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Autore: ValexLP    24/01/2016    1 recensioni
E' San Valentino a Storybrooke e Robin organizza una serata indimenticabile per la sua Regina.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Regina Mills, Robin Hood
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi di nuovo :) 
Questa volta una One Shot suuuuuper romantica ..OQ ovviamente!

Spero vi piaccia e ci terrei molto ad avere una vostra recensione. 
Buona letturaaaa! 
Alla prossima!

 

14 Febbraio.
San Valentino.
La festa degli innamorati.
Era mattina e un raggio di sole illuminava la camera di Regina.
Lei era distesa sul suo letto e dormiva così serenamente che sembrava una bimba. Non riposava così da molto tempo. Ormai con il suo vero amore nella sua vita tutto era più sereno e leggero da affrontare.
Dalla porta lentamente, cercando di far meno rumore possibile, entrando di schiena, ecco Robin.
E con lui ecco un ricco vassoio per la colazione.
Latte, Caffè, Fette biscottate, Nutella..e una Rosa rossa.
Robin sapeva quanto Regina amasse fare colazione a letto insieme e colse l'occasione di prepararle tutto per questo giorno così particolare. E non perché fosse San Valentino: la cosiddetta 'festa degli innamorati' loro la festeggiavano ogni giorno con i più piccoli, ma importanti, gesti quotidiani.
Robin entrò posò il vassoio sul comodino di Regina e si avvicinò a lei nel letto. La guardava incantato. Quella donna dai capelli neri e occhi scuri l'avevano 'stregato'. Non aveva il coraggio di svegliarla, era così bella da ammirare e dormiva così bene.
Non riuscì a resistere però. Gli diede dei piccoli e dolci baci sulla spalla.
'Allora oggi non ci vogliamo svegliare?' disse Robin notando che Regina non faceva una piega e continuava a starsene di schiena al suo uomo.
Dall'altra parte però Regina era sveglia. E se la rideva silenziosamente. Le piaceva essere coccolata così. E se fosse per lei, rimarrebbe sempre così tutto il giorno con Robin a coccolarsi.
'..niente! Qui non abbiamo proprio intenzione di aprire gli occhi..peccato! Avevo una sorpresa per la mia donna, ma...vorrà dire che me la gusterò da solo!', disse Robin staccandosi da Regina.
'Fossi in te non ci proverei!', all'improvviso disse Regina, stando sempre ferma nella sua posizione.
'Ah ma allora eri sveglia? Ma tu guarda che…' si rese conto Robin e rise.
'Bè io non mi sveglio se non ricevo il bacio dal mio vero amore..eppure qualcuno pare l'abbia dimenticato questa mattina..', disse ancora divertita Regina, sempre di schiena a Robin.
'Vuol dire che questo qualcuno l'ha un po' troppo viziata..e non va bene', rispose Robin continuando a stare al gioco.
Qualche minuto di silenzio in quella camera.
Entrambi facevano finta di ignorarsi.
Regina si stava per girare e fare lei la prima mossa quando vicino al naso sentì un profumo.
Profumo di rosa. Si voltò lentamente e vide proprio una rosa rossa. Non fece in tempo di sorridere che le braccia di Robin l'avevano già voltata verso di lui e in un attimo si ritrovarono uniti in un bacio. Un dolce bacio per iniziare la giornata nel migliore dei modi. Il bacio che desideravano entrambi ogni mattina.
'Mm..buongiorno amore! Questo sì che è un bel risveglio!', esclamò Regina staccandosi lentamente da quelle labbra.
'buongiorno amore mio..!', disse guardandola con quegli occhi blu innamorati come il primo giorno.
'Scusa per prima ma ero così rilassata con i tuoi baci che me li volevo godere tutti..anche se aspettavo questo!', disse Regina mentre appoggiava la sua testa sul petto di Robin.
'Pensi non sapessi dove volevi arrivare? E poi.. oggi è la festa degli innamorati, quindi per iniziare..tanti baci alla donna di cui sono tanto innamorato!', disse Robin mentre accarezzava quei neri capelli che amava.
