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Autore: Regina di cuori15    23/01/2016    7 recensioni
Salve a tutti e benvenuti nella mi fanfiction.
Questi sono i fatti: la vera identità dei 12 vampiri (i Sakamaki, i Mukami e i Tsukinami) è stata cosperta, dagli umani, e quindi sono costretti ad andare a vivere in un altro luogo e a farsi una nuova vita.
Visto che, non esistono altri luoghi in cui vi abitano mostri come loro, sono costretti a camuffarsi e a vivere come persone normali.
Dovranno riuscir a dormire di notte e a rimanere svegli di giorno; mangeranno cibo da umani e soprattutto, non dovranno bere sangue.
Ci riusciranno? Ho i miei dubbi in proposito.
Luogo nuovo, vita nuova e soprattutto "vittime" nuove!
Questa è una OC o OCC, chi vuole iscriversi deve leggere il primo capitolo!
Vi aspetto!
ISCRIZIONI CHIUSE!
Genere: Comico, Demenziale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ehi lettrici! (mi sembra)
Come va?
Vi ringrazio tantissimo per i vostri commenti e complimenti, spero che questo capitolo sarà di vostro gradimento! Vi dico subito che i vampiri a volte non saranno loro stessi, nel senso, non saranno così cattivi “a volte”.
Ora vi lascio, altrimenti mi metto a sparlare e sparlare di cose senza senso…lo sapete che Yuma quando è da solo….
 *Non ha potuto finire la frase perché il vampiro le tappa la bocca e la trascina via*
 
Personaggi:
Regina di cuori15 = Virginia Morgan.
666_hope_666 = Kathrin White.
_Dark_Fallen_Angel = Melody Kurai
_Leopardo delle nevi_ = Glaphyra Lathsveiz.
Gliuly_san = Ririka Hasegawa.
Lady Morjana = Jude Montgomery.
hikari03 = Mecha Rodriguez.
Shiro_neko18 = Satoru Miyamura.
Overdose_nour= Onigiri Matsumoto.
_Mamoru_ = Momo Ishikawa.
Spring_Sun = Usagi Hashimoto.
Nephertiti = Nephy Hashimoto.
Marshall_d_yume = Scarlett Tricou.
Shiota Nagisa = Inoue Sakamaki.
_Fable_666 = May Green.
Suyka99 = Bella Morris.
Scarlett Blue Sakura = Kaiserin Echtmond.
You_know_nothing = Safiya Ase Lofgren.


-Cattiva…wow guardate che bei ragazzi stanno entrando!- esclamò Melody, indicando la porta.
Da li subito entrarono dalla porta Reiji e Ruki con un libro in mano. I due passarono davanti le ragazze, facendo finta di niente e dirigendosi verso la parte centrale dell’edificio.
-Non sono tutto questo granchè- disse Glaphyra.
-Vabbè ora devo andare ad allenarmi…Glaphy mi accompagni?- chiese Melody alla ragazza.
-Ok, ma se mi richiami Glaphy ti appendo su quel muro. Poi devo andare ad iscrivermi al club di basket, visto che gli scorsi anni non ne ho avuto la possibilità.- disse la ragazza, indicando una zona della biblioteca.
-Okay, okay, calmati bellezza!- rispose, uscendo insieme a lei e lasciando da sola Scarlett.
Mentre stavano percorrendo il corridoio, Glaphyra andò a sbattere contro un ragazzo biondo: Kou.
-ehi stai attento dove vai!- disse freddamente, massaggiandosi la testa.
-Mi dispiace gattina, vuoi un autografo?- le chiese il ragazzo gentilmente, porgendole una mano.
-non voglio nessun autografo, ma chi ti credi di essere?!- gli rispose, scansandogli la mano e alzandosi da sola.
-Scusami, non l’ho fatto apposta, comunque io mi chiamo Kou Mukami e tu sei…-
-Una ragazza che non ha tempo da perdere. Ora se non ti dispiace ho una cosa da fare.-. Detto questo, Glaphyra se ne andò, seguita a ruota dalla ragazza, senza dare il tempo a Kou di controbattere.
-Che gattina permalosa, interessante.- pensò Kou, con un sorriso malizioso.

