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Autore: Vic    17/03/2009    4 recensioni
{ D o m i n i q u e / J a m e s }
Seguito di: Solo Io e Te;;
Dal Prologo:
Questo è quello che rimane.
Dolore. Vuoto. Silenzio. Sofferenza.
[Ed un senso incancellabile di Disperazione]
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Hugo Weasley, James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Hopeless ~

La gelosia è un mostro dagli occhi verdi, che dileggia il cibo di cui si nutre. W. Shakespeare

 

 

Capitolo Uno ~ Questions

 

Perché James mi fissa?,era la domanda più pressante che mi saltava in mente ad intervalli di pochi minuti,mentre lavavo i piatti sporchi; mamma con Victoire e Louis erano tornati,e papà si stava adoperando per domare i fiori sulla tomba dell’elfo domestico Dobby. James,rimasto a casa mia anche dopo che Lily, Hugo, Rose,Albus,zia Hermione,zio Ron e i suoi genitori erano tornati a Godric’s Hollow,mi fissava. E non ne capivo il perché.

-Che hai da guardare? -,sbottai ad un certo punto,piccata. Era o non era ancora maleducazione fissare spudoratamente qualcuno?

-Niente. Pensavo.

-Ah,ne sei capace vedo.

In un’attimo mi fu accanto,ad asciugare i piatti che io pulivo. Era un lavoro manuale,mi faceva stare bene,mi impediva di pensare troppo. Anche perché in quel momento per la testa avevo fin troppe poche cose cui rivolgere l’attenzione. Anzi,solo una,un’immagine lampeggiante che ritornava ogni pochi secondi. James che mi accarezza la guancia. James che mi bacia. James che si allontana di scatto appena sente la porta scattare,e la voce di mio padre urlare: “Siamo qui,ragazzi! Cosa avete distrutto?”. Era snervante osservarlo mentre faceva come se nulla fosse,ma aveva un’aria troppo pensierosa e mite.

-Sai,gradirei che evitassi di apostrofarmi in questo modo. Potrei rimanerne ferito.

-Oh davvero? Allora puoi anche morire,per me. -,dissi con cattiveria. Lui prese la forchetta che stavo pulendo,e fece segno di ficcarsela in gola.

Stramazzò – per dire – a terra.

-Per te. -,sussurrò,mentre faceva finta di esalare l’ultimo respiro.

Mia madre Fleur entrò nella stanza,notando a malapena James sul pavimento della cucina.

-Che ci fa tuo cugino lì a terra?

-E’ morto. -,dissi,semplicemente; esattamente come se fosse la cosa più naturale del mando. Appena mia madre uscì dalla cucina,sfilandosi il grembiule e salendo di sopra, James si rialzò con un sorriso beffardo.

-Sono morto eh?

Non feci in tempo ad annuire,che lui mi aveva riempita di schiuma con una manata nell’acqua. Feci un’espressione a metà tra lo scioccato e il collerico. Risposi anch’io con un altro spruzzo d’acqua. Il suo volto divenne qualcosa a metà tra James Potter e Babbo Natale. Scoppiai a ridere.

-Vuoi la guerra,Weasley?

-Guerra sia,Potter!

Improvvisamente ci trovammo a rincorrerci attorno al tavolo della cucina,con due flaconi di detersivo in mano,a spruzzarci a vicenda con quei liquidi verdi e densi, cose Babbane che Fleur adorava. L’acqua iniziò a strabordare dal lavello color avorio,rendendo scivoloso il pavimento di marmo. La schiuma sommergeva ogni cosa. Tra le risate,non guardai dove mettevo i piedi,e scivolai a terra,cadendo di sedere.

-Ahi!

James scivolò accanto a me,ridendo,coi vestiti impregnati di detersivi. Rideva,ed io rimasi impressionata ad ascoltare quel suono come se lo udissi per la prima volta. Quante volte l’avevo udito ridere senza mai sentirlo davvero?

-Ehi,Dom. Tutto a posto? Niente di rotto?

Scossi il capo,cercando di rimettermi in piedi. Scivolai ancora,ridendo anch’io,come una schizzata.

Lui mi passò una mano tra i capelli,infradiciandoli ancora di più. Deglutii il groppo in gola e mi rialzai,tenendomi stretta al bordo del tavolo. Cercai di arrancare verso il lavabo,e chiuderlo,ma di nuovo,per la terza volta,finii a terra,supina. James inciampò nei miei piedi,invisibili nel caos del detersivo. Mi finì addosso.

Le sue labbra erano ad un soffio dalle mie.

Perché ansimavo? Perché improvvisamente era diventato tutto estremamente confuso, indefinito,tranne che il volto di James?

-Po-Potter spostati. –,balbettai. Ma lui rimase dov’era.

Premetti le mani sul suo petto,sfiorandone il profilo,ignorando il fremito che le mie dita avevano avuto al contatto leggero. Desiderai di essere più forte,più decisa,perché le mie mani non lo spostarono minimamente.

-Dominique,credo che quel rossore sia compromettente.

Sfiorai le mie guance in fiamme, deglutendo a fatica,squadrando dal basso il sorriso malizioso che si era formato sulle labbra di James.

