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Autore: AnEnglishKitten    28/01/2016    0 recensioni
Occhi Verdi si fermano finalmente alla loro parte preferita: le labbra. Quei due sottili petali di rosa, all'apparenza così delicati e fragili. Spesso screpolate, sono quasi costantemente ricoperte da uno strato di burro cacao alla pesca. Ora sono leggermente increspate ai lati e socchiuse al centro ed il labbro superiore appoggia delicatamente su quello inferiore, creando così l'ombra della forma di un cuore.
Durante il giorno Occhi Verdi guardano quelle labbra continuamente, sono la loro ossessione.
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Occhi Verdi guardano quell'angelico viso che gli sta difronte. Guardano con attenzione, con adorazione, soffermandosi su ogni piccolo particolare, su ogni piccolo buchino della pelle, macchia, fossetta, ruga o lentiggine.

Osservano come quei capelli solitamente perfetti, acconciati in modo tale che non ci sia nemmeno un singolo, piccolo ciuffo fuori posto, ora non siano altro che una massa castana disordinata. Sono schiacciati in più punti, arruffati a causa dei movimenti che il corpo, involontariamente, deve aver compiuto durante la notte passata. La luce proveniente da una finestra, gioca con essi, creando dei riflessi qui dorati, là rossicci.

Occhi Verdi poi, si spostano, accarezzando con lo sguardo tutta quella pelle così liscia e leggermente abbronzata. Notano come essa sia leggermente increspata nella zona delle sopracciglia e attorno agli occhi, nell'ombra di un'espressione dubbiosa, o forse solo concentrata. È quasi priva di qualsiasi tipo di imperfezione, solo qualche piccolo punto nero è presente ai lati del naso, fornendo qualche elemento umano e mortale a quello che altrimenti si potrebbe definire un angelo caduto dal cielo, talmente quella visione è perfetta. Okay, forse non bastano, quella è una visione angelica.

Contemplano poi quel piccolo naso. Così tenero. Perfettamente dritto, leggermente schiacciato in punta, con due narici piccoline che lo rendono ancora più grazioso. Semplicemente adorabile.

Il respiro esce lento, calmo, pacifico, tranquillo. A piccoli sospiri, ogni tanto si intervallano altri più profondi, che fanno dilatare leggermente le narici.

Occhi Verdi si fermano finalmente alla loro parte preferita: le labbra. Quei due sottili petali di rosa, all'apparenza così delicati e fragili. Spesso screpolate, sono quasi costantemente ricoperte da uno strato di burro cacao alla pesca. Ora sono leggermente increspate ai lati e socchiuse al centro ed il labbro superiore appoggia delicatamente su quello inferiore, creando così l'ombra della forma di un cuore.

Durante il giorno Occhi Verdi guardano quelle labbra continuamente, sono la loro ossessione. Amano osservarle come si muovono durante un discorso, come si arricciano quando incontrano un sapore fastidioso o particolarmente aspro, come sanno stendersi in sorrisi sghembi e dannatamente attraenti, come si chiudano e premano una contro l'altra, formando una linea sottilissima, quando sono arrabbiate o infastidite, come si arrossano quando vengono mordicchiate dai denti bianchissimi, causa il nervosismo o, più semplicemente, il piacere. Ma, sopra ogni altra cosa, amano quando esse si aprono in sorrisi accecanti, bellissimi, tendendosi allo stremo.

Quei sorrisi mozzafiato, che coinvolgono tutto il viso, illuminando gli occhi azzurrissimi, rendendoli due piccole stelle: da sempre le più belle che quegli occhi abbiano mai visto. Altro che quelle che illuminano il cielo la notte, quelle che si possono scorgere solo se ci si trova in campagna, lontani chilometri da milioni di luci artificiali. No. Quelle non sono nulla, nulla, in confronto a quelle che nascono in quegli occhi, rendendoli felici, gioiosi, caldi.

Occhi Verdi si stringono al solo ricordo, sognanti, amorevoli ed adoranti.