Intanto, vicino l’uscita della scuola, mentre le persone si stavano cambiando le scarpe per tornare a casa, Nephy stava aspettando la sorella, intenta a svolgere delle piccole mansioni.
Improvvisamente le passò vicino il misterioso ragazzo con la benda sull’occhio, che l’adocchiò un’altra volta, ma stavolta con un sorriso molto strano.
-Ehi eccomi…ma quello non è il ragazzo di questa mattina? Che cosa ti ha fatto?!- le chiese Usagi.
-Si, non mi ha fatto niente. Ora che lo guardo meglio, lui si è trasferito nella mia classe, insieme ad uno con i capelli blu scuro, ma non ci avevo fatto molto caso. Infatti in quel momento stavo scrivendo una storia, sul quaderno.-  le rispose, ripesando agli avvenimenti precedenti.
-Davvero?! Spero che non ti si avvicini, non mi da tanta sicurezza quel ragazzo- l’avvisò la sorella.
-Non ti preoccupare. Sai, a volte penso che tu sia la sorella maggiore e io quella minore.- le disse scherzando.
-Lo sai che io farei di tutto per vederti sorridere.- le rispose.
-Aw che amore!!!- le disse abbracciandola.

Nella città si era fatta notte e nella nuova villa dei vampiri, le cose non andavano per il verso giusto.
A tavola Yuma, Kou, Ayato e Shin si stavano litigando l’ultimo gambero fritto, mentre Mecha non ritrovava più nella sua stanza un paio di mutandine…
La ragazza, intuendo chi fosse stato a sottrargliele, si diresse verso la stanza del vampiro col cappello, senza alcun timore.
-Sakamaki-senpai, apri questa porta!- disse, bussando forte alla porta, ormai stufa degli atteggiamenti strani di quest’ultimo.
-Buonasera, prego accomodati, Bitch-chan- disse Raito sorridendole e aprendole la porta.
-Dov’è la mia biancheria?!- gli domandò, poggiando le mani sui fianchi.
-Non lo so, dimmelo tu. Sei così carina quando ti arrabbi, Bitch-chan- le rispose, facendo uno dei suoi soliti sorrisetti con le guance arrossite dall’eccitazione.
-Smettila di chiamarmi “Bitch-chan” ogni due secondi, io sono Mecha. E sono sicura che tu abbia preso ciò che è mio, quindi ridammelo.- disse, ma si ritrovò subito sdraiata sul letto, con Raito sopra.
Questa mossa avventata la fece subito arrossire di colpo, rendendola un po’ vulnerabile.
-C…cosa stai facendo?- gli chiese balbettando.
-Sai, trovo la tua innocenza così…attraente!- le disse, leccandosi le labbra prima di dire l’ultima parola.
-C…che?- chiese Mecha completamente rossa, ma il vampiro si stava pian piano avvicinando al suo collo.
-Il tuo corpo così minuto, mi fa impazzire- le disse, per poi leccarla sotto la mandibola.
Stava per affondare i suoi canini nella sua pelle abbronzata, ma fu subito fermato da un suo strillo e spintonato dall’altra parte del letto. La ragazza scappò, rintanandosi nella sua stanza e chiudendosi a chiave.
-Sogni d’oro, bitch-chan.-.

