Libri > Percy Jackson
Ricorda la storia  |      
Autore: Homra_Girl    31/01/2016    2 recensioni
Solacium, -ii. Sostantivo di origine latina che significa "sollievo, conforto".
In seguito alla sconfitta di Gea, Will era diventato tutto questo per Nico ed il figlio di Ade non aveva potuto trattenersi dal provare attrazione verso quel biondino. Ora il problema è solo confessarlo.
Estratto dal testo:
Nico aveva forse sbagliato ad essersi innamorato di Will? Molto probabilmente si… Ma non gli importava.
L’unico timore del figlio di Ade era sapere che Will non lo amasse. Cosa di cui era abbastanza sicuro.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Will Solace
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sunshine
 
 
 
Will Solace.
Nico si ricordava ancora l’italiano…e sapeva fin troppo bene che cosa significavano quelle due parole.
Sollievo, conforto…
E cos’era Will se non tutto questo…Will era diventato in poco tempo il fulcro della vita di Nico, anche se per il figlio di Ade era dura ammetterlo.
Nico di Angelo era buio, era oscurità, morte, disperazione, rancore e tutti lo temevano. Lui non sarebbe mai dovuto nascere. Era un inetto. Il figlio non voluto.
E poi c’era Will…oh Will. Con quel sorriso così luminoso, i capelli biondi del colore dei campi di grano maturo ed il blu dei suoi occhi che illuminavano la giornata di Nico come il più azzurro dei cieli.
Will era luce. Il figlio del dio del Sole.
Nico aveva forse sbagliato ad essersi innamorato di Will? Molto probabilmente si… Ma non gli importava.
L’unico timore del figlio di Ade era sapere che Will non lo amasse. Cosa di cui era abbastanza sicuro.
Certo, dalla sconfitta di Gea, Will si era preso cura delle ferite di Nico ed erano diventati amici.
Ma Nico era pericoloso: il suo potere era temibile e più volte aveva rischiato di ferire qualcuno. Forse la cosa migliore per lui era la solitudine… Ma Will non era della stessa idea: il biondo continuava ad avvicinarsi al figlio di Ade. Lo toccava, lo abbracciava, gli scompigliava i capelli…
Nico però non era stupido: in cuor suo sperava veramente che quei gesti del figlio di Apollo fossero rivolti esclusivamente a lui ma bastava farsi un giro per il Campo Mezzosangue per vedere che Will si comportava così con tutti…
Il figlio di Ade si era dato un ultimatum: avrebbe confessato i propri sentimenti a Will e avrebbe accettato qualsiasi cosa…sapendo perfettamente in cuor suo che il biondo lo avrebbe rifiutato.
Così, un giorno, Nico diede appuntamento a Will nell’arena. Il figlio di Ade arrivò per primo ed era da un quarto d’ora buono che stava torturando le proprie unghie quando Will varcò l’arco dell’arena.
Il figlio di Apollo era bellissimo e Nico non poté trattenere il rossore: i capelli di Will brillavano letteralmente e quando era entrato lui era come se il mondo di Nico non fosse più buio e tetro…era come se Nico fosse stato capace di vedere una luce in fondo al tunnel.
Will si avvicinò al ragazzino moro e lo abbracciò con calore. Poi parlò.
-Ehi Nico, perché mi hai voluto incontrare qui? Vuoi che ti insegni a tirare con l’arco? – disse il biondo facendo l’occhiolino e ridacchiando
-No – esordì il moro – io in realtà sono qui perché…-
Lasciò il discorso in sospeso. Come poteva dire di essere gay e di essere innamorato di lui?!? Era difficile accettarlo. La mentalità del Nico della vecchia vita tornava a galla, dicendo che tutto ciò era sbagliato, l’amore tra due uomini era qualcosa di empio che andava contro ogni regola morale.
E poi chi gli assicurava che Will fosse innamorato di lui?!? Di certo il figlio di Apollo non aveva nulla sulla fronte che dicesse “Piacere, sono Will Solace. Sono gay ed amo Nico di Angelo”
Nico era perciò combattuto tra due poli: dire a Will che lo amava oppure tenersi tutto dentro e soffrire come aveva fatto per tutta la vita.
-Scusa – disse il figlio di Ade con un sospiro – non era nulla…
-No – disse Will afferrando il braccio dell’altro – Tu ora mi dici cosa volevi. –
Will aveva uno sguardo determinato che Nico non aveva mai visto. Era come se nei suoi occhi si stessero sviluppando delle potenti eruzioni solari che gli conferivano energia.
-Wil io...- disse Nico tremando e abbassando lo sguardo – io…s-sono…INNAMORATO DI TE!! –
L’ultima parte la disse urlando, sfogando tutto il dolore e l’ansia che si era tenuto dentro. Will era rimasto basito e mollò la presa sul braccio di Nico, il quale ne approfittò per fuggire.
Ma Will non era un’idiota.
Prese Nico per la vita e lo strinse forte, poi lo girò in modo che fossero faccia a faccia e lo baciò.
Un bacio caldo quello di Will, che aveva appoggiato le proprie labbra su quelle del figlio di Ade e le stava muovendo dolcemente.
Nico era spiazzato inizialmente. Ma quando si rese pienamente conto di quello che stava facendo Will ricambiò il bacio e portò le mani dietro il collo del biondo.
Il bacio non durò tanto, ma per entrambi era come se avessero raggiunto l’Elisio…o addirittura l’Isola dei Beati.
Finito il bacio, Will appoggiò la propria fronte su quella di Nico ed il ragazzino dai capelli mori poggiò le mani sulla vita del biondo, stringendolo forte e sussurrò parole in italiano.
-Tu sei il mio sole-
E sorrise. Nico sorrise come non aveva fatto per anni. Un sorriso caldo e genuino.
Will non era sicuro di aver capito totalmente ciò che aveva detto Nico. Forse c’erano di mezzo lui ed il sole, ma non era pienamente sicuro. L’unica cosa di cui era certo era il sorriso di Nico e le loro mani che si erano unite in un morbido abbraccio di modo che i due stessero vicini mentre si allontanavano dall’arena.
Luce ed Ombra.
Sole ed Inferi.
Alla fine Nico aveva veramente trovato l’altra metà. Il cerchio era finalmente completo. Il cuore finalmente appagato. La vita finalmente luminosa.
 
 
 
 
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Homra_Girl