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Autore: Katje_Winchester    31/01/2016    2 recensioni
Dean ha troppi pensieri per permettersi di riuscire a dormire, ma Castiel sarà lì per rassicurarlo e fargli capire che non lo abbandonerà mai.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
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One shot romantica senza alcuna pretesa, frutto di una mia notte insonne in cui soffrivo per la mia otp del cuore


Dean sospirò per l'ennesima volta. Era notte, avrebbe dovuto cercare di riposarsi un po', ma il suo cervello non voleva saperne di calmarsi. Continuava a pensare e ripensare ad ogni cosa, ma più si arrovellava e meno riusciva a venire a capo di qualcosa. L'Apocalisse era alle porte e l'unico modo per fermarlo era sperare che Sam riuscisse a tenere a bada Lucifero nel suo corpo. Non riusciva ad accettarlo. Non era possibile controllare il diavolo e, se anche fosse stato possibile, Sammy sarebbe finito all'inferno, dannazione. Tutto quel casino che avevano fatto per ribellarsi per non arrivare a niente. Alla fine loro avrebbero perso comunque. Lui, Sam, Cas. Già, Cas. Se va bene quello che ci aveva rimesso di più era stato lui. Si era messo contro ogni singolo angelo per loro e per cosa? Il mondo sarebbe andato tutto a puttane comunque.

“Mi dispiace, Cas” pensò tra sé.

Quasi gli parve di averlo immaginato, quando udì un fruscio d'ali alle sue spalle. Cas non poteva sapere che aveva pensato a lui... o sì?

- Dean – la voce famigliare dell'angelo lo convinse che non si trattava di un'allucinazione uditiva.

Il cacciatore si voltò – Cas – disse con voce incrinata.

L'angelo gli si avvicinò apprensivo. Non chiese cosa lo turbasse, perché già lo sapeva.

- Chiedimi tutto quello che vuoi, Dean. Sono qui per te – disse invece.

Dean si sentì improvvisamente allo scoperto. Castiel l'aveva sorpreso in un momento di debolezza e non era sicuro di riuscire ad arginare la sua disperazione per fare in modo che non travolgesse anche l'angelo. I suoi occhi blu lo scrutavano in attesa, così profondi e preoccupati da far spezzare qualcosa nel petto del cacciatore.

- Cas io … io … - le lacrime e i singhiozzi presero il posto delle parole prima che Dean riuscisse a spiegarsi. L'angelo non esitò a circondarlo con le braccia per stringerlo a sé. Una mano risalì la schiena fino ad arrivare tra i capelli per accarezzargli la testa. Per un attimo, l'uomo rimase pietrificato. Non immaginava che Cas sapesse cosa fosse un abbraccio, o avesse idea di come si conforta qualcuno che soffre, ma l'angelo lo stava facendo. Cercava di alleviare la sua sofferenza, così Dean si lasciò andare. - Cas, sono spaventato – ammise per la prima volta nella sua vita – Ho così tanta paura che potrei morirne -

L'abbraccio dell'angelo si fece più stretto – Ora ci sono io con te, andrà tutto bene. Non lascerò che ti succeda nulla di male. - mentre ripeteva queste frasi rassicuranti a mezza voce, una mano scorreva dolcemente tra i suoi capelli. - Non ti lascerò mai, Dean. Per te sarò sempre qui. Ti proteggerò da qualsiasi cosa. -

Dean non seppe dire dove l'angelo avesse imparato quelle frasi da soap opera, né perché ebbero così tanto effetto su di lui, ma si sentì improvvisamente più calmo. Come se fuori ci fosse ancora una tempesta che non poteva toccarlo finché le braccia di Castiel rimanevano a proteggerlo.

La mano tra i suoi capelli raggiunse la sua guancia per asciugare una scia di lacrime e a quel punto Dean si rese conto di quanto risultasse imbarazzante quella situazione. Arrossì violentemente e cercò di allontanarsi dall'altro – Cas, scusami, sono patetico – blaterò.

Ma l'angelo non lo lasciò andare – No, Dean. Sei solo umano. L'umano per cui ho scelto di lottare – disse asciugando anche l'altra guancia – Il mio unico essere umano – detto questo, posò le sue labbra su quelle di Dean, in maniera incredibilmente goffa, ma la situazione migliorò quando capì che il cacciatore lo stava ricambiando, stringendosi ancora a lui.

No. A Dean non sarebbe capitato che non avrebbe saputo affrontare finché Cas sarebbe stato al suo fianco, lo sentiva. E sentiva che quell'angelo non lo avrebbe mai abbandonato. Avrebbero affrontato anche questo, come sempre e in qualche modo se la sarebbero cavata. Non importava se ora non riusciva a capire come, perché Castiel era lì con lui, e finché ci sarebbe stato Cas, niente in quel fottuto mondo di merda avrebbe potuto toccarlo.

   
 
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