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Autore: heykurt    02/02/2016    4 recensioni
Quando Blaine si rifiuta di tornare assieme a lui, Kurt si sente crollare il mondo addosso. Blaine, sentendosi in colpa, chiede dunque al suo migliore amico Sebastian di stare vicino a Kurt ed assicurarsi che stia bene. A malincuore, Sebastian accetta, ma non può immaginare che quel conforto permetterà ad entrambi di conoscersi meglio e rivalutarsi in modi che non avrebbero mai creduto possibili.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Burt Hummel, Kurt Hummel, Santana Lopez, Sebastian Smythe
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 17










 


 

SOUNDTRACK

“Strange Things Will Happen” - The Radio Dept. ( https://www.youtube.com/watch?v=I3OT_BZpnno )

 

 






 


 

Maggio arriva più in fretta del previsto e con esso l'ansia per l'imminente diploma. Kurt e Sebastian hanno continuato con le ripetizioni di matematica e Kurt è felice di sapere che l'amico ha passato i test con un ottimo punteggio (anche se gli manca ancora l'ultimo, nonché il più temibile); anche le sue lezioni di guida sono diventate più piacevoli e tranquille e Kurt è fiero di poter affermare di essere un discreto guidatore. Certo, non è ancora pronto a sfrecciare a tutta birra in autostrada, ma almeno le macchine hanno smesso di suonargli perché troppo lento. La ristrutturazione del West Side è quasi del tutto ultimata e il capannone incomincia a ricordare di nuovo il vecchio locale che tanto amava.

La sua relazione con Rick va a gonfie vele e l'astio di Sebastian per la loro storia sembra essersi attenuato – senza contare il fatto che Kurt è diventato molto più discreto a riguardo e non lo informa più sulle varie uscite per evitare di farlo star male. La scusa di aiutare suo padre all'officina sembra reggere ogni volta.

Rick è un ragazzo d'oro, premuroso, gentile e di compagnia, e col tempo Kurt scopre di avere davvero molte cose in comune. Anche Burt si è affezionato a lui, tanto che lo ha invitato spesso a guardare le partite di football e baseball, organizzando una vera e propria postazione davanti alla tv, con guantoni giganti, cappellini e sacchetti di pop-corn, come se si trovassero davvero ad una partita.

Anche il suo rapporto con Blaine non sembra essere stato scalfito, ma non si sente ancora pronto a dirgli di Rick per paura della sua reazione. Sa che non frequenta nessuno e Sebastian, durante una delle serate 'DiCaprio', si è lasciato sfuggire che è tornato ad essere il centro di ogni loro conversazione. Kurt spera che, mostrandosi solo amichevole, senza dargli alcun motivo di pensare che ci sia altro, Blaine possa comprendere che rimanere amici sia la cosa migliore per entrambi. Se tentassero di instaurare di nuovo quel tipo di rapporto si rovinerebbe ogni cosa e Kurt non vuole che si distruggano quegli equilibri perfetti che hanno creato in quell'ultimo mese.

Sebastian, invece, non è più così rigido in sua presenza ed è diventato più parsimonioso con i soprannomi, il che è un sollievo, visto che alcuni si erano rivelati particolarmente offensivi per Kurt. Sono entrambi molto più rilassati quando sono assieme e non trovano più così strano rimanere appoggiati spalla contro spalla sul divano a guardare qualche vecchio film o uno stupido reality da poter criticare (la tv spazzatura si rivela essere un piacevole passatempo).


 

“Indovina domani che giorno è!” esclama Sebastian la mattina del 4 Maggio, raggiungendo Kurt al suo armadietto.

“Avete spostato la serata 'Mark Ruffalo' al sabato?” tenta Kurt “Sappi che sto cominciando a prenderci gusto, spero solo di non essere un peso per i tuoi genitori.”

“Un peso? Averti in casa per loro è una gioia. Parlano di te costantemente e credo che mia madre sia innamorata... e mio padre ti venera. Per lui sei perfetto in tutto; sei come una specie di Gandhi!” dichiara facendo ridere Kurt per quel paragone “Ma non parlavo di quello. E' il 5 Maggio.”

“E quindi..?”

Sebastian scuote la testa coprendosi il volto con le mani “E' il tuo compleanno, testina.”

“Oh. Si, lo avevo dimenticato. Gli ultimi 3 compleanni sono stati una merda totale: ad uno mi sono rotto il piede, ad un altro ho spaccato lo schermo del mio iPhone nuovo di zecca e durante quello dello scorso anno ho litigato con Blaine. Certo, poi ci siamo riappacificati ma ricordo di aver pianto per almeno sei ore di fila. Quindi scusami se non mi mostro entusiasta. E si può sapere come sai che è il mio compleanno? Te l'ha detto Blaine?”

“C'è una cosa chiamata Facebook, genio. Potrei averti stalkerato un poco per cercare qualche tua foto compromettente con cui ricattarti.”

“Nulla batterà le tue in calzamaglia Bas.” lo provoca Kurt facendogli l'occhiolino “Chiederò a tua madre di farmi qualche copia, giusto per averle sempre a portata di mano. Ogni volta che mi farai incazzare potrebbero scivolarmi di tasca e finire casualmente di fronte alla macchina di qualche nostro compagno di scuola.”

