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Autore: PattyOnTheRollercoaster    17/03/2009    3 recensioni
Alzò lentamente lo sguardo. Vide un ragazzo con i capelli lunghi fino alle spalle e biondissimi. Il fisico asciutto e una carnagione pallida. E di fronte a lui, che si crogiolava nel lungo bacio appassionato c’era … O mio Dio! Draco Malfoy sta baciando mia figlia Rose! “Rose!” gridò disperato. I due ebbero un sussulto e si voltarono. Non era Draco Malfoy, ma ci somigliava davvero tanto.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Almeno una cosa in comune

Scoperta

Ronald e Hermione Weasley vivevano in una bellissima casa in un paesino vicino a Godric’s Hollow, a circa venti minuti di distanza in auto dalla casa del loro migliore amico e della sorella di Ron.
Erano passati un bel po’ di anni da quando i tre amici erano prepotentemente diventati delle celebrità, sconfiggendo il peggior mago mai esistito sulla faccia della terra. Ora i coniugi Weasley avevano due figli, Rose, di ventitre anni, e Hugo, di ventidue.
Hugo seguiva un corso di magia avanzata, una nuova idea del Ministero per permettere ai futuri guaritori di abituarsi all’ambiente dell’ospedale e tenersi sempre in esercizio. Così Hugo stava a casa dei genitori mentre seguiva il corso, e faceva anche un lavoro part-time per pagarsi quest’ultimo.
Rose viveva in un piccolo appartamento nel centro di Londra. Aveva aperto un negozio di Cure per Creature Magiche, e guariva tutti gli animali, anche quelli non magici. Cani, gufi, Ricciocorni Schiattosi (si, alla fine esistono), Snasi e altri.
Si avvicinavano le vacanze natalizie e Rose tornò a casa per festeggiare insieme alla famiglia. Passarono un tranquillo Natale, ma, come si dice: Natale con i tuoi, Capodanno con chi vuoi.
Presto arrivò l’ultimo dell’anno e Ron e Hermione invitarono a casa Harry e Ginny, per passarlo insieme. Saprebbero venuti anche Albus e Lily (James non poteva perché in quel momento si trovava con la fidanzata in Scozia), ma sarebbero passati solo a salutare, per poi uscire con Rose e Hugo.
Quel pomeriggio Hermione stava cucinando per la sontuosa cena che avrebbero tenuto quella sera, quando sentì qualcuno ridere dalla salotto, si avvicinò all’uscio per vedere chi fosse, e vide Rose con in mano il telefono, che passeggiava per la stanza e si girava il filo della cornetta intorno a un dito.
“D’accordo ci vediamo stasera alle otto, tesoro” stava dicendo. “Anch’io ti amo” un sorriso le si dipinse sul volto “Ciao”. Appena si voltò e vide la madre che sorrideva diventò tutta rossa e disse solo. “Era … nessuno”.
“Oh, certo” rispose Hermione con uno sguardo complice, per poi voltarsi e tornare in cucina.
Era incredibile che Rose fosse già così grande! Hermione si ricordava di quando era ancora una bambina come se fosse ieri. Quando l’avevano portata a casa dall’ospedale, quando aveva detto la sua prima parola. E poi dopo, quand’era emozionatissima di andare a Hogwarts, quando finì la scuola … Si ricordava anche i momenti tristi, quando era depressa perché il suo primo fidanzato, Jack Finnegan, l’aveva lasciata, e quando era morto il suo gufo, Ester.
Adesso aveva un negozio tutto suo, e un appartamento a Londra! Com’era diventata grande … pensò Hermione mentre metteva in forno le patate.
In quel momento tornò Ron, che era andato a vedere se c’era qualche negozio aperto dato che erano a corto di farina.
“Mi spiace è tutto chiuso” disse a Hermione stingendosi nelle spalle.
“Non importa, ho pensato che potremmo chiedere a Ginny di portare qualcosa”.
“Ok, la chiamo”. Ron si avvicinò al camino, prese un pizzico di polvere da un barattolo che c’era lì vicino e lo gettò fra le fiamme, poi si inginocchio per terra e mise la testa nel fuoco. Rimase lì qualche minuto, mentre Hermione continuava a preparare la cena. Era molto migliorata da quando erano giovani, e ora sapeva cucinare meglio degli elfi domestici.
Ron si rialzò e andò ad abbracciare la moglie, depositandogli un grosso bacio sulla guancia.
“Ron! Sto cucinando!” protestò lei.
“Ma non importa, mancano quasi due ore all’arrivo degli ospiti” disse Ron facendo dondolare Hermione fra le sue braccia. Lei si voltò e lo bacio dolcemen …
“Oh- oh! Mamma!” una voce ilare giunse dall’ingresso della cucina. “Se sapevo che eravate così intimi non venivo a disturbare”.
“Hugo!” disse Hermione imbarazzata tornando rapidamente ai fornelli, mentre Ron si girava a guardare male il figlio.
“Che sei venuto a fare?”.
“A rubare un po’ di cibo, naturalmente” disse il ragazzo adocchiando dei cioccolatini. Fece per prenderne uno, ma la madre lo fermò. “Uno solo, chiaro? Il resto è per gli ospiti!”.
“Ma scusa, io abito qui!” disse Hugo scartando il cioccolatino prescelto.
“Si, ma tu oggi te ne esci a festeggiare e non mangi a casa. Mangerete abbastanza schifezze stasera” concluse lei.
“Dov’è Rose?” chiese Ron.
“Di sopra. Si sta preparando”.
“Eh? Ma mancano ancora due ore!”.
“Lo so” disse Hugo alzando gli occhi al cielo.  
“Lasciatela in pace! Probabilmente deve uscire con qualcuno” disse allegramente Hermione.
“E con chi?” chiese Ron sospettoso.
“Non lo so” disse Hermione. Ron si voltò verso Hugo, che improvvisamente si ricordò che aveva qualcosa da fare.
“Ci sta nascondendo qualcosa” disse Ron.
“Ma va, Ron! Sei tu che vedi in tutto cose che non ci sono. Hai nostalgia delle avventure giovanili?”.
“Eh, magari. Sto invecchiando …” Ron fece una faccia rassegnata sedendosi al tavolo della cucina, mentre Hermione sospirava: la crisi di mezza età si stava forse avvicinando?

