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Autore: kasumi    24/01/2016    0 recensioni
Una nuova ragazza arriva per sconvolgere il mondo di Laura. Riusciranno a diventare amiche o resteranno per sempre rivali?
(tratto e adattato dalla mia long 'Lo scopo di un'anima')
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La nuova arrivata

 

 

Le suole di gomma degli anfibi cigolano impietose contro il pavimento lucido della scuola mentre avanzo nei corridoi. Le gambe si alternano spedite una davanti all’altra, facendo strusciare la stoffa dei larghi pantaloni dalla fantasia militare. Ad accompagnare il tutto, il tintinnio della catenina che collega il passante frontale con il portafoglio nel tascone posteriore.

Rupert (che è come se fosse mio padre, da quando il mio ha preso il largo) sa riconoscere perfettamente questi suoni e, ogni volta che ho varcato la soglia della biblioteca, si è sempre fatto trovare in piedi ad accogliermi. Con l’inseparabile libro in mano ed il solito dito infilato tra le pagine, per non perdere il segno della lettura.

Ma oggi, per la seconda volta, non è stato così. Mi passo le mani tra i capelli, infastidita dalla rottura di quella semplice ma rassicurante abitudine, e stringo gli occhi per mettere a fuoco la ragazzina che lo sta distraendo. E’ una bionda cheerleader, con tanto di divisa, pon pon e fascia gialla tra i capelli, e gli sta mostrando una di quelle coreografie che io definisco da menomate mentali.

Continuo ad avvicinarmi e, quando riconosco Beatrice, quasi mi prende un colpo. Alzo un sopracciglio ed incrocio le braccia, fissando la sciagurata.

 

E’ arrivata stamattina in auto con sua madre, la biondina tutta minigonne e stivaloni alla moda. Con un paio di occhiali da sole con la montatura delle lenti a forma di cuore e un chupa chups infilato in bocca.

Speravo che conoscere questa nuova studentessa in visita valesse la pena, tanto da non farmi rimpiangere di aver perso una mattinata col mio bel tenebroso. Invece ho dovuto sorbirmi un’ora di vaneggiamenti sulla moda di Los Angeles e un interrogatorio sui ragazzi più attraenti della scuola, fingendo scarsamente di provare interesse, mentre il mandrillo faceva gli occhi dolci alla madre della ragazza.

 

Roba da non credere!

 

Ora rieccola qui, dopo che la madre ha scaricato le loro cose in albergo e hanno fatto un giro turistico della città.

«Beatrice si è iscritta nel gruppo delle Cheerleaders per integrarsi prima nella nuova scuola.» Spiega Rupert con un sorriso imbarazzato. «Mi stava mostrando i suoi cavalli di battaglia.»

«Vedo.» Commento infastidita. «Qualcuno le ha spiegato cosa è venuta a fare qui?»

Il sorriso dell’uomo si spegne ed il volto viene attraversato da un velo di tristezza e consapevolezza. Ma non quello di Beatrice che, sorniona, si gira a fissarmi.

«E’ ancora così giovane…» Dice lui, quasi a volersi scusare per lei.

«Anche io lo ero.» Pronuncio asciutta.

«Non dirmi che passi tutto il tempo ad esercitarti con le arti marziali? Ti concederai anche tu qualche passatempo, no?»

Dice lei, il viso con i lineamenti ancora infantili ed il sorriso sbarazzino dell’innocenza.

Inspiro ed espiro profondamente, trattenendo l’urgenza di prenderla a schiaffi.

«Sì, certo. Ne riparliamo un’altra volta.»

Mi giro e faccio per andarmene, già stancata dalla sua presenza.

«Laura, dove vai?» Chiede Rupert «Sei appena arrivata.»

Alzo gli occhi al cielo.

«E’ meglio se vi lascio da soli. Avrai molte cose da dirle e da insegnarle.»

La ragazzina non commenta e pianta lo sguardo a terra, fissando le scarpe, indecisa sul come comportarsi. Forse aveva creduto che recitare la parte della stupida l’avrebbe resa simpatica.

«Sbagli.» Dice lui con voce ferma. «Tu puoi insegnarle molte più cose di quelle che posso insegnarle io.»

Una luce brilla nei suoi occhi, quella di un padre orgoglioso.

«Perché non le fai vedere come combatti?»

Una luce si accende nei miei, ben diversa, accompagnata da un ghigno malefico.

«Già. Fatti sotto, cocchina! Mostrami quello che sai fare!»

 

 

 

  
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