Anime & Manga > Dragon Ball
Ricorda la storia  |      
Autore: Wolf017    25/01/2016    2 recensioni
Tratto da lesto:
-Nicole era seduta comodamente e cincischiava per il nervosismo.
Si, nervosismo.
Era nervosa.
C'era un dubbio in particolare che l'affliggeva, e tremendamente per giunta.
Forse...ma che dico, sicuramente s'era innamorata.
Una cosa che prima d'ora non l'era mai capitato.
Mai aveva immaginato che si sarebbe presa una cotta un giorno.
Anche perchè lei era quella che quando due ragazzi si scambiavano un dolce bacio, scoppiava in una fragorosa risata definendo i giovani deboli, oppure con una sola emissione di voce, esprimeva tutto il suo disgusto in un prolungato e forte :”Bleah!”.
Tralasciando il fatto che si era innamorata, ma poi di chi?...
Del suo miglior amico!...-
N.B I personaggi trattati, appartengono alla serie non ancora resa in italiano: Dragon ball Heroes.
Spero sia di vostro gradimento!
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

.:Fear of loving:.

 

Erano fianco a finaco dinanzi ad uno splendido e suggestivo tramonto.

Si godevano il panorama mozza fiato dopo aver affrontato un'intensa battaglia contro due dei più temibili nemici.

Certo, si erano allenati duramente, ma lo scontro si era prolungato più di quel che pensavano.

Fortunatamente non fu uno dei duelli più cruenti poiché il numero dei feriti era nettamente inferiore a quelli delle battaglie precedenti.

Pur essendo dei teenager, appresero sin da subito cosa fosse il dolore e il coraggio.

Li aspettava una lunga carriera da brillanti e nobili guerrieri.

Sconfiggere nemici di quella portata come Emiko e Eisako, non doveva esser stato un giochino da ragazzi.

Tutt'altro.

S'erano impegnati tantissimo affinchè raggiungessero pari livelli di combattimento e velocità ultrasonica a quelli delle nemesi.

Nicole era seduta comodamente e cincischiava per il nervosismo.

Si, nervosismo.

Era nervosa.

C'era un dubbio in particolare che l'affliggeva, e tremendamente per giunta.

Forse...ma che dico, sicuramente s'era innamorata.

Una cosa che prima d'ora non l'era mai capitato.

Mai aveva immaginato che si sarebbe presa una cotta un giorno.

Anche perchè lei era quella che quando due ragazzi si scambiavano un dolce bacio, scoppiava in una fragorosa risata definendo i giovani deboli, oppure con una sola emissione di voce, esprimeva tutto il suo disgusto in un prolungato e forte :”Bleah!”.

Tralasciando il fatto che si era innamorata, ma poi di chi?...

Del suo miglior amico!

Dunque si dice che quando ci si innamora, si creino nel nostro corpo delle sostanze: endorfina e altre, queste vengono rilasciate in tutto il corpo provocando batticuore, farfalle nello stomaco, dolori intestinali e amnesia...

Si. Lei la definiva “amnesia”.

Si chiedeva molto spesso cosa facesse dimenticare alle persone “affette d'amore”, che nel mondo esistessero altri 700 miliardi di persone!

Ah, forse aveva perso il controllo di uno dei suoi neuroni...perciò si era ammattita e si era innamorata.

Bhè, è strano da concepire se si è degli esseri cinici e “senza sentimenti”.

O meglio, come le piaceva definirsi, un essere creato solo e unicamente per lo scopo di combattere e portare pace nel mondo...

Ma riflettendoci su, un essere che combatte per il mondo, un cuore deve averlo...obbligatoriamente.

Nel mentre che pensava, il suo amato amico l'osservava dubbioso e intento nel capire il perchè del frenetico e brusco movimento delle gambe dell'amica.
 

Lui pensava a come la sua miglior amica, potesse essere agitata dopo essere riusciti a scofiggere due delle nemesi più plurinominate e forti dell'intero cosmo.

Non giungendo ad una conclusione logica, il ragazzo chiese alla bruna di fianco a lei:”E' tutto ok? Non sei contenta che la nostra Odissea sia finalmente terminata...o meglio momentaneamente finita?”.

