TWIN SISTERS
 
Un Crossover NCIS/Rizzoli&Isles
 
Avvertenze: le solite, dette, trite e ritrite che quindi non sto a ripetervi.
La storia prende spunto da un’altra ff in lingua inglese ossia Aria che vi consiglio di leggere, scritta da ncistatelover che ringrazio per avermi concesso di utilizzare i personaggi di “Aria” per questa storia nella quale ovviamente ce ne saranno anche altri.
 
 
Prologo.
 
Boston, 17 Maggio 1973.
 
La scena era straziante.
Erano appena nate, erano due gemelle sanissime e vivaci.
E con corde vocali ben funzionanti.
“Ma proprio non si può? Non è possibile fare altrimenti?”
“Lo sai bene che non si può. Mio padre ha detto che vi ucciderebbe. Tu non lo conosci. Riuscirebbe ad arrivare a voi in qualsiasi modo. E io non lo voglio né posso permettere”
Rimasero a guardarle mentre le lacrime scendevano dalle loro guance.
 
 
Boston. 24 Maggio 2005.
 
Le porte della Chiesa si aprirono e i due novelli sposi uscirono.
Lei era vestita molto semplicemente, un sorriso raggiante, lui invece in uniforme, era un Ufficiale dei Carabinieri ed era totalmente in bambola oltre che con gli occhi rossi come due peperoni.
Si erano conosciuti in un modo abbastanza fortunoso con lui che era in licenza ed aveva deciso di farsi un giro per alcune città degli Stati Uniti e lei che invece era con un’amica a un locale
 
FLASHBACK
 
“Io ti lascio”
“Jane? Mi lasci cosa?”
“Ti lascio. Non vorrei essere di impaccio. C’è una persona che da mezz’ora ti sta divorando con lo sguardo. Credo ti voglia conoscere”
“Jane, lo sai benissimo come la penso riguardo a certe cose”
“Ma cerchiamo di non scherzare per cortesia. Tutte le volte che arriva qui Ian “naso di fata” Faulkner più che toccate e fughe in re minore non fai. Per cortesia”
“Non è esattamente elegante come replica”
“Ma è vera. O vuoi forse negare l’evidenza?”
“Jane…”
“Ciao Maura e buon divertimento”
 
“Ciao”
Lui si avvicinò e si sedette di fronte a lei che non rispose
“Di solito sono io ad approcciare le belle donne ma questa volta ho deciso di essere misericordioso. Approcciami tu dai”
Lei sgranò gli occhi
“Le hanno mai detto che lei è un insolente?”
“Insolente? Non credo di essermi comportato male nei tuoi confronti. Ho solo detto che per questa volta avrei lasciato che fosse una bella donna come te ad approcciarmi anziché essere io a farlo. Non mi pare di aver fatto o detto chissà cosa” replicò lui
“Potrei anche alzarmi e andarmene”
“Prego, fai pure che non mi offendo”
Maura rimase spiazzata da quella risposta e abbozzò un sorriso
“Oh oh oh, vedo un sorriso dipingersi sul tuo viso. Mi fa piacere. Corrado Grassi”
Lei allungò la mano
“Maura Isles”
 
FINE FLASHBACK
 
“Hai finito?” gli domandò lei sorridente
“Maura, io…Io…Io sono troppo felice, sono troppo felice” le rispose lui con gli occhi ancora pieni di lacrime
“Ti voglio bene Corrado” gli disse lei
Il bacio dei due sposi e la tradizionale foto cui poi seguì il pranzo press il  Dirty Robber conclusero quella mirabile giornata.