La mattina dopo, a scuola, alcuni vampiri avevano saltato delle lezioni, come ad esempio Subaru, che si era rifugiato nella terrazza della scuola.
Dalla sua espressione sembrava calmo e riposato, lontano da tutti gli schiamazzi dei compagni e dalle urla del sensei, ma improvvisamente, qualcuno lo disturbò.
Davanti a lui c’era Bella con in mano un libro.
-Ciao…- disse al ragazzo, ma venne ignorata.
-Come mai salti le lezioni?- chiese la ragazza, cercando di far durare la conversazione.
Trovava qualcosa di interessante e irresistibile in quel misterioso ragazzo.
-Come mai non ti fai i cavoli tuoi?-.
-Perché mi annoio…- gli rispose.
-A chi lo dici. Quello quando spiega non si capisce niente.- disse il ragazzo, ripensando agli avvenimenti precedenti.
-Stai parlando di Kurumie-sensei? Si, quello quando parla sembra che abbia un pesce in bocca.- rispose la Bella, mettendosi a ridere, ma Subaru rimase impassibile.
-Ma la vuoi smettere di blaterare? Mi irritano le persone che parlano troppo senza senso- disse il ragazzo stressato, dirigendosi verso la porta.
-Oh scusa principino dal cuore di ghiaccio, volevo solamente essere socievole. Non c’è bisogno di reagire così.- gli disse, incrociando le braccia imbronciata.
D’un tratto, dalle scale, si sentirono delle urla che man mano diventavano sempre più forti.
-Subaru Sakamaki, dove ti sei cacciato? Ritorna subito in classe.- disse la voce, che sembrò appartenere a quella di Kurumie-sensei.
-Merda! Il vecchiaccio è qui. Tu non mi hai visto e non osare dire, che sono stato qui.- disse Subaru, avvicinandosi pericolosamente.
-E..e se no? Cosa mi fai?- chiese la ragazza, non smettendo di fissare i bellissimi occhi rossi, come il sangue.
Non ricevette risposta però, perché il ragazzo si arrampicò su un grande albero, li vicino e con qualche salto arrivò subito a terra.
-Come ha fatto quel ragazzo ad aver scalato un albero grosso come questa scuola, che ha 6 piani?- Pensò la ragazza, stupita dall’agilità del ragazzo.
-Signorina Morris, ha visto per caso un ragazzo abbastanza alto, con tanti capelli e magro?- chiese il sensei, con il fiatone.
-Sensei, per il liceo ci sono tanti ragazzi con queste caratteristiche…comunque non è passato nessuno qui.-.
- ah, ok, quando vedrà qualcuno mi avverta il prima possibile. Aspetta un momento, perché lei non si trova a lezione?- chiese dubbioso.
-Ehm…mi sono sentita male e la professoressa mi ha permesso di prendere un po’ di aria.- rispose la ragazza, con una bugia inventata al momento, che risultò molto efficace.
-Ah ok, mi fido di te, visto che sei una delle mie alunne migliori. Ora vado a continuare la mia ricerca.- disse il sensei, per poi allontanarsi e lasciare da sola la ragazza.
-Subaru eh…-.

Intanto nella classe 3B, il sensei stava iniziando a scegliere i  rappresentanti di classe visto che, come al solito, nessuno si offriva volontario.
-Allore, vediamo un po’…Shin Tsukinami e Nephy Matsumoto sono i nuovi rappresentanti di classe.- esclamò il sensei con un grosso sorriso.
-COME? Sensei la prego, non ho il tempo di svolgere questo lavoro.- disse la ragazza, tristemente.
-Non succederà niente, se smetti per un attimo di scrivere le tue storie. Quando le lezioni saranno finite rimarrete nella classe per scrivere alcune cose.- rispose il sensei, dando dei fogli a Shin, il quale non disse niente al riguardo.
-Dai non preoccuparti Nephy, vedrai che sarà divertente.- la consolò Melody, la sua compagna di banco –non pensi che quel ragazzo al primo banco, Ruki, sia interessante? È bravissimo a scuola, molto educato e anche abbastanza carino.-
-Si non è male, ma mi sembra strano, è troppo perfetto! Anche quello Shin è strano.- disse Nephy scrutando i due ragazzi, ma incrociò per sbaglio lo sguardo di Tsukinami.
Il risposta lui accenò ad uno strano sorriso rivolto alla ragazza, per poi continuare ad ascoltare il professore.

