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Autore: Evola Who    01/02/2016    1 recensioni
Un caso di omicidio, un insegniate trovato morto nel suo quartiere. Lestrade pensa una aggressione ma Sherlock capisce subito che non è cosi. E manca qualcosa in questo caso, non una prova. Ma una testimone...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: John Watson, Lestrade, Mycroft Holmes, Nuovo personaggio, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Lei era ancora un po’ sorpresa dalla sua reazione ma continuò con il raccontò:
 
“Okay… dopo John mi ha chiesto se…”
 
 
Continuo flash back
 
 “E in vece tu? Hai dei fratelli o sorelle?”

“Si, uno fratello maggiore di due anni che mi considera come un tappetino del bagno e una sorella che ha quattro anni meno di me, che è testarda, arrogante, presuntuosa, volgare e vanitosa.” Spiegò Eva.

John capi dicendo: “Quindi non chi vai tanto d’accordo.”

“No, e anche per questo che volevo venire qui a Londra. Per stare un po’ lontano dai mei genitori che sono cosi protettivi che mi lasciano prendere il treno da sola neanche per andare in una città vicino; sai per i mei fratelli che non fanno altro che prendermi in giro o non considerami.” Spiegò Eva.

John sopirò dicendo: “Capisco.”
 
“Tu invece? Hai un fratello o una sorella?” chiese Eva bevendo il suo frappè con la cannuccia.

“Si, ho una sorella maggiore…” rispose John con tono indifferente.

“E… ci vai d’accordo?”

“Beh… non tanto, da quando ha divorziato con sua moglie ha cominciato a bere… e molto. Ora si sta facendo aiutare ma non credo che resisterà cosi a lungo, quindi… il nostro rapporto si è un po’ raffreddato.” Spiegò lui in breve.

Eva capi e abbassò la testa, dicendo: “Oh… mi dispiace.”

“Non fa niente, sono cose che posso capitare.” Rispose John e rimasero muti.

Ma poi Eva pensò: “Aspetta, ha detto: ‘Da quando ha divorziato da sua moglie’? Sua sorella?” capi ma non disse nulla.

Quando finirono i frappè John chiese a Eva: “Voi che andiamo a casa o vorresti fare un altro giro?”

“Forse è meglio andare a casa, hai in mano quelle buste della spesa da più di mezzora! E poi… non saprei dove andare adesso… anche se ho mille posti in testa.” Rise e aggiunse: “Ma grazie” e sorrise.

John ricambiò il sorriso, chiamò un taxi e rintonarono a Baker Street.

Quando arrivarono a casa, vicino alle scale, trovarono la signora Hudson con indosso un vestito viola lungo, calze marrone scuro e con le scarpe nere con un po’ di tacco.
Stava scendendo dalle scale quando Eva e John entrarono in casa.

“Salve John!” saluto la signora fermandosi davanti a loro.

“Salve signora Hudson” salutò John a sua volta.

“Sei uscito a fare compere?” chiese lei, vedendo le buste.
“Si ci mancavano delle cose e ovviamene sono andato io a comprale” rispose John sorridendo.

“Oh, io invece vi ho portato di sopra il vostro tè e ho parlato a Sherlock di una vicenda che…” raccontò ma poi si interruppe vedendo Eva che le disse con un tono codiale: “Salve.” E fece un sorriso timido.

La signora Hudson ricambiò il sorriso e la salutò a sua volta, ma chiese a John a bassa voce: “Hemm… John, lei chi è?”

Lui cominciò a spigare: “Oh! Sinora Hudson, lei è Eva e…”
Ma la ragazza lo interruppe dicendo subito:

“Sua nipote!” con un sorriso nervoso e mettendo un braccio introno alla vita di John.

Lui rimase sconvolto da quello che aveva appenda detto e la signora Hudson era sorpresa a sua volta.

“Sua nipote?”

John non sapeva cosa dire, guardò Eva che aveva un sorriso nervoso che sembrava dire: “Ti prego, stai al gioco, ti prego stai al gioco, ti prego stai al gioco”

Cosi guardò la proprietaria e disse con tono convincente: “Si! Mia nipote.”

Lei fece perplessa: “Oh… ma non mi aveva detto che Harry avesse una figlia.”

“Beh… Harry e sua moglie volevano un figlio, cosi hanno adottato Eva quando aveva tre anni. Ma quando anno divorziato la custodia di Eva fu affidata alla Ex moglie di mia sorella, e lei poteva vederla nei week-end e passarci l’estate. Ma ora che Harry è in riabilitazione e… sua madre mi ha chiesto se potevo tenerla per tutta l’estate, gli ho detto di si.”

Spiegò John, sorrise e mise un braccio attorno alla sua spalla.
La signora Hudson si intenerì dicendo: “Oooh John, che bel gesto da parte sua. È stato davvero gentile.”

“Beh… è pur sempre mia nipote!” rispose il dottore.

“E poi, sarà anche un modo per conoscere meglio zio John” e sorrise.

La padrona di casa ricambiò il sorriso ma chiese: “Ma ha già conosciuto Sherlock?”

“Si, l’ho già conosciuto.” Rispose lei.

“Comunque io sono la signora Hudson, la proprietaria dell’appartamento.”

“Piacere di conoscerla” rispose Eva con tono gentile e si strinsero le mani.

“Oh! Comunque stavo per uscire! Devo portare alcune cose da mia sorella! È meglio che mi sbrighi!” prese la borsa, salutò sia Eva che John e andò via.

“Gentile.” Disse guardando John.

“Già! E anche lei ha tanta pazienza verso di noi.” Rispose lui tranquillo.

“Allora… dovete avere un affitto molto alto.”

“No, la sinora Hudson ha un debito con Sherlock e quindi ci fa pagare meno.”

“Che debito?” chiese lei incuriosita.

“Beh…. In pratica Sherlock ha confermato la condanna a morte di suo marito in Florida.” Rispose John.

Eva rimase sorpresa “Cosa? Ma… davvero?”

“Si. Ed è tutto quello che so su di lei.” Rispose John e cominciarono a camminare verso le scale.

Eva disse fra se a se: “Caspita…”

“Ma… perché hai detto che sei mia nipote?”

“Beh… non volevo la sua compassione, insomma, dopo che il tuo coinquilino mi ha dato della ‘egoista’ dopo tutta questa storia non voglio più avere né pietà e né compassione. E poi non dobbiamo raccontare per forza tutto a chiunque incontriamo.” Spiegò Eva e poi aggiunse: “E poi non volevo spaventarla per la mia storia.”

“Tranquilla, la signora Hudson conosce Sherlock. E deve sopportare le ispezioni a sorpresa della polizia, i suoi strani esperimenti e gli sparli al muro per noia, quindi sentire la tua storia sarà la cosa più normale del mondo.”

Eva si fermò con aria sorpresa dicendo: “Aspetta, spara la muro per noia?”

“Esatto.” Rispose John fermandosi anche lui.

Lei rimase sorpresa: “Haaa… ecco perché c’erano degli spari sullo Smile giallo. E io che mi lamento perché non riesco a trovare nulla di decente in TV o su YouTube.” E rise.
John sorrise ed entrarono in casa.

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Note della autrice:
E... ecco il mio nuovo capitolo!
E in più c'è la vecchia signiora Hudes!
(Si... lo so, avrò scritto male ma pazienza!)

E Eva ha detto una piccola bugia ;)
Ora... cosa sicederà?
Scopriterlo! ;)
Spero che vi piaccia e...
alla prosima!
Ciao
Evola

   
 
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