La bruna non udì le parole di Genome.

Così il ragazzo tese la mano verso la ragazza dagli occhi cerulei e usando un tono basso disse:”Hey”.

Questa sobbalzò, e Genome, rise divertito per la reazione di quest'ultima che adesso lo guardava stralunata, poi aggiunse”Scusa, hai detto qualcosa?”

Il corvino replicò la domanda posta in precedenza, ma Nicole, non fece che fissarlo.

“Hai capito che ti ho chiesto?” disse ancora divertito il ragazzo.

“Si, scusa ero intenta a pensare. Comunque sono molto e dico molto contenta per la nostra vittoria!” disse sorridendo, poi aggiunse:” Davvero ci siamo superati questa volta, il tuo colpo finale poi è stato...WOW! Sublime!” pronunciò le ultime due parole con tono sferzante, e per l'euforia casualmente, colpì in pieno viso il povero ragazzo premuroso.

Questo emise un solo “Ajio!”.

Entrambi risero, poi Nicole con fare dolce posò la sua soffice mano sull'occhio del corvino chiedendogli se gli facesse tanto male.

Genome rispose, tranquillizzandola:”Hey, tranquilla, non è nulla. Tra 'altro lo hai fatto casualmente. Diciamo che ti sei davvero elettrizzata per la notra vittoria eh!”.

Disse sorridendo.

Ora Geneome, aveva la sua mano sopra quella dell'amica che appena se ne accorse, la spostò rapidamente.

I due arrossirono...poi ripresero a guardare il tramonto.

Che visione paradisiaca.

Una vasta gamma di colori che andavano dal rosa pastello, all'arancione carico e sgargiante di un mandarino.

Ma la cosa più magica, era quella di vedere il tramonto su di un'altura, e per giunta, a rendere il tutto ancor più bello era osservare il sole che andava a “bagnarsi” nella splendida e vasta distesa d'acqua che è il mare.

Ogni tanto assieme al rumore rilassante del mare che s'infrangeva sugli scogli, vi era quello dei gabbiani che di tanto in tanto passavano a “salutare la giornata”.

Non era né burrascoso, né tanto meno calmo il mare, era...un misto di entrambi.

Qui era brurrascoso, di qui invece, potevi persino scorgere le numerose forme di vita che lo popolavano vista la sua tranquillità.

Nicole pensava incessantemente...

Un solo pensiero balenava nella sua mente, quello di doversi dichiarare.

Infondo, cosa sarebbe potuto succedere?

Si conoscevano da tanto.

Erano migliori amici da tanto. Si erano tenuti compagnia là dove gli altri preferivano frequentare gente diversa, si erano raccontati gioie, rancori e paure...

Insomma, erano degli ottimi amici...

Dunque, forse era questa un'altra delle sue preoccupazioni?

Non tanto quella di non essere ricambiata, tanto quanto quella di essere “declassata”.

Non avrebbe immaginato il mondo senza il suo miglior aimco.

Certo, suo fratello gemello, le teneva compagnia ed era un altro dei suoi miglior amici, ma avrebbe sicuramente patito la mancanza del suo Genome.

Ma come fare? Santa pazienza, come fare?

Tutto questo, era divenuto un tabù che la divorava pian piano.

Era ormai da parecchi mesi che aveva in testa questa “malsana”, improponibile e impensabile idea.

AH!!!!!

Prese coraggio e …

“Senti amico, noi assieme a mio fratello nonché nostro miglior amico, abbiamo stipulato un patto. Ricordi?

Ci promettemo che saremo stati sempre sinceri.”

Disse attirando la sua attenzione.

Intanto il corvino, si era voltato ad ammirarla, le sembrava così fragile e bella nelle sue imperfezioni.

Pensava a cosa volesse arrivare l'amica, e così accennò un:”Certo che ricordo il nostro patto, siamo miglior amici, non avrei mai potuto dimenticarlo. Dove vuoi arrivare?”.

Disse inarcando un sopraciglio e inclinando la tesa a mo di cane curioso.

I suoi occhi viola, la facevano impazzire, per non parlare delle sue labbra che desiderava ardentemente da ormai troppi mesi.

Amava osservarlo.

