Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: Fabiola19    05/02/2016    0 recensioni
L' avventura dei nostri amici di Tomoeda continua in questa seconda parte del loro secondo viaggio nella Terra di Mezzo. Scampati all' agguato dell' Orco Pallido, il gruppo della giovane Sakura Kinomoto, il Guardiano alato Kerochan e 13 Nani, guidati da Thorin Scudodiquercia, continuano il loro viaggio alla riconquista del Regno dei Nani di Erebor. Lungo la strada incontreranno Beorn il cambia pelle, lo sciame di ragni giganti di Bosco Atro, gli Elfi Silvani della foresta guidati da Legolas, Tauriel e dal re Thranduil ed infine un uomo chiamato Bard che li condurrà a Pontelagolungo. Qui, i Nani e Sakura, cercheranno di convincere il Governatore e gli abitanti della Città a lasciarli proseguire nella loro missione, promettendo loro di entrare, alla fine dell' impresa, in possesso del tesoro della Montagna. Finalmente giunti alla Montagna Solitaria, si troveranno ad affrontare il pericolo più grande: il Drago Smaug. Kerochan, intanto, indagherà sul mistero del Negromante, intorno alle rovine della sua fortezza, per scoprire se la minaccia che incombeva sulla Terra di Mezzo un anno fa è tornata.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kero-chan -Cerberus, Li Shaoran, Sakura, Sakura Kinomoto, Touya/Toy, Un po' tutti | Coppie: Shaoran/Sakura
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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La Compagnia di Nani insieme a Sakura si rifugiò in una stanza superiore al piano nel quale giunsero dopo essere passati inosservati dal drago. La sala era avvolta a lievi tratti nel buio, e a renderlo meno intenso erano delle crepe nella lunga parete laterale dalle quali fuoriusciva la lieve luce del regno della Montagna: << Bene, ci sistemeremo qui. Aspetteremo un po' prima di uscire e continuare la ricerca >> disse Thorin a tutto il suo squadrone completo in parte: << Dwalin, controlla le pareti >> << Sì, ricevuto >> ordinò infine al suo compagno di stare di guardia per sbirciare attraverso le crepe se si notava il drago nelle vicinanze. Passò poco tempo all' interno e nel silenzio di quella stanza composta da macerie e pezzi di roccia in tutto il pavimento, dove i Nani si sedettero sopra alcune di queste per riposare dal lungo muoversi da una parte e dall' altra. Un fuocherello era acceso in mezzo al gruppo sparso ovunque nella sala. Thorin ordinò che il fuoco fosse spento prima che Smaug potesse sentirne il fumo, ma alla fine il Principe decise per volontà democratica di lasciarlo acceso per riscaldare tutti, evitando che si congelassero nel mentre che restavano fermi: << L' alba sorgerà tra non molto. Dobbiamo inventarci qualcosa >> consigliava Balin a tutti gli altri: << E cosa proponi di fare? >> << Sgattaiolare via, ora. Prima che ricapitiamo nella tela del drago. Non c'è altro modo >> disse il Nano dalla barba bianca per rispondere alla domanda di Nori, che intuì che il suo compagno più anziano aveva già un' opinione da dire a tutti. Dori sembrò non essere d' accordo sul continuo fuggire in quel grande labirinto: << E' una pessima idea! Mi verranno i calli ai piedi con tutta questa corsa e con tutto questo peso di scarponi che non ti lascia un attimo di pace >> disse togliendosi per un po' le scarpe e far prendere aria ai suoi piedi. Gloin fece una faccia disgustata al sentire per poco il fetore dei piedi di Dori cui era seduto a fianco. Thorin, notando che un' altra fuga non era nelle intenzioni di nessuno, ne fece rendere conto a Balin: << Ha ragione. Fuggire è diventata una soluzione troppo avventata per noi >> << No, se non ci facciamo vedere >> ribattè pacatamente Balin, illuminato dalle fiamme del fuoco acceso.

