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Autore: anangelwilldie    29/01/2016    2 recensioni
"Sherlock, sai che giorno è oggi?"
"Un giorno molto, molto pessimo in cui qualcuno crede di avere le competenze appropriate per giudicare una mia teoria 'un ammasso di cazzate'. Ma ti rendi conto? Gregson che giudica le mie teorie delle cazzate, proprio lui! Da non credere."
"Intendo il vero giorno."
"Oh, suppongo sia giovedì."
"Sherlock, oggi è la vigilia di Natale."
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Un John intenzionato a godersi le festività natalizie e uno Sherlock troppo occupato per potergli dare importanza. O forse no?
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando John rientrò a casa quella mattina, dopo aver fatto l'orario notturno in ambulatorio, Sherlock non c'era. Probabilmente era a ficcarsi nei guai o sulla scena di qualche crimine, e la sua teoria trovò conferma quando vide un indirizzo segnato a matita su uno dei fogli presenti sulla scrivania, seguito da 
"ho da fare
-Sherlock"
Compose il numero del coinquilino e aspettò che l'altro prendesse la telefonata.
"Avanti Sherlock rispondi" disse John ascoltando gli squilli a vuoto del telefono. Riprovò almeno altre tre volte, ma fu tutto inutile. 
Si sedette sulla sua poltrona, aspettando il rientro dell'amico. Si guardò intorno e si rese conto che non sembrava per niente la vigilia di Natale: nessun addobo era stato appeso, neanche una minuscola ghirlanda. I muri erano pieni di fogli e foto, come al solito quando Sherlock lavorava ad un caso. 
"NON ORA SIGNORA HUDSON!" John venne riportato alla realtà sentendo quelle parole urlate dal piano di sotto, seguite da passi pesanti che salivano le scale fino all'appartamento.
Il detective rincasò abbastanza irritato. Prima che John potesse dire qualcosa, si mise a farfugliare frasi sconclusionate, le quali lasciarono l'altro abbastanza perplesso.
"Il caso del museo! C'era qualcun altro sul tetto, non è stato un suicidio. C'era del sangue, probabilmente la vittima si è difesa o l'assasino era già ferito quando è arrivato su. E le impronte, le impronte John! C'erano due tipi di impronte e devono essere dello stesso giorno dato che ha nevicato solo ieri e ovviamente nessuno salirebbe sul tetto di un museo senza un motivo, no? No. Ora, questo sarebbe sufficiente per convincere Scotland Yard che non si tratta di suicidio, ma indovina? Gregson si rifiuta di accettare la mia teoria, come se lui potesse fare di meglio."
"H-hai parlato con Lestrade?" lo interuppe l'amico.
"Lestrade, Lestrade, certo che ci ho parlato, cosa credi? Non può contestare le decisioni di Gregson. C'è per forza qualcosa, una prova per convincerlo a credermi. DEVE esserci." disse Sherlock sedendosi sulla poltrona di fronte a John.
"Sembra che questo caso ti porterà via molto tempo."
"CI porterà via molto tempo." lo corresse.
"Scusa?"
"Ho detto, ci porterà via molto tempo. Ad entrambi."
"Sherlock, sai che giorno è oggi?"
"Un giorno molto, molto pessimo in cui qualcuno crede di avere le competenze appropriate per giudicare una mia teoria 'un ammasso di cazzate'. Ma ti rendi conto? Gregson che giudica le mie teorie delle cazzate, proprio lui! Da non credere." 
"Intendo il vero giorno."
"Oh, suppongo sia giovedì."
"Sherlock, oggi è la vigilia di Natale."
"E quindi?"
John si schiarì la gola "Vedi, Sherlock, tu potrai anche essere contro le festività natalizie, ma io no, e non lavorerò ad un caso che potrebbe impedirmi di godermele."
"Oh andiamo John, non fare così."
"No no Sherlock, io sono serio. Non ti impedisco di lavorarci, ma non contare su di me per questa volta."
"Come vuoi. Stai qui a casa a rimuginare su tutti i 'buoni propositi' per quest'anno andati a morire, io intanto ho un morto vero su cui lavorare. Oh, già che ci sei, organizza una festa per tutti i tuoi amici e per la tua famigl-" Sherlock si interruppe di colpo.
"Sherlock? Tutto bene?" si preoccupò John
"Famiglia, Natale!"
"Non credo di capire..."