Durante la quarta ora, Safiya si aggirava per i corridoi della scuola con dei fascicoli, da consegnare alla sala professori, ma inciampò su qualcosa anzi, su qualcuno.
Seduto a terra, appoggiato con la schiena al muro, c’era un ragazzo che ascoltava la musica con le cuffiette, ad occhi chiusi, che risultò essere Shu.
La ragazza perdendo l’equilibrio, cadde a terra, spargendo tutti i fogli ed emettendo un piccolo lamento di dolore.
-Stai ferma, fai troppo rumore.- disse il ragazzo, togliendosi dei fogli di dosso.
-Non è colpa mia se qualcuno si è addormentato in mezzo al corridoio.- rispose la ragazza iniziando a raccogliere i fogli. Dopo qualche secondo iniziò ad aiutarla anche Shu, raggruppando alcuni fogli.
-Perché mi stai aiutando?- chiese Safiya dubbiosa.
-Non farti strane idee. Prima te ne vai e meglio è, così posso ascoltare la mia musica in santa pace.- le rispose.
-Ah, ok, comunque che musica ascolti? Qual è la tua band preferita? Perché stai dormendo qui, invece di stare in classe?- iniziò a chiedere la ragazza, ma le fu subito tappata la bocca dalla mano di Shu.
-Zitta, parli troppo. Ecco le tue cose, ora vattene.- disse il ragazzo, porgendole i fogli e riappoggiandosi al muro.
La ragazza senza dire niente si alzò, ma prima di andarsene, vedendo che il ragazzo aveva ancora gli occhi aperti, gli fece una linguaccia e scappò via.

È la quinta quinta ora e l’ora di pranzo si sta avvicinando. Intanto May era stata chiamata dalla sorella per sostituirla in quell’ora, visto che doveva andare a comperare alcune cose per il suo lavoro.
Improvvisamente nella stanza entrò un ragazzo con un basco in testa e delle fasciature sulle braccia, Azusa.
-Si p...può?- chiese il ragazzo, dirigendosi lentamente verso la ragazza.
-Si certo, dimmi.- rispose la ragazza timidamente.
-Questa fasciatura mi si è un po’…allentata. Potresti aggiustarmela, per favore?- chiese porgendole il braccio.
-o…k siediti su questo sgabello- rispose, invitandolo a sedere.
Iniziò a togliere la fragile garza bianca e quando vide l’enorme ferita, subito sgranò gli occhi.
-Oddio, chi…cosa…come hai fatto a causartela?- chiese la ragazza stupita.
- Non è…niente. Quando ero più piccolo, dei bambini mi hanno picchiato.- disse lui, prima con espressione triste, ma poi divertita.
-Perché sei felice, questo è grave. Te la sei disinfettata?- chiese la May, iniziando a mettere del liquido su un pezzo di stoffa.
-Cosa mi stai mettendo? Mi farà male, vero?- chiese il Azusa, con un sorriso.
-No, non ti preoccupare. Forse pizzicherà un po’ all’inizio, ma non ti preoccupare.- rispose la ragazza, con un dolce sorriso.
Il ragazzo, mentre May lo medicava, non si lamentò per niente, ma iniziò ad osservarla. Le sue piccole mani, le sue lunghe ciglia, le occhiaie che le davano un aspetto lugubre e i bei capelli corti.
-Stai provando dolore? Sai, neanche io ho avuto un’infanzia felice… sono scappata di casa all’età di 13 anni- disse la ragazza, alzando lo sguardo, per poi ritrovare quello del ragazzo a pochi centimetri dal suo.
-Anche i tuoi… ti picchiavano?- chiese Azusa e in risposta ricevette un piccolo cenno affermativo con la testa.
Quando la May finì la sua medicazione, accompagno il ragazzo alla porta, senza pronunciare una parola.
-Ciao- disse Azusa timidamente, per poi andarsene.