Alle sette arrivarono gli ospiti. Harry e Ginny (con l’indispensabile farina) insieme a Lily e Albus. Ginny andò subito con Hermione per aiutarla a finire di preparare la tavola, e per spettegolare un po’. Mentre Ron ed Harry presero un po’ di Whisky incendiario e si sedettero comodamente sulle poltrone.
“Come sta Teddy? Gli piace il viaggio di nozze?” chiese Ron.
“Oh, si! Ha chiamato l’altro giorno per farci gli auguri”.
“Posso avere anch’io un po’ di Whisky?” chiese Lily entrando nella stanza, seguita dal fratello.
“Cosa?” a Harry andò di traverso la bevanda.
“Andiamo papà!” Lily si avvicinò con un sorriso stampato in faccia.
“No!”.
“Ma dai, papà. Come se questa ubriacona non bevesse nulla!” disse Albus.
“Come se non lo sapessi. Ma si da il caso che preferisca non vederti bere di fronte a me. Fallo davanti ai tuoi amici. E tu” aggiunse indicando Albus “tienila d’occhio! Chiaro?”.
“Sissignore” disse il ragazzo facendo una sorta di saluto militare malriuscito.
Un’ora dopo la cena era servita, e i ragazzi erano pronti. Si salutarono e loro uscirono, chiacchierando allegramente.
Fu un Capodanno abbastanza tranquillo. Mangiarono e bevvero a volontà (soprattutto Ron), e alla mezzanotte aprirono lo champagne e brindarono insieme. Andarono a dormire verso le tre del mattino, Ginny ed Harry nella camera degli ospiti.
“Niente cose strane in casa mia, capito?” disse Ron a Harry prima di dargli la buonanotte. “Dormite e basta, chiaro?”.
Harry rise ed entrò in camera.

Il mattino dopo Hermione si alzò presto, come al solito, anche se sentiva le fatiche del giorno prima. Dopotutto era la padrona di casa, e doveva dare sfoggio della sua ospitalità. Andò a controllare Hugo e gli altri ragazzi, che aveva sentito rientrare qualche ora dopo che loro erano andati a dormire. Erano tutti lì, Hugo dormiva beatamente affianco ad Albus, mentre Lily stava affianco ad un rigonfiamento che doveva essere Rose. Alle nove svegliò Ron, che in realtà voleva ancora dormire, ma lei lo fece alzare e lo trascinò in cucina a fare colazione.
Dopo due caffè Ron era abbastanza sveglio, si mise la vestaglia e andò a prendere il giornale fuori dalla porta di casa.
Era incredibile quanto quella porta potesse essere silenziosa, così, senza il minimo rumore, Ron la aprì e guardò a terra, dove doveva esserci il giornale babbano che Hermione leggeva (lui preferiva la Gazzetta del Profeta), solo che c’era un problema.
Il giornale per esserci c’era, ma era sovrastato da due grandi piedi calzati in scarpe da ginnastica grigie, e altri due piedi più piccoli che indossavano scarpe col tacco.
Alzò lentamente lo sguardo. Vide un ragazzo con i capelli lunghi fino alle spalle e biondissimi. Il fisico asciutto e una carnagione pallida. E di fronte a lui, che si crogiolava nel lungo bacio appassionato c’era …
O mio Dio! Draco Malfoy sta baciando mia figlia Rose!
“Rose!” gridò disperato. I due ebbero un sussulto e si voltarono. Non era Draco Malfoy, ma ci somigliava davvero tanto. 
“Stai sul mio giornale e baci mia figlia, sai?” disse Ron rabbiosamente. A quelle parole il ragazzo fece un salto all’indietro grande come una casa e raccolse il giornale da terra. Lo ripulì dal terriccio che c’era sopra e lo porse a Ron che lo prese, guardandolo in cagnesco.
“Piacere di conoscerla signor Weasley, sono Scorpius Malfoy” disse il ragazzo sorridendo debolmente e porgendogli la mano tesa.
Ron non la prese, ma in compenso afferrò Rose per un braccio, che tutto quel tempo era stata in silenzio, guardando nervosamente il padre, a ora venne trascinata dentro casa.
“Papà!” la sentì protestare Scorpius prima che gli venisse chiusa la porta in faccia. 




Salve a tutti! Allora vi è piaciuto questo primo capitolo? Spero di sì. E' la mia prima Fan Fiction!
Lasciate una recensione, anche piccola, giusto per sapere se vado bene. State sicuri che risponderò a tutti!
Ciao, By Patty.

   
 
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