Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
Segui la storia  |      
Autore: Dean aka life    30/01/2016    1 recensioni
''Il passato è l'unica cosa morta che ha un odore dolce''
''Nessuno può salvarmi''
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kim Namjoon/ RapMonster, Kim Seokjin/ Jin, Min Yoongi/ Suga
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Grandparents House
 

Quando andavo dai nonni c'era sempre un Oppa con cui giocavo.

Non mi ricordo il suo nome, ricordo solo i suoi capelli arancioni.

Sono strani, non ho mai visto qualcuno che avesse i capelli di quel colore.

A lui non piaceva quel colore, diceva che lo annoiavano.

Ai nonni non piaceva Oppa, e a lui non piacevano i nonni ma diceva che finchè  sarei rimasta  con lui sarebbe rimasto con me a giocare.

Era sempre a casa dei nonni.

Ah, Oppa mi ha anche detto che se avevo qualsiasi problema potevo parlarne con lui,mi avrebbe protetta.

Quando i nonni morirono, la mamma non voleva più andare nella loro casa perchè diceva che avrebbe fatto ancora più male.Nemmeno papà voleva più andarci.

Cosi non vidi più quell Oppa.

''Ah Ran''La voce di mia madre risuona nell' appartamento ''Vieni un attimo''.

Poso il diario, per poi dirigermi verso la cucina dove mio padre e mia madre mi aspettano seduti a tavola.

Gli occhi di mia madre sono lucidi, ha pianto.

''Ah Ran' 'Mi chiama con voce spezzata ''Io e tuo padre.. divorzieremo''nessuno osa degnarmi di uno sguardo

''Per il tuo affidamento ci pen...''

'' Vi siete mai chiesti cosa io voglia?''Chiedo, cercando di trattenere le lacrime che minacciano di uscire,nessuno dei due risponde.

Come immaginavo, codardi.

''Per tutti questi anni vi siete solamente preoccupati di voi stessi,di creare la figlia che avete sempre voluto.Ma ora basta'' Dico, dirigendomi immediatamente verso la mia camera.

Devo andarmene, ora.

Ho aspettato fin troppo, sapevo che sarebbe andata così d'altronde cosa mi aspettavo che mia madre avrebbe perdonato mio padre.

Nemmeno io l'ho fatto..

''Ah Ran'' la voce di mia madre mi implora di fermarmi mentre getto dentro la valigia i miei vestiti, devo dannatamente uscire di qui.

Prima che impazzisco.

''Dove pensi di andare,Ah Ran!'' Urlà mio padre, mentre mia madre e in lacrime sul mio letto.

''Ora ti interessa anche dove vado? Deve aver messo qualcosa di pensante nel tuo caffè la tua segretaria"

E fu in quel momento che mi pentì veramente delle mie parole, prima che potessi rendermene conto l' impronta rossa della sua mano fu incisa sulla mia guancia destra.

E li davvero le lacrime iniziano a scendere, le lacrime che ho trattenuto per un anno.

Un anno in cui mio padre non faceva altro che tradire mia madre, un anno dove mi dicevo che solo i perdenti piangono.

E forse lo sono davvero, una perdente.

''Tu pazzo bastardo!'' Furono le ultime parole che senti , accompagnate dal pianto straziante di mia madre prima di andarmene.

Le lacrime  a quanto pare non vogliono ancora smettere di scendere  quando aspetto alla fermata dell'autobus e i passanti non si scomodano a lanciarmi un occhiata, ma onestamente non mi interessa.

Non c'è bisogno di nascondersi ancora.

Pukch'on  è la mia destinazione, la casa dei nonni.

È l'unico posto, che mi rimane.

So che c'è ancora un ajumma che si prende cura della casa, non è di certo una casa moderna ha bisogno di cure.

È un'Hanok, una vecchia casa tradizionale coreana.

Sono passati anni da quando non ci vengo,da quando i nonni sono morti.

So per certo che c'è ancora quella Ajumma lì, ho sentito mamma che parlava al telefono con lei due settimane fa.

L'autobus si ferma ai piedi della salita a me famigliare, ringrazio Dio di non aver messo troppe cose dentro la mia valigia.

Quando finalmente trovo scritto su una tavoletta in ceramica il nome della famiglia di mia madre bussò.

Questo posto non è cambiato per niente.

Un Ajumma mi apre la porta squadrandomi da capo a piedi, agrotta la fronte non appena vede la mia valigia.

"Possibile che anche qui cercate di vendere qualcosa con i vostri contratti, non sapete che ora è orario di cena eh!"Sbraita, cercando di chiudere la porta ma la fermo in tempo.

"Mi scusi, non ho avuto tempo di presentarmi io son.."

"Non ha appena capito le mie parole, eh! Aigoo questa ragazzina" Urla, attirando l'attenzione dei passanti.

Oh sul serio...

"Sono la figlia di Lim Kim"

''Cosa?!'' Urla un minuto dopo guardandomi meglio. 

Inutile dire  che per convincerla che ero io, dovetti tirare fuori un documento che esamino per ben 3 minuti prima di valutare che non fosse un falso.

