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Autore: elichan_    03/02/2016    0 recensioni
Cosa succederebbe se Mika e Slaine andassero nella stessa scuola?
Crossover tra Owari no Seraph e Aldnoah.Zero (e apparizione speciale di Mikulio di Tales of Zestiria)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Mikaela Hyakuya, Yūichirō Hyakuya
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccolo qua, seduto al tavolo di un bar con accanto il suo ragazzo e di fronte a lui altri due ragazzi. Uno, Inaho, frequentava la classe "Adolescenti Che Devono Salvare Il Mondo, Mentre Gli Adulti Non Si Sa Cosa Facciano" con Yuu; mentre l'altro, Slaine, era nella stessa classe di Mika, "Persone Che Vogliono Salvare Il Mondo, Ma Non Lo Fanno Come Dovrebbero E Vengono Fraintese Come Cattive O Pazze" alla Coffee Ship High School.

Inaho sembrava...una persona per conto suo: parlava poco e quando lo faceva diceva cose incomprensibili. Per esempio si era messo a calcolare (con parole che Mika non saprebbe nemmeno ripetere) quanto ci avrebbe messo il cameriere a portare l'ordine, e poi si era zittito, per dire qualche tempo dopo un'altra frase di cui Mika non ne aveva nemmeno capito il senso.

L'altro, invece, Slaine, Mika lo conosceva già, dato che erano nella stessa classe, ma non ci aveva mai parlato, lui faceva parte del giro fissato coi robot e lo spazio, e a Mika tutto ciò non interessava per niente.

Però avendolo di fronte, Mika poté osservarlo meglio. I suoi capelli erano di un biondo talmente chiaro che sembravano bianchi, i suoi occhi erano di un colore indescrivibile tra il verde e l'azzurro, anche se non sorrideva molto, quando lo faceva il suo sorriso sembrava quello di un bambino. Mika non poté fare a meno di pensare una cosa sola: bellissimo.

Per tutto il tempo del loro cosiddetto appuntamento-a-quattro, Mika guardò (anche se era più un fissare) Slaine, e finito l'incontro, la sera nella sua stanza non smise di pensare ai suoi capelli, ai suoi occhi, al suo sorriso. E la cosa non si limitò solo a quella sera, ma andò avanti per qualche giorno.

--

"Mika…cos'hai? Sembri…uhm…distratto, in questi giorni" disse Yuu, piuttosto preoccupato.
"Distratto? Forse è per colpa della scuola, gli esami si stanno avvicinando e non mi sento per niente pronto, tutto qui. Non preoccuparti Yuu-chan" concluse cercando di tirare fuori il suo sorriso migliore.
"Allora forse dovresti iniziare a studiare con qualcun altro della tua classe" propose Yuu "se vuoi chiedo a Nao-chan di chiedere a Slaine, lui è uno dei più bravi della classe, no?"

Certo che lo era, e Mika lo sapeva bene, visto che gli ultimi giorni li aveva passati praticamente a informarsi su tutto ciò che lo riguardava. La proposta di Yuu non era affatto una cattiva idea, e Mika, stava per accettare, quando si rese conto che il motivo per cui stava per accettare, non era per migliorare nello studio, ma per poter passare del tempo con Slaine, neanche ne fosse innamorato, perché no, lui non ne era innamorato. Lui aveva il suo Yuu-chan e lo amava, anche se ultimamente il loro rapporto non stava passando un bel periodo (nell'ultimo mese si erano lasciati per ben due volte, e in quella settimana avevano già litigato cinque volte, rischiando di lasciarsi un'altra volta) però lui lo amava lo stesso, no?

Nel profondo sapeva che accettare era sbagliato, molto sbagliato (specialmente sapendo il suo vero motivo), ma l'idea di poter passare del tempo da solo con Slaine ebbe la meglio e accettò l'offerta di Yuu, perché comunque, per quale ragione Slaine avrebbe dovuto accettare di dargli una mano, non si erano neanche mai rivolti la parola.