Thorin però ebbe da ribattere a quello che sosteneva fermamente il suo amico. Sakura, nel frattempo che i due discutevano, era rannicchiata a sé e si teneva le ginocchia vicine al petto stando seduta su una roccia. Era incantata nel fissare il fuoco acceso ed era immersa nei suoi pensieri, ricordando tutto quello che era successo fino ad ora. Lo scoppiettìo della legna che veniva bruciata e consumata dal fuoco la facevano rimanere con la sua mente fissa ai momenti che determinarono quella stessa situazione in cui si trovava insieme al resto della combriccola di Thorin che era partita alla Montagna. Ripensava al suo colloquio con il drago Smaug che le aveva molto condizionato lo stato psicologico con le parole, ma anche con i fatti che vide lei stessa realizzarsi dalle frasi della bestia: << Il codardo Scudodiquercia ha pesato il valore della tua vita e ha scoperto che non vale.. nulla >> le sibilò questa frase velenosa nella testa, sentita uscire dalla bocca del serpente alato. Tutto ciò le sembrava più che mai veritiero in quella cruda realtà in cui era costretta a vivere. Thorin assunse con lei un tono di voce più che mai insolito al momento in cui si incrociarono al varco dell' ingresso che si affacciava nel retro del salone del tesoro: << Hai trovato l' Archengemma? >> << Sta arrivando il drago >> << L' Archengemma! L' hai trovata? >> << Dobbiamo andarcene >> il Nano che si sentiva tanto amico con lei le sbarrò la strada mettendole la spada davanti al passaggio. Sakura non si dimenticò mai lo sguardo fulminante che le diede Thorin quando le puntava minacciosamente l' arma davanti al petto e la faceva indietreggiare come se si trovasse al patibolo: << Thorin... Thorin >> cercò di chiamarlo ma inutilmente. Quell' episodio terminò in fretta con l' arrivo tempestivo di Smaug su di loro e che lasciava ancora qualche sospetto a riguardo, anche perchè non si è andati molto a fondo nel ragionare in quegli attimi fuggitivi. Sakura si staccò dai suoi pensieri smettendo di guardare le fiamme del fuocherello e tornò a seguire la discussione dei Nani davanti a lei che non si erano accorti del suo lungo silenzio: << Se pensiamo solo a fuggire, rischieremo di allontanarci troppo dall' uscita di Erebor. E il drago continuerà a seguirci finchè resteremo qui >> affermava il Principe dei Nani al suo collega e amico Balin: << Di questo ne sono a conoscenza. Ma ho notato che da come si mette alla nostra ricerca, questo non pensa a nient' altro >> << Come? Spiegati meglio, in che senso? >> domandò Sakura d' un tratto destata nel suo stato da pensatrice e rivolgendo una domanda a Balin: << Voglio dire che il suo vero obiettivo siamo noi. E tutti quelli che osano entrare a Erebor, se per questo. Non penso che sappia qualcosa del nostro piano con gli Uomini del Lago >> confermò ancora il Nano dalla lunga barba bianca: << Spero che le tue parole non siano un malaugurio per noi, fratello. Gli occhi di quel mostro scrutano l' aria anche più spessa pur di trovarci >> disse Dwalin voltato di spalle e con lo sguardo rivolto tra le fessure di uno squarcio nella parete. Quest' ultima frase detta lasciò nell' intera Compagnia un senso di vuoto. Se Smaug non aveva mai cessato in tutta la sua vita di essere un letale cacciatore, allora era questione di attimi perchè riuscisse a scovare i Nani.

Le cose alla dimora di Bard si erano stabilizzate. Tauriel stava sempre più facendo la conoscenza delle persone giunte da molto lontano fino a Pontelagolungo. L' Elfo femmina non accennava a staccarsi dal tavolo di cucina dove sopra era disteso il Nano Kili. Dopo una lunga lotta per sopportare l' atroce dolore alla gamba, alla fine il giovane guerriero era stato curato dalla pianta Athèlas e anche dalle tecniche mediche dell' Elfo femmina che era accorsa alla città del lago appena in tempo per somministrargli la medicina elfica. Ora Tauriel, dopo il tamponamento della ferita a Kili, faceva in modo che con delle bende compressive asciugassero con cura la zona della gamba prima di passare alle bende finali. Il tocco delicato del suo palmo accarezzava lentamente le bende temporanee poste sull' arto del Nano. Sigrid, Bain e Tilda guardavano preoccupati il continuo curare di Tauriel su Kili, pensando che il dolore gli sarebbe ritornato: << Non preoccupatevi. Starà bene. Ha bisogno di riposare ora. E' debole >> li rassicurò l' Elfa. I tre figli di Bard non erano gli unici a guardare il compito che Tauriel svolgeva su Kili, ma vi erano anche le due amiche Meiling e Tomoyo che per un attimo furono colte dal timore quando l' Elfa si mise a parlare. Yuki intuì in quella scena un sentimento di dolcezza tra Tauriel e il Nano sdraiato sul tavolo, mentre Li e Toy erano uno con i pensieri altrove da quegli episodi: << Tu sei diversa dal tuo Re, a quanto vedo >> commentò Yuki con lo sguardo rivolto all' Elfo femmina. Questa si voltò verso il giovane mentre era intenta a occuparsi di Kili: << Cosa hai detto? >> << Sei una persona molto altruista rispetto agli Elfi che stanno agli ordini del tuo sovrano. Hai a cuore tutti quelli che ti stanno intorno, e fai di tutto pur di salvarli >> spiegò il suo pensiero Yuki. Toy, Li e anche Meiling e Tomoyo, ascoltarono quelle parole delicate del loro amico che ebbe un atteggiamento contrario a quello di un Elfo guerriero e cinico, come lo erano le guardie del Re Silvano di Bosco Atro. Ma il ragazzo sapeva che Tauriel non voleva essere un soldato sottoposto alla volontà di Thranduil che vedeva solo la sicurezza del suo popolo e non quella degli altri. L' Elfa si sentì per poco le guance arrossite ad una scena imbarazzante in cui Yuki le fece capire che aveva scoperto tutto su di lei, e a questo ci arrivò tramite dei piccoli gesti fatti ad un Nano in pericolo di vita. Tauriel girò la faccia da un' altra parte dopo aver scavato con lo sguardo attraverso gli occhiali del ragazzo che le parlò, che nei suoi occhi c' era già la conoscenza di una parte della verità che nascondeva l' Elfa stessa: << Adesso puoi anche smetterla di corteggiarmi in quel modo >> rispose Tauriel a Yuki, non rendendo conto della frase che le disse: << Ma no, ti stavo solo facendo dei complimenti. Non ti stavo affatto corteggiando >> ribattè lo stesso giovane con tutta tranquillità e con un sorriso. L' Elfa divenne confusa alla strana reazione del ragazzo che sembrava essere freddo a quello che gli veniva detto, ma manteneva sempre un carattere spensierato agli occhi degli altri.

