Yaya lo vedeva. Era enorme, con dodici palline, tre strati di sciroppo e un sacco di granella... Insomma, una cosa PARADISIACA per una fanatica dei gelati come Yaya.
La ragazzina, con il naso schiacciato contro la vetrina della gelateria, sbavava: "Devo averlo.... Devo averlo assolutamente!" Il suo Shugo Chara Pepe, con una gocciolona in testa, disse: "Ehm, Yaya? Puoi shemplicemente complallo! Shmettila di fale coshì, o shpolchelai la vetrina! " La sua portatrice si girò: "Ma non riuscirò a trasportarlo se lo compro!"
Poi ci pensó: "Aspetta... IDEA!" Yaya, sorridendo sadica, sussurrò qualcosa all'orecchio di Pepe,che si fregò le manine con aria complice.
Poi, la ragazza si fiondò nella gelateria e, spaventando a morte il gelataio, gli intimò con una voce da oltretomba: "Quel gelato in vetrina. Subito!" Il pover'uomo, traumatizzato a vita, corse a prendere il dolce, lo posò sul bancone e balbettò : "Ehm...4500 yen." "COSAAAAA?".
Yaya non aveva tutti quei soldi, quindi disse: "Chara Change. Ora." Il bavaglino giallo comparve intorno al suo collo.
Il gelataio la guardò: "Piccola? Tutto bene?"
Lei lo fissò e disse calmissimamente,con un'aureola luccicante in testa: "Io vorrei quel meraviglioso gelato." "Te l'ho appena portato: 4500 yen." "Ma io non ho tutti quei soldi." Continuò Yaya, sempre calmissimamente. "Anzi, vorrei che me lo desse gratis." "Non posso." Yaya, a quelle parole, si bloccò.
Dopodiché, esplose: "BUUUAAAAHH!!!!!!" E pestava forte i piedi per terra. "Voglio quel gelatooooooo!"
Il Chara Change continuava imperterrito il suo effetto. "Perché costa così tantoooo? C'è qualcuno più sfortunato di meeeee?"
Pepe, come secondo i piani, interruppe il Chara Change.
Yaya tornò in sé e disse serenamente: "Comunque, caro signore, deve sapere che il gelato contiene: additivi, coloranti, conservanti, addensanti, stabilizzanti, Yayanti, Pepanti eccetera eccetera.
Quindi, come può lei sentirsi tranquillo quando vende gelati?" Il pover'uomo, ormai rassegnato, anziché farsi domande sulla sanità mentale della giovane, le diede retta!
"Caspita, non ci avevo mai pensato... Chissà quante persone ho già fatto star male..." "Appunto! Quindi, capisce che io mi devo sacrificare per l'umanità?"
Il gelataio era commosso: quella ragazzina era così nobile di cuore! Ormai impietosito, cedette: "D'accordo... È gratis..."
A Yaya brillarono gli occhi: "Grazie... Arrivederci!"

Dodici palline. Tre strati di sciroppo. Un sacco di granella. Questa era la descrizione del gelato che Yaya Yuiki, paladina dodicenne dell'umanità, stava mangiando tranquillamente alla faccia di un povero gelataio.