Qualche giorno dopo Yuu lo raggiunse per pranzo come tutti i giorni e con un sorriso stampato sulla faccia gli disse che Slaine aveva accettato di aiutarlo. Mika rimase stupito, ma subito dopo lo pervase una felicità che non provava da tempo e gli si formò un sorrisetto che gli rimase tutto il giorno.

Alla fine dell'ultima ora vide che Slaine si stava avvicinando, Mika iniziò ad agitarsi talmente tanto che fece cadere i libri che erano sopra il banco, il che non era per niente da lui, di solito lui era calmo e controllato.
"Oran--Inaho mi ha detto che volevi aiuto con lo studio" iniziò Slaine.
"S-si, è così" disse Mika, mentre cercava di calmarsi per non balbettare.
"Bene, se vuoi possiamo vederci un giorno si e uno no dopo scuola a partire da domani fino agli esami."

Da domani? Fino agli esami? Questo significava che si sarebbero visti per due settimane, Mika era cosi felice che pensava di poter toccare il cielo, non solo con un dito, ma con una mano intera, anzi con due!

"Allora?" incalzò l'altro, in attesa di una risposta e stanco di dover assistere all'espressione da ebete di Mika.
"Oh si, scusa… va benissimo!" disse, con forse un po' troppo entusiasmo.

--

Il giorno seguente Mika era più nervoso del solito. Durante le lezioni l'unica cosa a cui riusciva a cui riusciva a pensare era al fatto che dopo scuola sarebbe andato a casa di Slaine, con Slaine. Non sapeva perché si sentiva cosi, non gli era mai successo, ma per qualche ragione si sentiva in colpa nei confronti di Yuu. Ancor di più durante il pranzo, quando, invece di ascoltare le sue solite lamentele su Guren-sensei, la sua mente vagava su come avrebbe dovuto comportarsi con Slaine, se fossero stati da soli, se avesse dovuto incontrare sua madre, e tutto ciò lo fece innervosire ancora di più.

Finalmente la campanella suonò l'ultima ora di lezione. Mika si mise a preparare lo zaino cercando di rimanere indifferente, anche se dentro di se sembrava ci fosse un vulcano sul punto di eruttare, che effettivamente avvenne quando alzò lo sguardo e gli occhi si posarono su quelli di Slaine.

"Scusa per l'attesa, sono pronto, possiamo andare" disse con un'espressine calme in volto, completamente in contrasto con tutto ciò che stava accadendo dentro di lui.
"Bene, andiamo" rispose Slaine mentre si incamminava.

Perfetto stai andando bene! Continua cosi. Pensò tra se e se Mika ora cerca di dire qualcosa, magari nulla di stupido, ma parla!
"Ti sono davvero grato per aver accettato di darmi una mano, ero veramente disperato" disse facendo il migliore dei suoi sorrisi.
"Nessun problema" rispose Slaine continuando a guardare la strada, ma Mika giurò di aver visto l'ombra di un sorriso.

--

Dopo tre ore di spiegazione da parte di Slaine, numerosi e faticosi tentativi di Mika di concentrarsi su ciò che gli veniva spiegato (perché aveva veramente bisogno di una mano) decisero che per quel giorno era abbastanza.

Una volta arrivato a casa Mika lasciò uscire un sospiro che non sapeva stesse trattenendo. Il pomeriggio era andato bene, lui non si era messo in imbarazzo ne si era lasciato distrarre troppo da Slaine. In più era riuscito a capire una lezione spiegata qualche giorno prima da Ferid-sensei tra uno scherzo e l'altro (scherzi che potevano passare per molestie sessuali, senza alcun dubbio, dal punto di vista di Mika). E se Slaine era riuscito a fargli entrare anche le lezioni di Ferid-sensei, allora era veramente un genio.

Dopo aver cenato ed essersi lavato, si distese sul letto e la sua mente iniziò a pensare a Slaine, alle sue labbra che sembravano cosi morbide, all'espressione felice che aveva quando finalmente riusciva a fare gli esercizi che gli aveva spiegato.