Finalmente l’ora di pranzo era arrivata e tutti i liceali si sono riuniti con i propri amici per gustare un pasto tutti insieme, tranne Virginia, che si trovava in segreteria, perché è stata chiamata dal sensei.
-Mi dica sensei. In cosa posso aiutare?- chiese la ragazza.
-Signorina Morgan, dato i suoi ottimi voti e i suoi approfondimenti, ho deciso di affidarti un alunno di un anno più grande, che non capisce niente di materie scientifiche.- le rispose, con un grosso sorriso.
-M sensei, ha un anno più grande di me. Ne è sicuro di volermelo affidare?- chiese un po’ dubbiosa.
-Ascolta, sei l’unica ragazza tra il terzo e il quarto anno che ha i voti più alti e visto che quelli più bravi e più grandi di te sono già occupati. Quindi me lo faresti questo favore?- chiese, facendo gli occhi a cucciolo…ed era molto inquietante.
-Ok, va bene. Chi è?-.
-Lo vedrai tu stessa, è un bel ragazzo. Yuma vieni qui.- disse il professore rivolgendosi alla porta.
Dopo un po’ entrò un ragazzo molto alto, con i capelli tra il rossastro e il castano.
-Lui è Yuma Mukami e da ora in poi sarai il suo tutor.- disse il sensei presentandolo.
-Ci rivediamo, scrofa.- disse Yuma, con uno dei suoi soliti sorrisetti.
-Non chiamarmi così! Io mi chiamo Virginia e se mi rischiami così giuro che, con un calcio, ti accorcio di statura.-.

Nel frattempo, nella parte posteriore del cortile della scuola, Momo è intenta a giocare ad un nuovo gioco.
-Ehi Ishikawa, stai provando un nuovo gioco?- le sussurrò Satoru all’orecchio, da dietro le spalle.
-KYAAA, SATORU-SENPAI! MI HAI FATTO VENIRE UN COLPO!- gli urlò contro la ragazza, dandogli qualche colpetto sul petto muscoloso.
-Non hai ancora risposto alla mia domanda. Fammi vedere!- rispose lui ghignando, prendendole il joystick.
-Noo ridammelo!- lo rimproverò.
-Perché questo tizio va in giro con la camicia sbottonata? Mi spieghi che gioco è?- chiese, scrutando meglio il personaggio virtuale.
-è “Sturstruck”, ora dammelo! Quel ragazzo a differenza tua è educato, gentile e carino.- rispose mettendosi a saltellare, per raggiungere il gioco.
Improvvisamente Momo si ritrovò bloccata, con la schiena appoggiata al muro, dalle forti braccia di Satoru e con il suo viso a pochi centimetri dal suo.
-Sei proprio sicura che quello sia più attraente di me?- le chiese ghignando.
-S…si e ora allontanati per favore, sei troppo vicino.- rispose la ragazza voltando lo sguardo e  arrossendo.
-E perché in questo momento stai arrossendo, ti faccio questo effetto?-.
-NO! E ora levati. Qualcuno potrebbe fraintendere.- gli disse, guardandolo negli occhi.
-Che se ne facciano una ragione, io da qui non mi muovo.- rispose ghignando.
Stava per avvicinarsi sempre di più ognuno poteva sentire il respiro caldo dell’altro, ma non andò a finire come Satoru sperava.
-Ah, giusto! Quasi dimenticavo! Devo andare a…in classe, perché tra poco ho un compito!- mentì Momo, divincolandosi e scappando via, lasciando Satoru a ridere da solo.

La  pausa svago stava per terminare e tutti i liceali si stavano dirigendo verso la propria classe, per non fare tardi, come ad esempio Jude.
-Fatemi passare ho un compito in classe tra pochi minuti e devo appuntarmi le cose sul banco!- esclamò, facendosi largo tra l’enorme folla, per poi ritrovarsi davanti Carla, il vampiro con la sciarpa.
-Ehm…- disse la ragazza.
-Prego, passa pure.- rispose l’altro spostandosi di poco.
-Grazie, ragazzo sconosciuto..?-.
-Sono Carla Tsukinami, ora se non ti crea dispiacere, dovrei andare.- disse, per poi sparire tra la folla.
-Parla strano,  si veste in modo strano, i suoi occhi sono strani…è perfetto!- pensò Jude, ghignando.

