Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Andreatorinista    19/03/2009    4 recensioni
a volte non basta dire Ti Amo ad una persona per descrivere ciò che si prova, ed è per questo che esistono le lettere d'amore. Lo sa benissimo Hinata che, in una disperata corsa contro il tempo, cerca di scriverne una al suo amato prima che parta per andare a vivere in America
Genere: Generale, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
TA
Ti Amo

“Eccoci qui.”
Mi misi seduta di fronte alla sua scrivania.
Una penna in mano e un foglio davanti agli occhi.
Scritto in alto c’era un Ti Amo a caratteri cubitali.
“E adesso che cosa posso scrivere?”
Già.
Erano ormai due ore che me ne stavo chiusa nella mia camera a rimuginare.
A pensare.
A riflettere.
E se non gli fosse piaciuta?
E se l’avesse buttata?
E se l’avesse scambiata per un fazzoletto per poi soffiarcisi il naso?
Tante erano le domande che giravano senza meta nella mia mente.
E la cosa che sapevo per certo era che se nessuna di queste mi avrebbe portato da qualche parte.
Il foglio era ancora bianco.
Muovevo la matita che avevo in bocca in cerca dell’idea.
Dell’ispirazione.
Del lampo di genio che avrebbe permesso di dichiararmi a Naruto.
Si ero innamorata persa di lui.
Eppure il mio amore non era sufficiente.
Quel foglio continuava ad essere bianco, e la punta della matita lo toccava appena, per poi risollevarsi dubbiosa.
Come se avesse paura di scrivere.
In effetti avevo molta paura.
Dal vivo quando ero di fronte a lui mi paralizzavo.
Cominciavo a sudare freddo.
Le guance diventavano rosse, e il sangue smetteva di affluire al cervello.
Ovvero perdevo i sensi.
Certo che ero davvero strana, come poteva una ragazza svenire di fronte al ragazzo che amava?
Sakura di fronte a Sasuke dimostrava determinazione, anche se alla fine ciò che dimostrava era solo di saper fare la piattola appiccicosa.
Ino e Ten Ten invece erano le classiche ragazze che non avevano bisogno di innamorarsi, perché erano i ragazzi a farlo per primi.
E nonostante fossero sempre corteggiate, la loro unica sillaba pronunciata con ripetizione era No.
Io invece...io invece non facevo altro che mettermi in cattiva luce, chissà quante volte Naruto avrà pensato male di me.
Forse si era convinto che avevo paura di lui, e tutti quanti sanno che fin da quando era bambino, il villaggio aveva paura di lui.
Invece di avvicinarmi, non facevo altro che allontanarmi da lui per colpa di questo stupido e infantile atteggiamento.
Per questo quella sera decisi di dire basta.
Basta alla timidezza.
Basta all’insicurezza.
Dovevo dirgli immediatamente cosa provavo, ma anche se mi ero convinta mentalmente di riuscire a parlare con lui faccia a faccia, alla fine il mio lato personale venne a galla, facendomi cambiare idea e dirottandomi verso una lettera.
Dicono che le lettere sono perfette per dire ti amo a qualcuno...questo pensai per auto convincermi che ciò che stavo facendo era giusto.
“Naruto, ti penso spesso, ti voglio bene e a volte ho ancora il tuo riflesso...”
Presi il foglio e lo accartocciai per poi buttarlo nel cestino che avevo di fianco.
Ascoltare Luca Era Gay di Povia tutta la mattina non era stata una bella idea dopotutto.
“Sai Naruto, io penso che il destino ci abbia messo al mondo per farci viaggiare insieme come due navi, da sempre vicine e che lentamente arriveranno sempre più lontane...”
Di nuovo nel cestino.
Va bene che Povia era il mio cantante preferito ma in quel momento stavo esagerando.
