che mi hai ucciso genio ricordo bene la tua Spada nel petto grazie tante"

"Allora com'è possibile che tu sia vivo? Ho visto le tue ali bruciare!"

"In Paradiso tutti hanno visto l'ombra delle tue ali impressa nel pavimento di quel Motel, io per primo, che tu sia vivo è impossibile"

"Aaaah, ma avete sbattuto la testa cadendo? NON - LO - SO !!! "

Aveva urlato.

Non si era reso conto di aver urlato, ma era tutto troppo... troppo... non l'ho sapeva nemmeno lui cosa.

Sapeva solo che l'aria era soffocante.

E come se non bastasse i suoi fratelli non cercavano nemmeno di capire cosa stava provando.

Si allontanò dai fratelli e si avvicinò ad una delle pareti della Gabbia, aveva bisogno di aria, aveva bisogno di luce.

Doveva uscire da lì!

Ma era bloccato...

Sono stanco, Padre, qual'è lo scopo di tutto questo?
   
 
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