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Autore: cin75    01/02/2016    4 recensioni
Dalla storia: "... “Io non sono geloso di te , Jared. La mia è….è paura!” lo spiazzò Jensen.
“Paura?!”
“Paura che tu, un giorno possa vedermi come realmente sono e decida di lasciarmi.”...
Il destino ha proprio voglia di rimediare!!!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles, Misha Collins
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Film, lettere e promesse.'
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N.d.A.: Chiedo perdono a chi ha amato Giuramento d’amore così com’era. Ma non ho resistito e dovevo fare in modo che la mano caritatevole del destino risolvesse anche questa storia in una maniera ben diversa.
Non odiatemi!!
Baci, Cin!!
Ps: i soliti due capitoli, perchè io e la brevità non andiamo d'accordo!!
 


…..Volevamo un miracolo, solo un miracolo.
Ma io stupidamente non avevo capito che eri tu il miracolo. Il  mio miracolo!
Quando mi hai detto “TI AMO” e non hai mai smesso.
Quando mi hai sorriso felice il giorno in cui l’ho detto a te.
Quando ci siamo amati e ogni volta capivamo che ci saremmo amati di più.
Volevamo un miracolo ma ora quello che chiedo è solo che tu, ovunque sia, mi ascolti e mantenga la tua ultima promessa.
Mi promettesti che avremmo passato l’eternità insieme. Perciò ti prego, ora, aspettami, e quando sarà il mio momento, promettimi di essere lì, con quello stesso sguardo che avevi quando ti dissi che ti amavo e forse,…forse, ti perdonerò, l’avermi lasciato solo adesso!
Ti amo Jensen e ti amerò per sempre!"
 
Jared poi scese dall'ambone e si avvicinò al feretro. Posò il giglio blu, che aveva tra le mani, tra le tante rose bianche che  coprivano la cassa davanti a lui.
“Unico fra tanti!” sussurrò al suo amore…...
 

 

STOP!!” gridò il regista dalla sua postazione. E poi sporgendosi al suo assistente di camera: “Buona questa. La teniamo. Fa’ preparare l’altra location per lunedì!”
Un attimo dopo si alzò dalla sua sedia e si avvicinò all’attore che era ancora visibilmente provato dalla scena appena girata.
“Jared…Jared, ragazzo!! Bravissimo, magnifico. Stavo quasi per piangere, dannazione!!” lo elogiò con aria sincera e orgogliosa. “Sulle ultime battute avrei voluto alzarmi e aprire questa cassa per assicurarmi che Jensen non fosse davvero morto.” e poi girandosi verso i suoi aiutanti e le varie ragazze del trucco e della sartoria, fece compiaciuto: “Dio!! guarda come mi hai ridotto quelle poverine. Non hanno fatto altro che singhiozzare per tutto il tempo!” disse mostrando le ragazza visibilmente emozionate.
“Grazie, Misha. Ma ti prego non dirmi che ne dobbiamo fare un'altra!” rispose l’attore decisamente preoccupato.
“No. Non ce n’è bisogno. Questa era buona e la teniamo. Ho già dato ordine di allestire il prossimo set che useremo lunedì per l’inizio delle riprese.”
“Grazie al Cielo!!” esclamò sollevato Jared e ritenne di dover dare una spiegazione dato il modo perplesso con cui ora, il regista, lo stava fissando. “Misha, cerca di capirmi. Già il fatto che abbiano voluto per forza chiamare i nostri personaggi con i nostri nomi, per quanto io e Jensen abbiamo quasi supplicato di cambiarli. Ora questo!!” fece indicando il feretro di scena. “Hai idea di che cosa è significato per me girare una scena del genere?!”
“Ti capisco, Jared. E comprendo che dopo l’incidente di Jensen, data la vostra relazione, quella vera intendo, una cosa del genere possa essere piuttosto pesante, ma gli sceneggiatori hanno ritenuto che questo fosse la cosa più ….oddio! è brutto dirlo, ma è così…..Jared..” disse risoluto. “La morte , il pianto e la disperazione dei personaggi principali attirano il pubblico come le api sono attirate dal miele!!” affermò convinto.
“Misha, le api lo fanno il miele, non ne sono attirate! Al massimo sono attirate dal polline!” lo corresse amichevolmente.
“Oh! Andiamo. Hai capito che cosa intendo.” fece l’altro simpaticamente esasperato.
 
“Sì, che ha capito!!” convenne  una voce alle loro spalle.
 