“(Se continuo così presto potrò iscrivermi ad una squadra femminile di pallacanestro.)” Pensai, tornando con gli occhi sul foglio.
Era Ancora bianco.
Mi veniva da piangere.
Non sapevo cosa scrivere.
Ero sull’orlo della disperazione.
Domani sarebbe stato l’ultimo giorno utile per dichiararmi.
Solo domani e poi lui...lui...lui sarebbe partito.
Un viaggio di studi all’estero, in Colorado, per osservare le comete e i meteoriti.
Non sapevo cosa fare.
Poggiai la testa contro il foglio, sperando che i pensieri si fossero materializzati su di esso.
Bella favola, peccato che chiamandosi così non poteva mai essere trasformata in realtà.
TOC TOC
“Mmmmh...Avaaanti.”
“Ehi Hinata, sei qui?”
Neji entrò nella mia stanza, notando la mia faccia depressa.
“Che hai?”
“Niente...uff.”
“...Ad ogni modo sono venuto ad avvertirti che domani vado in gita con l’università.”
“E ti sei dovuto alzare per dirmelo? Non ti bastava inviare un SMS?”
“A parte il fatto che io gli SMS li mando solo a persone che abitano lontano, e poi le cose importanti vanno sempre dette in faccia, ricordatelo.”
E finalmente giunse.
L’idea cominciò a balenarmi in mente.
Era perfetta ma al solo pensiero il mio volto cambiava colore.
“Grazie.”
Mi alzai dalla scrivania e gli diedi un bacio, scappando verso la porta d’ingresso.
Si mi persi un Neji Hyuga con la faccia da timido e allora?
Ciò che successe dopo fu addirittura più assurdo.
Come mi era venuta in mente quell’idea...a pensarci non lo sapevo nemmeno io.
Sapevo solo che la feci.
Punto.
...
DLIN DLON
“Chi è?...Ah sei tu Hinata.”
“G-Giorno Naruto. H-Ho saputo che domani P-Parti.”
“Si vado in america a studiare le stelle...maa...che nascondi dietro la schiena? Per curiosità.”
“Ah ehm...Q-Q-Questa è per te. Leggila con calma.” Dissi per poi scappare via a gambe levate.
“...Mah, è sempre stata strana, vediamo un po’.”
Richiuse la porta dietro di se e aprì la busta.
Lo sapevo perché in realtà ero tornata sui miei passi e stavo ascoltando con l’orecchio attaccato alla parete.
“Ti Amo................................e poi? Non c’è scritto nulla.”
A quel punto risuonai alla porta.
DLIN DLON
“Ah Hinata capiti a fagiolo. Che lettera mi hai…”
“Scusa Naruto, è che purtroppo non si poteva descrivere con semplici parole quello che volevo dimostrati.”
“Cioè?”
Il mio cuore batteva senza tregua, ma riuscì comunque a farmi forza, a prendere Naruto per la maglietta e ad avvicinare le sue labbra alle mie.
E Contatto fu.
Io e lui ci baciammo.
Io stavo baciando Naruto.
Era una sensazione davvero...indescrivibile.
Quando ci separammo i nostri occhi si incrociarono.
I suoi occhi dentro ai miei.
I miei dentro ai suoi.
“S-Solo un bacio?”
“Il foglio è bianco.” Gli dissi.
“E-E quindi?”
“E quindi...sicuro che sia solo un bacio?”
Lo spinsi lentamente nel suo appartamento, chiudendomi la porta dietro le spalle con un piede.
Passammo la notte più magica della nostra vita.
Una notte difficile da dimenticare.
Una notte che una semplice lettera non sarebbe mai riuscita a descrivere.
Una notte che il destino, senza un pizzico del mio coraggio e della mia volontà, non sarebbe mai riuscita a raccontare.
E mentre i nostri corpi, l’uno contro l’altro, si muovevano sotto le lenzuola, la lettera restava adagiata a terra, con la scritta a caratteri cubitali in bella mostra.
...
Ti Amo.
...
Due Parole, Mille Emozioni.

FINE

E con questa fic inauguro un nuovo stile di scrittura (Monotype Corsiva *.*) e anche il NaruHina Free Camping indetto nel forum Hinata Naruto Lovely Club XD
fatemi sapere come vi sembra ;^) see ya
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Andreatorinista