Cavolo! Continuo a pensare a lui, sembra quasi che io sia… oh. OH! Mika, si alzò di scatto, e finalmente capì il motivo del suo strano comportamento in quei giorni… lui era innamorato di Slaine Troyard.

Dopo averlo realizzato pensò subito a Yuu, il suo ragazzo, non poteva (ne doveva) dimenticarselo. Però effettivamente con Yuu-chan non ho mai provato ciò che sto provando con Slaine ora, e stiamo insieme da diversi anni pensò cercando di togliersi dalla mente Slaine, invano. Anche mentre cercava di concentrarsi su Yuu, gli veniva in mente Slaine. Pensava al sorriso di Yuu, e poi appariva il sorriso di Slaine, chiaramente più splendente; pensava a come gli occhi di Yuu si illuminavano ogni volta che lo vedeva, poi arrivavano gli occhi di Slaine ancora più splendenti quando rispondeva correttamente…cercava in ogni modo di pensare al suo ragazzo, ma ogni volta appariva Slaine, e non c'era paragone tra lui e Yuu. Mika sapeva che non doveva pensare queste cose, che non era giusto nei confronti di Yuu, e neanche in quelli di Slaine, dato che anche lui aveva un ragazzo, ma semplicemente non riusciva a smettere...era più forte di lui.

Quando sentì il cellulare vibrare vide che Yuu lo stava chiamando e venne pervaso dal senso di colpa. Non sapeva se rispondere , non sapeva se sarebbe riuscito a comportarsi normalmente, perché in questo momento era tutt'altro che calmo, e sicuramente Yuu l'avrebbe capito e gli avrebbe fatto delle domande, ma Mika non poteva dirgli cosa c'era che non andava, come poteva; ma allo stesso modo non voleva nemmeno mentirgli. Decise quindi di non rispondergli, avrebbe trovato una soluzione il giorno dopo, per il momento l'unica cosa che voleva era cercare di dormire, come se il sonno potesse portare via i sentimenti che ormai erano nati e che si stavano insediando sempre più in fondo al suo cuore.

--

Mika non era riuscito a dormire bene. Per niente. Ogni vota che chiudeva gli occhi gli appariva Slaine, e subito dopo Yuu. Aprì gli occhi con fatica e notò che Yuu lo aveva chiamato una dozzina di volte, senza contare tutti i messaggi inviati. Oggi sarà una lunga giornata pensò con una smorfia.

Mika aveva pensato, anzi sperato, che i sentimenti per Slaine scomparissero durante la notte, come se rendersene conto fosse un modo per allontanarli, ma ovviamente così non fu. In più doveva affrontare Yuu per non avergli risposto la sera precedente (e solo per quello, perché per la "questione Slaine" non aveva intenzione di fare nulla per il momento, più che altro perché non sapeva cosa fare).Quando arrivò a scuola Yuu lo stava aspettando con unna faccia tutt'altro che tranquilla e Mika si sentì ancora più in colpa.
 
"Hey! Perché non mi hai risposto ieri sera?" chiese, anzi sbraitò Yuu.
"Scusami, ero talmente stanco che mi sono addormentato appena ho appoggiato la testa sul cuscino" rispose sperando che l'altro non si accorgesse delle occhiaie causate dalla mancanza di sonno. Ma Yuu non lo lasciò andare così facilmente, e non a causa delle occhiaie.
"Io ti ho chiamato un sacco di volte, per non parlare di tutti quei messaggi e a te non è venuto neanche in mente di avvertirmi che eri arrivato a casa e che saresti andato subito a dormire?!? Stiamo insieme o no? Noi siamo una famiglia! Non puoi uscirtene con una scu--"

Mika smise di ascoltarlo e riprese a camminare verso l'entrata della scuola. Sapeva cosa stava succedendo, avrebbero litigato di nuovo, ma lui non aveva la forza per affrontare una litigata con Yuu in questo momento: sarebbe sicuramente finito col dire qualcosa che non pensava, o, peggio ancora, con qualcosa che pensava ma non doveva dire. Perché nonostante Slaine occupasse ormai il 90% dei suoi pensieri (doveva pur pensare agli esami che si avvicinavano incuranti dei suoi problemi sentimentali) era intenzionato a ignorarli, il mio ragazzo è Yuu-chan ripeteva dentro di se come un mantra ormai è solo una cotta passeggera.

