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Autore: Kira Eyler    28/01/2016    5 recensioni
[Scritta per la giornata mondiale della torta al cioccolato]
Dal testo:
"[...]Seiko le mise la torta tra le mani e sorrise: -Questa è per te.- disse, mentre il viso di Naomi veniva illuminato da un sorriso.[...]"
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Naomi Nakashima, Seiko Shinohara
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Dolce come una torta al cioccolato

-Naomi, dopo scuola, ti andrebbe di aiutarmi a preparare la torta per il compleanno di Aya?-
-Certamente! Però vieni a casa mia, altrimenti le rovinerai la sorpresa!-
-Grazie mille, Naomi!- 
***
 
 In quel momento, stesa sul suo letto, Naomi si era pentita di quello che le aveva risposto: lei non sapeva cucinare! Cosa avrebbe potuto combinare in cucina? Seiko avrebbe fatto tutto il lavoro da sola, mentre lei sarebbe rimasta a guardare... no, non poteva farlo.
Forse avrebbe dovuto dire di essersi ammalata; no, poco convincente.
Che era fuori casa? Non ci avrebbe creduto, ne era certa!
Non poteva fare brutta figura, si era offerta di aiutarla senza nemmeno pensarci. Non voleva chiamarla per dirle che aveva cambiato idea, Seiko per lei aveva fatto molte cose... e quello era il momento di ricambiare!
Quando suonò il campanello di casa, Naomi sgranò gli occhi visibilmente agitata. Balzò in piedi e tremante andò ad aprire.
Seiko era fuori l’uscio della porta e sorrideva, con in mano alcune borse pieni di ingredienti. Naomi ricambiò forzatamente il sorriso, cercando di essere il più naturale possibile. La fece accomodare e insieme si diressero in cucina.
Seiko posizionò sul tavolo i numerosi ingredienti e Naomi gli arnesi da cucina.
-Pronta, Naomi?- chiese Seiko, abbracciandola forte, eccitata.
-Sì... prontissima...- rispose Naomi. Cercò di imitare un tono entusiasta e felice, ma non ci riuscì: ne uscì uno che era l'opposto di ciò che cercava di fare.
Seiko si staccò da lei e la guardò preoccupata.
-Ti senti male?- le chiese dolcemente.
-No... solo...- balbettò Naomi, distogliendo lo sguardo dall’amica e puntandolo sul pavimento, cercando di temporeggiare.
-Solo?- la incoraggiò Seiko per farla continuare.
Naomi strinse i pugni: doveva dire la verità, non poteva mentirle proprio in quel momento; temporeggiare era inutile. Le guance le si arrossarono e, chiudendo gli occhi, voltò il viso verso l’amica rimasta in attesa.
-Non so cucinare, Seiko!- sbottò infine, imbarazzata e a disagio.
Seiko rimase stranita, quasi imbambolata, a fissarla con un’espressione indecifrabile sul volto pallido. Naomi riaprì gli occhi, aspettando di sentire le sue risate o qualche altra cosa divertente e sarcastica, magari per prenderla in giro sul suo “non saper cucinare”.
Invece, l’amica si portò una mano sul mento, come se stesse pensando, mentre posizionò l’altra sotto i seni sodi. Un sorrisetto cominciò a dipingersi sul suo volto.
-E se sposi Mochida... mi spieghi come farai?- chiese solo, sarcasticamente.
Naomi la guardò furiosa: -SEIKO! Non mi sembra il momento di scherzare!-
Seiko lasciò cadere le braccia lungo i fianchi, incrociando successivamente le mani dietro la schiena. Fece un passo indietro e guardò Naomi in modo tranquillo e rassicurante, sotto lo sguardo incuriosito di quest'ultima.
-Non c’è nulla di male, Naomi- disse Seiko –Ti guiderò io, è facilissimo, vedrai!-
Naomi gonfiò le guance come una bambina e incrociò le mani davanti al ventre, con sguardo basso.  Seiko le si avvicinò e le prese le mani tra le sue, poi disse con entusiasmo: -Cominciamo!-
Naomi e Seiko cominciarono a preparare la torta. Dovevano farla al cioccolato, perché era il gusto preferito di Aya.
Seiko dava istruzioni da seguire a Naomi proprio come un’ottima insegnante  e quest’ultima le seguiva alla lettera, stando attenta a non sbagliare niente; però, come tutti i principianti, sbagliò, e anche spesso. Fortunatamente, Seiko, grazie ai suoi contagiosi sorrisi, riusciva a non farla abbattere e a farla divertire insieme a lei.
Dovettero ricominciare varie volte, ma alla fine la torta venne bene quando il Sole stava ormai tramontando.
Seiko la infornò e subito dopo si sedette accanto a Naomi su una sedia della cucina.
Il tavolo era sporco di farina e di polvere di cacao, ma si potevano notare anche macchie di latte e di zucchero qua e là; per terra, c’erano anche gusci d’uovo! Come lui, anche il lavandino non era in buone condizioni: non potevano lasciarlo così. Sbuffando stancamente, le due capirono che bisognava pulire.
-Mi dispiace, ho combinato un guaio!- sussurrò Naomi, afferrando la scopa e cominciando a spazzare.
Seiko alzò la testa dal tavolo che stava pulendo: -Quando si cucina, si sporca comunque in giro- disse, ritornando a pulire –E poi mi sono divertita!-
-Anche io, Seiko! Dovremmo rifarlo più spesso.- annunciò Naomi con un sorriso, continuando a spazzare.
-Già: devo insegnarti ad essere una buona moglie per Mochida- sussurrò scherzosamente.
Naomi scosse la testa, sospirando: Seiko non sarebbe mai cambiata!
Finito di pulire, le due si sedettero di nuovo e aspettarono che la torta finisse di cuocere. Naomi appoggiò la testa sulla spalla di Seiko, che guardava immobile il forno. Aspettò molto, ma alla fine la tanto attesa fine arrivò.
Fece per alzarsi, ma si bloccò: Naomi si era addormentata sulla sua spalla. Sorrise dolcemente e la spostò delicatamente, per non svegliarla. Le stampò un bacio sulla guancia, prima di andare a togliere la torta dal forno.
 
Il pomeriggio dopo, Naomi stava studiando fino a quando non suonò il campanello della porta.
-Vado io, mamma!- esclamò a gran voce, correndo giù per le scale.
Sperava fosse qualcosa di importante per bussare proprio mentre stava facendo i compiti. Se era qualche venditore ambulante, l’avrebbe certamente mandato via in modo velocissimo e, sicuramente, per nulla cortese o educato. Stranamente, fuori trovò Seiko che aveva tra le mani... una torta al cioccolato. Una torta al cioccolato che sopra aveva scritto con la panna le iniziali del suo nome e di quello di Seiko.
-Seiko... ma...- disse Naomi, incredula, incapace di proferire altro.
Seiko le mise la torta tra le mani e sorrise: -Questa è per te.- disse, mentre il viso di Naomi veniva illuminato da un radioso sorriso.
Successivamente, sussurrò qualcosa cercando di non farsi sentire da Naomi: -Perché sei dolce come una torta al cioccolato...-

Angolo Autrice:
Io amo la torta al cioccolato *Q* e mi ha ispirata subito X)
Ovviamente, è prima di finire nella Heavenly Host: ho voluto immaginare che Naomi non sapesse cucinare, ma che poi ha imparato. Tralasciando questo particolare, spero che i personaggi siano IC! Lasciate una recensione e ditemi se ho fatto errori <3
Alla prossima,
Kira :*

 
   
 
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