'Mmm..allora ne desidero subito un altro..', disse Regina avvicinandosi con il viso a Robin.
Un bacio. E un altro bacio. E un altro ancora.
'Sì ma ora basta Milady…' disse Robin staccandosi da Regina, '..o tutta quella buona roba andrà a male. E dato che mi ci sono svegliato presto apposta, ora noi due faremo colazione, è chiaro?', disse alzandosi a prendere il vassoio.
'Wooow che bellezza e che bontà..dovrebbe essere San Valentino tutti i giorni in questa casa: il mio uomo che si alza presto, va a prepararmi la colazione, me la porta a letto…', disse soddisfatta Regina.
'Ecco, lo sapevo. Non ci abituiamo troppo a questo servizio eh..sia chiaro!', rispose subito a tono Robin.
'Ooh quanto siamo polemici..' disse Regina mentre osservava Robin che le versava del latte insieme al caffè e subito dopo una fetta biscottata con della nutella.
'Però..come sei bravo a preparare tutto eh! Vedi che ho ragione? Dovresti farlo più spesso..', continuava ad insistere Regina.
'Si si continua pure.. non ci casco tanto!', rispose cercando di rimanere serio, mentre Regina si divertiva col suo gioco.
'Tieni..latte e caffè e fetta biscottata..tutto per la mia Regina!', si voltò Robin verso la sua donna.
I due fecero colazione continuando a punzecchiarsi con le loro solite battute.
'Allora ti è piaciuta la colazione?', chiese Robin.
'Praticamente tutto perfetto.. grazie amore!', rispose Regina con un bacio a stampo.
Erano abbracciati e si guardavano intensamente.
'Che c'è? Perchè mi guardi così?', chiese Regina.
'No niente.. pensavo.. ma non posso dirti nulla ecco!', disse Robin.
'Eh no così non vale.. tu mi nascondi qualcosa? Che devi dirmi? Eh Robin?', insistette Regina.
'..Regina che ti dovevo dirti? ..che...che...che ti amo! Sì, che ti amo. E che sei la donna della mia vita.', disse Robin cercando di trovare una scusa.
'Non che mi dispiaccia sentirmelo dire ma per me.. non dici la verità!', sospettosa Regina.
'Ah è così eh? Mmm..vediamo se riesco a convincerti?!', disse Robin avvicinandosi con la bocca a quella di Regina.
L'espressione di Regina era ancora sospetta, ma la vicinanza di Robin la mandava totalmente in tilt.
Non riuscì a fare a meno di quel bacio. Quel bacio che arrivò così dolcemente, ma sempre più sentito che non riuscivano più a staccarsi.
Regina si divertiva a giocare con i capelli di Robin e lui, la teneva sempre più stretta con una mano dietro al collo, dove piano piano fece arrivare alcuni baci.
Squillo il telefono di Robin. Ma per un attimo fecero finta di nulla. Il telefono insisteva.
'Se hai intenzione di rispondere e fermarti.. sappi che dovrai dirmi cosa stavi pensando prima..', disse Regina continuando a baciare Robin.
'E chi l'ha detto che voglio fermarmi?!', rispose Robin guardandola intensamente negli occhi e con quello sguardo che voleva dire tutto.
In un attimo prese in braccio Regina, la sollevò come fosse una piuma e si sdraiarono entrambi, di nuovo sul letto.
Si amarono come sempre. Come sapevano fare solo loro. Con la passione che caratterizzava il loro amore e la loro storia. Si desideravano sempre ogni volta di più. Non potevano fare a meno l'uno dell'altra. Erano Robin e Regina. E quella mattina era solo l'inizio della loro lunga festa degli innamorati.


Si fece pomeriggio.
Robin uscì di casa per 'fare delle commissioni', come disse a Regina per lo meno.
Regina era a casa con Henry.
'Mamma sai dov'è andato Robin?', chiese.
'Di preciso non so..ha detto che aveva delle commissioni da fare. Perchè?'
'Mmm..no niente. Avevo bisogno di un suo parere..'.