E poi continuano quella discesa, apparentemente fatta in modo così semplice, ma al contempo così intima, privata. Non si limitano a guardare, no. Stanno letteralmente venerando ogni singolo centimetro di quella visione assurdamente perfetta.

Si soffermano quindi sul collo niveo. Oh, così liscio e morbido, da far invidia al cuscino su cui sta poggiando.

Occhi Verdi si infiammano, quando scorgono aloni rossastri, posti sotto la mascella. Li divorano con sguardo bruciante, ricordando come solo poche ore prima quegli aloni fossero macchie ancora più rosse e umide. Nella zona sotto all'orecchio sinistro ne vedono altre, ma diverse: queste sono più scure, tendenti al bordeaux. Sono sicuramente quelle risalenti a qualche notte precedente. Quella si che era stata una notte magnifica, oh si. Ricordano di quanto quelle labbra si siano aperte, gemendo, implorando, in cerca di quell'aria che tutte quelle emozioni gli stavano facendo mancare. Così rosse e gonfie. Decisamente una vista più che deliziosa e gradita.

Lo sguardo scivola lentamente sulle clavicole, sempre più sporgenti, causa la notevole perdita di peso avvenuta durante gli anni precedenti.

Decisamente troppo, già. Occhi Verdi ricordano quanto in quel buio periodo abbiano visto smagrire quel corpo così bello. Le braccia avevano perso quasi la metà del loro volume, le costole si erano fatte sempre più evidenti, gli zigomi erano diventati decisamente troppo sporgenti. Avevano odiato tutto quello con così tanta forza...

In quel periodo si erano ritrovati rossi e gonfi troppo spesso, causa l'infinità di lacrime versate -in segreto da chiunque- in cerca di uno sfogo da tutta l'amarezza e la disperazione. Erano stati costretti a guardare le proprie mani stringerne tante sconosciute. Mani sbagliate, troppo piccole, bianche, lisce, coperte di anelli e con unghie fin troppo curate. Mani che non erano quelle forti, abbronzate, screpolate, venose, con le unghie mangiucchiate e rovinate, a cui da anni erano abituati.

Occhi Verdi sbattono di colpo le palpebre, ritornando lentamente alla realtà, rendendosi conto di essersi persi troppo a lungo in ricordi che si erano ripromessi di riportare alla luce il meno possibile.

Scendono ad osservare allora l'ampio petto depilato, anch'esso costellato qua e la da segni più o meno rossastri. Si fermano su quella striscia di inchiostro che si estende da destra a sinistra. “It is what it is”, recita, con lettere arricciate ed eleganti. Loro adorano quel tatuaggio, davvero. Ne sono particolarmente affezionati. Non si stancano mai di osservarlo fin nei più minimi particolari, giocando a riconoscere anche la più lieve sfumatura. Rammentano ancora la prima volta che lo hanno visto, una macchia scurissima che contrastava la pelle terribilmente arrossata ed infiammata che gli stava attorno. Si erano spalancati a dismisura per l'emozione e la meraviglia, ed erano riusciti a stento a contenere qualche lacrima traditrice. Da quel giorno avevano approfittato di ogni occasione possibile, per sbirciare, più o meno furtivamente, la meravigliosa scritta, che tanto li facevano brillare.

Appena sotto, i capezzoli. Quei due piccoli bottoncini di carne scura che tanto le sue mani avevano visto torturare nei momenti di maggiore intimità. Quando anche solo per un piccolo sfioramento o per una carezza accennata, si inturgidivano e si alzavano verso l'alto, sensibilissimi anche al minimo respiro.

Accarezzano con lo sguardo allora gli addominali scolpiti, ora rilassati, ma comunque ben evidenziati. Ahh, quante volte li hanno guardati da vicinissimo, mentre la lingua, sotto di loro, ci giocava in mille e più modi, percorrendo sentieri inesistenti, facendo fremere e tremare quel corpo divino. Ricordano ancora della volta che, audaci come non mai, le labbra e i denti avevano ricoperto quella parte di un numero infinito di succhiotti, cercando di ricreare la forma di un cuore, fallendo però miseramente. Il corpo dell'altro non ne voleva sapere di star fermo, troppe emozioni ad investirlo, troppo piacere. Il risultato finale era stato quindi una forma molto particolare, oblunga, somigliante, più che ad un cuore, ad una pera. La vista dell'altro in quelle condizioni li avevano divertiti davvero tanto, facendoli brillare per l'ilarità.