Le piaceva tutto di lui, persino il modo in cui parlava.

Nicole si voltò e lo guardò fisso negli occhi con fare disinvolto e deciso a farla franca.

“Bene, non ho mai dubitato di te.

Dove voglio arrivare mio caro?” domandò retoricamente come per prender tempo con voce pacata, ma non era esattamente così che si sentiva.

Tutt'altro, provava un insolito nervosismo, ansia, stress e preoccupazione.

“Se non lo sai tu.” disse sarcastico il corvino.

“Ehm...mi prometti che qualsiasi cosa ti dirò, il nostro rapporto non cambierà?” chiese fissandolo.

Il ragazzo annuì e con suo solito fare divertente aggiunse:”Basta che non mi dici che non ti piace la pizza...Sai com'è, la pizza è vita. Come diceva un garnde autore daltronde:- Pizza o gelato. Questo è il dilemma!?” disse con tono serio e facendo finta di tenere un menù in mano.

Era davvero unico!

Forse una delle cose che amava di lui, era la sua originarietà.

La bruna rise poi risposde:”Affermativo Pizza-Cleto che non sei altro.” poi ritornò seria.

“Bhè...senti, tu mi conosci davvero davvero bene.

Perciò sai che odio comunicare i miei affetti, le mie paure. Sono orgogliosa di natura. Lo so" sorrise maliziosa e arrossì dolcemente.

“Ma c'è una cosa che mi tengo dentro da...moltissimo tempo ormai.”

Fece una pausa, degludì, e mentre stava per aprir bocca, Genome esclamò sdrammatizzando quella situazione di imbarazzo che leggeva sulla gote dell'amica, che a poco sarebbe divenuta insostenibile:”Ah! Caspita, le cose sono serie proprio allora!”.

Riprese a guardarla, e si avvicinò di più a lei.

Arrossì più di quanto avesse mai fatto in vita sua, degludì nuovamente, stavolta più rumorosamente. Poi riprese il suo discorso:”Il fatto è che...io ti..”

Tossì per non far bene intuire la parola:” * cof coff* amo...”

Sorrise, poi si nascose portandosi le mani al viso.

“Come scusa, mi chiami?” dissse lui fingendo di non aver capito.

“Potresi ripetere. Mhm...questi attachi d'asma improvvisi proprio non li tollero.” aggiunse sorridendo più che mai.

La verità è che lui aspettava questo momento ardentemente.

Nicole, si tolse le mani dal viso e poi disse, sta volta sotto voce:”Credo di amarti...”

Genome rise, la tirò a se e l'abbracciò.

Il viso stupito di Nicole, non aveva prezzo.

Era un incrocio tra un pomodoro e un sorrisino malizioso e compiaciuto.

Il ragazzo rise fragorosamente, poi attirò l'attenzione della ragazza fingendo di avere qualcosa nell'occhio.

“Ah! Caspita! Dev'essermi entrato un qualcosa nell'occhio! Puoi controllare?” chiese rivolgendosi alla bruna ancora esterefatta e confusa.

Questa scuotè il capo per cercare di “svegliarsi”, e rispose prontamente “Si!”

“Mhm, io non vedo niente!” esclamò lei.

“Forse perchè sei troppo lontana da me, avvicinati, non ti faccio del male prometto!”disse a gran voce.

.La ragazza eseguì il comando e si avvicinò tanto quanto bastò al ragazzo, da poggiare le sue labbra su quelle di Nicole.

Questa si scostò arrossendo nuovamente.

“Non te lo aspettavi. Eppure dovresti conoscermi bene...dolcezza.” disse il corvino, poi la tirò di nuovo a sé.

Cadde dolcemente tra le sue braccia e si abbandonò ad un lungo e dolce bacio.

                                                                                                                                   Angolo della pseudo-autrice

Shalve a tutti!

Si, sfortunatamente per voi, sono ritornata!

Ho sospeso con ogni forma di hobby per motivi personali...

E per una carenza di autostima.

Comunque, mi auguro, che sia di vostro gradimento.

Il titolo è ispirato alla canzone dei The Kolors appunto:Fear of loving.

Cioè per l'appunto, paura di amare. Alla prossima!!!-forse-
By Wolf017

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Wolf017