<< Lo sai, mi sembri strano, ragazzo >> gli comunicò l' Elfa, ricevendo una risatina simpatica da Yuki: << Qui se c'è una strana sei tu. Ti ha fatto un complimento e tu neanche provi a ringraziarlo >> sbottò Toy intervenuto in difesa dell' amico: << Calmo, Toy, non mi ha detto nulla di male >> ma Yuki frenò ogni incomprensione di Toy con l' Elfa, avvertendolo con la stessa espressione sorridente in viso. Tauriel proseguì con i suoi dubbi: << Ho detto che sei strano perchè non è da tutti avere un sorriso come il tuo. A volte sembri avere un carattere che si distacca molto da quello che ti viene detto dagli altri. Hai anche tu dei poteri magici, non è vero? >> gli chiese curiosa nelle sue certezze l' Elfo femmina: << Sì, è come dici tu. All' interno del mio corpo devi sapere che ho un' altra entità che custodisco da quando esisto. Ed è questa quella parte che ha il possesso delle carte magiche di cui ti parlavamo prima >> disse Yuki rispondendo a Tauriel e proseguendo: << Questo altro ego che è in me, ed io, siamo stati scelti per proteggere la nostra amica che si trova alla Montagna. Noi tutti le dobbiamo molto per quello che ha fatto in passato >> << Una specie di angelo custode, quindi? >> domandò spiegazione ancora l' Elfa. Yuki annuì di conseguenza e lasciò spazio alla guerriera dei Boschi che dicesse la sua. Tauriel riabbassò lo sguardo verso Kili, ripensando alla sentenza che aveva appena omesso riguardo al raggio di salvezza che considerò in Yuki come protettore fedele della ragazzina che era alla Montagna: << Va tutto bene? >> domandò Tomoyo avvertendo quasi un ammutolimento serio da parte di Tauriel. Quest' ultima fece per rispondere ancora al giovane che le parlò dall' inizio: << E saresti disposto a sacrificare la tua vita pur di salvare la tua amica? >> gli chiese una domanda che non aveva sbocchi o giustificazioni. Yuki si fece adesso serio: << Ma che domande sono? A nessuno di noi succederà niente finchè resteremo uniti come gruppo. Né tanto meno a Sakura >> << Ragazzi, va tutto bene. Non è il caso di agitarsi >> disse ancora Yuki rispondendo in generale per conto della frase di Li, anche lui in difesa dei suoi compagni di viaggio: << Allora? Che cosa rispondi? >> domandò di nuovola creatura mistica. Yuki esitò ancora per dare la risposta, poi decise di emettere il suo verdetto: << Beh, certo che sì. Ma nessuno di noi vuole essere egoista nei suoi confronti, quindi non credo che capiterà mai una cosa del genere >> << E' come immaginavo >> constatò Tauriel tra sé e sé, riprendendo a medicare la gamba del Nano ferito. Il gruppo della cattura carte si guardò tra di loro in faccia, non capendo quale altra affermazione volesse dire l' Elfa con cui stavano scoprendo un carattere quasi pessimista alle situazioni che dovevano presentarsi: << E' da un po' di tempo che non è rimasta molta speranza per tutti >> proseguì Tauriel nel dire la sua: << Ma Sakura ce la farà. Vedrai che riuscirà a dimostrare il suo potenziale. Sconfiggeremo insieme a lei tutti i cattivi e-- >> << E poi, cosa? Presto vi accorgerete che la realtà non è quella che sembra >> disse Tauriel interrompendo Meiling.