'E sei sicuro che io non possa aiutarti?', si propose Regina.
'Ehm..ecco...diciamo che un consiglio da uomo a uomo sarebbe meglio..scusa mamma', disse alzando le spalle Henry.
'Senti senti.. sbaglio o c'è qualcosa che non devo sapere? Tra te e Robin fate a gara per tenermi all'oscuro eh..', mettendosi lì davanti ad Henry a braccia conserte.
Risero entrambi.
'E va bene mamma.. mi servirebbe un consiglio su come vestirmi questa sera!', disse Henry.
'Stasera? Perchè dove vai?', chiese subito Regina.
'...eh..eh..esco con amici..', disse Henry non convincente però.
'Con amici?'
'Già!'
'E ti serve un consiglio da 'uomo a uomo'?', subito Regina sospettosa.
'Sì perché? Ogni tanto il parere di uomo serve anche no?', continuò ad essere vago Henry.
'Certo certo…magari forse un altro uomo può suggerirti meglio su come fare colpo o sbaglio?', andrò dritta al punto Regina.
'Ma..Mamma!?!?', rimasto senza parole Henry.
'E' per Violet giusto?', ancora Regina.
'Prima o poi mi dirai come fai a capire tutto..sì, è per lei!', confessò Henry.
'Tesoro le mamme sono così. Sanno sempre tutto. Ancor prima che i figli parlino. E comunque, mi spiace, ma le bugie ancora le sai dire!', dando un piccolo colpetto sulla testa di Henry.
'Hai ragione.. ci ho provato!', si arrese Henry.
'Comunque..fammi vedere un po'..', disse Regina andando con il figlio in camera per provarsi qualcosa.
Passarono un po' di tempo a trovare qualcosa nell'armadio.
'Ecco, così sei perfetto!', disse Regina guardando Henry nello specchio.
'Dici sul serio?', chiese conferma ancora Henry.
'Ma certo.. ', sorrise al figlio.
Mentre Henry si ricontrollava allo specchio, Regina lo fissava con un sorriso misto a malinconia.
'Mamma perché mi guardi così? Che c'è?', disse Henry.
'Niente è che.. mi rendo conto di quanto stia passando il tempo, e che vorrei sempre averti vicino a me, come quando eri piccolino. E ora invece.. inizi a vivere la tua vita, proprio come un uomo. E un po' non posso nasconderti che mi manca..anche perché, anni fa, bè.. non ero la donna che sono oggi. Lo sai.', disse Regina abbassando
la testa con tono triste.

'Mamma..quante volte devo ripetertelo? Non devi più pensare al passato. Ormai tu sei la donna che sei. E comunque..anche se sto crescendo, anche se vivo la mia vita, io avrò sempre bisogno di te. Sempre. E come potrei senza di te?', disse Henry dolcemente a Regina accarezzandola.
'Oh Henry!', subito Regina reagì abbracciandolo. Lo strinse tra le sue braccia con tutto l'amore di una madre, 'Ti voglio bene mio piccolo principe'.
'Anche io mamma…' rispose Henry.
'E comunque..' riprese Henry' 'stai peggiorando con le bugie mamma..non le sai dire più come una volta', sussurrò.
'Che intendi dire Henry?', subito Regina.
'Pensi che non mi sono accorta dello sguardo che hai fatto quando ti ho detto che uscivo con Violet? Anzi..mi hai detto!', disse Henry sorridendo.
'Ma tu guarda come ci stiamo facendo sfacciati! Signorino mettiamo bene in chiaro le cose qui.. io sono pur sempre la Regina..e posso permettermi di fare qualsiasi espressione che voglio..chiaro?', disse a tono Regina, ma ovviamente scherzando col figlio.
'Certo certo.. piuttosto io dovrei esserlo, dove ti porterà questa sera il tuo Robin? Come festeggiate la festa degli innamorati?', chiese.
'Siamo curiosi anche vedo!', sorrise, '..comunque penso niente di speciale o magico, una cenetta qui a casa.', disse Regina.