Sebastian punta le mani sui fianchi, facendo ruotare gli occhi “In cosa ti ho trasformato. Sei quasi più inquietante del pinguino di Wallace e Gromit. Comunque non è di questo che volevo parlarti. I tuoi compleanni passati potranno essere stati uno schifo totale, ma non quello di quest'anno! Per cui domani sei invitato a casa mia! Avevo optato per la festa a sorpresa ma purtroppo non riesco a tenere la bocca chiusa quindi piuttosto che fare una figuraccia e lasciarmelo sfuggire ho preferito dirti chiaro e tondo che ho preparato ogni cosa per renderlo il migliore compleanno di sempre!”

Kurt sorride addolcito, facendogli una carezza lungo il braccio “E' molto carino da parte tua ma... domani non posso proprio. Ho già preso un impegno con Rick. Mi porta fuori a cena e poi penso che noleggeremo un film. Hai già visto 'The Imitation Game'? Dicono che sia bello.”

“No, non l'ho visto.” risponde serio Sebastian “E la festa che ho organizzato?”

“Mi dispiace, sono mortificato ma non posso annullare tutto. Rick ha prenotato due settimane fa e sarebbe scortese dargli buca. Noi potremmo festeggiare assieme il giorno dopo...”

Sebastian alza le spalle, fingendo che non gli importi, ma gli si legge in faccia che è deluso “Okay, il 6 sei tutto mio però. Anche i miei e Jenah ci tenevano a farti gli auguri. Peccato, ero convinto di aver organizzato una cosa carina per una volta tanto.”

“Grazie, mi stai facendo sentire ancora più in colpa così. Dai, in fondo non cambia nulla se vengo in 5 o il 6 no? Sono pur sempre festeggiamenti Bas e non credere che non apprezzi tutto questo, anzi mi fa molto piacere e lo trovo adorabile, ma--”

“Mr. Bicipiti viene prima.” conclude rammaricato “Spero solo tu non voglia darmi buca anche il 6 però.”

Kurt afferra la sua mano, facendogli una carezza col pollice sul dorso “Prometto che ci sarò e passerò tutta la giornata con voi. Non vedo l'ora di sentire altri esilaranti racconti sulla tua infanzia!”

“No, quelli saranno banditi. Sarà una giornata dedicata solo ed esclusivamente a te e sai che non è da me offrire così spontaneamente tutte le attenzioni a qualcun altro, quindi apprezza lo sforzo immane che sto facendo.”

Kurt si alza in punta dei piedi e gli dà un rapido bacio sulla guancia, arricciando le labbra intenerito “Credimi, questa frase detta da te suona come 'Mi sono impegnato così tanto per organizzare ogni cosa al meglio che mi si spezzerebbe il cuore se tu non vedessi tutto il lavoro che ho fatto per rendere questa festa speciale per te'. Sono meglio di Google traduttore o sbaglio?” ghigna sorpassandolo.

“No, sei piuttosto pessimo come Google traduttore.” lo corregge Sebastian, seguendolo lungo il corridoio fino all'uscita della scuola “Posso darti un passaggio o il tuo principe azzurro passerà a prenderti a bordo di un destriero fatato che vomita arcobaleni?”

“Credo che per oggi sceglierò il tuo pick-up. Rick lavora, quindi mi dovrò accontentare.” scherza prendendolo sottobraccio.

“Sai, questo tuo attaccamento morboso potrebbe essere frainteso.” gli fa notare, vedendo che alcuni ragazzi li fissano perplessi ma incuriositi allo stesso tempo “E poi ti immagini le voci che girerebbero se sapessero che te la fai con uno più grande che potrebbe essere come Michael Douglass per Catherine Zeta-Jones, e nel contempo te ne vai in giro con me tenendomi a braccetto? Non è un po' inappropriato?”

“E da quando tu dai importanza a queste cose e soprattutto ti interessa del parere della gente? Stai cercando di fare il bravo ragazzo?”

Sebastian lo fulmina con lo sguardo scappando alla sua presa “Fare il bravo fa schifo e mi ha reso fottutamente noioso. Ti rendi conto che non faccio sesso da più di due settimane e non trovo più appagante masturbarmi pensando ad una threesome con Jack Falahee e Josh Holloway? Devi avermi fatto una specie di sortilegio come quell'elfo gay del film di Natale.”

“Non sapevo di queste tue strane fantasie e francamente preferivo continuare a rimanere all'oscuro.”


 

*


 

Il giorno del suo compleanno Kurt riceve un messaggio chilometrico dalla sua migliore amica Santana che non sente ormai da troppo tempo, con la promessa di andarlo a trovare una volta finita la scuola; in questa promessa è compresa una richiesta di un viaggio per festeggiare il diploma e la fine di un capitolo importante della loro vita. Anche Blaine e alcuni suoi compagni di scuola gli lasciano dei messaggi e Kurt si ritrova a sorridere quando, alla fine del messaggio del suo ex, nota con piacere che Blaine lo definisce 'amico mio'.