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Nulla di più sbagliato.

Era passata quasi una settimana e lui non aveva più parlato con Yuu, tanto che Mikulio (quello che poteva definirsi come un migliore amico per Mika) gli aveva chiesto se finalmente si erano lasciati (a lui non era mai piaciuto Yuu, perché "mi da una strana sensazione" diceva). E Mika non sapeva davvero cosa rispondere. I pensieri su Slaine che aveva tentato di ignorare erano ancora là, più pesanti che mai.

Certo, forse avrebbe dovuto smettere di andare a casa di Slaine per studiare, ma lui spiegava davvero bene, e Mika non ce la faceva a non vederlo e quegli incontri pomeridiani erano qualcosa che non riusciva a descrivere a parole. Cosi anche quel pomeriggio andò a casa sua. Durante il tragitto gli venne un po' di nervosismo. Gli tornò in mente la domanda che gli aveva fatto poco prima Mikulio, e per la prima volta mise in dubbio il fatto che Yuu lo rendesse davvero felice.

Arrivato a casa di Slaine si fermò fuori ad aspettarlo ( perché "devo fare alcune commissioni, tu intanto vai pure, ci metto poco"). Era li che aspettava quando vide fermarsi davanti alla casa vicina una di quelle macchine coi vetri oscurati che usavano i VIP. Incuriosito si fermò a guardare che sarebbe sceso e vide uscire una ragazza parecchio più bassa di lui. Aveva i capelli biondi, un biondo più accesi dei suoi, gli occhi azzurri e la pelle chiarissima, e Mika non riusciva a toglierle gli occhi di dosso. Sembra una bambola.

"Uhm…posso esserti d'aiuto?" esordi la ragazza, che si sentiva un po' a disagio sotto lo sguardo di Mika.

"Ah- no, scusami" disse in fretta Mika e spostò lo sguardo sul marciapiede imbarazzato, sperando che Slaine arrivasse da un momento all'altro.

"Sei il ragazzo a cui Slaine da ripetizioni?" domandò l'altra, avvicinandosi.

"Si, sono io"

"E' un piacere conoscerti. Io sono Asseylum vers Allusia, ma tutti mi chiamano Hime, e sono un'amica d'infanzia di Slaine" proseguì tendendo la mano.

"Mikaela Hyakuya, piacere" rispose stringendole delicatamente la mano.

"Lo so, ultimamente Slaine non fa che parlare di te" rispose con una risatina "beh, ci vediamo, Mika" disse tornando verso casa sua.

Mika? Perché mi ha chiamato cosi? Oh! Aspetta… ha detto che Slaine parla di me?. Appena si rese conto di ciò che la ragazza aveva detto, decise che doveva sapere cosa diceva Slaine di lui. Si stava dirigendo verso la ragazza per chiederglielo quando arrivò Slaine.

"Scusa il ritardo" disse Slaine mentre cercava le chiavi nello zaino e Mika dovette abbandonare ogni piano.

Una volta entrati, come al solito Mika si diresse verso la camera di Slaine, mentre quest'ultimo preparava qualcosa da mangiare. Il nervosismo di Mika era salito alle stelle dopo aver parlato con la ragazza e in più ora le parole "ultimamente non fa che parlare di te" continuavano a martellargli in testa. Era talmente concentrato nel trovare in modo per scoprire cosa diceva di lui Slaine che non si accorse che questo era entrato e aveva già posato un vassoio con dei biscotti e due bicchieri di succo sul tavolo.

"Bene, possiamo cominciare" disse sedendosi in parte a Mika.

"S-si" balbettò Mika, preso alla sprovvista.

"Siccome ormai gli esami sono alle porte ho pensato che oggi potremmo fare una prova completa, per cui ho preparato degli esercizi che potrebbero aiutarti durante l'esame" proseguì mentre porgeva a Mika un foglio e Mika fece l'errore di abbassare gli occhi per prenderlo.

