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Autore: EmmaSnix    24/01/2016    6 recensioni
Dalla storia: "Aveva fatto la scelta giusta; lasciare quell’appartamento alle sue spalle senza voltarsi indietro era la scelta giusta. Allora perché si sentiva così? come se avesse lasciato qualcosa in sospeso come se andarsene non fosse la soluzione."
Una one-shot nata per caso ispirata dall'amore quello coraggioso, che non ha paura di sbagliare e di farsi male.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Fedez
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buona sera a tutti, 

Sono tornata con una nuova storia, dopo aver concluso la mia prima storia a capitoli avevo voglia di scrivere una nuova one-shot e ancora una volta Fedez e Mika mi hanno ispirata. Ho solo due cose da dire prima di lasciarvi alla lettura: primo questo racconto è completamente scollegato dalla mia storia “Arrendersi”, ad alcuni di voi avevo detto che stavo pensando ad un sequel ma non è questo, l’idea è ancora in cantiere. Secondo in questa storia Fedez conosce benissimo l’inglese, leggendo capirete il perché;) solitamente cerco di attenermi a quelle che sono le caratteristiche e le doti reali dei personaggi di cui scrivo ma in questo caso mi serviva che il nostro amato rapper conoscesse bene la lingua madre di Mika. Giuro che ho finito di annoiarvi, vi lascio alla storia, con la speranza che vi piaccia. Un abbraccio,

EmmaSnix

 

 

 

I tuoi occhi dovrebbero stare al Louvre 

 Woody Allen

 

 

Il sole del mattino filtrava dalle finestre e Fedez si sentiva bene, aveva voglia di godersi quella splendida giornata che Milano gli stava offrendo. Si ricordava di una mostra poco conosciuta che avrebbe voluto vedere, così pensò che quello era il giorno giusto per visitarla. Giulia era fuori città e lui odiava vivere delle esperienze senza poterle condividere con qualcuno, secondo Fedez quella era la parte entusiasmante del vivere in sé. Improvvisamente si ricordò che Mika quella mattina si trovava in città, quale miglior occasione per rivedere il suo amico e collega se non andando ad una mostra? Del resto anche il cantante era un appassionato d'arte. 

 

Messaggio inviato da Fedez: 

Buongiorno Freud, ti andrebbe di venire ad una mostra stamattina? 

 

La risposta non si fece attendere 

 

Messaggio inviato da Mika: 

Certo. Anche se i tuoi gusti in arte mi spaventano sempre 

 

Messaggio inviato da Fedez: 

Zitto inglesino, ti passo a prendere tra mezz'ora. 

 

Arrivarono alla mostra e Mika si dovette ricredere. L'artista era contemporaneo e sconosciuto al grande pubblico ma le opere erano stupende, denunciavano la società contemporanea e alcune commentavano fatti passati, tutte con un tocco di sarcasmo. 

C'erano statue e quadri dalle immagini forti e i colori bruschi. Mika stava davvero apprezzando ogni opera, assaporandone ogni dettaglio fino a quando in una delle grandi stanze non trovo un enorme tela con una scritta al centro. 

La calligrafia era pessima e sullo sfondo milioni di colori si fondevano tra di loro. Il cantante fissò il quadro diversi minuti, voleva davvero sapere cosa c'era scritto ma la sua dislessia glielo impedì. 

Si vergognava. Ogni volta che si trovava in una situazione del genere tornava indietro con la mente, quando era poco più che un ragazzino e a scuola tutti lo deridevano perché non riusciva a leggere una misera frase scritta sul libro. 

Fedez stava osservando una statua quando si voltò verso Mika per commentarla ma notò che era imbambolato davanti a quella tela da quasi 5 minuti, così capì. Si avvicinò piano verso di lui e lesse la frase, sussurrandola, come si sussurra la risposta giusta ad un compagno di scuola. Mika abbassò lo sguardo e si incupì "sono stupido" disse con un filo di voce. "Che cosa dici Mic, smettila" Fedez gli sfiorò appena un braccio ma questo scatenò una strana reazione nell'amico. Odiava sentirsi compatito, così si voltò e si diresse in una stanza piena di quadri colorati sedendosi su una grande panchina al centro della stanza, gli occhi fissi sulle sue scarpe e la vergogna che lo mangiava vivo. 