Suo padre gli ha comprato una torta gigantesca al cioccolato che hanno condiviso assieme a Rick nel pomeriggio. Anche la cena con Rick è andata alla grande e per la prima volta dopo tanto tempo Kurt pensa che quello sia uno dei giorni più belli della sua vita; venire coccolato e sentirsi importante per qualcuno è tutto ciò che aveva sempre desiderato. Temeva che dopo la storia con Blaine non potesse riprovare le stesse sensazioni e invece ora si sente di nuovo desiderato e capito, ed è tutto grazie a Rick.

L'unica cosa a lasciarlo un po' deluso è il messaggio che riceve da Sebastian. Visto tutto l'entusiasmo mostrato il giorno precedente, si aspettava qualcosa come una dedica speciale, ed invece si era limitato ad un banale 'tanti auguri'. Non sa se quel messaggio freddo abbia a che vedere col fatto che gli abbia dato buca, ma la cosa lo fa star male comunque.


 

A: Sebastian Smythe

Grazie. E' ancora valido l'invito per domani o ce l'hai con me?

A: Kurt Hummel

Non sono arrabbiato con te. Sei ancora con quello? Salutamelo.

A: Sebastian Smythe

No, 'quello' è andato via poco fa. Sei sicuro che sia tutto okay?

A: Kurt Hummel

Certo. Comunque per domani è tutto confermato. Io e Jenah abbiamo organizzato un party in piscina quindi portati il costume da bagno! E non dire che la tua pelle è troppo delicata per essere esposta al sole perché non varrà come scusa e in acqua ti ci butto che tu lo voglia o no.

A: Sebastian Smythe

Non volevo oppormi :) Allora ci vediamo domani, grazie ancora per il tuo entusiasmante messaggio di auguri.

A: Kurt Hummel

Colgo del sarcasmo o sbaglio? Passo a prenderti alle due, dopo pranzo. Ricorda il costume!

A: Sebastian Smythe

Si, signore! Comunque non serve che passi a prendermi, posso venire da solo. Chiedo a papà di prestarmi la macchina, se si fida.

A: Kurt Hummel

Nah, non rischiare di ridurla a brandelli. Vengo io, passo e chiudo ;)


 

Quella notte Kurt non riesce a chiudere occhio. Non fa altro che ripensare alla fantastica giornata trascorsa in compagnia di Rick, al modo in cui lo stringeva a sé sul divano e lo baciava come se fosse l'ultima cosa che gli restasse da fare nella vita. Il vero motivo della sua insonnia però è che nel contempo non riesce a smettere di pensare a Sebastian, al modo secco e distaccato con cui gli aveva augurato buon compleanno e al fatto che sembri avercela ancora con Rick.

Non ha intenzione di abbandonarlo ora che ha il ragazzo, ma vuole solo che comprenda che nella sua vita è entrata un'altra persona e che non può essere il centro del suo universo. Gli vuole molto bene, ma è palese che non provi simpatia per Rick e Kurt non vuole che ci sia astio tra loro. Vorrebbe addirittura organizzare una cena con entrambi per poterli far conoscere meglio; Sebastian è il suo migliore amico e gli piacerebbe poter condividere ogni cosa con lui senza dover temere un commento acido sul fatto che nel giro di pochi anni gli toccherà fargli da badante o cattiverie simili.

Non sa cosa aspettarsi dalla festa organizzatagli dagli Smythe, ma dopo quei messaggi non è più così entusiasta di parteciparvi. Non che non voglia trascorrere del tempo con loro (i genitori di Sebastian lo adorano, Jenah è ormai diventata la sua 'partner in crime' ed Ethan, il fratellino più piccolo, lo cerca in continuazione per giocare e gli mostra costantemente i suoi disegni, chiedendogli pareri), ma l'idea che Sebastian possa risultare distante lo mette in agitazione.

Quando si sveglia nota con dispiacere che l'agitazione non è passata minimamente, anzi si è addirittura moltiplicata. Durante tutta la mattina suo padre è costretto a sopportare i suoi continui sbalzi d'umore e il fatto che specifichi che non lo aveva visto così in ansia nemmeno per l'appuntamento con Rick, non lo aiuta a rendere le cose più facili. Si rende conto da solo che quell'ansia è ingiustificata, ma non riesce a controllarla.

Quando mancano pochi minuti all'arrivo di Sebastian (è quasi sempre puntuale e non vuole farsi trovare impreparato proprio il giorno della sua festa dopo che, a sua detta, si è impegnato tanto per organizzarla), butta tutti i suoi effetti personali -costume e un cambio, inclusi- nella sua borsa a tracolla che utilizza solitamente per la scuola e si dà un'ultima sistemata. Ha optato per uno dei suoi innumerevoli jeans neri attillati e per una camicia viola scuro, lasciata fuori dai pantaloni e appena sbottonata sul petto. Uscire con Rick gli ha dato più sicurezza e non si sente più così imbarazzato per il suo corpo (il semplice fatto che abbia accettato un party in piscina ne è la riprova).

