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Autore: its_just_me    02/02/2016    2 recensioni
“Malfoy, ancora tu?”
“Granger, che piacere rivederti.” Si fermò, le spalle appoggiate al muro e una finta espressione annoiata sul volto. Ma tutto ciò non serviva mai a niente, ogni volta che si incontravano, lei da Caposcuola e lui da anima in pena, il cuore del ragazzo minacciava di fermarsi, proprio come quello della ragazza. Entrambi sapevano da tempo il perché. “Cos’hai portato oggi?”
La Granger, da buon Caposcuola qual’era, avrebbe dovuto cacciarlo nel suo dormitorio. Ma non era casuale il loro incontro, non lo era più da settimane ormai.
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Aveva perso il conto di quante sere avesse sprecato, vagando come tutti i fantasmi che abitavano Hogwarts, senza scopo.

Già, perché lui non aveva più uno scopo, forse non lo aveva mai avuto in realtà. In ogni momento della sua giovane vita aveva creduto di fare qualcosa perché lo volesse, non accorgendosi che tutte le sue scelte erano già state decise a tavolino. Così come il suo futuro, ma forse non aveva neanche più quello.

Non biasimava nessuno per il modo in cui veniva trattato, un emarginato da cui stare alla larga per tenersi la vita. Ormai non ci faceva neanche più caso, tutte quelle occhiate piene di disgusto che riceveva dai tanto perseguitati Mezzosangue lo stavano facendo passare da carnefice a vittima. Anzi, lo avevano già fatto a meraviglia.

Rise, si era accorto solo ora di quanto il Karma stesse giocando bene le sue carte.

Nonostante la guerra fosse finito da molti mesi e la scuola fosse ricominciata, anche se con molte difficoltà, si sentiva ancora osservato, messo alla prova da qualcuno che aspettava solo la sua prima scelta sbagliata per farlo fuori.

Scelte sbagliate, quante ne aveva fatte. Sarebbe dovuto scappare immediatamente dopo aver capito da quale parte il vento stesse tirando, ma non lo aveva fatto. Forse per codardia, come ogni serpe che si fosse mai vista, forse per non voler deludere ancora i suoi genitori, che avevano dato di tutto pur di salvarlo ma che non avevano ricevuto lo stesso trattamento dal momento che si trovavano ad Azkaban.

“Malfoy, ancora tu?”

“Granger, che piacere rivederti.” Si fermò, le spalle appoggiate al muro e una finta espressione annoiata sul volto. Ma tutto ciò non serviva mai a niente, ogni volta che si incontravano, lei da Caposcuola e lui da anima in pena, il cuore del ragazzo minacciava di fermarsi, proprio come quello della ragazza. Entrambi sapevano da tempo il perché. “Cos’hai portato oggi?”

La Granger, da buon Caposcuola qual’era, avrebbe dovuto cacciarlo nel suo dormitorio. Ma non era casuale il loro incontro, non lo era più da settimane ormai.

“Non so se ti piacerà, è babbano.” Si avvicinò a lui, sedendosi a terra. “Non fare lo schizzinoso, è tutto ciò che i miei hanno lasciato a casa. Non appena li trovo posso chiedergli se hanno qualcosa di più adatto ai tuoi gusti.”

Nel breve periodo di conoscenza Draco aveva imparato che i genitori della Grifondoro erano un argomento delicato per lei, per questo abbassò lo sguardo sentendosi un po’ in colpa per averli tirati in mezzo.

“No, va benissimo. Almeno tu mi rivolgi la parola.”

“Siamo in due mio caro.” Dalla fine della guerra, per l’esattezza da quando Hermione aveva rifiutato la proposta di Ron, quest’ultimo non le rivolgeva più la parola. Di conseguenza anche Ginny, Harry e il resto della sua Casa le girava al largo.

“Non ti hanno ancora riammessa nel club?” Hermione scosse la testa. “Fammi vedere che cos’hai.”

La ragazza prese la sua borsa, quella piccola pallina di stoffa senza fondo che adorava, e ne estrasse un libro non molto grane ma neanche della dimensione che il Serpeverde giudicava ‘normale’. Sulla copertina color bordeaux campeggiava il titolo dell’opera, le lettere che lo formavano non erano più marcate come dovevano esserlo state una volta e alcune non c’erano neanche più.

“Le avventure di Tom Sawyer, è un classico ma mi piace molto.” Lo disse con orgoglio.

“Che strano, dopotutto a te non piace leggere.” Era ironia quella che aveva appena fatto Malfoy? Hermione stentava a credere alle sue orecchie. In tutti quegli anni non lo aveva mai visto scherzare senza che offendesse qualcuno, non credeva ne fosse capace. Come si sbagliava. “Ad ogni modo, sono davvero stanco. Non credo riuscirei a leggere anche solo qualche riga stasera.”

“Oh.” Il sorriso della ragazza si spense un po’, le piaceva passare le serate con lui invece che a fare incubi dai quali nessuno l’avrebbe destata. “Allora, credo che dovresti andare a dormire.” Si alzò in piedi, pulendosi la gonna con le mani.

“Non ho detto questo.” La tirò per un braccio in modo che fosse nuovamente vicina a lui, o meglio, sopra di lui.

“D-draco, che fai?”

“Ripetilo.”

“Draco.” Questa volta ebbe maggior sicurezza nel pronunciare quelle cinque lettere.

“Al diavolo..” Si buttò sulle labbra della ragazza come un assetato fa con l’acqua, le loro bocche si muovevano velocemente come se avessero voluto recuperare tutto il tempo perduto.

“Come mai tutto questo tempo? Stai perdendo colpi?” sorrise sulla bocca del Principe delle serpi.

“Ora ti faccio vedere come perdo colpi.” Attaccò di nuovo le loro bocche, questa volta più dolcemente.

Si alzò in piedi, con lei in braccio, e camminò fino a una delle tante aule vuote.
La poggiò sulla cattedra ed Hermione non ebbe il tempo di aprire bocca che entrambe le loro maglie erano volate a terra.
Draco passò al collo della ragazza, a suo parere perfetto con le piccole lentiggini e la pelle chiara, e si assicurò di lasciare tante piccole chiazze rosse, alcune non troppo piccole.Lei prese coraggio e si disfò della parte inferiore delle loro divise con un incantesimo non verbale.
Arrossì quando vide l’effetto che tutto ciò stesse avendo sul ragazzo.

Non sprecarono altro tempo, l’aveva fatto troppo a lungo, e i loro corpi si unirono.
Finalmente entrambi sentirono quella sensazione di completezza che bramavano da tempo.

Durò a lungo, molto a lungo, fino a quando la passione non ebbe la meglio su entrambe e li lasciò ansanti e sudati.

“Avresti dovuto farlo molto tempo fa, Draco.” Sorrise baciandogli la spalla nuda.

“Già, ma ho intenzione di mettermi in pari presto.”

Non ci fu bisogno di specificare quanto presto fece il giovane Malfoy a recuperare nelle sue mancanze, i quadri scandalizzati nei corridoi potrebbero testimoniare perfettamente.




Spazio me.

questa è la mia prima one-shot, spero che vi piaccia.
qualunque cosa vogliate dirmi a proposito sentitevi liberi di farlo.
   
 
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