Lo sguardo cadde sulla mano di Slaine, e non è che era la prima volta che la vedeva, ma questa volta non riuscì a smettere di fissarla. Dita lunghe, affusolate e bianche tenevano con delicatezza il foglio, Mika provò un urgente bisogno di stringerla tra le sue mani e senza pensarci, lasciò cadere il foglio e prese la sua mano tra le sue. Era fredda, e Mika, in quello stesso momento, si prese il compito di tenerla sempre al caldo. Alzò gli occhi e vide lo sguardo di Slaine, gli occhi erano spalancati, quasi spaventati, ma le sue guance erano leggermente più rosee del solito, la bocca leggermente spalancata.

Quello fu il secondo errore di Mika: guardare la sua bocca. Le sue labbra sembravano cosi morbide e dolci e invitanti, e per la seconda volta, Mika agì d'istinto e baciò Slaine.

Cosa ho fatto? Ora mi caccerà di casa e non mi rivolgerà più la parola sicuramente pensò Mika, ma dopo qualche istante che le loro bocche erano entrate in contatto, Slaine gli tornò il bacio, e poi si staccò subito, tossendo in imbarazzo.

"Bene...ora...cominciamo con lo studio" disse raccogliendo il foglio e mettendolo sul tavolo di fronte a Mika, evitando di guardarlo o di toccarlo.

Per le seguenti tre ore non parlarono quasi mai, solo per delle eventuali spiegazioni. Mika non riusciva più a resistere, voleva assaporare di nuovo il sapore di Slaine, tenere di nuovo la sua delicata mano e guardarlo negli occhi e dirgli che era innamorato di lui, ma non lo fece perché ancora non capiva come fosse possibile che Slaine avesse ricambiato il bacio, non voleva rischiare di andare troppo oltre e rovinare tutto.

Quando ebbero finito, Slaine lo accompagnò alla porta. L'aria tra loro tesissima. Mika voleva baciarlo di nuovo prima di andarsene, ma non ne aveva il coraggio. Mentre pensava a cosa fare, sentì delle labbra, le labbra di Slaine, appoggiarsi alle sue.

Tutte le sue preoccupazioni svanirono, perché quel bacio era cosi perfetto che non gli lasciava modo di pensare ad altro. Il bacio era diverso da quello di prima, un po' impacciato, questo era più sicuro e deciso. Mika smise di pensare ai se e ai ma e si concentrò solo sul dolce sapore di Slaine, su quelle labbra che sembravano essere fatte apposta per appoggiarsi alle sue; pensò al suo stomaco che ormai poteva fare invidia a qualsiasi atleta per quanti salti e quante capriole aveva fatto; pensò alle sue gambe che sembrava non avessero più la forza di sostenerlo. Pensò a Slaine, che l'aveva baciato di sua spontanea volontà, Slaine, che ora stava appoggiando le lunghe mani dietro la schiena di Mika e lo stava abbracciando stretto e che lo stava sorreggendo (perché le sue gambe sembravano veramente gelatina). Non pensò a quando le sue stesse mani si erano unite dietro il collo dell'altro per stringerlo ancora più stretto, non pensò a quando aveva smesso di affidarsi alle sue gambe di gelatina e si era completamente affidato a Slaine per stare in piedi.

Quando dopo un po' si staccarono, a Mika sembrava venissero staccati i polmoni, il cuore, o qualsiasi altro organo vitale, e vide nell'altro la stessa necessità vitale di quel bacio.

Stava per baciarlo di nuovo quando sentì una voce femminile dietro di se "mi dispiace disturbare, ma, Slaine, mio zio Saazbaum dice che la cena è pronta e puoi venire, e sai che non ammette ritardi, quindi è meglio se continuate tutto ciò in un altro momento"

Mika arrossì di diverse tonalità di rosso, e quando si voltò vide la ragazza di quel pomeriggio mandare un sorriso complice a Slaine, e ciò non fece che farlo arrossire ancora di più.