'Mmm..capito, sai stanotte ho fatto un sogno. Su voi due...chissà se si realizzerà. Io lo spero.', disse Henry facendo il vago.
'Davvero? E che sogno?', chiese curiosa.
'è pur sempre un sogno mamma.. se io te lo dico, poi non si avvera, non lo sapevi?', precisò Henry.
'Aaah con questa scaramanzia.. però vuol dire che era importante, se vuoi tenertelo per te immagino..', disse Regina.
'Già.. molto importante. Ma penso che se accadrà, me lo dirai tu stessa.', sorrise Henry.


E così si fece sera.
Regina era sola in casa. Henry era ormai uscito. Roland era con David e Mary Margareth.
Ma di Robin ancora nessuna traccia.
Regina cominciava a preoccuparsi e lo chiamava al telefono, ma era sempre staccato.
'Mio Dio Robin ma che fine hai fatto?', si ripeteva tra se e se girando per casa.
Era ormai tempo che non rientrava. Si era fatto sentire solo qualche ora prima dicendo che aveva da fare ancora e che non sapeva che ora si sarebbe fatta.
Poco dopo suonarono la porta.
'Ooh finalmente! Eccolo!', gridò Regina e corse ad aprire.
'Finalmen..', ma non riuscì a finire che subito si bloccò.
'Signor Sindaco, buonasera! Ecco, questo è un pacco per lei. Metta una firma qui grazie.', disse un ragazzo con un gran pacco da consegnare.
'Per me?', incuriosita Regina, prese quel pacco e firmò.
'Arrivederci.. e buona serata', salutò il ragazzo.
'Grazie ..a lei!', rispose Regina chiudendo la porta e fissando quel pacco.
Posò subito il pacco sul divano e lo aprì con molta curiosità.
Aprì e..
'Wooow.. o mio dio non posso crederci! Ma è ...meraviglioso!!', disse Regina emozionatissima.
Davanti a lei, dentro quel pacco c'era un abito. Un meraviglioso abito da sera. Rosso.
Regina lo prese subito in mano e fece per metterselo davanti, per vedere come le stava.
Aveva un corpetto a v con brillantini. Sulla vita una fascia e la gonna era fatta da più veli con un lungo spacco.
Prima di chiudere il pacco, vide un biglietto.
Lo aprì.
'Indossalo per me questa sera, mia Regina.'
Sorrise. Era incredula ma felice.
Corse subito in camera ad indossarlo, si sistemò i capelli e si truccò.
Era pronta quando ad un tratto, risuonarono alla porta.
Andò ad aprire.
'Signora Mills buonasera! La macchina è pronta. Quando vuole.. possiamo partire.', disse un uomo vestito da autista.
'Come scusi?', chiese ancora più stranita.
'E' lei la signora Mills?'
'Certo..certo che sì', affermò ma sempre con stupore.
'Allora mi segua signora.. si fidi di me!'.
'Va bene..un attimo solo. Prendo la borsa e chiudo casa.'.
E così facendo Regina entrò in quell'auto nera, elegantissima.
Si guardava intorno aprendo i finestrini, ma non capiva.
'Scusi, sa dove siamo diretti?', chiese Regina.
'Bè sì, ma non posso rivelarle nulla..', rispose l'autista.
Regina era impaziente ormai. Sapeva, o meglio immaginava chi ci fosse dietro tutto questo, ovviamente, ma aveva l'ansia a mille. Era troppo strano tutto questo.
La macchina dopo parecchi chilometri si fermò.
L'autista scese e aprì lo sportello di Regina.
'Prego signora Mills..', l'aiutò così a scendere.
'Grazie..' disse Regina mentre si guardò attorno e vide un grande giardino davanti a lei, con a terra candele ovunque che illuminavano la via da seguire.
'Può andare signora e buona serata!',
'Grazie..', disse Regina ancora incantata dal posto.
Iniziò a camminare lungo la via illuminata.
L'ansia e l'emozione crescevano.
Qualche passo dopo, a terra, Regina notò qualcosa.