Quando finalmente entrai nella casa un sentimento di rancore si fece spazio in me, sono stata via decisamente troppo tempo.

Wow, non mi ricordavo di quanto fosse bella. È passato un sacco di tempo , decisamente troppo tempo.

Ancora ci sono le foto dei nonni e di me appese al muro, in quanto ero la loro unica nipote.

"Ma come mai è qui?"Chiede,mentre mi fissa aspettando che prenda una cucchiaiata di riso.

"Ho avuto dei piccoli problemi,  così ho deciso che rimarrò un po' qua finché non troverò una vera e propria sistemazione".

"Allora dovrò avvisare tua madre" Prende dalla tasca il suo cellulare, se proprio lo si vuole chiamare cellulare.

"Oh nono, non si preoccupi lei lo sa già"Mento e inutile che gli spiegi la situazione

Anche se sono sicura che non rimarrà ferma ancora per tanto tempo,perciò devo davvero muovermi a cercare una sistemazione.

Queste Ajumma sono solo assetate di gossip e tutto ció di cui possono sparlare con le proprie amiche.

A quanto pare l'Ajumma non si occupa di rimanere la notte, perciò sarò da sola sta sera.

Mi ha anche avvertito di togliere l'allarme,ha detto che da qualche parte negli scaffali deve esserci il telecomando che disattiva l'allarme.

Quando finalmente vengo lasciata sola decido di fare un giro per la casa, ricordo ogni singolo angolo della casa.

Ma non sono certa se qualcosa sia cambiato qua dentro.

Quando trovo lo scaffale di cui l'Ajumma parlava trovo il piccolo telecomando, non ci impiego molto per disattivare l'allarme.

Ma i miei occhi si posano su qualcosa sulla mensola, delle cassette.

Sono i vecchi filmini, ricordo che il nonno era ossessionato con la telecamera che mio padre gli aveva regalato.

Non sarebbe male poter vedere almeno un vecchio filmino.

Non ho nemmeno idea se ci possa essere ancora il  lettore  delle cassette, spero vivamente di si.

~Quarto compleanno Ah Ran~

"Ah Ran, ti stanchi se corri troppo" È la voce della mamma. Sto davvero correndo la salita come se non ci fosse un domani

"Aigoo, la nostra Ah Ran"La voce della nonna risuona nella camera, mi abbraccia

Ho sempre adorato il fatto che il mio compleanno fosse in primavera.
 

Il mio sguardo era concentrato sul regalo che il nonno nascondeva dietro la schiena, l'avevo visto.

"L'hai già visto? Sei proprio una piccola aquila" Afferma il nonno dandomi il regalo, mamma e papà sono in un angolo a osservare la scena

Il pacco conteneva una bici,non ricordo bene che fine abbia  fatto ma ci ero particolarmente affezionata a quella bici.

"Papà possiamo provarla di fuori?"Chiedo,trascinando mio padre per la manica verso l'uscita.

Direi che non fu affatto una buona idea cercare di andare in bici in una strada che va tutta in salita.

Infatti mio papà continuava a spingermi da dietro.

"Ah Ran,vieni con il nonno lassù però senza la bici "

Lo schermo diventò completamente nero e pensai davvero che il filmino fosse finito.

Ma invece riprese.

Il nonno mi stava riprendendo mentre camminavo, deve aver tagliato un paio di parti,dato che il video riprende  quando siamo in un piccolo supermercato.

Più avanti della casa dei nonni,sto mangiando un gelato, la sedia dove sono seduta sembra enorme in confronto a me.

Ero intenta a guardare i gruppi di ragazzi che uscivano dai corsi pomeridiani.

"Ah Ran,è buono?"Annuisco con fin troppo entusiasmo facendo ridere il nonno.

Il filmato finisce ma sono convinta che il nastro sia solamente rovinato.

Rimetto apposto la casetta, insieme alle altre.

Una cosa che ho sempre adorato degli Hanok è il piccolo giardino,non importa anche se fa freddo ho sempre voluto ritornare lì una volta.

Odio come ogni singola cosa qua dentro mi faccia venire in mente un sacco di ricordi.

Perfino questa piccola incisione nel legno, ero stata io a farla.

La fecì con la cornice di una foto,ricordo che non dissi niente ai nonni  perchè avevo paura che mi sgridassero.


 

Il piccolo giardino è sempre lo stesso,apparte per le numerose erbacce  che lo ricoprono

dovrei almeno sistemare il giardino prima di andarmene da qui, tanto so che prima o poi qualcuno dei miei genitori verrà a cercarmi.

Nessuna chiamata e nessun messaggio, devo smetterla di illudermi non migliorerà le cose.

Per quanto voglia rimanere qui a pensare ai vecchi ricordi, fa troppo freddo. 

Ho bisogno di dormire un po', oggi è stato tutto un completo disastro

Un grande disastro

Apro la piccola porta scorrevole e in quel momento due piccoli occhi verdi incontrano i miei 

''E' da un po' che non ci si vede, Ah Ran''.


 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS) / Vai alla pagina dell'autore: Dean aka life