"Arrivo" rispose con un sospiro Slaine.

"Va bene" rispose la ragazza rientrando.

Mika non riusciva a guardare Slaine negli occhi, ma allo stesso tempo non voleva separarsi da lui. Slaine, gli mise una mano sotto il mento e gli sollevò la testa, gli diede un piccolo bacio e guardandolo negli occhi disse "ci vediamo domani, a scuola" e si chiuse la porta dietro di se mentre si dirigeva verso la casa della ragazza.

"S-si, a domani" rispose Mika salutandolo con una mano, finché non lo vide scomparire nella casa della ragazza.

Rimasto da solo, Mika si incamminò verso casa e mentre riviveva gli episodi del pomeriggio (arrossendo ancora e sorridendo in una modo che si sarebbe potuto dire inquietante) gli venne in mente Yuu.

Bene Mika, ora non puoi più fare finta di nulla, devi prendere una decisione pensò.

--

Il giorno dopo, la prima cosa che fece Mika fu dirigersi verso l'aula di Yuu per parlagli. Dopo una notte passata in bianco era arrivato alla conclusione che ormai la loro relazione stava andando a rotoli e lui quando si immaginava felice non era più con Yuu, ma con Slaine.

Quando entrò nell'aula incontrò subito lo sguardo di Yuu, che senza dire una parola si alzò e gli fece segno di seguirlo.

Una volta arrivati al loro solito posto, a Mika vennero in mente tutti i momenti che avevano passato insieme. Yuu era davvero la sua famiglia, sin da quando è arrivato in orfanotrofio sono sempre rimasti uniti, anche quando l'orfanotrofio fu chiuso e ogni bambino fu mandato in altri istituti, loro rimasero insieme. Poi, poco più di due anni prima Yuu lo baciò per la prima volta, Mika si ricordò di come quella fosse la cosa che desiderava di più. Ora, però Mika non desiderava più i suoi baci, ma i baci di Slaine, quelli che gli facevano sentire le farfalle nello stomaco e le gambe molli.

Era determinato a dirlo a Yuu, ma allo stesso tempo era spaventato, perché aveva paura che l'altro lo avrebbe abbandonato, e lui sarebbe rimasto solo ancora una volta.

"Vuoi parlarmi di Slaine, vero?" disse Yuu, distogliendolo dai suoi pensieri. Mika per un momento lo guardò stupito 'possibile che sappia già tutto? Come lo ha scoperto?' pensò, e improvvisamente iniziò a sentirsi sempre più nervoso 'ora non posso più scappare'.

"Si..." rispose con voce flebile, per poi fermarsi perché come poteva dirgli che non solo si era innamorato di un'altra persona, ma l'aveva anche tradito baciandolo.

"Bene, hai deciso di confessarti? O si è confessato prima lui?" disse Yuu con un grande sorriso.

L'espressione di Mika passò da stupita, per il fatto che Yuu sapesse di Slaine, a più che stupita, perché sapeva anche che lui provava qualcosa per l'altro, ad ancor più che stupita, perché Yuu stava sorridendo, e non era uno di quei sorrisi maligni, amari, beffardi o gelidi, ma era un tipico sorriso alla Yuu, uno di quei sorrisi che ti scaldano il cuore e che ti fanno dimenticare ogni male.

Mika non sapeva cosa dire, e rimase lì impietrito finché Yuu non parlò di nuovo "Mika, puoi dirmelo, non sono arrabbiato, anzi. So che ultimamente non facevamo che litigare, e ho visto come in questi giorni ti sia tornata quella luce negli occhi, quella che avevi quando una volta guardavi me" disse sedendosi, "so che sei innamorato di Slaine e so anche che Slaine è innamorato di te" proseguì. Mika notò che aveva sempre il sorriso mentre parlava, ma per un attimo vide negli occhi di Yuu un'ombra di tristezza, ma subito dopo tornò a guardarlo con curiosità. "So che ieri eri a studiare da lui. Quindi dai, racconta cosa è successo!" concluse.

