Questa storia è una traduzione di One Half of Two della splendida phrenitis. Nell'adattamento in italiano ho dovuto modificare leggermente dei punti in cui la struttura originale risultava intraducibile. Vi lascio il riferimento al testo in inglese, che consiglio a tutti di leggere (insieme al resto dei lavori di phrenitis) perché poche volte mi è capitato di incontrare Darvey tanto belle quanto le sue.

Metà di un intero

CINQUE MOTIVI PER CUI DONNA NON È INNAMORATA DI HARVEY

i.

Non lo è mai stata.
Ed è importante metterlo in chiaro perché qui non si sta parlando di "lasciarsi andare". Qualcosa avrebbe potuto succedere, ma la vita è piena di sentieri nei quali non ci si è avventurati.
“Il rimpianto è solo per chi non ha nient’altro,” le ricorderebbe sua madre, ed è difficile per Donna rimpiangere qualcosa che non è mai neanche esistito.

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ii.

In ogni caso è passato troppo tempo.
All’inizio le era parso necessario sviluppare un talento per districare le proprie confuse emozioni, ma lo scorrere del tempo ha fortunatamente giocato a suo vantaggio. Ciò che trovava nuovo le è ora conosciuto. Smette di farsi domande e prenota cene al ristorante con la stessa facilità con cui fissa riunioni e inserisce appuntamenti di lavoro nell’agenda.
Con tutto quello che hanno passato, la fiducia tra loro è solo rafforzata. Lavorando con una tale vicinanza, non ci vuole molto prima che i loro gesti diventino simbiotici, gli spigoli nella loro relazione smussati; gli anni insieme un misto di segreti e storie raccontate troppe volte. Si proteggono a vicenda e imparano a condividere tutto finché – inizia a importarle come se fosse di famiglia – la reputazione di lui diventa la propria.
Ha perso quel treno una vita fa, e non ha nessuna intenzione di aspettare che ripassi dalla stazione.

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iii.

Perché nella sua vita c’è altro oltre a Harvey Specter, punto.
La sua risposta a quella medesima reiterata domanda rimane inalterata per anni. Non mente quando dice di avere una vita oltre le pareti dell’ufficio, oltre all’immediata gettata del suo cellulare; ci sono viaggi a nord per visitare la famiglia, cene e classi di yoga, appuntamenti occasionali e impegni a lungo termine, shopping e fughe per il fine settimana. Investe anche tempo e sforzo per essere una – la fottutamente migliore – tra le assistenti legali di New York, e ciò è inevitabile che diffonda voci sul suo conto.
Se anche a Harvey facessero la stessa domanda (non che abbia motivo di menzionarglielo), sa che la sua risposta sarebbe altrettanto breve e diretta: non hanno nulla da nascondere.
Tutto ciò comunque non impedisce alle sue relazioni di finire.
“Devi ammetterlo,” le si rivolge Rachel mentre ordina un secondo giro al bar, “c’è qualcosa tra voi due.”
Donna è brilla abbastanza da non lasciar correre. “Hai ragione,” le risponde. “Mi butterò addosso a lui la prossima volta che lo vedo.”
“Questo è lo spirito giusto.”

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iv.

La verità è che sa già come finirebbe.
Non per infedeltà, non con Harvey. Può non essere un esperto di relazioni amorose, ma ci sono errori che si guarderebbe bene dal commettere.
Per egoismo, narcisismo, immaturità. Sarebbe doloroso, intimo, la rottura trascinata per lunghi mesi, una distruzione graduale di tutte le loro memorie, finché non rimarrebbe tra loro che un’insopportabile distanza.
Non potrebbe insegnargli a essere un uomo migliore mentre arrancano insieme; da lontano, invece, può guidarlo verso ciò che ha da imparare. La faccenda con Dana l’ha portata all’esasperazione, ma ha voluto questa opportunità per lui. Ci ha messo più di dieci anni a convincerlo che merita di essere felice; vederlo finalmente fare uno sforzo per riuscirci, le fa credere che le sue parole non siano rimaste inascoltate.
Donna ha sempre saputo che avrebbe avuto bisogno di lei.

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v.

Nonostante tutto, non è così semplice.
“Tre mesi”, fa notare Harvey con finta leggerezza mentre riempie due bicchieri.
Gli si sistema accanto sul divano. “E non stai nemmeno sudando.”
“Aiuta che sia fuori città,” ammette con aria soddisfatta.
Le viene da ridere. “Te ne sei liberato facilmente.”
“Ehi, quando voglio, so essere romantico,” ribatte.
Le riporta alla mente un improvviso flusso di memorie, ma le ricaccia indietro per evitare che i suoi pensieri la facciano deragliare del tutto.
“E’ meglio che ti prepari ad esserlo di nuovo,” lo avverte. “Sarà di ritorno tra sedici ore.”
“Ho un tavolo al Per Se” le riferisce con orgoglio. Dalla sua aria rilassata, gli angoli della bocca leggermente sollevati, Donna ha la certezza che sia soddisfatto.
“Le Bernardin” lo corregge.
“Hai cambiato la prenotazione?”
“Le Bernardin” gli ripete annuendo. “Fidati.”
“Va bene. Cena a Le Bernardin, allora.” Le lancia un’occhiata. “C’è qualcos’altro che dovrei sapere?”
“La andrai a prendere all’aeroporto,” aggiunge.
Continua a fissarla mentre sorseggia il suo scotch, ma Donna non dà segno di volersi scusare. Conoscono entrambi quanto valga e su quanti più fronti hanno avuto successo grazie a lei.
“Ai grandi gesti romantici,” proclama, inclinando il bicchiere per brindare.
Lo scotch rende i pensieri meno lucidi e i confini meno netti. “Accetto sia assegni che contanti.”
È saggio abbastanza da non commentare, ma Donna nota il suo sorriso. Soddisfatta, sprofonda contro lo schienale del divano. Non si aspetta niente da lui e non ha bisogno di un cambiamento: gli anni insieme le garantiscono che tutto tra loro funzioni perfettamente.
Ci sono cose che Donna desidera per sé, e altre che desidera per Harvey.
Non è innamorata di Harvey, eppure lo ama.
E la sfumatura ha tutta l’importanza del mondo.