Jared si voltò di colpo e la stessa sorpresa apparve anche sul volto dell’amico regista.
“Ma tu che diavolo ci fai qui?!” chiese Jared all’inatteso ospite.
“Ma che bello essere accolti sempre così calorosamente!” esclamò ironico Jensen, mentre cercava , ancorato alle sue due stampelle di raggiungere la sedia del regista, che era quella più vicina.  Jared lo sorpassò velocemente per arrivare prima alla sedia così da potergliela avvicinare e farlo sedere.
“Dovresti stare a casa, Jensen. Il dottore ha detto che devi sforzare la gamba il meno possibile. Te la sei spezzata in tre punti. Non è uno scherzo, dannazione!” lo rimproverò apprensivo.
“Ehi, respira amore mio!! O ti verrà un colpo.” Ironizzò. “E poi… il dottore non sa quanto sia palloso e frustrante stare a  casa , da soli, a fissare il bianco del soffitto o a seguire il daytime.“
“Ehi! noi andiamo in onda sul daytime!” interenne offeso Misha.
 
Jensen gli abbozzò un sorriso innocente e poi tornò a fissare il suo collega, nonché compagno, nonché infaticabile amante, nonché ragione della sua vita,  nonché….preoccupato.
“E poi quante persone credi abbiano la possibilità di vedere il proprio funerale?!” domandò osservando la scena che era stata allestita per veglia del suo personaggio.
“Non è il tuo funerale Jensen e smettila di ripeterlo! Detesto quando lo dici.” lo rimproverò Jared, che gli prese il viso tra le mani e , ignorando chi aveva intorno, non lesinò di baciare quello che era il suo compagno sia nella vita reale che sulla scena televisiva.
 
Non voleva più perdersi un bacio dato da Jensen o dato a Jensen. Da quando la polizia lo aveva informato che Jensen aveva avuto un grave incidente stradale a cui era scampato per puro miracolo, il giovane attore, si era ripromesso che mai e poi mai,  avrebbe messo in secondo piano tutto ciò che riguardava lui e Jensen. Fosse stato anche un semplice tocco di mani.
La loro non era di certo una relazione segreta, ma in pubblico erano più diplomatici di quanto lo fossero tra le lenzuola di casa loro.
 
“Ok!Ok! andateci piano voi due!!” fece Misha, richiamando all’ordine i due innamorati. “Lo sapete. Niente momenti sdolcinati sul set, almeno che non siano parte di una scena!!”
“Piantala Misha, non vedo Jared da ieri sera. E sono in astinenza, quindi dacci tregua!” replicò Jensen , anche se Jared si spostò solo per sedersi al suo fianco. “Allora, come vanno le cose ora che mi hanno fatto fuori?!” domandò ironico.
“Lo sai che non ti hanno fatto fuori, Jens!” lo rassicurò il regista. “Ma i produttori per quanto abbiano la fama di essere dei macina soldi insensibili, ci tengono a te come a Jared o chiunque altro faccia parte della soap. I dottori hanno spiegato in che condizioni è la tua gamba e loro non se la sono sentita di tenerti sul set per farti girare delle scene e magari peggiorare la situazione.” disse prendendo una sedia per sedersi con loro. “E poi hanno già in mente qualcosa per il tuo clamoroso ritorno!”
“Davvero?!” fecero in coro i due attori.
“L’idea è questa…” iniziò entusiasmato. “… sappiamo che Jensen muore a causa di un incidente stradale. Sappiamo che dopo aver tentato il tutto per tutto, i medici non riescono a salvarlo e ne dichiarano la morte celebrale e sappiamo che Jared, onorando il buon cuore del suo amato e compianto compagno decide di donare gli organi.” riassumeva quella che era la trama fino all’ultima scena girata da Jared pochi minuti prima. “Inutile ricordarvi l’ascolto da record della puntata in cui tu vieni dichiarato cerebralmente morto e Jared ti dice addio!! Dico….li avete visti i video in rete delle reazioni alla tua cosiddetta morte e alle lacrime di Jared?? C’erano persone sull’orlo della disperazione.”

“Scusa, Misha. Il clamoroso ritorno, ricordi?!” lo interruppe Jared.
“Non dirmi che mi fanno tornare tipo Robocop!” scherzò un tantino spaurito Jensen.

“No. A quanto pare, prima che il povero Jensen vada in sala operatoria per  i vari espianti, verrà prelevato di nascosto dagli addetti di una clinica privata che opera in segreto poiché attua procedure sperimentali per quelli che si trovano nello stato in cui si trova Jensen!” spoilerò al diretto interessato
“Sarò una cavia da laboratorio?!” chiese perplesso Jensen.
“In un certo senso!” rispose Misha.
“Era meglio Robocop!” asserì affranto.