Era una rosa rossa. E sopra di essa era attaccato un bigliettino.
Lo aprì.
'Perchè sei la mia Regina'
Sorrise e andò avanti.
Qualche passo ancora e un'altra rosa rossa.
Un altro biglietto.
'Perchè la polvere di fata non mente mai'
Ancora avanti ed ecco la terza rosa e biglietto.
'Perchè siamo la nostra 'seconda occasione''
Quarta rosa. Quarto biglietto.
'Perchè puzzo di foresta'
Regina qui non potè far altro che ridere, perché quella 'puzza di foresta' ora l'adorava.
Ma andò avanti ancora.
Quinta rosa. Quinto biglietto.
'Perchè mi piaci così come sei… sfrontata e audace. E non cattiva'
Sesta rosa. Sesto biglietto.
'Perchè i tuoi baci sono unici'
Sorrise.
Settima rosa. Settimo biglietto.
'Perchè oggi è un giorno diverso'
Ottava rosa. Ottavo biglietto.
'Perchè hai già tutto quello che ti serve per essere felice'
Nona rosa. Nono biglietto.
'Perchè non ho rubato qualcosa che mi è stato donato.'
Decima rosa. Decimo biglietto.
'Perchè ora siamo qui. E questo è reale'
Regina era ormai davvero più che emozionata e aveva il cuore che batteva forte.
Davanti a lei ormai non vide più rose, ma un ingresso illuminato.
Non sapeva dove la portava ma si fidò.
Entrò.
Una sala enorme.
Un tavolo al centro apparecchiato per due.
Candele al centro tavola.
E musica in sottofondo.
Regina si guardò intorno e non vide nessuno.
'C'è qualcuno? Robin?!', ormai impaziente gridò.
Si stava per avvicinare al tavolo quando due braccia la presero da dietro.
La strinsero e una voce sussurrò all'orecchio.
'Perchè Ti Amo!'.
Regina si girò e si scontrò con quei due occhi blu come l'oceano che amava e in cui ci si perdeva sempre.
'Robin!!' gridò.
E subito si riunirono con un bacio.
'Amore ma sei pazzo? Cosa ti è venuto in mente?!', disse ancora stupita di tutto Regina.
'...e questa è per te..da aggiungere alle altre!', disse Robin mostrando l'undicesima rosa.
Ma questa volta la rosa era bianca.
'Si può sapere cosa sta succedendo? Io sono..completamente sconvolta Robin. E prima scompari tutto il giorno, poi il vestito, l'autista addirittura e ora queste rose e questo posto così magico..', disse Regina senza trovare una spiegazione a tutto quello che stava accadendo.
'Ti fidi di me Regina?', disse Robin guardandola negli occhi.
'Dopo tutto questo insomma…', scherzò, '..ma sì mi fido di te!'
'Bene.. allora accomodiamoci pure..ci aspetta una buonissima cena a lume di candela!', accompagnò la sua donna sulla sedia.
'Mmm.. tutto questo per una cena?! Okok..mi fido..', ripetè Regina.
'Ecco brava..e comunque…', chinandosi vicino al suo collo, prima di baciarlo, 'sei bellissima amore mio!'
Regina sorrise emozionata.
Passarono così una bellissima serata. La cena era tutta perfetta e i due non facevano altro che ridere e scambiarsi sguardi pieni d'amore.
Era davvero tutto perfetto. O quasi. Mancava qualcosa. Ma di tutto questo Regina ancora non sapeva nulla. Il motivo reale di tutta la serata.
'Sei bellissima Regina..', disse Robin guardando la sua donne di fronte.
'Sarà la centesima volta che me lo ripeti questa sera..quando la finirai?', disse Regina imbarazzata, anche se soddisfatta.
'Mai.. ovviamente! Ho la donna più bella del reame al mio fianco e di certo non me la lascerò scappare per nessun motivo.', precisò Robin.
'Ah io non ho nessuna intenzione di scappare..sto benissimo dove sono mio caro ladro..', ribbattè Regina.
