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Autore: Mikayuu96    29/01/2016    1 recensioni
In questo unico capitolo è raccontata la mia personale idea sul rapporto tra Krul e Mika.
Quest'ultimo è convinto di odiarla, ma diciamocelo, in fin dei conti lei non ha fatto che aiutarlo, a modo suo.
Questa storia racconta un po come interagiscono tra loro poco dopo la trasformazione di Mika, e insomma, se volete capire davvero di cosa sto parlando, entrate e leggete!
Genere: Angst, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Krul Tepes, Mikaela Hyakuya
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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~Progenitrice del destino.~

Il regno dei vampiri era un luogo in cui il male brulicava e lo si sentiva crescere da sotto le viscere di quella stessa terra e diramarsi nell'animo dei mostri che la abitavano.
Mika, come altri bambini, aveva sempre avuto timore di alcuni aspetti di quel posto, timore anche di quelle figure avvolte nei loro mantelli che si muovevano tra i bambini come lupi in mezzo alle pecore, e ora come poteva far i conti con il fatto che proprio lui, che li temeva, si fosse a sua volta mutato in uno di loro?
La sua unica consolazione, in quella verità che detestava quanto il colpevole della piega di quegli eventi e dello sterminio della sua famiglia, era che almeno era vampiro a metà.
Forte come uno di loro, ma in parte avvolto da un'aura umana.
Per quanto Krul gli avesse salvato la vita, il bambino non faceva che essere convinto di odiarla.
Lo aveva trasformato contro la sua volontà e per cosa poi? Per avere un cucciolo personale da accarezzare?
Mentre se ne stava raggomitolato nel suo letto, nella grande stanza concessagli dalla regina, quest'ultima fece altezzosa la sua entrata.
La stanza era buia, così fredda che il respiro di Krul si condensava con l'aria.
Fortunatamente era una vampira, e il buio non era un problema per le sue iridi che distinguevano ogni singolo oggetto in quella stanza.
Solo Mika non vedeva al buio, un particolare che non poteva avere se non mutava del tutto in un vampiro.
Tuttavia avvertì il suo odore e il morbido rumore dei suoi passi.

"Vattene via, esci."

Esclamò il bambino, mentre precedentemente si era prodigato ad usare un tono di voce fermo e posato, non voleva farle capire che stava piangendo.

"Si gela qui dentro, fortunatamente a noi vampiri il freddo piace...
Però almeno di giorno potresti aprire le finestra per far cambiare un po l'aria, Mika."

Dio perché non se ne andava?
Voleva stare da solo, si a piangere e tormentarsi, a sussurrare nel vuoto il nome di Yuu e a ricordare il suo sguardo di un verde mozzafiato.
Non rispose alle sue parole, limitandosi a tenere il viso contro il cuscino bianco, lasciando che esso bevesse le lacrime che sgorgavano dai suoi occhi cristallini.
Il corpo del neo vampiro venne scosso da un fugace tremore al sentire la mano della vampira disperdersi tra i suoi capelli color miele in una docile ed affettuosa carezza.

"N-non mi toccare..."

Ringhiò a denti stretti, affondando le mani contro al cuscino.
La nobile vampira, malgrado quegli atteggiamenti scontrosi, non si era pentita di averlo salvato.
Forse era strano ammetterlo a sé stessa, ma di certo quel bambino le faceva una strana tenerezza.
Vederlo in fin di vita, in una pozza di sangue, dopo aver assistito allo sterminio dei suoi fratelli, ad un'età tanto tenera, aveva smosso qualcosa in Krul, qualcosa che la spinse a donargli la vita eterna.
E nel suo silenzio, la regina, aveva aperto un nuovo destino per Mika, e la possibilità di potersi ricongiungere, un giorno, all'ultimo membro della sua famiglia rimasto in vita.

"Ti devi nutrire, Mikaela."

Smise di toccarlo, aspettando che il bambino si calmasse.
Sapeva molto bene quanta fosse la fame che lo stava tormentando, erano già due giorni che se ne stava chiuso in quella stanza senza bere una sola goccia di sangue.
Ella aspettò paziente, ma dovette ferirsi il polso con un'unghia per far risvegliare al vampiro i suoi istinti.
Difatti Mika alzò il viso dal cuscino e non potendola vedere, a causa del buio, seguì il suo odore, affondando disperato i denti nel suo polso.
Mugolò in lacrime al sentire quel caldo liquido invadergli la bocca, riempiendola col suo sapore.
Gli piaceva così tanto da provare disgusto per sé stesso, il fatto che quel sapore e quell'odore gli piacesse tanto era la conferma che fosse diventato un mostro.
Mika non comprendeva quanto, in futuro, quella condizione lo avrebbe aiutato a recuperare ciò che aveva perso, e lei, mentre calma e supina gli coccolava con una mano la chioma dorata, lo sapeva.
Sapeva che quel piccolo vampiro sarebbe diventato forte, perché a differenza di altri lui era guidato da un chiaro scopo.
Non era solo istinto, non era mosso dalla cattiveria, era mosso dal desiderio di riprendersi colui che considerava il suo angelo.
Le labbra di Krul si posarono docilmente sulla fronte di Mika, annusando il suo buon odore.
Sapeva ancora di cucciolo, sapeva di umano e suscitava in lei una fame presente in ogni vampiro, nobile o non.
Fame che seppellì all'istante.
Non gli avrebbe fatto del male, al contrario, lo avrebbe accudito.
Lasciò che si fosse saziato, e quando ciò avvenne Mika non le rivolse parola, limitandosi affranto a tornare disteso sul letto, dandole le spalle, chiudendo le sue iridi blu come di lacrime.

"Adesso mi odi, ma un giorno capirai perché l'ho fatto."

Disse ella pacatamente e invece di andare via, avvolse un braccio alla sua vita, posando il mento sulla sua chioma color miele, chiudendo gli occhi scarlatti.
Mika non disse nulla, il sangue che aveva preso e che ora gli stava viaggiando in corpo, lo teneva calmo, così tanto che si assopì, insieme a lei.
Chi l'avrebbe detto? La regina Krul Tapes abbracciata al corpicino di un giovane vampiro, annegata insieme a quest'ultimo nel sonno della notte.


Angolo scrittrice: Diciamo che il 99% delle mie storie saranno super feelsose, cari miei lettori vi avverto adesso, poi non dite che non l'ho fatto XD Quel pasticcino di Mika mi ispira questo purtroppo e il rapporto con Krul secondo me si basa su amore e odio. Lei se ne prende cura, lui è convinto di odiarla, ma in realtà lei non ha fatto che aiutarlo, a costruire per lui un nuovo destino, così che un giorno, grazie a lei, Mika possa unirsi all'unica persona che per lui conta davvero qualcosa. E niente, se questa storia è stata di vostro gradimento io non potrò che esserne felice, ovviamente. Grazie e alla prossima!

  
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