Fedez lo seguì e si andò a sedere al suo fianco "lo sai che quelle stronze che non hanno fatto altro che ripeterti che eri stupido adesso vorrebbero un tuo autografo, vero?" disse sorridendo e cercando il suo sguardo con scarso successo. "Avevano solo ragione. Sono un frocio dislessico" la sua voce era poco più di un sussurro basso e roco. "Che cazzo stai dicendo? Che si fottessero." Fedez era confuso, osservava Mika che aveva la testa bassa e il viso reso scuro dalla tristezza "cos'è successo Mic?" aggiunse, "Andy mi ha lasciato" Fedez lo guardò stupito ma lo lasciò continuare "abbiamo litigato e mi ha detto che è finita. Ha lasciata una lettera" si fermò per prendere un respiro profondo "...ma io non riesco a leggerla". 

Al rapper gli si intenerì il cuore nel sentire quelle parole. Appoggiò una mano su quella di Mika e finalmente i loro sguardi si incrociarono. "La leggerò io per te". 

 

Nemmeno un'ora dopo erano a casa di Mika, si sedettero sul divano, Fedez prese la lettera tra le mani "sei pronto?" gli chiede. "Sì" rispose sicuro Mika. 

"Caro Michael, 

Ti scrivo una lettera consapevole della tua difficoltà nella lettura ma avevo bisogno di dire cose che tu non avresti mai potuto leggere" Fedez si interruppe subito "Mic forse non è il caso che continui a leg-" 

"no ti prego, va avanti" lo interruppe Mika. 

"...Ti lascio nonostante io sia ancora innamorato di te, dei tuoi occhi, del tuo sorriso irregolare, dei tuoi ricci. Innamorato del tuo corpo snello e slanciato. Innamorato del tuo carattere timido e allo stesso tempo solare. Con te ho passato i nove anni più belli della mia vita, ho visto nascere la tua carriera di musicista, ti ho visto raggiungere grandi soddisfazioni e mi sono sempre accontentato di poter essere uno dei tuoi numerosissimi fan." Fedez fece una piccola pausa per osservare Mika che fissava il vuoto davanti a sé e i pugni chiusi, poggiati sulle ginocchia. Era seduto in una posizione rigida ma composta, e a Fedez gli parve così strano vedere che nemmeno quelle parole riuscivano a farlo scomporre, proseguì. 

"...Ogni volta che eri lontano da me, mi bastava ricordare che eri mio e soltanto mio per trovare la forza e continuare ad aspettarmi ma ora non è così. Non più. So che non sei mio, e non riesco più ad attendere il tuo ritorno in quella che un tempo definivamo "casa nostra". " Nel sentire quelle parole Mika si alzò dal divano e Fedez smise di leggere per osservalo mentre si avvicinava alla finestra per guardarvici fuori "ti prego continua" gli disse. Non se lo fece ripetere due volte. 

"...La tua assenza è diventata un macigno troppo pesante da sopportare e per quanto so bene che questo mi ucciderà, sento il bisogno di lasciarti andare. Ti lascio libero amore mio. 

Per sempre tuo

Andy". 

Il silenzio calò improvvisamente nella stanza. 

"Dai parla, dimmi cosa ne pensi..." Mika ruppe il silenzio per primo "non penso nulla Mic, solo non capisco perché ha scritto così" 

"così cosa?" chiese il cantante con lo sguardo ancora puntato al panorama oltre la finestra "qui dice che non sei suo, non più. Ma non capisco cosa voglia dire" 

"È chiaro. Ha capito tutto" 

"Tutto cosa?” Fedez era sempre più confuso

"Sono innamorato di un altro" il silenzio si mise ancora una volta tra di loro. 

