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Autore: deliriousmoody    28/01/2016    0 recensioni
Ho sentito che hai avuto problemi nel cercare il tuo posto in questo mondo.
Non puoi immaginare quanti messaggi ti ho scritto ma che non ti ho mai inviato.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi svegliai dal mio sonno profondo sudata e con il respiro affannoso per colpa di un altro fottutissimo ricordo di 3 anni fa.

-FLASHBACK-

Ero tranquillamente seduta nel mio banco a scuola a giocherellare con il mio compagno di banco, Michael Clifford. Eravamo migliori amici da quando eravamo piccoli, ci dicevamo sempre tutto ed eravamo considerati da tutti nella scuola come "i due ragazzi che mai si separeranno" o "i ragazzi strani", ma a noi non importava: noi eravamo gli unici di cui ci importava.

Molti potevano credere o no al fatto che fossimo solo amici, non ci importava...c'eravamo solo noi.

Quel giorno era diverso però, quel giorno Michael non mi aveva salutata all'uscita di scuola, se ne era andato via con un ragazzo dalla carnagione scura e capelli corvini...da quel giorno Michael non mi parlò piú.

-FINE FLASHBACK-

Ero veramente stufa di questi ricordi che continuavano a riaffiorare ogni sera, diaturbando cosí il mio sonno. Ero stufa del fatto che ogni cosa mi ricordava Michael dal momento in cui aveva smesso di parlarmi. Ero stufa e basta.

Tornai al presente solamente quando sentii che qualcuno stava bussando alla porta ed entrò la mia migliore amica, Daniela.

"Ehi Mandy, un altro incubo?" chiese Danielle con una voce molto flebile.

"Giá -mi alzai mettendomi seduta sul mio letto- Ma sto bene, tranquilla vai. Di anche a Evelyn che sto bene" affermai abbassando la testa.

"Okay" disse lei uscendo dalla stanza e chiudendosi la porta alle spalle. Danielle era una ragazza della mia etá, 19 anni, ma sembrava molto piú piccola poichè era un 'po' bassa. La caratterizzavano anche i capelli mossi marroni tendenti al nero e la carnagione scura.

Danielle, se ci pensavo bene, assomigliava tanto a quel ragazzo con qui era andato via Michael. Dovevo smetterla di pensare a lui giorno dopo giorno. Ogni cosa mi ricordava di lui: la pizza, i palloncini all'elio, gli skateboard e lo starbucks.
Scossi la testa cercando di eliminare quel pensiero dalla mia testa. Dovevo dimenticarmi di lui.

'Stessa frase ripetuta per 3 anni.

Io comunque ero Amanda Clarister e avrei compiuto 19 anni in meno di una settimana, il 19 Novembre. I miei capelli erano di una tonalità bionda molto chiara ma, visto che adoravo tingerli, li avevo per metà lilla. I miei occhi, invece, erano di un celeste chiaro al centro contornati da un blu più scuro intorno.

Mi alzai dal letto e mi diressi di sotto, incontrando Evelyn e Danielle mentre facevano colazione.

Io ero nata a Londra ma mi ero trasferita a Sydney quando ancora ero piuttosto piccola. Lì avevo conosciuto Michael, Evelyn e Danielle. Con quest'ultime avevo deciso di tornare a Londra dopo aver compiuto 18 anni. Era stata una decisione mia più che altro, ero sempre stata brava a scappare dai miei problemi che, in quel momento, era singolo. Michael.

Mi avvicinai al bancone per prendere i miei cereali e vidi solamente dei biglietti aerei con tanti badge.

Cosí alzai lo sguardo verso le due ragazze davanto a me che mi guardavano con uno sguardo indecifrabile, forse spaventate o forse semplicemente dispiaciute. Non ero sicura di voler sapere la destinazione dei tre biglietti aerei e dei loro rispettivi badge, ma la curiosià mi stava divorando dentro.

Presi i biglietti in mano e li controllai uno ad uno.

3 biglietti per Sidney. 3 badge per i Swallow the goldfish. Alzai un sopracciglio, guardando le mie amiche non capendo chi fossero.

"No ovvio, tu non puoi sapere. Swallow the goldfish è un gruppo composto da quattro ragazzi -disse Danielle guardandomi come se stesse camminando su delle uova- Uno dei componenti è Michael"

A quell'affermazione spalancai gli occhi e appoggiai la testa sull'isola della cucina.

"E' arrivato il momento" affermò Evelyn avvicinandosi a me e appoggiando una mano sulla mia spalla.
   
 
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