Serie TV > RIS Delitti imperfetti
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Autore: Hikary    20/03/2009    2 recensioni
Qualche volta sarebbe meglio aspettare il momento giusto per tornare a casa.
E qualche volta sarebbe meglio non tornarci affatto.
( Piccola flash!fic sulla quinta stagione di Ris, vista da una prospettiva un po' particolare).
Genere: Malinconico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Coming Home

Fandom: Ris – Delitti Imperfetti

PG: Fabio, Vincenzo, Venturi, Claudia, Anna ( menzionata), Davide ( menzionato)

Genere: introspettivo, drammatico, malinconico, romantico

Avvertimenti: flash!fic

Note: ambientata in un ipotetico e qualsiasi momento post-quinta serie. Un modo per vedere a che punto siamo dal punto di vista di quello che secondo me è il personaggio che meglio si adatta a fare il narratore. Ringraziando il cielo, Zeus e Merlin, non ho seguito l'ultima serie di Ris, ho visto l'ultimo episodio e qualche pezzo prima, risparmiandomi il trauma della love-story tra Venturi e la Morandi ( okay, diciamocelo: mancava solo lei =_= ). Dico trauma non perché abbia qualcosa contro questi personaggi, anzi, proprio perché li amo trovo i risvolti più recenti una forzatura, molto OOC. E chi come me rimpiange Unabomber e la stagione Number One, sia per ordine numerico che per merito, capisce ciò che provo.

Desclaimer: no lucro, no proprietà. Bella vita, noi FanWriter =_=



~ Coming home.



Forse è stato vederli così, all'improvviso, che ti ha sconvolto.

Un impatto un po' brusco, con quel bacio di là dal vetro – eppure che potevi saperne tu, quando sei arrivato? In fondo, il braccio di Venturi che circonda la vita di Claudia, la stringe a sé, lui che la bacia, non era certo la prima cosa che ti saresti aspettato di vedere.

Cerchi di ricordarla davanti al cadavere di Anna – così pallido, eppure era bellissima anche lì – ; che direbbe ora, Anna, cosa penserebbe di quella situazione?

Di certo, si metterebbe a ridere.

La donna perdutamente innamorata di Venturi, gli occhi azzurri del capitano che seguivano costantemente quel piccolo angelo dai riccioli neri, la tua gelosia infantile ...dove sono?

Ti domandi chi sia il ragazzo moro seduto davanti al monitor e se ci sia qualcuno a far compagnia al tuo microscopio.


Perché niente ti è familiare?

Non stavi forse tornando a casa?


- Fabio..? -


E in mezzo a quel caos di ricordi mancati, la voce di Vincenzo fa capolino, discreta, quasi scusandosi dell'intrusione. Senti la sua mano sulla spalla – paura, comprensione, nostalgia – e finalmente il mondo intorno a te torna reale.

Due, tre passi, poi ti volti per guardarlo negli occhi: è un po' più vecchio, un po' meno sposato, ma tutto sommato è sempre Vincenzo.


Meglio non portarci Davide qui, prendi nota mentalmente.


A far male non è tanto la mancanza di questo luogo, quanto il fatto che non ti manchi, per nulla.

Certo, ti manca il Ris di Anna, dell'Uomo delle Bombe, degli infiniti litigi con il capitano.

Ma, quanto a dove ti trovi ora, non hai proprio idea di che posto sia.



  
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