Tutta la zona sotto l'ombelico è coperta dal lenzuolo verde menta, nascondendo alla loro vista il resto del corpo. Riescono comunque a distinguere le sagome delle gambe, scostate l'una dall' altra, la destra leggermente piegata verso l'esterno.

Le braccia, invece, giacciono una sullo stomaco, la mano a sfiorare il bordo del lenzuolo, e una sul cuscino, accanto alla testa.

Occhi Verdi si stringono e brillano affezionati, riguardando di nuovo il corpo sotto di loro, cercando di capacitarsi, come sempre succede dalla prima volta che lo hanno visto, di quanta bellezza e perfezione sono racchiuse in esso. É davvero incredibile quanto un semplice essere umano possa essere splendido ed incantevole.

Quel corpo è così armonioso, proporzionato e pieno di grazia, che si sentono morire ogni volta che lo incontrano davanti a loro. Il che succede praticamente ventiquattr'ore su ventiquattro, quindi beh, complimenti a loro per essere ancora così vogliosi di osservarlo così attentamente. Forse è masochismo, o pazzia, o ossessione. Sia quel che sia, non si stancheranno mai di passare le ore in questo modo, ammirando in silenzio. Amando senza parlare, senza compiere gesti particolarmente romantici o commoventi...semplicemente guardando. Occhi Verdi si sentono così fortunati ad avere il privilegio di assistere ad una scena simile a quella che stanno osservando ora, ogni mattina. Ad ogni risveglio loro si trovano quella creatura meravigliosa poggiata a fianco e beh, ritrovarsi ogni volta a chiedersi che cosa hanno fatto per meritarsi tutta quella meraviglia e perfezione nella loro vita, è davvero troppo facile.

Il corpo ha un fremito improvviso ed il respiro lento e regolare viene sostituito da un sospiro molto più profondo, la bocca si arriccia ai bordi e da essa proviene un piccolo grugnito confuso. Le sopracciglia si aggrottano , formando tra esse una ruga profonda, le narici si dilatano e la fronte si alza. Le palpebre hanno un piccolo fremito, poi piano piano, sbattendo più volte, si spalancano.

Occhi Verdi salutano Occhi Blu.

 

 

 

 

Note dell'autrice:

 

Buonsalve a tutti coloro che hanno deciso di leggere questa cosina piccolina piccolina senza senso e che sono arrivati alla fine senza addormentarsi...complimenti!

Ahahaha, apparte gli scherzi, questa cosa è davvero un qualcosa senza un vero e proprio senso logico...non so da dove mi sia venuta fuori, non è nemmeno una storia... So solo che era da tempi immemori che avevo voglia di scrivere qualcosa che fosse pura ed esclusiva descrizione. Amo perdermi nelle descrizioni profonde e dettagliate come questa *.* ma sono consapevole che una scena del genere,inserita in una storia normale, risulterebbe un allungamento non così necessario e probabilmente noioso. Quindi, cercando anche di portare qualcosa di originale, ho deciso di inoltrarmi in una piccola descrizione di Louis, fatta dal punto di vista degli occhi di Harry, che qui, con un' enorme personificazione, ho reso protagonisti.
Inizialmente volevo fosse una semplice flashfic, ma poi mi sono un pochino dilungata eheheh, as always. :'')

Super ringraziamenti alla mia socia e grande amore Elisabetta, che con questa fic, è diventata la mia beta ufficiale. Se questa storia ha un senso ed è priva di errori grammaticali (almeno spero ugh) è solo merito suo. Grazie tesoro, ti voglio bene <33

Eeeee, nulla non ho nient'altro da aggiungere, se non che mi farebbe davvero un piacere enorme ricevere qualche recensione (di qualsiasi tipo), ci tengo a sapere direttamente cosa ne pensate <3

Bacioni e grazie a tutti <333

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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