Mika non credeva alle proprie orecchie: Yuu stava gli stava veramente chiedendo come era andata con Slaine? Si sarebbe trovato meno in difficoltà se si fosse arrabbiato, se gli avesse gridato contro qualcosa del genere 'io sono la tua famiglia, io sono il tuo ragazzo', quindi Mika non sapeva bene come reagire o cosa dire, allora Yuu decise di parlare di nuovo.

"Mikaela Hyakuya!" e Mika sussultò, era raro che Yuu lo chiamasse col suo nome intero, "credi che non mi sia accorto che ormai con me non eri più felice? Io ti conosco da più tempo di chiunque altro e tu sei veramente la mia famiglia, ma forse non siamo fatti per stare insieme, forse abbiamo scambiato il nostro affetto per amore, ma voglio che tu sappia che se anche non sei il mio ragazzo non significa che io non ci sarò quando ne avrai bisogno, perché nonostante tutto noi siamo una famiglia, no?" concluse come se ciò che stava dicendo fosse la cosa più ovvia del mondo.

Mika, a queste parole, sentì gli occhi inumidirsi, e pian piano iniziarono a scendergli dagli occhi delle lacrime, che non sapeva se erano dovute dalla gioia, perché Yuu capiva o da tutto lo stress che finalmente stava rilasciando perché Yuu capiva.

Passarono dei minuti, e Mika stava ancora piangendo come una fontana, mentre Yuu gli dava piccole pacche sulla schiena. Quando finalmente si fu calmato trovò la forza per dire "M-mi dispiace, Yuu-chan...ma c-credo di essermi innamorato di Slaine".

"Non ti preoccupare, va bene cosi, l'importante è che tu sia felice" rispose Yuu con un sorriso "ora...prima che ricominci a piangere come una fontana, vuoi dirmi cosa è successo ieri? Hai bisogno di una mano per confessarti?" Chiese nuovamente Yuu.

"I-ieri...ci siamo..." cominciò Mika, ma subito si fermò perché non gli sembrava giusto parlare di queste cose con Yuu, in fondo, ieri sera stavano ancora insieme, no? Quindi tecnicamente lui lo aveva tradito, giusto?

"Oh! Insomma Mikaela Hyakuya! Vuoi dirmi cos'è successo? Non ne posso più di aspettare! Sono curioso! Voglio sapere!! Dai Mikaaa~~" piagnucolò Yuu, strattonandolo.

Alla vista di Yuu col broncio, Mika scoppiò a ridere e capì che non doveva preoccuparsi, perché Yuu sarebbe stato li per lui, in ogni caso.

"Ieri ci siamo baciati, due volte" disse più sicuro Mika.

"E basta?" incalzò Yuu.

"Come 'e basta'? Cosa ti aspettavi?" rispose Mika imbarazzato.

"Ma cosa stai pensando! Io intendevo se avevate parlato dei vostri sentimenti, se vi siete messi insieme e tutto il resto. Sei tu che pensi sempre male!" rispose Yuu ridendo.

"I-io non stavo pensando a niente del genere!" rispose Mika, mentre la sua faccia diventava sempre più rossa "comunque no, non abbiamo parlato di nulla...poi non so esattamente cosa ci sia da dire, Slaine sta con Inaho-san, no? Probabilmente, si è solo fatto trasportare dall'emozione" continuò con un filo di voce.

"Inaho-san? Fidati, lui non è un problema" disse Yuu sorpreso.

Mika lo guardò confuso "In che senso?". Voleva delle spiegazioni, perché come poteva, Inaho-san, il ragazzo di Slaine, non essere un problema? A Mika sembrava un problema piuttosto grande. Proprio quando Yuu stava aprendo la bocca per dire qualcosa, la campanella suonò.

"Chiedilo a Slaine dopo, dai adesso andiamo altrimenti facciamo tardi" disse con un sorrisetto, mentre si alzava e si dirigeva verso la sua classe.