Alle due spaccate Sebastian suona alla porta e Kurt, prima di aprire, lo osserva per qualche secondo dallo spioncino: si sta specchiando sullo schermo del suo cellulare, passandosi la mano tra i capelli per buttarli all'indietro e Kurt nota un sorriso di approvazione quando questi rimangono quasi in piedi dandogli un'aria sexy. Scuote la testa, divertito, e spalanca la porta di scatto costringendo l'altro ad abbassare rapidamente il cellulare.

Sebastian si appoggia con disinvoltura allo stipite della porta col gomito e lo squadra da capo a piedi, leccandosi le labbra “Guarda che è una cosa informale.” osserva non riuscendo però a staccargli gli occhi di dosso.

“Infatti? Non sono vestito elegante! Più casual di così! Sapevo che avresti avuto da ridire pure su questo.” controbatte chiudendosi la porta alle spalle “Tanto nel giro di un'ora sarò mezzo nudo.” aggiunge aprendo lo sportello del pick-up dell'amico.

A Sebastian va di traverso e lo guarda come se avesse appena detto la cosa più sconcertante del mondo “Come scusa?”

“La piscina!?” gli ricorda Kurt con ovvietà “Spero solo che questa non sia una trappola e che tu e Jenah non abbiate costruito una specie di catapulta per farmi finire in acqua nel modo meno delicato possibile.”

“Grazie per l'idea, ci penserò per la prossima volta.” scherza l'altro mettendosi al posto di guida “Comunque ho reagito così perché credevo che in un momento di debolezza mi stessi proponendo qualcosa di strano.” specifica poi accendendo il motore.

Kurt gli rivolge uno sguardo complice, non riuscendo a contenere una risata “Credevi o speravi?” lo stuzzica.

“Credevo. Continui ad essere la mia ultima scelta Hummel... Penso che cederei se improvvisamente tutti i ragazzi sulla faccia della Terra mi rifiutassero, ma sappiamo entrambi -tu meglio di me- che non sono un tipo a cui si dice no tanto facilmente.”

“Io ti ho detto no più di una volta se ben ricordo e non mi sembra di aver mai riscontrato alcuna difficoltà nel respingerti.” ride, vedendolo in serie difficoltà.

“Ma tu hai qualche problema Hummel. Voglio dire, hai a disposizione questo ragazzo affascinante ed innegabilmente mozzafiato e mi dici no? Sei tu quello che ha bisogno di un bravo oculista.” si pavoneggia gonfiando il petto.

Kurt alza un sopracciglio interdetto “Ti voglio far notare che ti sei contraddetto nell'arco di dieci secondi. Prima mi dici che io sarei comunque la tua ultima scelta e che non sei interessato a me, e poi che potrei averti a disposizione ma non ne approfitto. Dovresti usare meglio le parole la prossima volta o ogni cosa che ti uscirà dalla bocca non sarà credibile.”

“Invecchiare ti ha reso più irritante, lo sai? E comunque non crederai di arrivare a casa mia così! Prendi questa...” dice porgendogli una benda nera.

“Che dovrei farci con questa?”

“Mettitela sugli occhi, voglio che sia una cosa d'impatto, quindi indossala e non fare storie.”

Kurt è un po' titubante, ma alla fine acconsente timoroso “Non è che quando me la tolgo mi ritrovo in qualche bordello, vero?”

“No, ci stanno tutti aspettando a casa mia, ma siccome ho speso ben due giorni per fare tutto, voglio godermi per bene la tua reazione perché sono certo che, dopo aver visto cosa ho fatto per te, mi perdonerai per tutto quello che ti ho fatto passare.”

“Ah quindi la festa è solo un modo per espiare le tue colpe? Speri che, così facendo, io chiuda un occhio per tutte le volte che ne hai combinata una? Beh, non credere che funzioni Sebastian.” sogghigna posizionando la benda sugli occhi “D'altronde ieri non ti sei sprecato per farmi gli auguri, quindi penso che in fondo non ti importasse così tanto del mio compleanno. Non che la cosa mi abbia fatto star male, insomma, non ho quattro anni, però mi sarei aspettato qualcos'altro...”

“Uh adesso ho capito perché sembri in piena fase mestruale! Sei incavolato per quel messaggio, lo sapevo! Sei tu che mi hai dato buca per uscire con uno che puoi scoparti quando ti pare...” a quelle parole Kurt sbuffa contrariato “Quindi non prendertela se dopo tutto quello che avevo preparato mi sono stizzito un po'.”

“Quindi ammetti di essertela presa.” risponde Kurt facendola passare più come un'affermazione che una domanda.

“Non me la sono presa perché tu hai preferito uscire con quel belloccio del bar, me la sono presa perché ho speso un sacco del mio prezioso tempo ad allestire una cosa per una persona a cui forse non frega niente.” ribatte tenendo gli occhi fissi sulla strada come se avesse paura di vedere la reazione di Kurt, anche se con la benda non dovrebbe intimorirlo.

“Hey quando ho mai detto che non mi importava? Avevo un impegno e non potevo disdire, sarebbe stato maleducato. Ti giuro che mi dispiace non essere venuto ieri ma adesso sono qui, quindi non vedo perché dobbiamo discutere Bas. Abbiamo passato questo ultimo mese in completa tranquillità, vediamo di non ritornare ai nostri soliti battibecchi quotidiani da vecchia coppia sposata, perché sono dannatamente frustranti.”

