Film > Dragon trainer
Ricorda la storia  |      
Autore: Astrid4ever    27/01/2016    2 recensioni
Seconda guerra mondiale. Astrid, una ragazza tedesca, nasconde in casa sua un ragazzo ebreo, Hiccup. Un giorno, però, Hiccup scappa e Astrid va a cercarlo...
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Sapevo di poterti trovare qui...".
E' questo ciò che gli dico quando, dopo averlo inutilmente cercato per ore, lo ritrovo nascosto nella sua specie di nascondiglio segreto, un bunker abbandonato.
Lui è seduto a terra in un angolo e si abbraccia  le ginocchia, fissando tutto, tranne me.
"Hiccup..."
Mi siedo di fianco a lui e gli metto una mano sulla spalla.
"Perchè non mi parli?"
All'improvviso Hiccup inizia a piangere, sussurrando: "Mi dispiace Astrid, mi dispiace tanto".
"Perchè, che è successo?" gli chiedo, prendendogli il viso e girandolo verso di me. Calde lacrime scendono sulle sue guance.
Vederlo così con quello sguardo affranto, mentre piange lacrime di dolore, mi spezza letteralmente il cuore.
"Astrid non mi potrai nascondere per sempre, lo sai" mi dice lui "Se faranno del male ai tuoi zii o a te, non me lo potrei mai perdonare".
E' vero quello che ha detto, è solo una questione di tempo prima che lo scoprano.
Hiccup è un ragazzo come gli altri e l'unica "colpa" che ha è quella di essere di famiglia ebrea.
Io e i miei zii lo stiamo nascondendo in casa nostra, ma so che non durerà ancora per molto. Prima o poi i soldati lo troveranno e lui verrà deportato ad Auschwitz.
Quei campi di concentramento... una tortura per molte persone innocenti.
Tutte loro sono là ingiustamente, senza un vero motivo, senza una ragione. La maggior parte di loro non sopravvive ai lavori forzati, ai crematori, alle camere a gas.
E' orribile anche solo da pensare... ma in questo momento non mi importa più di nulla.
Ora mi importa solo di lui, di Hiccup, quel ragazzo che ora sta piangendo disperato a causa dell'inferno che è la sua vita.
Lo abbraccio, tenendolo stretto a me.
Hiccup non ricambia subito, come se pensasse che anche solo rivolgermi la parola sia un peccato mortale, poi si decide e contraccambia, seppur debolmente.
In effetti non dovrebbe, dato che io sono tedesca e lui è uno di quelli che, secondo Hitler, meritano solo la morte.
Ma Hitler e tutte le SS passano in secondo piano quando sono con Hiccup, come tutto il resto del mondo.
So che i miei sentimenti verso di lui sono sbagliati, ma neppure il nazismo può comandare il mio cuore, perchè il cuore indica sempre la giusta via.
E il mio dice che devo stare accanto ad Hiccup, sempre e per sempre.
Aspetto che smetta di piangere, poi gli dico: "Hiccup, non ti preoccupare. Io sarò sempre con te".
"No, Astrid" mi risponde lui, con la voce ancora un po' rotta dal pianto "Se ti sorprendessero con me finiresti nei guai, grossi guai. E io non voglio questo".
Tenta di sciogliere il nostro abbraccio, ma io non lo lascio andare subito.
Prima mi prendo il tempo di dargli un bacio sulla fronte.
"Astrid, lo sai che non dovresti..." mi dice lui, arrossendo.
"Posso fare anche di meglio, se vuoi" gli sussurro.
Quindi lo tiro verso di me e gli do un bacio vero, sulle labbra.
In un primo momento lo sento irrigidirsi, poi pian piano si rilassa e ricambia il bacio.
Ci baciamo per molto tempo, però ad un certo punto dobbiamo dividerci per riprendere fiato.
Non volevo separare le nostre labbra, e so che per Hiccup è lo stesso, glielo leggo negli occhi.
"Perchè, Astrid?" mi chiede lui "Perchè?".
"Perchè ti amo, Hiccup, ti basta come motivo?" gli rispondo, quasi minacciandolo di non contraddirmi.
Vedo che cerca di dire qualcosa, ma dalla sua bocca non esce nessun suono. Abbassa la testa.
"Astrid, io..."
Non dico nulla, aspettando che lui finisca la frase.
"Lo sai bene che non si può...".
Il mio cuore si spezza a metà e gli occhi mi si inumidiscono: "Hiccup...".
"Ma per stavolta farò un'eccezione" conclude Hiccup, sorridendomi e spostandomi un ciuffo di capelli che mi cadono sugli occhi.
Stavolta è lui a prendere l'iniziativa e mi trascina in un altro bacio, più passionale del primo.
Lo ricambio subito, passandogli le braccia attorno al collo.
Ci dividiamo per un secondo e Hiccup mi sussurra: "Ti amo anche io, Astrid, non sai quanto...".
Ricominciamo a baciarci, ma veniamo interrotti da un fragore assordante proveniente da fuori: un altro bombardamento. Il terzo in questa settimana.
Sono certa che i miei zii e gli altri cittadini si sono già rintanati negli altri bunker tranne questo, perchè è fuori città.
Ora mi sento al sicuro, tra le braccia di Hiccup, che mi bacia la fronte e mi abbraccia.
Ormai nessuno, neppure Hitler, potrà separarmi da lui.

ANGOLO AUTRICE

Ciao a tutti.
Ho deciso di scrivere questa storia in onore del Giorno della memoria, in ricordo delle vittime della Shoah.
L'ho fatta finire sostanzialmente bene, non sono capace di scrivere cose tristi.
Ditemi cosa ne pensate, se è venuta bene o male, se vi è piaciuta o no, eccetera.
Poi ovviamente ho qualcosa da raccontarvi, anche se non è molto piacevole: sono ridotta a cibarmi (anzi, dissetarmi) solo di tè zuccherato.
Ora vi spiego: da ieri sera mi sento poco bene, tipo nausea. Sono andata dal dottore e mi ha detto che è una roba che succede molto ultimamente e che dovevo bere solo il tè.
E poi si chiedono perchè Leopardi fosse depresso.
Ok, questa cosa forse non centra molto, ma vabbè!
Unica cosa positiva: non vado a scuola.
Ora vado, le recensioni sono gradite. Ciaooooo


   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Dragon trainer / Vai alla pagina dell'autore: Astrid4ever