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Autore: _Sherazade_    31/01/2016    1 recensioni
A Dioniso piace Arianna, ma Arianna si strugge ancora per quel farabutto del suo ex.
Dioniso vorrebbe dichiararsi ma due cose lo frenano: ogni volta che prova ad accennare qualcosa a lei, la giovane comincia a parlare dell'ex, la cosa che però più lo frena è la sua timidezza.
A volte per sbloccarsi tutto quello che serve è un bel boccale di birra, e l'amico di sempre Apollo lo sa bene.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Apollo, Arianna
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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In vino Veritas



- Coraggio, bevi che male non ti farà. - disse Apollo, allungando verso l'amico un boccale di birra.
- La fai facile tu. Per te la soluzione ad ogni problema è sempre la via più facile: alcool, un pranzo o una cena sostanziosi, oppure, e peggio ancora, una serata in discoteca. - sbuffò l'amico, che però prese un grande sorso della bevanda dorata.
Apollo gli sorrise annuendo, dicendogli che la vita era una sola e che non bisognava sprecarla crogiolandosi nei dispiaceri.
Apollo non intendeva prendersi gioco dell'amico, ma cercare invece di consolarlo e di spingerlo a reagire. Da tempo il giovane era innamorato di una ragazza, la quale era ancora troppo addolorata per la rottura con il suo fidanzato storico.
Troppo affranta per metterci una pietra sopra. Troppo addolorata per vedere Dioniso.
Senza contare che esisteva anche un altro grosso ostacolo: la timidezza di Dioniso stesso.
Per quanto, in genere, egli fosse sicuro di sé, un giovane caparbio e incrollabile, di fronte alla bella Arianna tutte le sue certezze crollavano, e lui si sentiva ancora un ragazzino alle prese con la prima cotta.
- Non riuscirò mai a dichiararmi. Morirò solo. Solo con te, che mi trascinerai di locale in locale, tra alcool e l'imminente collasso del mio povero fegato.
- Non metterla giù più tragica di quanto non sia... ci vorranno anni prima che il tuo fegato tiri le cuoia. - disse lui scherzando, ma a Dioniso non piacque affatto la battuta dell'amico.
- Per quanto mi sforzi, ogni volta che provo ad accennarle qualcosa, a provare a testare il terreno, Arianna si deprime, parlando del suo ex. - disse Dioniso facendo cenno al barista di preparargli una seconda birra. - Non so come fare per farmi capire, per farle capire che io ci sono per lei. E non come amico. E... mi stai ascoltando? - Apollo era come distratto da altro, e subito Dioniso pensò che l'amico avesse adocchiato una nuova ragazza con cui flirtare. - Se ti annoio così tanto puoi anche andartene. Io sto bene anche da solo.
- Ma no, cosa dici?! Ero solo... no nulla. - gli rispose. - Ma dimmi, perché non le dici chiaramente le cose come stanno? Credo che se tu fossi chiaro e diretto con lei, forse avresti davvero la tua tanto agognata chance!
- Impossibile, te l'ho già detto. Lei non riuscirà mai a vedermi come uomo finché avrà nella testa quell'altro.
- La gente è volubile, cambia idea molto più facilmente di quanto non si pensi... Dammi retta, vai da lei e dille quello che pensi, perché ti piace, perché vorresti stare con lei, perché ti fa riz...
- Oh piantala! - disse Dioniso strattonandolo amichevolmente. - Non credo che troverei mai il coraggio per dichiararmi. - rise sommessamente. - Come potrei mai dirle che dal momento in cui l'ho vista quel giorno nel parco, il mio cuore ha cominciato a battere all'impazzata, che ogni volta che il vento le scompiglia i capelli, io vorrei affondarvi le dita, che nei suoi bellissimi occhi scuri mi potrei perdere senza più voler trovare uscita... Non potrei mai dirle tutto questo, né che è la prima volta in vita mia che sento di amare, amare davvero una donna così come io amo lei in questo momento, né che il suo ricordo rimarrà per me indelebile e che mai nessuna potrà spodestarla dal trono che ho eretto per lei nel mio cuore... - Dioniso scosse la testa. - No, proprio non posso.
In quel momento, Dioniso si sentì abbracciare da dietro le spalle, mentre un profumo familiare lo colpì al naso, tanto da costringerlo a voltarsi immediatamente.
- Forse non devi più trovare il coraggio.
- A-Arianna... cosa ci fai tu qui?! - chiese lui imbarazzatissimo.
- Oh beh, è stato il tuo amico a chiamarmi. Mi ha detto che avevi qualcosa di importante da dirmi... non potevo certo rifiutare.
- Tu... - disse fissando a bocca spalancata Apollo che se la rideva di gusto.
- Non arrabbiarti con lui. Io... pensi davvero quello che hai detto? - sempre più imbarazzato, Dioniso non sapeva come risponderle. Alla fine annuì, arrossendo visibilmente.
Arianna gli sorrise, prendendo la mano di lui fra le sue.
- Che ne diresti di lasciare questo locale? Credo tu abbia bevuto abbastanza per stasera. Magari puoi accompagnarmi a casa, così ti offro un caffè. Potremmo anche parlare di altro, o di... noi.
Dioniso spalancò gli occhi, guardando Arianna, le cui gote si stavano tingendo di rosso.
- Su, la signorina attende. - lo sollecitò Apollo. - Non preoccuparti del conto, per stasera ci penso io. - disse sussurrandogli poi all'orecchio: - E non perdere tempo nel ringraziarmi o altro. Va con lei e dimostrale quanto l'ami.


