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Autore: TiniValeStana    01/02/2016    4 recensioni
Martina è una ragazza di 18 anni,non prende troppo sul serio la vita,le piace divertirsi. A scuola è considerata 'la ragazza facile',ma forse ha un passato che gli altri non conoscono. Jorge Blanco è un ragazzo di 18 anni che possiede le stesse caratteristiche di Martina. I due si odiano,ma tra loro c'è da sempre molta attrazione. Come andrà a finire?
Può sembrare la solita trama,ma sono sicura che vi sorprenderà. Ero indecisa se mettere RATING ARANCIONE O RATING ROSSO,ho optato per quello arancione ma è bene dire che c'è un linguaggio a volte volgare e scene spinte.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ci stacchiamo lentamente mentre le gente continua ad applaudire, apro gli occhi specchiandomi nei suoi, lui mi sorride..
“I-io..” balbetta
“Non dire niente” lo interrompo.
Afferro la sua mano e scendiamo dal palco raggiungendo i nostri amici..
“Non sapevo sapeste cantare!” esclama Matteo
“Neanche io sapevo che lui sapesse cantare” replico
“Tini tu hai una voce..”
“Fantastica” dice Jorge guardandomi, sorrido
“Noi andiamo” dico salutando tutti, Jorge fa lo stesso e poi mi segue.

“Allora..con Luca?” mi chiede Jorge mentre camminiamo verso casa
“Ho chiuso con lui, pensavo di avertelo già detto” rispondo
“Volevo solo esserne sicuro” replica sorridendo
“Non ho ancora parlato con Sabrina da quando mi ha avvisata di Luca..ci sono così tante cose in sospeso” dico preoccupata
“Se vuoi domani andiamo a parlarci insieme e risolviamo questa storia una volta per tutte” mi rassicura Jorge, annuisco
“Hai parlato con Alba?” mi chiede, nego con il capo
“Dovrai parlarle prima o poi” aggiunge
“Lo so, è solo che.. non lo so Jorge, voglio lasciarmi questa storia alle spalle”
“Ma lei non c’entra niente.. ha solo cercato di aiutare suo cugino, chiunque lo avrebbe fatto, parlaci, fidati..”
“Va bene, lo farò” replico
“Come faresti senza di me?” si vanta ironicamente facendomi ridere
“Sarei totalmente persa” rispondo ironizzando anch’io
“Non sapevo cantassi” cambio discorso, lui scrolla le spalle
“A volte, quando mi va” replica
“Hai talento” dico
“Sicuramente non quanto te.. perché ti ostinavi a non voler cantare?” mi chiede
“La musica, il canto.. mi hanno accompagnata in..quel periodo della” quasi mi vergogno a parlarne “..da quando sono riuscita ad uscirne non ho più voluto cantare.. il canto è sempre stato come un punto che ha messo fine ad un periodo della mia vita” aggiungo
“Può essere anche un punto da cui ripartire” controbatte Jorge, lo guardo
“Sì, può esserlo” replico, sorrido.
“Arrivati” dice Jorge una volta davanti alla porta di casa mia
“Grazie per stasera” dico avvicinandomi
“Quando vuoi cutie” sussurra lui. Premo le mie labbra sulle sue afferrando il suo viso tra le mie mani, le sue mani si poggiano sui miei fianchi. Giuro che solo ora mi rendo conto di quanto io abbia bisogno della sue labbra, del suo sapore. Le sue mani scendono lentamente mentre io lo attiro sempre più a me. Le sue labbra si spostano sul mio collo dove lascia dei piccoli baci facendomi rabbrividire..
“Vuoi..vuoi entrare?” chiedo, lui ride staccandosi da me
“Stoessel tu non sai quanto vorrei, davvero non ne hai idea ma..” rido “il nostro rapporto è stato un continuo fare sesso e voglio che sia diverso. Quindi finché non ne avrò la certezza, dovrei fare a meno della mia yoyiconda” aggiunge
“Come l’hai chiamata?” chiedo scoppiando a ridere
“Blanco ti prenderò in giro a vita” aggiungo per poi entrare senza dargli il tempo di rispondere.

