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Autore: 18Ginny18    28/01/2016    6 recensioni
Molti segreti le sono stati celati... Loro dicono "per il bene comune"... Ma a quale prezzo?
Piccolo assaggio:
Albus sapeva di dover fare in fretta. Non sarebbe stato facile far allontanare la bambina dai Potter, prima dell'arrivo dei mangiamorte. Voldemort li avrebbe trovati.
Genere: Malinconico, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Nuovo personaggio, Sirius Black, Sorpresa | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, James/Lily, Sirius/Lily
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '~The Black Chronicles~'
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La maggior parte dei personaggi non mi appartiene, ma sono proprietà di J.K.Rowling. Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.
 

PROLOGO
Secondo il parere del vecchio mago, Godric's Hollow non era mai stata così silenziosa durante il periodo Natalizio. Ma poco importava il tepore che aleggiava nell'attesa della tormenta che si stava per abbattere.

Albus sapeva di dover fare in fretta. Non sarebbe stato facile far allontanare la bambina dai Potter, prima dell'arrivo dei mangiamorte. Voldemort li avrebbe trovati.
Se in qualche modo avesse fallito e il mago Oscuro avesse scoperto le capacità della piccola, probabilmente nessuno sarebbe più stato al sicuro.
Scacciò quei pensieri dalla sua mente e bussò alla porta.
James Potter si paralizzò all'istante vedendo il vecchio mago davanti ai suoi occhi. 
Sapevano che quel giorno sarebbe arrivato, ma non così presto. 
James stava per cedere all'impulso di sbattergli la porta in faccia ma, come in uno stato di trance, lo invitò ad entrare. Dopo aver richiuso la porta iniziò a guardare il vuoto, senza una ragione apparente, ascoltando le parole di Silente.
- Le mie fonti mi hanno riferito che Voldemort ha avvertito il potere della piccola. Ha anche inviato dei mangiamorte per scoprire da dove proviene per poi portarla a lui. A qualunque costo.
A quelle parole James strinse i pugni reprimendo l'impulso di spaccare qualcosa.
- Non possiamo... semplicemente scappare? - ringhiò rauco.
Non riusciva, anzi, non voleva pensare che per la loro sicurezza la "pulce" doveva andarsene e dimenticare tutti loro escluso Sirius!
Lui sarebbe andato con lei, dai Tonks, così non sarebbero stati soli... ma Lily? Cosa avrebbe fatto? Come avrebbe reagito?
Quando avevano scoperto il potere della piccola e appreso che sarebbe dovuta andare via per il bene di tutti, Lily l'aveva presa tra le braccia e si era allontanata, in silenzio. Per tre giorni impedì a chiunque di toccare sua figlia, persino a Sirius. Sembrava una leonessa pronta ad azzannare chiunque si avvicinasse.
Probabilmente non avrebbe sopportato la separazione.
- Scappare? - ripeté il vecchio. - Sai che non si può, James.
- Ma non ha senso! - urlò lui in risposta. - Perché deve andare via e dimenticarci? Noi possiamo proteggerla!
Silente gli rivolse uno sguardo addolorato. - Non ne dubito, ragazzo mio, ma temo che questo non sia più un luogo sicuro per la bambina. Soprattutto se condivide lo stesso tetto con tuo figlio.
James avvertì una fitta al petto, come una pugnalata e i suoi pensieri andarono al piccolo Harry. Al ricordo di quella sera poco dopo la sua nascita e quella sensazione di impotenza di chi non sa cosa fare davanti a due bambini avvolti dal ghiaccio e dal fuoco, senza emettere un fiato. Oppure come quella volta in cui la bambina, in un momento di rabbia, aveva privato James del tatto, della vista e dell'udito. Era stato spaventoso.
 - Quella bambina è più potente di quanto si possa immaginare e sai meglio di me che è imprevedibile - disse Albus, rammaricato.
Sperava di riuscire a convincerlo che la bambina doveva andarsene, anche se questo comportava far provare a tutti quelli che le volevano bene timore nei suoi confronti.
James premette le labbra una contro l'altra, invaso dalla collera, e annuì piano; Silente era riuscito nel suo intento.

Quando i due uomini varcarono la soglia del soggiorno capirono che non sarebbe stata un'impresa facile separare una madre da sua figlia, benché la scena che si trovarono davanti provocò loro dei sensi di colpa al solo pensiero.
La stanza era ben illuminata, ma le due sagome sorridenti dinnanzi a loro sembravano emanare una luce propria.
Il pavimento di legno scuro era cosparso da fogli di carta e matite colorate che venivano alternate con foga dalle manine paffute di una bambina dai lunghi capelli neri e da quelle premurose e delicate della donna al suo fianco.
- Guadda, mamma! - esclamò la piccola, indicando il suo disegno con aria compiaciuta.
La donna si tirò su e con un sorriso - che James giudicò capace di togliere il fiato - abbracciò sua figlia.
- È bellissimo, amore - disse Lily, lasciando un tenero bacio su quella testolina nera.
Lily sapeva che non erano più sole nella stanza e anche che cosa sarebbe successo in seguito.
Per quanto avesse odiato il solo pensiero che prima o poi quel giorno sarebbe arrivato, non era ancora pronta.





ANGOLO AUTRICE:
Salve a tutti!
Come vi avevo promesso sono tornata e ho resettato la storia.
Alcuni di voi, penso, avranno notato che ho cambiato e specificato un po' di cose che nei capitoli che avevo pubblicato prima non avevo messo in chiaro. Ma penso che rimarrò fedele all'idea iniziale. 
Allora... me la lasciate una recensioncina? Vorrei sapere cosa ne pensate. Se vi piace se non vi piace... accetto anche le critiche, così potrò migliorare. ^-^
E questa volta vi prometto che gli aggiornamenti saranno pubblicati ogni giovedì.
Detto questo... Fatto il misfatto!
18Ginny18
  
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