“Dio!! ma quei tizi non dormono la notte per studiare delle situazioni del genere!!” convenne turbato Jared.
“Al contrario.” Lo corresse Misha. “Pare che proprio durante il sonno, quei tizi, come li chiami tu, abbiano le idee migliori” asserì invece con convinzione Misha.
“E farmi diventare una cavia da laboratorio è stata l’idea migliore?!” domandò sarcastico Jensen.
“A quanto pare!” asserì compiaciuto il regista .
“Figuriamoci le altre!” sussurrò Jensen.
“Ehi!, o così o il tuo personaggio finisce definitivamente tre piedi sotto terra e al tuo Jared gli affiancano un provetto fotomodello tutto muscoli a cui giurerà eterno amore!!” lo provocò sapendo di aver toccato un tasto dolente.
“Stronzo!” esclamò Jensen, colpito sul vivo. Non voleva nemmeno pensare a qualcun altro che metteva le mani sul suo Jared, fosse stato anche nella finzione di una scena.
“Fesso!” rispose prontamente Misha, lasciandoli da soli.
 
“Hai finito?!” fece con tono dolce Jared, sporgendosi verso il compagno, quasi a volerlo tranquillizzare.
“Lo sai che accadrà comunque.” Sussurrò lievemente imbronciato Jensen che cercava di evitare lo sguardo amorevole di Jared.
“Accadrà cosa?!” lo incoraggiò il giovane, che gli prese il mento tra le dita per obbligarlo a fissarlo negli occhi.
“Dovrò stare fermo per almeno sei mesi, tra operazioni e fisioterapia.”
“E allora?” fece Jared.
“E sai a quanto “tempo-soap” corrispondono sei mesi?..minimo due anni. Dico : due anni!” ricordandogli  il modo anomalo con cui il tempo delle soap scorreva.
“E allora?!” chiese ancora e perplesso Jared.
“Vuoi che in due anni, non facciano consolare Jared con qualche……fotomodello tutto muscoli?!” asserì riportando le stesse parole di Misha.
“Che delusione! E’ questo che pensi di me …che sia così superficiale!” rispose parlando di lui come se fosse il suo personaggio.
“Non prendermi in giro, Jared.”
“Non mi permetterei mai!!” esclamò con aria innocente. “Sai?! Anni fa, prima di questa soap e prima che tu mi rovinassi la vita…” disse sporgendosi verso il compagno per baciarlo subito dopo quella sua ironica affermazione. “Girai una scena d’amore con una donna il cui personaggio faceva sesso con me dopo solo sei mesi dalla morte del marito!”
“Puttana!”
“Come scusa?!”  si stranì Jared.
“Non tu, lei. O almeno il suo personaggio. Sei mesi? Solo sei mesi??? È questo il tempo che basta per dimenticare la persona che ami?.. Lo sai che non ce la faccio a….non sopporto se qualcuno ti guarda in un modo… cioè…” ma non riusciva proprio a dirlo.
“Lo so. Cavolo, se lo so. L’hanno scorso durante quella scena in cui il tuo Jensen credeva che il mio Jared lo avesse tradito, eri così infuriato!! Ti eri talmente fatto prendere dalla gelosia, che hai spaventato a morte quella povera comparsa che doveva solo darmi un bacio!” e sorrise ricordando quell’episodio.
“Esatto! doveva darti solo un bacio eppure si comportava come se avesse dovuto spogliarti e girare “Nove settimane e ½”! Ho cercato di trattenermi e così quando era il momento di entrare in scena… ho dato sfogo all’interprete passionale che c’era in me!!” fu la plateale giustificazione di Jensen.
“Quel poverino ha chiesto di non far parte più della soap, nonostante gli avessero chiesto di fare altre comparsate!” gli fece presente Jared.
“Cos’è ? ti manca?!” lo stuzzicò il compagno, infilando , discretamente, la mano al di sotto della camicia di scena di Jared.
“No, ma se avere uno di quei “fotomodelli” alle costole, significa vederti così geloso di me, ben vengano!” scherzò il giovane mentre una scarica di brividi lo percosse lungo tutto la schiena quando la mano di Jensen gli sfiorò la pelle del fianco.
“Tu sei mio, Padalecki. Gamba rotta o meno. Intesi?!” fece ammiccando e afferrando Jared più saldamente al di sotto della camicia così da poterselo tirare vicino a baciarlo ancora.
“Dillo ancora!”
“Tu…sei…mio!” e il suo tono fu così basso e deciso che Jared rabbrividì di piacere.
“Magnifico!” rispose in un sussurrò Jared che si lasciò baciare di nuovo. “Ora, che ne dici se ti riporto a casa ?!”
“Non aspettavo altro!!”
   
 
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