Dopo svariati minuti Fedez si fece forza e parlò "Chi è?".

"Avanti Fede, tu sei troppo intelligente. Non deve farme questa domanda" il cuore di Fedez perse un battito, temeva una risposta del genere "Mic, lo sai che io no-" 

"Non deve dire niente. So già tutto, va bene così" il rapper aspettò ancora, voleva vedere gli occhi del suo amico per poterci leggere una qualsiasi emozione ma lo sguardo rimase fisso su quella dannata finestra. Poco dopo si alzò in piedi, prese la giacca di pelle che aveva abbandonato sulla sedia e dopo aver aperto la porta si voltò ancora una volta verso Mika "mi dispiace" non ricevette alcuna risposta e Fedez uscì dall'appartamento. 

 

Aveva fatto la scelta giusta; lasciare quell’appartamento alle sue spalle senza voltarsi indietro era la scelta giusta. Allora perché si sentiva così? come se avesse lasciato qualcosa in sospeso come se andarsene non fosse la soluzione. Non voleva buttare nel cesso il suo rapporto con Mika, ci teneva davvero a lui, lo stimava come artista e come uomo non voleva perdere tutto. Doveva tornare indietro ma aveva paura. Smettila Federico, di cosa dovresti aver paura scusa? E’ solo Mika. Mentre ripercorreva i suoi stessi passi per ritornare nella casa del collega Fedez continuava a chiedersi cosa lo spaventasse tanto, finché i suoi stessi pensieri non gli suggerirono una risposta Ho paura di guardarlo negli occhi e scoprirmi innamorato di lui. Nel momento esatto in cui pensò a quelle parole il rapper si dovette fermare. Che cazzo stava pensando? Innamorarsi di lui? Ma che diamine mi salta in testa? torna da lui e non fare il vigliacco. Cinque minuti dopo era di nuovo davanti al portone di casa sua, respirò a fondo e poi suonò al campanello, abbassando lo sguardo e cercando la concentrazione. Mika aprì quasi immediatamente.

Fedez alzò lo sguardo e le sue paure si materializzarono. I suoi occhi non erano mai stati così verdi, leggermente arrossati e lucidi. Federico aveva visto poche cose così belle in vita sua. Non ci fu il tempo di dire niente, fu tutto veloce, non doveva avere il tempo di pensare alle sue azioni; Fedez mise una mano dietro al collo di Mika portandoselo più vicino per baciarlo con un’urgenza che non aveva mai provato. 

Mika fu colto di sorpresa. Lo stesso ragazzo che un secondo prima gli aveva assicurato che tra loro due non ci sarebbe mai potuto essere niente adesso lo stava baciando come se ne dipendesse la sua vita. Fedez era curioso, voleva sapere cosa si provava ma dentro era spaventato a morte. 

Il bacio divenne subito più passionale, Mika lo strinse dai fianchi facendolo entrare in casa e chiuse la porta con un piede. La giacca di pelle finì rovinosamente a terra e senza staccarsi un secondo l’uno dall’altro raggiunsero il divano di pelle nera. Mika si sedette e Fedez si posizionò a cavalcioni sopra di lui senza smettere un secondo di divorargli le labbra. Gli mancava il fiato, avevano bisogno di fermarsi, di guardarsi negli occhi ma non ne avevano il coraggio. Sapevano che se si fossero fermati avrebbero avuto il tempo di pensare, di pentirsi e non volevano che accadesse. Continuarono così per svariati minuti finché Mika non gli poggiò un una mano sul petto “Fede cosa stai facendo?” forse non c’era domanda più stupida da fare “ti sto baciando” e quella di sicuro era la risposta più stupida da dare. Nemmeno il tempo di respirare che Fedez era di nuovo sulle sue labbra. 