Strattonato da Arianna, Dioniso lasciò contento il locale, mentre Apollo sorseggiò un bicchiere di birra, sorridendo soddisfatto.
- E dire che dicevano che quello in gamba a creare coppie fosse mio nipote Eros... Naaa, io sono una spanna sopra! Ora però devo trovare una gentile fanciulla anche per me... - e mentre pensava al prossimo locale in cui andare per una facile conquista, i suoi occhi si posarono su una giovane appena entrata nel pub, accompagnata dalle sue amiche.
Apollo sentì una strana stretta al cuore mai provata prima.
- Non ho mai capito dii cosa parlasse Dioniso fino a questo istante... Ora tocca a me! - sorrise, e con fare spavaldo si avvicinò alla giovane.
- Salve, mi chiamo Apollo. Non ho potuto fare a meno di notarti dal fondo della sala. Posso sapere il tuo nome? - disse lui, mentre le amiche di lei sorridevano e sollecitavano l'amica a rispondergli, anche se era molto sorpresa e a tratti infastidita.
- Il mio nome? Cassandra. Piacere di conoscerti.
Apollo le prese la mano e la baciò, come un cavaliere d'altri tempi.
- Posso offrirti qualcosa? - sebbene titubante, la giovane accettò.
- Potrebbe essere interessante... non sono una grande bevitrice però. - Apollo sorrise.
- Mi basterà passare con te anche solo pochi minuti, per oggi.
- Per oggi?
- Non l'hai sentita?
- Cosa?
- Una scossa.
- Terremoto? No, affatto.
Lui la guardò intensamente e le disse - Era il mio cuore. - disse allungando la mano verso di lei. - Sarà forse il vino a parlare, ma io sento che fra noi c'è un'alchimia senza pari...
Cassandra non indietreggiò, perché anche lei aveva avuto una strana sensazione. Guardando negli occhi chiari di lui sentì un fremito. “Forse non ha tutti i torti... forse possiamo provare”.


Bevendo, scherzando e specchiandosi l'uno nello sguardo dell'altra, le due coppie passarono così quella loro prima serata. La prima di tante altre.




 
L'angolo di Shera ♥

L'avevo promesso che prima o poi l'avrei scritta, quindi eccomi qui. Ringrazio prima di tutto Crateide per il prompt suggerito lo scorso anno XD. Ce ne ho messo di tempo ma ci sono arrivata!

Prima o poi riprenderò anche con in bilico. Non sta riscuotendo interesse, ma ci tengo molto a quella storia, e continuerò a pubblicare e correggere fino alla fine. È un lavoro a cui tengo, e non intendo mollarlo.
Ammetto che vorrei anche riprendere "La nuova torre", ma volevo prima sistemare il lavoro precedente, la storia di Alina, appunto.

Tra il lavoro, mi hanno pure rinnovato il contratto di stage per altri tre mesi, e la mia rinascita con la Play3, di tempo per scrivere, correggere o leggere ne ho davvero poco. Volevo anche finire di leggere di nuovo "Il conte di MonteCristo", ma la sera son fiacca XD.
Ieri sera, ad esempio, pur non avendo avuto una giornata di lavoro estremamente faticosa, dopo la doccia ero completamente cotta, e mi sono appisolata guardando la miniserie italiana degli anni '50 su "Orgoglio e Pregiudizio" (ho una passione viscerale per la Austen e per Charlotte Bronte). Non fraintendetemi, non era noioso, anzi, l'ho trovato molto carino, ma io ero davvero cotta. Questa settimana ne sono successe di ogni...

Cooomunque, tornando a questo racconto, e mettendo da parte i miei vaneggiamenti.
Non so se questo racconto vi piacerà o meno.
È il mio primo vero e proprio tentativo di fare una AU legata alla mitologia, e non so se mi piace o meno XD.
Avevo deciso fin da quando mi era stato proposto il prompt, di dedicare la storia a Dioniso e a Arianna, la piccola aggiunta dell'incontro fra Cassandra e Apollo non era assolutamente prevista!

Un ulteriore aiuto me l'ha dato il mio ragazzo, a seguito di un bel film che abbiamo visto sulla Justice League (mi piacciono i supereroi, da sempre).
Vedendo questa clip ho avuto l'ispirazione per questa storia, anche se, ovviamente, l'ho voluta rendere diversamente.

https://www.youtube.com/watch?v=U8n-EcphCJA

Non è la mia OS migliore, lo so, ma spero comuqnue vi sia piaciuta.

Non aspettatevi miei aggiornamenti rapidi, salvo qualche miracolo, dubito di riuscire a riprendere ritmi accettabili di pubblicazione.
Non sono morta, ma la Play (attualmente in riparrazione) o i mestieri, sono ahimè un richiamo al quale non posso resistere (uno per piacere e l'altro per dovere).

Un abbraccio e grazie a tutti per seguirmi e commentarmi.


A presto, Vostra


Shera ♥


 
  
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