Sebastian abbozza un sorriso “Vecchia coppia sposata, eh? Sai, non sono ancora pronto ad impegnarmi.”

“Cretino, hai capito che intendevo. Non mi è molto chiaro questo meccanismo della benda ma visto che sembri tenere tanto a questa festa vedrò di non scombinarti i piani.” borbotta appoggiandosi al finestrino, certo che Sebastian stia ghignando per avere quella posizione di controllo.

Quando Kurt sente il pick- up rallentare è ormai certo di aver perso la cognizione del tempo ed ha seriamente paura di non trovarsi a casa Smythe ma in qualche luogo di perdizione scelto accuratamente da Sebastian. Ma non appena il ragazzo gli apre lo sportello sente quattro mani afferrarlo per entrambi i bracci e riconosce subito la voce di Jenah, che lo tranquillizza immediatamente.

“Alla fine ti ha costretto a mettere la benda.” commenta dandogli un rapido abbraccio, lasciandolo poi nelle mani di Sebastian.

“Ottengo sempre quello che voglio.” replica il fratello con una certa arroganza e presunzione, premendo una mano sulla schiena di Kurt per condurlo fino al punto desiderato.

“Se mi butti in piscina vestito giuro che te la faccio pagare.” lo ammonisce intrecciando la mano con la sua (in tal caso, avrebbe fatto finire in acqua pure lui).

Sebastian fa cenno a Jenah di avvicinarsi ai loro genitori e ad Ethan e si porta l'indice alle labbra per intimare loro di fare silenzio “Sei pronto? Tieniti forte, non preoccuparti di piangere.”

Kurt si fa sfuggire una risata “Vedrò di trattenere la commozione.”

“Ora ti tolgo la benda ma tu non aprire gli occhi fino al mio tre, d'accordo?” gli chiede e Kurt si limita ad annuire, sentendo poi Sebastian sfilargli quel pezzo di stoffa dalla faccia “Bene, uno... due... tre. Puoi aprili!” esclama euforico.

Kurt istintivamente si porta una mano sulla bocca, ritrovandosi a sorridere ampiamente contro di essa. Gli Smythe sorreggono un enorme cartellone con scritto “Al migliore dei compleanni” con una miriade di loro foto assieme che Ethan era solito scattargli quando andava a trovarli. Sia Catherine che Robert indossano una canottiera e dei pantaloncini corti, mentre Jenah ed Ethan sono già pronti con i loro costumi da bagno. Sull'intera facciata che fronteggia la piscina hanno appeso una serie di lettere per formare le parole 'Happy Birthday Kurt' e improvvisamente gli torna in mente il compleanno passato con entrambi i suoi genitori quando era più piccolo. Vi sono palloncini e festoni sparsi ovunque e un grande buffet allestito a bordo piscina con pasticcini e cibi salati.

“Buon compleanno!!” urlano tutti all'unisono e Sebastian mette un braccio attorno al collo di Kurt, sorridendogli “Allora? Che ne pensi? Non sapevo se addobbare le finestre con dei boa di piume fucsia ma poi ho pensato che non li avrei più rivisti e che sarebbero diventati parte del tuo abbigliamento quotidiano quindi-”

Kurt non gli lascia finire la frase e si getta tra le sue braccia immergendo il viso nell'incavo tra collo e spalla, stringendolo così forte a sé da fargli mancare il respiro.

“Ah, ti senti in colpa ora?” scherza dandogli una pacca amichevole sulla schiena, un po' impacciato per quell'improvviso slancio di affetto “Forse ti aspettavi qualcosa di diverso visto come te l'avevo venduta bene, ma spero che tu apprezzi comunque lo sforzo.”

“E' ovvio che apprezzo! È anche meglio di quello che mi aspettavo a dire il vero! Grazie mille...” sussurra dandogli un bacio sulla guancia, prima di raggiungere gli Smythe per ringraziare anche loro “Oddio, non ricordavo nemmeno questa cosa...” osserva guardando una sua foto con Sebastian sul dondolo sotto il portico.

“L'ho scattata due settimane fa. Me lo ricordo perché mi avete completamente ignorato per tutto il giorno.” protesta Ethan “Spero che le foto ti piacciano. Ho scelto quelle che secondo me erano le più belle e che mi ricordavano l'album di nozze dei miei genitori.”

Sebastian tossisce nervoso dando una piccola spinta al fratello con la gamba “Certo che gli piacciono. Guarda che bene che sono venuto in tutte.” commenta.

“Sempre modesto.” osserva Catherine “Non so da chi abbia preso, giuro.”

“Sono decisamente meglio delle foto in veste di Peter Pan, però, lo devo riconoscere.” lo prende in giro Kurt.

“Ah ah, molto spiritoso. Invece che parlare delle mie umilianti foto perché non ci facciamo un tuffo?” propone sfilandosi in tutta fretta la maglia, scoprendo il suo fisico invidiabile “Avrei voluto invitare qualche mio amico per rendere il party più coinvolgente ma poi ho pensato che era meglio fare una cosa in famiglia e--”

“In famiglia eh? Sono parte della famiglia adesso?” ridacchia Kurt mentre il padre di Sebastian gli dà una pacca sulla spalla in maniera confidenziale.

