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Autore: bluemoon89    30/01/2016    0 recensioni
Proveniente da Londra, un vigilante dell'occulto arriverà a Star City per impedire il furto di una pericolosa maschera del 1888. La discendente di un pericoloso criminale dell'epoca vorrà riprenderne il possesso e cercare vendetta verso chi ha causato la morte del suo antenato.
Ambientato alla fine della terza stagione, Lauren, Thea e Diggle dovranno affrontare un qualcosa di diverso, ma soprattutto si dovranno fidare di lei...Ravager.
Genere: Generale, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dinah 'Laurel' Lance, John Diggle, Nuovo personaggio, Quentin Lance, Thea Queen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 6

Una volta raggiunta il suo rifugio, la Baronessa guardò il suo cellulare. Eliminò i due che aveva " ucciso " e seguì la sua lista.
Ora toccava a quell'uomo per poi passare a tutti quelli dell'Ordine, nessuno escluso.
Nel frattempo, Ravager con gli altri penetrarono all'interno della struttura piuttosto silenziosamente da una finestra aperta (all'interno della struttura c'era qualcosa che impediva a Ravager di materializzarsi e spiegò che non è un metaumano).
Si misero in posizioni strategiche.
Sapevano che era piuttosto pericolosa e di certo le sorprese non sarebbero mancate. Ravager aveva spiegato che doveva mettere sulla maschera un sigillo che le avrebbe permesso di distruggere la maschera una volta per tutte.
-quando vuoi uccidere qualcuno...devi essere sicura che sia vero.-disse Ravager facendosi vedere.
La Baronessa si voltò.
Non parve spaventata della sua presenza, oltre che ipotizzare che anche gli altri tre dovevano essere nei paraggi.
-sarai più brava di me lo ammetto-disse la Baronessa.-ma di forza no.-
-perdonami...-fece Ravager.-è da tanto tempo che non prendo a calci qualcuno.-
Da dietro la schiena prese una sbarra e schiacciato un pulsante divenne un bastone.
-non pensare che sia solo io-fece la Baronessa.-non hai la minima idea di chi segue la mia causa.-
Spuntarono della genta armata, non solo circondò Ravager, ma anche gli altri tre vigilanti che erano al piano superiore.
Si trovarono così a combattere contro quegli uomini armati, i quali dimostrarono un certo astio verso Ravager, la quale dimostrò una certa man forte verso quelle persone, ma non le uccideva.
Ad un tratto delle macchine sfondarono il portone e iniziarono a sparare.
-che diavolo ci fate-fece la Baronessa capendo da chi ricevevano gli oridni.-pensa che non sia in grado di gestire la cosa.-
Quello che doveva essere il " capo " che comandava quella gente, non le rispose, ma la guardò soltanto come nel darle una tacita risposta che conosceva bene. La Baronessa rimase per un certo senso offesa da questa mancata di fiducia che gli altri avevano nei suoi confronti.
Guardò mentre i suoi uomini e i " rinforzi " stavano combattendo.
La Baronessa salì nel piano superiore.
Iniziò a formulare delle strane formule. Si creò una sorta di buco sul soffitto e l'aria si fece sempre più densa.
-maledizione.-disse Ravager.-allontanatevi tutti.-
Speedy era stata trattenuta da alcuni criminali. Ravager la aiutò, ma all'improvviso intravide una trappola e assieme a lei venne risucchiata.

-dove diavolo siamo finite.-disse Speedy trovandosi in un'atmosfera piuttosto scura e tetra.
-in una dimensione oscura-spiegò Ravager.-ma ci staremo poco.-e trasse fuori qualcosa dal marsupio.
Era un porta oggetti dove all'interno vi era da una parte delle boccette con l'inchiostro e dei pennelli e dall'altra dei foglietti con delle fiale di due colori diversi.
-tranquilla...ci metteremo poco.-fece Ravager.
-oh!-esclamò l'altra.
Ravager la guardò.
-scusa e che...detta con quella maschera.-disse Speedy.
Ravager esitò prima di parlare.-si certo...mi fa piacere che nonostante indossi una maschera simile a mio padre per un certo senso ti possa fidare di me.-e incomiciò il suo lavoro.
-cosa? Slade Wilson è tuo padre?-fece Speedy.
-ognuno ha il suo.-disse Ravager.
-oh...si certo...-fece Speedy.-ti capisco.-
Ravager si voltò.
-parlavo per me.-fece Speedy.
Ravager contiuò il suo lavoro.
Per un certo senso la capiva. Anche lei c'è l'aveva con Malcom per ciò che le aveva fatto e di certo poteva immaginare quello che poteva provare quando aveva saputo quello che aveva fatto.
Inizialmente, pensando alla madre, cercava di porsi un controllo, ma sapendo quali sentimenti poteva covare dopo quello che aveva fatto, la capiva.
Si avvicinò a lei.
Aveva preso uno di quei pennelli e tinti in una delle fiale stava facendo dei strani segni.
-manca poco.-disse Ravager.
-ti posso...chiederti una cosa-fece Speedy.-tu insomma...-
-l'ho incontrato quando avevo diciotto anni. Aveva conosciuto mia madre a Londra, per una sua missione...diciamo che si era fermato per un tè e si è trattenuto per la notte dove venni concepita-iniziò Ravager.-mia madre è morta sotto ai miei occhi per mano di un demone quando avevo sette anni e venni affidata a una sua amica suora. Fui io a cercarlo quando lei mi dette una scatola con tutto su di lui una volta diciottenne. Sinceramente era come lo aveva descritto la mamma e mi ero un pò affezionato a lui e per un certo senso anche lui a me.
-praticavo l'occulto da tempo ed era la mia alternativa dalle mure del convento, per un certo senso sapere che lui c'era per me era importante. Negli ultimi tempi però era piuttosto distante e non riuscivo a capire il motivo, fino a quando non scomparì nel nulla lasciandomi sola e spezzandomi il cuore.
-per quanto facevo la dura, ero molto provata della cosa, tanto che rischiai la vita dopo aver esorcizzato uno spirito in un edificio che stava per crollare! Non avevo imparato a materializzarmi. Dopo una piccola parentisi in un ospedale, sia per l'incidente che per lavoro, e salvare un amico, dovevo andare in Antartide...ma scoprì che ero incinta.-
-cosa?-esclamò Speedy.-tuo padre lo sa.-
Ravager la guardò.
-insomma...io...-
Ravager fece cenno di fermarsi.-scoprì per caso quello che aveva fatto e...per un certo senso pensai che lo aveva fatto per il mio bene...nonostante il suo modo malato di volere bene alle persone.-
-anche questo lo capisco.-fece Speedy pensando che Malcom l'aveva salvata durante l'assedio di Slade.
-diciamo che lo trovato in prigione e abbiamo parlato...e ha saputo che è diventato nonno-disse Ravager.-e poco dopo l'ho anche detto al padre di mio figlio...non stiamo insieme e cerca a suo modo di essere un buon padre.-
-lui sa quello che fai.-chiese Speedy.
-anche lui pratica l'occulto...siamo sulla stessa barca.-rispose Ravager.
Ad un tratto quel simbolo che aveva fatto, una volta completato si illuminò.
-è ora di uscire.-fece Ravager.
 
   
 
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