Quelle labbra…

Si scostò,ma prima mi sfiorò la guancia con un bacio. Ma non era esattamente la guancia. Più che altro,mi baciò il lato della bocca,ad un soffio dalle mie labbra. Rimasi immobile,congelata nella schiuma biancastra,mentre lui si alzava e raccoglieva – inutilmente – bracciate di bolle per poi metterle nel lavandino,ed aspettare che andassero giù.

Ma io in quel momento avevo altro cui pensare che fosse il casino che avevamo combinato in cucina come due bambini.

Perché desideravo James? James Potter? Mio cugino? Rimasi lì un’eternità,mentre James,in silenzio,rimetteva a posto tutto quello che poteva,borbottando cose a proposito di “shock”, “ospedale”, “catatonia”. Mi ci volle un po’ per capire che parlava di me.

-Aspetta,James. Ti aiuto. -,mormorai,poi iniziai a mettere in ordine tutto quello che mi capitava a tiro,con l’espressione maniacale da ripasso per gli esami. Ogni calore se n’era andato dalla stanza,i respiri sembravano essersi fermati,congelati.

James rimise tutto in ordine in religioso silenzio,poi si pulisce le mani su uno strofinaccio, e inizia a fischiettare.

-Tutto bene?

-Sì,perché?

La mia voce era leggermente stridula,per cui era parecchio improbabile che andasse tutto bene. Andava male. Perché diamine volevo baciare mio cugino?

Mio cugino!! Non era naturale! Forse quel whisky Incendiario durante il pranzo non mi aveva fatto esattamente bene…

E mentre io mi perdevo in queste elucubrazioni,James mi si era fatto vicino e aveva iniziato ad infastidirmi. Come sempre.

Ma la differenza era che mi stava piacevolmente infastidendo. Mi prese il volto tra le mani e mi guardò intensamente. Perché? Perché? Perché?

-Tutto questo pensare non ti fa bene,Dominique. Che ne dici di startene un po’ ferma?

-Okay. -,esalai,mentre lui prendeva lo straccio dalle mie mani e lo posava sul bordo del lavello. Io invece stavo ripensando alle pagliuzze verdi nei suoi occhi marroni. Mi posò una mano sulla spalla e mi portò velocemente in salone,in silenzio.

 

In the night…

 

Non riuscivo a dormire. Ogni volta che il sonno accennava a trascinarmi giù,nei sogni, il volto di James ricompariva,dispettoso,rovinandomi i programmi e mettendo a tacere ogni altro pensiero. Ma poi spariva,e di pensieri ne arrivavano tanti. Troppi.

Deglutii,e mi girai sul fianco,guardando il letto vuoto di mia sorella. Se le avessi raccontato di quel bacio – anzi no,non era un bacio,ci eravamo solo sfiorati le labbra – Victoire si sarebbe messa in testa idee pazzesche,come il San Mungo,o,optando per una variante Babbana,un Ricovero di Igiene Mentale. Di parlarne a Louis non se ne parlava,era troppo piccolo,coi suoi quattordici anni.

Hugo mi avrebbe derisa ed avrebbe raccontato tutto a Zia Hermione. Lily,non potevo; era sua sorella,avrebbe cantato. Albus era troppo pragmatico, troppo… Albus. E questo lo penalizzava. Ted Tonks,non lo conoscevo abbastanza bene da chiedergli un favore del genere,e Fred Weasley era ancora un bamboccio.

Rimaneva una sola opzione: Rose Weasley.

Mi alzai dal letto,e mi chinai sulla scrivania; afferrai il calamaio e la piuma,strappai un foglio di pergamena ed iniziai a scrivere,in preda ad una febbricitante frenesia.

Rosie,

ho un bisogno disperato di parlarti. Domani devi venire qui. Non è una cazzata. No,magari lo è se ti mando un gufo alle due di notte,ma ho bisogno del tuo parere.

Riguardai il foglio,e mi parve un po’ troppo pretenzioso. Con un sospiro,aggiunsi,

Riguarda James.

Per favore.

Dominique.

Ripiegai il foglio scritto nella mia grafia tonda ed ordinata,e lo legai alla zampa di Theodore,il mio gufo reale. Gli baciai il capo,e aprii la gabbia,facendolo uscire.

Mi rintanai di nuovo nel letto,respirando lentamente,ed osservando lo spicchio di cielo visibile dalla mia finestra. Il mare sciaguattava placidamente sugli scogli,e,con difficoltà,cullata da quel suono,caddi nell’incoscienza.

Ma prima,il mondo divenne marrone e acceso da pagliuzze smeraldine.

Autrice:

Fa. Letteralmente. Schifo. Forse dovrei rinunciare,sarebbe una buona idea. In fondo non mi sta uscendo bene. Anzi. È da paura.

Sì,come gli zombie.

Ma,passando ad argomenti più seri,mi sento un po’ triste… scrivo davvero così male? Mi aspettavo più recensioni. Ma magari sono troppo pretenziosa. Perciò vado punita ç_ç

Dicemmo…

Un grazie grande grande a Nipotina,e ad Alyenda. Grazie *____*

E grazie a draco92,kairi4ever,virgi_lycanthrope  che hanno aggiunto la mia neonata storia tra i preferiti.

Mi fate immensamente Felice.

Vic.

 

 

 

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