'Mm..sai? Mi fa piacere sentirmelo dire.. ho delle buone premesse allora!', disse in modo quasi criptato Robin.
'Cioè?', si stranì Regina.
'Vieni..vieni con me!', disse Robin prendendola per mano e spostandosi verso la finestra centrale del locale che ridava al grande giardino che prima aveva percorso Regina.
'Robin che ci facciamo ora qui?', chiese curiosa Regina.
'Ecco, vedi Regina, oggi è San Valentino. La festa degli innamorati. Ovviamente noi non abbiamo bisogno di questa festa per dirci che siamo innamorati. No. Ce lo diciamo e dimostriamo, soprattutto, tutti i giorni con le piccole cose. Ma questa sera, volevo farti vivere una favola.. dove la Regina, la MIA Regina, è la vera protagonista. E questo perché io sono completamente, intensamente, follemente e pazzamente innamorato di te.', disse Robin guardandola per tutto il tempo negli occhi, tenendola per le mani, ed emozionato.
'Amore..', disse Regina rispondendo subito con un bacio a stampo, '..anche io sono innamorata di te come il primo giorno e ancora di più, e ti ringrazio per questa favola. Non credevo di vivere un sogno così bello.'
'Aspetta..aspetta..c'è ancora una cosa che volevo dirti e che rappresenta il vero motivo di tutta questa sorpresa. Perchè ovviamente non è stato tutto un caso.', disse sorridendo.
'Che cosa? Cos'altro ti sei inventato Robin?', ancora stupita Regina.
'Guarda là..dritto a te..', indicò un punto Robin lungo il giardino.
E all'improvviso, mentre Robin da dietro teneva stretta Regina, ecco che qualcosa iniziò ad illuminarsi. Una serie di lettere si accesero di fila, grazie al fuoco, formando
una frase.

O meglio una domanda.
Una domanda che Regina non si aspettava di certo.
Una domanda alla quale solo una risposta era ammessa, perché il loro amore lo meritava.
'MI VUOI SPOSARE?'
Alla vista di quella domanda, Regina scoppiò in lacrime. Lacrime di gioia ed emozione.
Robin la girò verso di lui, e le cercò di asciugare le lacrime che le rigavano il viso, ma che in quel momento la rendevano ancora più bella ai suoi occhi.
'Bè allora? Cosa sono queste lacrime..? Non mi devo preoccupare vero?', disse scherzando Robin.
'Si..', disse Regina.
'Mi devo preoccupare?!', capì Robin.
'No..', fece Regina non riuscendo ad esprimersi per la troppa emozione.
'Amore ma che hai?', in totale confusione Robin e in trepida attesa.
Regina lo guardò fisso negli occhi, poi scoppiò a ridere con gli occhi ancora pieni di lacrime emozionate.
'Sì! Sì Robin di Locksley. Io Regina Mills sarò tua moglie. Tutti i giorni della mia vita.', rispose finalmente a quella domanda così bella.
Robin anche si emozionò e i due si stavano per baciare quando..
'Aspetta aspetta..', fece Robin per prendere qualcosa dalla sua tasca.
Era un pacchettino.
Quel pacchettino che fa sognare tutte le donne.
E questa volta era il turno di Regina.
Robin aprì il pacchetto ed ecco l'anello.
'Robin!! Ma ..ma.. è bellissimo!', ammirò Regina.Era un diamante.
'E se lo indosserai lo sarà di più..amore mio!', rispose Robin infilando l'anello al dito di Regina che tremava per le troppe emozioni tutte in una sera.
'E' perfetto..', osservò ancora Regina
.
'Tu sei perfetta..', sorrise Robin e all'improvviso la sollevò in braccio e velocemente la fece girare girare e rigirare stretta a lui e risero dalla felicità.
'..Ti amo tanto Regina'.
'Anche io ti amo Robin'.
E fu in quell'attimo che le loro bocche si cercarono e si trovarono in un dolce e appassionato bacio. Quei baci che amavano tanto darsi e che dava inizio ad una vera favola che sarebbe durata per sempre.

 

   
 
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