Mika aveva deciso che durante il pranzo avrebbe parlato con Slaine: voleva sapere cosa significavano i baci della sera prima, e ancora di più come mai Inaho-san non era un problema. In questo momento le sue speranze che Slaine in qualche modo ricambiasse i suoi sentimenti stavano aumentando, e il suo cuore non poteva reggere ancora per molto, gli sembrava stesse per scoppiare da un momento all'altro.

--

Quando suonò la campanella che segnava l'inizio della pausa per il pranzo raccolse tutto il coraggio che aveva e si diresse verso Slaine con passo sicuro. A quel punto Slaine girò la testa e fissò i suoi occhi cosi intensamente che Mika sentì il coraggio che aveva appena raccolto scivolare via, e il suo passo sicuro iniziò a mancare di sicurezza. Quando finalmente raggiunse il ragazzo disse con un filo di voce "possiamo parlare?". Slaine annuì e usci dall'aula, Mika dietro di lui.

Quando arrivarono in una zona del giardino abbastanza appartata (molto appartata, Mika non sapeva nemmeno dell'esistenza di quel posto) Slaine diede un piccolo bacio a Mika, e questo arrossì stupito.

"Volevo parlare di questo" iniziò Mika "perché mi hai baciato?"

Slaine rise. "Ieri, se non ricordo male sei stato tu a baciarmi per primo"

"Si...è vero, ma io so perché l'ho fatto. Voglio sapere perché l'hai fatto tu" ribatté Mika.

"Oh! Sentiamo, perché l'avresti fatto tu?" domandò Slaine, con un sorrisetto divertito.

"Be'...p-perché-" iniziò Mika, ma poi si bloccò di colpo "non vale! Te l'ho chiesto prima io!" finì, mettendo il muso.

Slaine rise. "Ahaha! Hai ragione, scusa"

Mika voleva tenere il muso ancora un po', per il fatto che Slaine voleva imbrogliarlo, voleva davvero tenere il muso un po' di più. Ma la risata di Slaine assomigliava a tante piccole campanelle che suonavano in un melodiosa armonia, i suoi occhi che si chiudevano quasi del tutto e il naso che si arricciava, resero ogni sua intenzione vana.

Dopo qualche istante, Slaine smise di ridere e disse "mi sembra ovvio che ti ho baciato perché mi piaci, non so te, ma io di solito non vado in giro a baciare la gente" rispose, guardandolo dritto negli occhi. E, d'accordo, magari questa non era una delle dichiarazioni più belle, ma quando Mika sentì le parole "mi piaci", tutto il resto perse significato. Tutto tranne una cosa. Inaho.

"E Inaho-san?"

"Or-Inaho-san? Cosa c'entra lui ora?" rispose stupito.

"Non è il tuo ragazzo?" insisté Mika

E per la seconda volta in dieci minuti Slaine scoppiò a ridere, e Mika sentì di nuovo quelle campanelle, e ormai non poteva più farne a meno.

"Non stiamo insieme. Lui sta con Hime" iniziò a spiegare "però diciamo che l'ho un po' usato. Volevo conoscerti da diverso tempo, ormai, però sapevo che avevi il ragazzo, e quindi mi sono sempre trattenuto dal parlarti.

Poi un giorno, Inaho-san mi ha detto che voi due avevate litigato per l'ennesima volta. E allora ho deciso di fare la mia mossa e ho chiesto a Inaho-san di far finta di essere il mio ragazzo e di chiedere a Hyakuya-san un appuntamento a quattro, solo per poterti conoscere.

Poi tu hai avuto bisogno di ripetizioni, ma ancora non ho voluto fare nulla perché tu stavi ancora con Hyakuya-san e non volevo forzarti in nulla, e ieri mi hai baciato, finalmente" finì Slaine.

Ci volle qualche minuto a Mika per capire tutto ciò che aveva detto Slaine perché gli sembrava quasi assurdo il tutto, ma guardando negli occhi Slaine, capì che non stava scherzando e che era completamente serio.

"Anche tu mi piaci!" disse finalmente Mika, guardando l'altro negli occhi, mentre si avvicinava e lo baciava.

   
 
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