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Autore: Kaho    18/03/2009    8 recensioni
«Mi spiace per l’inconveniente, Renge-san, c’è stato un black-out.»
Risucchiò il fiato in gola, improvvisamente conscia della presenza di un corpo dietro di lei. Il respiro di Nekozawa-kun era calmo e il suo corpo gelido: lo scoprì appena le prese il polso con cinque dita fredde.
«Sei freddo.»
«Perdonatemi, Renge-san»
[Renge/Nekozawa]
Partecipa al Prompts indetto dal Fanfiction Contest ~ { Collection of Starlight since 01.06.08 }
Genere: Thriller, Horror, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Note.

Due informazioni fondamentali prima della lettura: in questa flash, sono partita da presupposto che le ragazze della scuola spettegolino di tutti i ragazzi, ovviamente degli Host più di tutti; ma anche, perché no?, di Nekozawa. Dato che ama l’oscurità e sta sempre da solo, oltre alle voci alimentate da Tamaki sui suoi riti di vendetta voodoo XD, ho pensato che potesse essere visto come uno sfigato, uno iellatore, oppure infine – dalla fantasia sfrenata di persone come Renge XD – anche come una creatura notturna, il vampiro.

Ultima nota: Topola da me si usa per nascondino. Quando quello che conta trova qualcuno, deve gridare “TOPOLA PER *nome*”.

Bene, buona lettura! :3

 

 

 

 

when the darkness falls under your hair, there I’ll be

 

 

 

Renge buttò indietro la testa e i lunghi capelli ondeggiarono sulle spalle, lasciate scoperte dal vestito estivo.

«Le giostre di notte sono più belle, vero?» trillò, con il tono di voce troppo alto, di chi vuole farsi spazio a forza nelle memorie della gente. Sorrise verso il suo interlocutore, nascosto da qualche parte dietro i cespugli. «Non vieni con me?»

«Finisco il gelato e…» la voce, timida, esitò. «Forse arrivo.»

Renge crucciò le labbra, rendendole ancora più pallide di quanto non fossero per natura.

«Smettila di giocare a nascondino, Nekozawa-kun

«Il gelato… si sta sciogliendo…»

La ragazzina sbuffò. «Nekozawa-kun, sono venuta al tuo appuntamento solo per filmarti, ricordi? Hai promesso di toglierti il cappuccio per le tue fan!»

Renge appoggiò il capo sulla criniera di plastica dell’unicorno fucsia, scelto poco prima proprio perché era appariscente e scenico, come lei.

«Voglio vederti!» scalpitò, calciando i fianchi del cavalluccio, come se fosse vero. «E voglio che qualcuno prepari un gelato anche a me, come lo faceva mademoiselle Marie, con latte, cannella, tuorli d’uovo e la gelatiera!»

«Renge-san» Fermò un altro reclamo fra le labbra per ascoltare la voce. «Non hai mai avuto paura dell’uomo nero?»

Renge si abbandonò completamente contro l’unicorno, che dondolava su e giù seguendo il ritmo della musica.

Il braccio perlaceo penzolava mollemente alla sua destra.

«Nah, avevo paura dell’acqua non del buio!» ridacchiò, chiudendo gli occhi. «Ora posso farti alcune foto Nekozawa-kun

In un attimo la musica si fermò e anche l’unicorno, sotto di lei, si impietrì. Renge aprì un occhio solo, scrutando l’oscurità davanti a sé, e crucciò nuovamente le labbra, infastidita. Scese dal cavallo di plastica e incrociò le braccia sul petto.

«È uno scherzo poco–»

«Mi spiace per l’inconveniente, Renge-san, c’è stato un black-out.»

Risucchiò il fiato in gola, improvvisamente conscia della presenza di un corpo dietro di lei. Il respiro di Nekozawa-kun era calmo e il suo corpo gelido: lo scoprì appena le prese il polso con cinque dita fredde.

«Sei freddo.»

«Perdonatemi, Renge-san» lo sentì sorridere, perfettamente a suo agio, contrariamente al titolo che gli aveva conferito: Il Tipo Timido. «È stato il gelato.»

Sentì le proprie ossa tremare e deglutì.

Mi lascio coinvolgere troppo dall’atmosfera, si disse, è la caratteristica di un buon regista, non una mia colpa.

Era solo Nekozawa-kun, i pettegolezzi su di lui erano chiari: porta-iella, praticante di voodoo e–

merda.

Sentì una bocca sul polso, bagnata e appiccicaticcia, e si strinse lo stomaco con il braccio rimastole libero. Voglio andarmene, pensò mentre i suoi occhi vagavano ansiosi nel buio, voglio andare via!

Ridacchiò forzatamente, sperando di poter sfuggire a quella stranezza. «Che ne dici di giocare ancora un po’ con la giostra? Le foto le faccio dopo!»

Le labbra si socchiusero sulla sua pelle e Renge sentì il sangue raggelarsi.

«Topola per Renge-san.» la voce le arrivò ridente all’orecchio. «Eri così visibile, così bianca, ti ho trovata subito. Ti ho trovata

E, allora, Renge sentì i canini sul polso e gridò.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spero di averla resa… comprensibile. XD

Lo so, un pairing assurdo e Nekozawa non è veramente un vampiro. Ma non mi interessa: ha un non so che di agghiacciante, non credo di averne mai scritte di Horror in vita mia. XD

E mi piacciono questi due insieme sì! *_*

Questa flash doveva partecipare al concorso indetto dal forum Collection of Starlight: dovevo mettere una giostra, una preparazione di un dolce, un gioco di infanzia e non ricordo più cos’altro. XD

Peccato dovesse essere anche commedia. Per la serie: sì, Letizia, ce la farai a fare qualcosa di giusto. ù_ù

Grazie alla Val per l’appoggio morale, e alla Kokkai che ha letto comunque. XD

Ah, si ricercano nuovi iscritti al concorso! Provate! *_*

 

 

Bye,

Kaho

 

 

 



















Questa fanfiction partecipa al concorso 100Prompts organizzato dal forum Collection of Starlight.
  
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