"La vittima aveva una famiglia, una moglie e due bambini di 5 e 8 anni ma non abitano a Londra. Vivono a Birmingham, a più di 100km da qui. Il matrimonio andava a gonfie vele ed è sempre stato un padre modello quindi perchè avrebbe dovuto essere assente proprio nel periodo natalizio? Era qui a Londra per un motivo, magari un debito, droga probabilmente o meglio ancora debiti di gioco. Birmingham è nota per i suoi casinò, e poi lui era un impiegato e non guadagnava molto, non sapeva come fare soldi extra. Doveva incontrare l'assassino per restituirgli i soldi e quando lui gli ha chiesto ancora un po' di tempo, l'altro l'ha ucciso. Ha provato a difendersi, probabilmente l'aggressore gli stava puntando un coltello e dopo averlo distratto glielo ha preso e lo ha ferito. Dopodichè è stato buttato giù. L'uccisore è poi sceso a recuperare l'arma, non poteva permettere che venisse trovata con le sue impronte sopra. Il tetto è un po' insolito come posto, devo ammetterlo. L'assassino potrebbe lavorare nel museo, anzi, quasi certamente ci lavora, altrimenti come potrebbe avere accesso al tetto? Ho anche ragione di sospettare del guardiano notturno, sarebbe stato l'unico nel museo in quel momento e avrebbe potuto salire sul tetto senza destare sospetti. Grazie John, sei stato indispensabile" detto questo, il detective si rimise il cappotto che aveva precedentemente buttato a terra a causa della rabbia e si diresse verso la porta, deciso ad uscire.
"Dove vai?" scattò John
"In centrale, o meglio, da Gregson. Devo convincerlo. Non credo ci siano molti responsabili del museo con il vizio del gioco, individuare l'assassino sarà abbastanza facile. Non aspettarmi sveglio comunque."
"Ma sono solo le 10 del mattino"
"Ci vorrà un po' " e chiuse la porta.
John rimase a fissare la porta, e sospirò. "Non cambierà mai."
"John?" lo chiamò la signora Hudson
"Sì?"
"Cosa succede a Sherlock?"
"U-un caso abbastanza complesso"
"Oh, povero caro" disse lei con tono sconsolato "non potrà neanche godersi questa giornata."
"Beh, non credo sia esattamente il tipo da festeggiamenti natalizi, lei dovrebbe saperlo." disse John, prendendo il giornale di quella mattina dalla scrivania.
"Lui è molto più amante delle tradizioni natalizie di quanto lei creda, John."
"Fatico a crederci. Ad ogni modo, pensavo di mettere qualche decorazione in casa. Lei che ne pensa?" 
"Credo che sarebbe un'ottima idea, ma purtroppo non posso proprio aiutarla. Devo essere dal medico alle dieci e venti. Sa, non sono più quella di una volta. La vecchiaia si fa sentire. Se per caso dovesse aver bisogno di un medico io potr-"
"No signora Hudson, sto bene, grazie lo stesso" la interruppe lui.
"Ma non si sa mai! Per qualunque cosa, se vuole la metto in contatt-" prima che potesse finire la frase, John la fece uscire dall'appartamento e chiuse la porta, tirando un sospiro di sollievo. 
Si mise, poi, a frugare tra delle vecchie scatole di cartone che erano state messe nel ripostiglio molto tempo prima, a giudicare dallo stato in cui si trovavano.
Dopo qualche minuto, ritrovò la scatola che conteneva le decorazioni natalizie proprio al fondo della stanza. All'interno trovò due fili di lucine abbastanza lunghi, probabilmente per esterno, alcune ghirlande un po' corte ma tutto sommato abbastanza accettabili e qualche pallina colorata.
Mise i due fili di luci tutte intorno alle finestre, attorcigliò una ghirlanda alla gamba del tavolino di fianco alla sua poltrona e le altre le attaccò alla parete intorno al camino.
Non avendo un albero, non c'erano molti posti in cui avrebbe potuto mettere le palline, quindi azzardò con il decorare il teschio di bisonte appeso al muro. Ne mise tre per ogni corna, rischiando di cadere dalla sedia ad ogni pallina che metteva.
Dopo aver finito, si guardò intorno: non erano di certo le decorazioni classiche, ma l'aria natalizia si sentiva già di più.
Si sedette sul divano e guardò l'orologio: le undici e un quarto. 
Sherlock non era ancora tornato, ma d'altronde gli aveva detto che ci sarebbe voluto un po'. Si domandò se fosse già riuscito a convincere Gregson della sua teoria, o se invece avesse superato i limiti e fosse stato sbattuto in cella. 
Essendo stato sveglio tutta la notte, John non riuscì più a resistere e si addormentò lì, sul divano.
Si svegliò solo quando sentì la voce di qualcuno esclamare "Che cosa sarebbe questo disastro?".