“Una specie, si.” farfuglia Sebastian abbassandosi anche i jeans, rimanendo in costume da bagno. Il costume è blu elettrico e risalta perfettamente sulla sua carnagione abbronzata “Vuoi avere l'onore di buttarmi in piscina e vendicarti di quel giorno alla baia? È la tua occasione Lentiggini.”

Kurt lo squadra da capo a piedi con una certa malizia e Sebastian, spaventato, si lancia in tutta fretta in acqua per non rischiare di beccarsi uno spintone che sarebbe stato tutt'altro che delicato, considerando lo sguardo vendicativo dell'amico.

“Sei un codardo.” ride Kurt mentre i genitori di Sebastian si sistemano sugli sdrai a bordo piscina e Jenah si butta in acqua a sua volta. Ethan nel contempo prende la sua polaroid e si mette a scattare delle foto per aggiungerle al suo personale album di ricordi.

“Kurt?” lo richiama la signora Smythe indossando degli occhiali da sole all'ultima moda “Dopo cena non credere di sfuggire ai regali e alla fantastica torta di compleanno che Sebastian ha fatto per te. Ha passato un'intera giornata in cucina. Non dirgli che te l'ho detto ma ha sempre avuto un talento per i dolci; gli vengono davvero bene.”

“Non era necessario.” risponde imbarazzato Kurt, però felice allo stesso tempo che si sia preoccupato tanto per rendere il tutto speciale. Robert non fa altro che lanciare sguardi a lui e poi a suo figlio, facendogli dei sorrisi equivochi che Kurt non sa bene come interpretare, ma è ormai evidente che abbia una certa simpatia per lui e che approvi appieno il suo rapporto con Sebastian. Sempre che rapporto si possa definire.

“Hai intenzione di rimanere tutto il giorno con quel muso da sfigato a bordo piscina?” lo sprona Sebastian facendogli cenno di raggiungerlo.

“Sebastian Xavier Smythe!” lo bacchetta sua madre abbassandosi gli occhiali sulla punta del naso e lanciandogli un'occhiataccia “Scusati!”

“Non si preoccupi.” la rasserena Kurt (fatica ancora a darle del tu nonostante siano diventati piuttosto intimi) “Lo fa solo perché spera di attirare la mia attenzione.” lo provoca arricciando il naso. Cercando di essere il più disinvolto possibile inizia a sbottonarsi lentamente la camicia; gli Smythe sono tornati a prendere il sole, Ethan si è fiondato sul buffet e Jenah sta nuotando senza prestare attenzione. L'unica persona che non gli toglie gli occhi di dosso è Sebastian; Kurt li percepisce su di sé anche se cerca di fingersi indifferente, ma man mano che la sbottona, tutte le sue sicurezze vacillano.

“Hai bisogno di una mano Hummel?”

“No, ce la faccio da solo, ti ringrazio.” risponde con un sorriso forzato sfilandosela e appoggiandola su uno dei lettini “Non fare commenti.” aggiunge a denti stretti sperando di non attirare l'attenzione degli altri, armeggiando con la zip dei jeans.

Sebastian si è aggrappato al bordo della piscina, col mento appoggiato alle mani giunte e sembra impaziente di godersi lo spettacolo, il che non lo aiuta di certo a sentirsi a suo agio. Senza indugiare oltre Kurt abbassa i jeans sistemandoli sopra la camicia, sentendo le guance accaldarsi appena.

Sebastian osserva ogni centimetro della sua pelle, ogni minimo dettaglio, ogni sua curva e rimane imbambolato a fissarlo, come se non avesse mai visto nulla di più bello. Kurt avanza lentamente verso la scaletta della piscina coprendosi il petto con le mani e tenendo la testa bassa, mentre l'amico continua a guardarlo.

Sebastian si sente strano e la cosa che lo turba realmente è il fatto che stia pensando davvero che Kurt sia attraente. Non c'è una sola cosa che non gli piaccia del suo corpo e realizzare che il cuore in quel momento sta battendo forte per lui è destabilizzante.

Non fa in tempo a spostarsi verso Kurt che si ritrova con la testa premuta sott'acqua e nel momento in cui riemerge in superficie, Jenah sta ridendo “Dovresti vedere la tua faccia! Sembra che stai in astinenza da una vita.” lo prende in giro “Ed asciugati la bava alla bocca, non vorrai mica che si faccia strane idee.”

“Stavo solo controllando che non cadesse per le scale visto che ha l'agilità di una foca monaca.” controbatte Sebastian cercando di spostare il fulcro del discorso “Hummel ti sei incollato alla scaletta per caso? Vieni qui.”

“Non sono molto bravo a nuotare, dammi tempo. Secondo te perché ero terrorizzato all'idea che volessi buttarmi giù dalla barca? Non è che non sono capace, ma non sono nemmeno Phelps.”

