Impressioni di Settembre
Quante
gocce di rugiada intorno a me,
cerco
il sole, ma non c’è.
Dorme
ancora la campagna, forse no
È
sveglia, mi guarda non so…
Il sole non è
ancora comparso, eppure l’ alba è vicina, vicinissima. Dopo una notte insonne
il sorgere del sole è l’unica cosa che potrebbe mettermi di buon umore. Mi
piace passeggiare all’ alba, mi permette di rimanere solo con me stesso e con i
miei pensieri, nessuno oserà disturbarmi, nessuno.
Forse la natura è
complice e testimone, ma è così discreta e silenziosa, mi farà compagnia, come
una vecchia e cara amica.
Già l’ odore della terra, odor di grano
Sale
adagio verso me
E
la vita nel mio petto batte piano
Respiro
la nebbia, penso a te…
Mi basta mettere
il naso fuori dalla porta per essere invaso dai profumi autunnali. L’ odore
della terra, del grano, tutti avvolti dalla coltre nebbiosa, la morbida nebbia
fredda e pungente dal buon profumo di lontano…com’è effimera, presto
scomparirà.
E’ strano, solo
ora mi accorgo di essere vivo, con un cuore, un cervello, il più delle volte
non ci faccio nemmeno caso, ma io vivo, e non so nemmeno il perché, come. un
giorno non esisti nemmeno e il giorno dopo sei immerso fino al collo nel
marasma del mondo.
Diventi parte
della storia, ma con ogni probabilità rimarrai un anonimo come tanti altri
prima di te.
Di colpo mi torni
in mente tu, lontana e amica…è solo un dolce pensiero ma ha l’ effetto di un
fulmine a ciel sereno.
Quanto verde tutto attorno e ancor più in là
Sembra
quasi un mare l’ erba;
e
leggero il mio pensiero vola e va,
ho
quasi paura che si perda!
L’ erba è ancora
verde, presto ingiallirà..come le vite di tutti noi. Si estende per le colline,
è morbida sotto i miei piedi mentre la calpesto..ondeggia fragilmente come le
onde del mare, flutti voluttuosi e senza meta che si increspano uno sull’
altro. I miei pensieri prendono il corso del vento, intraprenderanno un lungo
viaggio, come un palloncino sfuggito alla mano paffuta di un bambino.
E se si perdesse?
Ma si può perdere
un pensiero?
Anche se è così
vasto da abbracciare tutta l’ umanità?
La mia mente ora
è libera.
Un cavallo tende il collo verso il prato
Sta
fermo come me
Faccio
un passo, lui mi vede, è già fuggito.
Respiro
la nebbia, penso a te.
Credevo di essere
solo e invece…questo cavallo sembra avere le mie stesse intenzioni. Lui però è
molto più tranquillo, e sta già facendo colazione a quanto pare. Non ha alcuna
preoccupazione contrariamente a me.
Mi avvicino, ma
inutilmente, mi ha appena visto ed è già fuggito via…pazienza rimarrò solo ancora
un po’.
Respiro
avidamente la nebbia di nuovo, e di nuovo mi torni in mente tu, bella e
imprendibile come sempre, riuscirò mai a trattenerti fra le mie dita?
No,
cosa sono, adesso non lo so,
sono
un uomo, un uomo in cerca ci se stesso;
No,
cosa sono, adesso non lo so,
sono
solo, sono il suono del mio passo…
il mio pensiero
non mi ha certo abbandonato, è ancora qui accanto a me, presenza appiccicosa e
scomoda.
Cosa sono adesso?
Non ne ho proprio
idea, e forse, cosa ancora più grave. Non l’ ho mai saputo. Sono semplicemente
io, senza nome né volto, mentre cerco affannosamente un’ identità da poter
mostrare al mondo e nella quale riconoscermi.
Se esistesse una
bottega delle identità mi ci sarei già infilato dentro da un pezzo, e ì sarei
rimasto a lungo come un topo di biblioteca nel suo mondo cartaceo.
Silenzio…solo il
lieve suono vellutato dei miei passi e nulla più…
Ma
intanto il sole fra la nebbia filtra già,
e
il giorno come sempre sarà!!!
La nebbia sta
scomparendo, i primi raggi deboli e caldi filtrano prepotenti, la coltre
sottile fugge sconfitta, ma tornerà domani, una volta lenite le sue ferite.
Il giorno è
ancora qui, come ieri, come domani…c’ era prima di me e lì sarà sempre anche
dopo che il mio cammino sarà finito per sempre..sorrido.
La presenza del
sole mi tranquillizza, la mia vita si libera dei toni cupi della notte e si
riempie nuovamente.
Il tuo pensiero
ora è libero di assaltarmi e di conquistarmi pienamente.. stavolta non mi
sfuggirai…..