Una volta entrata a casa, noto mia madre seduta sul divano così decido di raggiungerla..
“Ehy” le dico sedendomi accanto a lei
“Ehy..che sorriso! E’ successo qualcosa?” mi chiede, nego con il capo
“Come mai ancora sveglia?” le chiedo
“Pensieri..” mi risponde
“Ancora per i soldi? Pensavo che il mio aiuto stesse servendo a qualcosa..”
“Sta servendo, tesoro” dice afferrando la mia mano “Ma purtroppo non è sufficiente” aggiunge
“Posso cercare un altro lavoro se vuoi, io..”
“No!” mi interrompe “Fai già troppo. Queste sono cose che riguardano me e tuo padre, stai tranquilla.. ne usciremo fuori”
Sto per risponderle ma la porta di casa si apre improvvisamente e mia sorella entra correndo in lacrime dirigendosi verso la sua camera, guardo mia madre..
“Ci penso io” dico per poi seguirla.
Entro in camera sua chiudendo la porta alle mie spalle..
“Che è successo?” le chiedo sedendomi accanto a lei sul letto, lei continua a piangere, cerco di calmarla accarezzandole le schiena..
“Sa-Sabrina è tornata ed io..io..” singhiozza
“Tu non devi avere paura di niente perché ci sono io a proteggerti!” la interrompo, lei mi abbraccia
“Tini io non so perché ho fatto quello che ho fatto, ma non mi sono mai pentita così tanto di qualcosa come che per questo” mi dice continuando a piangere, la stringo forte
“Lo so, piccina.. ma davvero io e Jorge ti aiuteremo, non ti succederà niente, te lo prometto!”
“Grazie io.. io non so come ringraziarti” dice sciogliendo l’abbraccio, scrollo le spalle
“Non devi ringraziarmi, siamo sorelle” replico, lei mi sorride e le asciugo l’ultima lacrima che le rimaneva sul viso..
“Adesso dormi che è tardi, domani andrà meglio, vedrai” aggiungo alzandomi dal letto e rimboccandole le coperte. Esco e vado in camera mia, buttandomi immediatamente sul letto. Prendo il telefono : le 03:45. Apro whatsapp, vado sulla sua chat : ultimo accesso alle 03:40, gli scrivo..
- Tini: Dormi?
Lui passa immediatamente online
- Jorge: Non proprio
- Tini: Cosa ti impedisce di dormire, Blanco?
- Jorge: Pensieri
- Tini: A che pensi?
- Jorge: A te
sorrido
- Tini: Io ti avevo detto di entrare, caro
- Jorge: Devi guadagnare la mia yoyiconda Stoessel
- Tini: Smettila di chiamarla così, ti prego
- Jorge: Ahahahah eh va bene
Aspetto qualche minuto, fisso lo schermo..
- Tini: Vieni qua
- Jorge: E poi?
- Tini: E poi ti abbraccio
- Jorge: E poi?
- Tini: E poi ti bacio
- Jorge: E poi?
- Tini: E poi ci addormentiamo abbracciati
Passa qualche minuto, lui è sempre online
- Jorge: Hai presente quella sensazione di vuoto tra le braccia?
- Tini: Sì
- Jorge: Ecco, io mi sento esattamente così adesso e ci siamo lasciati solo qualche minuto fa… ma che mi stai facendo Stoessel?
Sorrido
- Tini: Buonanotte capitano
- Jorge: Buonanotte cutie
Poso il cellulare sul comodino e mi metto a dormire.

IL MATTINO SEGUENTE
*squilla il telefono*
Apro faticosamente gli occhi allungando il braccio sul comodino, rispondo senza nemmeno vedere chi è..
Tini:” Pronto?” dico con voce assonnata
Ruggero:” Tini, dobbiamo vederci. Adesso.”
Tini:” Rugge..che è successo?”
Ruggero:” Vediamoci tra mezz’ora alla piazzetta, corri.”



*ANGOLO DELL’AUTRICE*
Sono felicissima di essere tornata. Purtroppo non ho tempo per commentare il capitolo quindi lascio a voi e spero che vi sia piaciuto. Le vostre recensioni all’ultimo capitolo mi hanno riempita di gioia, pensavo non ve ne importasse più nulla di questa storia. Un bacione e ci sentiamo presto. Vi voglio bene.

   
 
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