Le lezioni sono ricominciate e in 3F le cose non vanno molto bene per Kathryn.
-Ayato-kun, smettila di dormire e ascolta la lezione! Sei fastidioso quando russi.- lo rimproverò la ragazza a bassa voce.
-Stai zitta. Devo riposarmi per apparire al meglio.- rispose, tenendo sempre la testa appoggiata sul banco.
-Non ti preoccupare, tanto rimani comunque brutto.- disse lei ghignando, ma ricevette subito un pizzicotto sul braccio -Ahia mi hai fatto male!-.
-Signorina White, se non vuole un’altra punizione, veda di stare in silenzio!- la rimproverò il sensei.
-Si sensei.- rispose la ragazza abbassando il capo, mentre Ayato rideva sotto voce.

Intanto nella 3C il professore stava creando le coppie (a sorte) per il compito di geografia, da fare a casa.
-Kanato tu farai il test dell’uovo con Ririka.- annunciò il professore sorridendo.
-Professore io e Teddy non vogliamo svolgere questo compito con quella persona!- disse Kanato, facendo il broncio.
-Dai, Ririka non è una persona cattiva, anzi è una delle più brave di questa classe.- gli rispose.
-e va bene. Prenditi cura di noi Ririka-san!- disse sorridendole in modo inquietante, impaurendo la minuta ragazza.

Passarono tre ore e finalmente la scuola era giunta al termine, perché il giorno dopo iniziava il weekend.
Nella biblioteca non si trovava più la segretaria e  Melody si trovava sperduta.
-Scusa hai visto Scarlett da qualche parte?- chiese la ragazza, chiedendo alle persone nell’edificio.
-Ehi, dove si trova la bibliotecaria?- chiese in modo pacato, un ragazzo più alto di lei, con i capelli blu: Ruki.
-Non lo so, in questo momento la sto cercando pure io. Comunque ti serve qualcosa?- rispose la ragazza sorridendogli.
-Stavo cercando “il giovane Holden”, ma non riesco a trovarlo. Me lo cerchi te?- chiese, facendole un piccolo sorrisetto.
-S…si certo. Comunque anche io ho letto quel libro, è molto avvincente…- iniziò a dire Melody, ma quando si accorse che, il misterioso ragazzo non la stava più sentendo, si fermò di colpo.
-Come mai vieni sempre in biblioteca?- gli chiese, continuando la conversazione.
-Devo impegnarmi per migliorare il mio inglese. Quindi leggo tanti libri.- rispose lui, non accennando ad altro.
-o..k, comunque ecco il tuo libro!- disse lei, facendogli un grosso sorriso e porgendoglielo.
-ti ringrazio.- rispose Ruki, per poi andarsene.
-Non mi ha detto nemmeno il suo nome…-.

Sono le 6 del pomeriggio e la scuola sta per chiudere, ma nella biblioteca sono rimaste ancora due persone: Scarlett e Reiji.
La ragazza stava cercando di mettere in ordine i libri sparsi per i lunghi tavoli e quando si accorse della presenza di una seconda persona e si avvicinò.
To be continued…


Il mio angolo.
Riciao a tutti!!!
Vi è piaciuto?
Yuma:-No….e poi cos’è questo “To be continued”? Mica è una telenovela per vecchie anziane vedove…-.
Io:-Tu zitto altrimenti svelo a tutto il tuo segreto!-.
Yuma:- Tzs io me ne vado!-
Io:-ALLELUIA!-
Allora dove eravamo rimasti…ehm, spero che non troverete moltissimi errori.
Comunque per chi volesse aggiungere l’immagine del proprio personaggio me lo dica nei commenti o in chat privata.
Image and video hosting by TinyPicQuesto sarebbe il mio personaggio durante le uscite del pomeriggio, ma a scuola immaginatevela con le trecce e gli occhiali.
Image and video hosting by TinyPicLui invece è Satoru!
Ci rivediamo al prossimo capitolo!
Un bacio,
Regina di cuori.
Ps scusate se sono di poche parole, ma ho paura di annoiarvi…

   
 
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