“Non posso” Mika lo fermò ancora una volta e finalmente si guardarono negli occhi, le labbra gonfie e bagnate, le guance rosse e il fittone come se avessero corso chilometri. “Perché?” Mika gli rivolse lo sguardo più sincero e puro che avesse mai visto “perché sono innamorato di te e credo che anche tu prova qualcosa per me” Fedez sorrise teneramente, senza mai smettere di fissare quelle due gemme verdi che aveva per occhi, gli accarezzò dolcemente i capelli e disse “te lo dicevo io che non sei stupido” Mika si illuminò, quella era la conferma che aspettava da quasi due anni “e adesso baciami” il cantante non se lo fece ripetere due volte, si buttò su quelle labbra. Tremava dalla gioia, non credeva possibile che tutto quello che stava accadendo fosse reale.

I baci si fecero sempre più intensi, l’ossigeno dentro i loro polmoni iniziava a scarseggiare e dentro quella stanza faceva un gran caldo. Timidamente le loro mani iniziarono ad esplorarsi attraverso dolci carezze. Carezze che, pian piano però, diventarono sempre più esperte fino a toccarsi con foga quasi a volersi graffiare. Iniziarono a gemere piano per il piacere che si stavano donando, nella stanza riecheggiava il suono di un ansimare lento e struggente. Mika era al limite, voleva di più e Fedez se ne accorse “non avere paura di chiedere” disse col fiatone guardandolo con una scintilla di fiducia negli occhi che quasi commosse Mika. “Fede, vuoi fare l’amore con me?” il ragazzo perse un battito e sentì una stretta alla bocca dello stomaco. Aveva paura ma lo voleva, lo voleva da morire “sì”.

 

Fecero l’amore per due ore. Lo fecero piano, prendendosi tutto il tempo per scoprirsi e amarsi, assaporando ogni piccolo movimento, ogni sensazione che l’uno regalava all’altro. Fedez si mosse dentro Mika con una lentezza disarmante godendosi di ogni gemito che usciva dalla sua bocca “non è possibile” gli disse mentre si spingeva dentro di lui tenendolo per un fianco “cosa?” rispose con un filo di voce troppo concentrato su quello che stava provando “sei ancora più bello mentre godi”. Mika lo era davvero, bellissimo sotto di lui con le labbra schiuse, un velo di sudore sulla fronte, i capelli scompigliati e gli occhi chiusi. Arrivarono insieme al culmine del piacere sussurrando l’uno il nome dell’altro convinti di aver visto il paradiso. Rimasero abbracciati finché non ripresero fiato, i corpi ancora uniti. Mika gli accarezzava distrattamente la schiena quando finalmente parlò “pentito?” Fedez fece leva sui gomiti per riuscire a guardarlo negli occhi “assolutamente no, è stato perfetto. Tu sei perfetto” il cuore di Mika stava esplodendo di felicità “non lo dico ma tu sa che è così” gli avrebbe voluto urlare che lo amava ma era troppo, lo sentiva, per ora andava bene così “no non lo so, dimmelo” Fedez lo fissò con un sorrisetto a metà tra il divertito e il romantico, gli piaceva sorprendere Mika, dirgli l’esatto contrario di quello che si aspettava “dai dillo” il più grande gli accarezzò il viso “ti amo” Fedez lo baciò a fior di labbra come a voler sigillare quelle due parole sulle loro bocche “anch’io” il cuore di Mika per poco non esplose “Fede tu non mi deve rispondere a me sta bene cos-“ il rapper però non lo fece continuare nel suo sproloquio, gli prese una mano e iniziò a giocare con quelle bellissime dita affusolate “amare qualcuno significa cercare sempre la compagnia di quella persona, significa complicità, intesa, condivisione. Per me amore è quando posso essere me stesso, è quando riesco a ridere di cuore con quella persona...quindi sì, ti amo”

Mika aveva gli occhi lucidi, gli baciò l’angolo delle labbra e disse “ho sbagliato il titolo del mio album no place in heaven” Fedez lo guardò confuso e l’altro finì la frase “sei tu il mio posto il paradiso”.

 

  
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