Sebastian schizza dell'acqua addosso a Jenah fulminandola, e raggiunge Kurt velocemente buttando la testa sott'acqua per sistemarsi meglio i capelli all'indietro “Dai, ti tengo io se hai paura. Pensavo che fosse una cosa carina passare il pomeriggio in piscina e poi cenare tutti assieme davanti alla televisione raccontandoci vecchie storie. Ma se sapevo di questa tua fobia dell'acqua potevo inventarmi qualcos'altro. Mi pareva che fossi in grado di nuotare quel giorno...”

“Non ho la fobia dell'acqua, ho solo bisogno dei miei tempi. E quel giorno ero talmente nel panico che mi sono aggrappato in tutta fretta al tuo rottame, se ben ricordi. È tanto profonda qui?” chiede arrivando all'ultimo scalino.

“Non si tocca, ma non rischi di morire annegato fifone. Dammi la mano e reggiti a me.” gli suggerisce Sebastian tendendogli il braccio.

Kurt scuote la testa “Mi aggrappo qui, tranquillo.” dice lasciando finalmente la scaletta, aggrappandosi a bordo piscina “Ora mi stacco, ho solo avuto una brutta esperienza da piccolo.” ridacchia anche se è per mascherare il suo nervosismo.

“Tranquillo dolcezza, ti sorreggo io...” gli sussurra gentilmente Sebastian posando una mano sul suo fianco per attirarlo a sé.

Quel semplice contatto basta per far impazzire Kurt che con un movimento brusco si volta verso di lui più per respingerlo che per avvicinarsi, ma ottiene l'effetto contrario; per non rischiare di andare giù a picco attorciglia un braccio attorno al collo di Sebastian, posando una mano sul suo petto, ritrovandosi ad un centimetro dalla sua faccia, tanto da far sfiorare i loro nasi.

“Tutto okay?” gli chiede Sebastian stringendolo con una presa più sicura sulla vita “Ti tengo io. Vedrai che è più semplice del previsto.”

“Guarda che so nuotare.” protesta Kurt indietreggiando un poco col viso.

“Okay.” mormora l'amico lasciandolo andare.

Kurt di scatto porta anche l'altro braccio attorno al suo collo, facendo aderire i loro petti ed intrecciare le loro gambe “No okay non lasciarmi.” dice tutto d'un fiato, come se si trovasse sul bordo di un precipizio. La pelle di Sebastian è liscia e calda e Kurt non si rende nemmeno conto di aver fatto scorrere la mano lungo la sua schiena, facendo scivolare i loro colpi l'uno contro l'altro “Dammi solo un momento.”

“Tutto il tempo che vuoi tesoro. Se non penso che sei tu, è anche piacevole avere un corpo bagnato contro di me.” sghignazza facendo inevitabilmente arrossire Kurt.

“Sei un maiale.”

“Beh? Insomma, tu sei...” non vuole dirgli che lo trova seriamente attraente perché non ci tiene a dargli altri motivi per ricattarlo, le foto bastano e avanzano “...sei un po' troppo mingherlino e devi assolutamente prendere il sole perché sembri appena uscito da un film di Tim Burton. Immagino quanto sia frustrante per te essere praticamente trasparente, quasi quanto dev'essere stato traumatizzante per Edward Mani di Forbice non potersi masturbare per tutta la vita.”

Kurt per quanto ci provi non riesce a contenere una risata “Sei un coglione.” commenta appoggiando la fronte contro quella dell'altro “E comunque, per la cronaca, non sei male nemmeno tu.” aggiunge facendogli l'occhiolino “I tuoi tentativi di mostrare disinteresse per me si rivelano sempre più fallimentari.”

“Dovrò lavorarci allora.” risponde con un filo di voce passandogli la mano bagnata tra i capelli “Dovresti smetterla di conciarteli come se stessi andando a conoscere i futuri suoceri, ti stanno meglio quando sono scompigliati.” afferma “Perché sorridi?”

“Perché quando ero piccolo mia mamma me li metteva in disordine di proposito. Ricordo che io mi arrabbiavo da morire e le dicevo che quelli di James Dean erano sempre perfetti e i miei dovevano essere come i suoi.” sorride ricordando quei momenti felici “Era bello passare il tempo con lei. I compleanni trascorsi in sua compagnia sono stati i più importanti e fantastici della mia vita ed è forse quello il vero motivo per cui odio così tanto questo giorno. Perché non c'è più lei... Quelle che ti ho detto l'altro giorno erano solo delle motivazioni stupide e superficiali.”

Sebastian lo sta ascoltando in silenzio, tenendolo ancora stretto sulla vita e istintivamente lo abbraccia forte, accarezzandogli la nuca “Mi dispiace. Posso solo immaginare come può essere stato per te in tutti questi anni e ti giuro che sto provando a renderla una giornata speciale ma a quanto pare ho già fallito con la storia della piscina.”

“Scusami...”

“Perché ti scusi?” gli domanda Sebastian corrugando la fronte, interrompendo l'abbraccio.

Kurt si rende conto di aver sfruttato quella storia solo per ottenere le attenzioni di Sebastian e viene immediatamente sommerso dai sensi di colpa “Sono una persona orribile.” commenta abbassando lo sguardo con vergogna “Sono la persona più ripugnante sulla faccia della Terra.”

