The most romantic way to say…

 
“Non mangi?”
Temari alzò lo sguardo dal piatto colmo di biscotti che stava fissando da più di dieci minuti. Sbuffò.
“Non ho fame.”
“Hanno l’aria invitante…”
“Lo so.”
“E quindi?”
 “…sonoadieta.” Sbottò lei, in un sussurro decisamente affrettato.
“…eh?”
“Ho detto che SONO A DIETA, razza di idiota!”
Il ragazzo la guardò, stupito; poi, con un ghigno impercettibile, si mise a fissarla, lo sguardo stranamente attento che risaliva lungo il corpo della ragazza.
“Che diavolo stai guardando?” Chiese Temari brusca, seccata da quell’ apparente ispezione a tutto campo.
“…quanto pesi?”
“Che cosa?” ruggì lei, così forte che gli altri clienti, dai tavolini accanto, si voltarono scandalizzati verso Shikamaru. Per offendere tanto quella ragazza, aveva di certo detto qualcosa di orribile.
“Che razza di maleducato!” sbottò una vecchietta seduta poco lontano.
“Non vuoi dirmelo?”
“Non ti riguarda, Nara!”
“…come vuoi.” Il ragazzo sbuffò, sistemandosi più comodamente sulla sedia. “Mi servono dati per dimostrarti in maniera scientifica che la tua teoria è errata, ma, visto che non vuoi darmeli, dovrò basarmi su un’analisi di tipo superficiale…”
“Ma di che diavolo stai parlando?” lo interruppe lei con tono nervoso.
“Vediamo…ti sei messa a dieta, quindi pensi di essere grassa, e di aver bisogno di mangiare di meno. Tuttavia, a occhio e croce non peserai più di una sessantina di chili…e di certo superi il metro e sessanta. Dunque” concluse ”dovresti rientrare perfettamente nel peso forma.”
Temari non rispose; lo fissava con gli occhi sgranati, incapace di articolare un suono coerente. Non sapeva se insultarlo – pesava meno di sessanta chili, accidenti! – o baciarlo immediatamente.
Optò per un ghigno discreto. “E da quando questi sarebbero affari tuoi, Nara?”
"Dovrò pur accertarmi delle condizioni fisiche della mia futura moglie..."
La ragazza ebbe bisogno di qualche attimo per afferrare correttamente il senso della frase.
"…della tua cosa?"
“Temari, vuoi sposarmi?” Un sorriso impercettibile increspò il pigro volto di Shikamaru, mentre le porgeva un enorme biscotto al cioccolato, dall’aria decisamente deliziosa, imitando da seduto una sorta di teatrale inchino.
La ragazza, per la seconda volta nel giro di pochi minuti, rimase senza parole. Miracolo possibile solo a Shikamaru Nara, probabilmente.
Alzò gli occhi, guardandolo con espressione incredula.
“A me piacciono le ragazza in carne, sai…”
Non si trattenne oltre; lo abbracciò, facendo cadere il piatto con i dolci, e unì in le labbra a quelle di lui.
Si ritrasse solo dopo qualche minuto, a dispetto della posizione scomoda, e si riassettò i capelli con atteggiamento noncurante.
“Adesso dobbiamo solo trovare il modo di dirlo ai miei fratelli” esclamò.
“Non vedo il problema… Gaara potrebbe fare un po’ di storie, ma poi…”
“No, intendevo che dobbiamo inventarci in fretta una storiella plausibile…e magari cercare un anello!” Temari sorrise alla faccia perplessa di lui. “Per quanto io l’abbia trovato romanticamente smielato, non posso certo dire loro che mi hai chiesto di sposarti con un biscotto al cioccolato!”
Il ragazzo si alzò, e si scrollò di dosso le briciole. “A quello penseremo poi…” Sorrise, accendendosi una sigaretta e avviandosi lungo la strada.
“Ci puoi giurare.” La ragazza sorrise, raggiungendolo. “Dobbiamo festeggiare prima…”

Flashfic che si è classificata V°al contest "Alternative Universe Speciale 3° Edizione" di DarkRose86! Si tratta del mio primo concorso, e devo dire che è stata un'esperienza assolutamente fantastica; mi sono divertita molto, e ci ho preso tanto gusto che credo che la ripeterò in tempi brevi!=D!