Aprendo gli occhi e tornando lucido, si rese conto che era stato Sherlock a parlare
"Che cosa intendi? E che ore sono?" chiese John ancora insonnolito. 
"Queste ghirlande! E queste luci! Per non parlare delle palline! John, non hai idea di come si decora un appartamento."
"Non dovevi tornare tardi?" 
"Beh sono in tempo per la cena, questa cosa non ti rende felice?"
"Cena? Che ore sono?"
"Quasi le sette di sera."
"Ma erano le undici giusto poco fa io non-"
"È facile addormentarsi quando si ha sonno, devo spiegarti anche questo?" chiese Sherlock in modo sarcastico.
"No... no" rispose John.
"Ora che ti sei svegliato, vorrei proporti di uscire per mangiare qualcosa tranquillamente, per 'festeggiare il Natale' "
"Credevo odiassi il Natale." ridacchiò John
"Il Natale, come tutte le festività, è una delle cose più ipocrite, false e perbeniste che esistano, viene usata come un'occasione per dimostrarsi brave persone augurando felicità e gioia a persone che durante l'anno cerchiamo di evitare perchè non vogliamo averci niente a che fare e per ricevere, ricevere e ricevere cose che abbandoneremo prima di Capodanno solo per il gusto di averle. Quindi sì John, hai ragione, detesto il Natale. Ma non voglio essere io la causa del tuo malessere durante un periodo che chiaramente ti trasmette pace e serenità e soprattutto non voglio che qualsiasi mio comportamento possa impedirti di goderti appieno questa giornata. Ora dovremmo proprio andare." disse Sherlock, dirigendosi verso la porta. 
"Aspetta!" esclamò John "Devo ancora mettermi la giacca."
Quando finalmente furono usciti, fu John a rompere quel silenzio imbarazzante.
"Oh uhm allora, com'è andata con Gregson?"
"Avanti, non dobbiamo per forza parlarne"
"No, mi interessa!" insistette. 
"Va bene. Arrivato in centrale ho espresso le mie nuove deduzioni a Gregson, che mi ha permesso di fare qualche domanda ai responsabili del museo. Ho scoperto che solo il direttore, l'addetta alle pulizie e il guardiano notturno sono in possesso delle chiavi che aprono la porta del tetto, ma il direttore e la donna delle pulizie erano da escludere in quanto lui era assente ieri e il turno di lei finiva alle sei e mezza di sera, mentre l'omicidio è avvenuto durante la notte. Questo ci fa capire che solo il guardiano poteva essere il responsabile. Quando la squadra di Lestrade è arrivata a casa sua, lo hanno trovato mentre cercava di fuggire e lo hanno arrestato. Gregson, alla fine, si è complimentato con me, ma non prima di avermi detto quanto la mia sfacciataggine e il mio essere così presuntuoso lo irritino. Ha anche detto che un giorno mi causeranno molti guai."
"Beh, non deve per forza essere così"
"Oh no, io spero davvero che succeda." concluse Sherlock, e dopo accennò una risata.
Continuarono a parlare fino a quando arrivarono davanti al ristorante, ma nessuno dei due aprì la porta. 
"John, che stai aspettando? Entriamo?"
"S-sì stavo solo pensando che... non importa, buon Natale Sherlock. E grazie."
Sherlock non rispose, si limitò a sorridere distrattamente, mentre teneva la porta aperta per far entrare l'amico.


 
This one-shot was inspired by this prompt by otpprompts on Tumblr
Imagine person A of your OTP not having anyone but person B to spend Christmas Eve with. But B tells them they can’t come for whatever reason and A ends up decorating the house alone. 
Fluff bonus: Person B actually intended to make a surprise of some kind and when they come back, they found A sleeping on the couch. (Whether they wake the other up is up to you.)
 

 
~ ~

Buonqualcosa/?
è la prima volta che scrivo sui Johnlock, spero di aver fatto qualcosa di decente ^^"
Oh sì! Il blog a cui ho dato i crediti sopra mi è stato davvero molto utile, non avrei mai trovato ispirazione se non fosse stato per quello, quindi vi consiglierei di farci un giro se vi va :-)
Ora non vi annoierò spammandovi il mio blog/twitter/ecc., ma se dovesse interessarvi sulla mia pagina c'è il collegamento al mio flavors.me con tutti i link ai vari profili.
Fatemi sapere cosa pensate della storia, se vi va.
Addio~

 
  
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