“Perché..?” insiste Sebastian sempre più perplesso dalla sua reazione.

Kurt, sempre tenendo un braccio attorno al suo collo, allunga l'altro dietro di sé facendogli capire di voler raggiungere il bordo piscina per risalire “Devo andare al bagno.” si inventa, facendo presa sulle braccia per poter uscire dalla vasca.

“Hummel? Tutto bene?” insiste l'altro ragazzo. Salendo a sua volta, prende un asciugamano per asciugarsi, passandone uno a Kurt “Vieni, andiamo in quello di camera mia.” aggiunge convinto che si stia sentendo male.

“Vi andate già ad appartare?” li stuzzica Jenah ricevendo uno sguardo di rimprovero da parte dei suoi genitori “Chiedevo! Vedete di non dare troppo spettacolo, ci sono bambini qui.” continua indicando il fratellino impegnato a fotografare gli Smythe che prendono il sole.

Sebastian le fa il dito medio, facendola ridere, e spinge Kurt sin dentro casa facendogli cenno di seguirlo “Sei sicuro che sia tutto okay?” gli chiede una volta arrivati al piano di sopra “Perché hai detto quelle cose prima?”

“Sono una persona orribile e basta, Seb. Io ho- dio, sono un insensibile approfittatore.”

Sebastian ghigna “Strano, quello credevo di essere io.” cerca di sdrammatizzare la situazione “Vuoi dirmi il perché? Guarda che non ti faccio uscire da questa stanza fino a che non me lo hai spiegato. E' per la cosa di tua madre..?” tenta sperando di riuscire ad ottenere una risposta soddisfacente.

Kurt si copre il viso con entrambe le mani, sospirando “Non so neanche come mi sia passato per la testa di dirtelo. Tu che mi compatisci e...”

“Hey, frena un attimo! Non ti sentirai mica in colpa per avermi raccontato quella cosa personale? Insomma, sai che puoi sfogarti quando vuoi con me e anche se riconosco che è un argomento piuttosto delicato non ti devi sentire in colpa per aver esternato quello che provavi.”

“Il problema è il motivo per cui l'ho fatto. Sono senza cuore, una persona veramente disgustosa.” continua a ripetere scuotendo la testa “Vedi Bas, io l'ho detto perché volevo che tu mi compatissi. Volevo che mi abbracciassi e che mi stessi vicino e sapevo che l'unico modo per farlo era raccontarti la solita storiella deprimente. Lo so, non ha senso e sono una persona ripugnante. Ho usato una cosa così personale e delicata per avere delle attenzioni diverse da parte tua e... Dio! Non avrei neanche dovuto desiderarle. E' solo che con Rick è diverso ed essere qui oggi è davvero speciale per me. Stare con la tua famiglia mi fa ricordare quello che ho passato con la mia ed è bellissimo. Ed ora sto rovinando tutto come mio solito.” sussurra cercando di trattenere le lacrime “Hai ragione quando dici che sono una drama queen e ho qualche problema.”

Sebastian abbozza un sorriso e lo avvicina a sé afferrandolo per il bordo dell'asciugamano, stringendolo poi tra le sue braccia “Smettila di incolparti per ogni cosa. Non c'è niente di male nel desiderare delle dimostrazioni di affetto e queste dovrebbero venire spontanee quindi forse il vero problema sono io che non ti ho mai dimostrato quanto conti per me. Se sono trattenuto non è perché sono senza cuore come credi” Kurt sorride contro la sua spalla e Sebastian percepisce che non è più rigido come in piscina, ma si sta lasciando andare “è solo che fa parte del mio carattere.”

“Ma non dovevo usare quella storia per farti compassione. Mia madre mi odierebbe per questo.”

“Io non credo sai? Anzi penso direbbe 'L'avrei fatto anche io al tuo posto! Insomma come si fa a resistere ad un ragazzo così straordinariamente perfetto? Finalmente mio figlio si dà da fare!'”

Kurt indietreggia un po' col busto, sollevando lo sguardo verso di lui, increspando le labbra “In effetti sei tu che hai seri problemi Sebastian. Dovrebbero creare dei centri per disintossicarsi dall'egocentrismo.”

“In ogni caso sappi che questi abbracci erano sentiti.” ci tiene a precisare “Però ti ripeto che-”

“Se lo dico a qualcuno me la farai pagare, lo so.” completa la frase Kurt, asciugandosi gli occhi lucidi.

“Dai, torniamo di sotto piagnone.” lo apostrofa mettendogli un braccio attorno alla vita “E giusto perché tu lo sappia...” continua radiografandolo da capo a piedi “Sei una favola senza questo coso addosso.”

“Ah si?” sorride Kurt ammiccando “Credevo di essere troppo pallido e mingherlino per essere considerato carino.”

“Touché.”








 


 

N/A

Questo è uno dei capitoli che ho deciso di interrompere a metà per approfondire meglio nel prossimo il resto della festa :P Confesso che il prossimo è anche uno di quelli che ho preferito scrivere perché c'è un'intera scena dal punto di vista di Sebastian...... e con questo non aggiungo altro lol


 

A sabato con l'aggiornamento! :*


 

   
 
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