La cinesina rimase senza parole a quello che l' Elfo femmina le diceva con tutta esperienza e con tanta verità: << Come fai a essere sicura di ciò? Che cosa ne puoi sapere se prima non hai visto chiaramente quello che succede oltre il vostro regno? >> << Li, aspetta >> lo frenò nelle parole anche Tomoyo, accorgendosi di stare un po' esagerando nell' incolpare l' Elfa: << Sì. Ed è proprio per questo che ne sono a conoscenza. Ho visto fin troppo chiaramente di cosa è capace il nemico, molto tempo fa >> ammise l' Elfo femmina nel raccontare quello che aveva intravisto nel male che si stava riformando nella Terra di Mezzo: << E' successo qualcosa alla tua gente? >> domandò Tomoyo con il cuore pronto a farsi a pezzi dal rivelamento dell' esperienza di Tauriel: << Quando ero bambina, ho visto i miei genitori morire sotto i miei occhi. Gli Orchi che ebbero a quel tempo in possesso gran parte dei territori del Nord marciarono verso i popoli ancora liberi della Terra di Mezzo. Tra questi c' erano gli Elfi, allora governanti tutta la foresta di Bosco Fronzuto, adesso noto come Bosco Atro >> seguì una breve pausa da parte dell' Elfo femmina per far digerire quella prima porzione di notizie alla compagnia all' interno della casa: << E cosa successe dopo? >> le chiese Li: << Ricordo solo ben poco di quel giorno. I miei genitori erano i due capitani delle guardie elfiche e quando quei terribili mostri attaccarono il luogo in cui vivevamo, ci ritrovammo impreparati. Rimasi orfana fino a quando non giunse il Re degli Elfi in perlustrazione sui territori colpiti duramente dall' attacco improvviso, e si offrì di integrarmi nella sua famiglia, e di accudirmi come padre. Ma non credo che mi abbia considerato una figlia lui, almeno non come un vero padre avrebbe sempre fatto. Non ho più visto la luce di un tempo che si posava sul resto del mondo come un' aurora boreale. Tutte le creature si sono rintanate nei propri rifugi e a scappare dal nemico, e aspettare. Aspettare l' alba del giorno che avrebbero visto per poco. Aspettare la loro ora. Aspettare qualcuno o qualcosa. E la speranza di una volta riavverarsi più limpida che mai nei loro cuori >> buttò tutto giù d' un fiato il disastro che si compì davanti ai suoi occhi per opera delle forze maligne e per le quali è stata costretta a soffrire per la mancanza dei suoi parenti per molti anni. Guardò ancora Kili con tanta compassione. In quella posizione da sdraiato e con un arto fasciato, l' Elfa aveva sempre più a cuore la razza dei Nani che lottava per riavere una casa dalla quale non facevano ritorno da un lungo periodo. Anche loro combattevano per la sopravvivenza, così come ogni altro essere che si ritrovasse in pericolo e minacciato da una forza ulteriormente malvagia nel loro mondo. Come osservava il corpo del Nano giovane ripensava a tutti i caduti che ci sono stati in questi anni di battaglie contro gli eserciti nemici, e di come le notizie dei popoli sconfitti la facevano tornare ai crudeli momenti in cui lei assistette da piccola a dei conflitti contro di questi. Se solo avesse potuto fare qualcosa per salvare tutte quelle vite innocenti che cadevano una dietro l' altra, di giorno in giorno.

<< Ci sarà sempre una luce >> confermava Yuki ottimista al massimo del suo carattere, rincuorando l' Elfa e confortandola: << No. E' svanita da tempo, ormai >> ridisse Tauriel scuotendo di poco la testa: << Se noi non riusciamo a vederla, non vuol dire che è sparita del tutto. Adesso tocca a noi essere il faro di guida. Guardati dentro. Potresti essere tu quella luce. Potresti essere tu la sua luce >> rispose il ragazzo. L' Elfa rimase ancora ammutolita, sapendo più che mai che il giovane dal potere magico aveva visto bene nei sentimenti di dolcezza che la giovane guerriera riservava per la persona che teneva molto più nel voler bene. Abbandonò la conversazione e si mise a staccare le bende compressive dalla gamba di Kili. I Nani partiti alla Montagna stavano ancora seduti a discutere di un piano che li potesse salvare al più presto dalla situazione in cui erano finiti da tempo con il drago. Il fuocherello acceso, per fortuna si teneva ancora vivo nelle sue fiamme di consumare la legna: << E' da un po' che siamo bloccati qui. Io direi di muoverci adesso e in fretta >> disse Sakura seduta a fianco a Balin: << No >> ribattè Thorin a braccia conserte e camminando avanti e indietro come un generale che parlava ai suoi commilitoni: << Il drago è ancora là fuori. In qualunque momento salterà allo scoperto >> spiegò il Principe dei Nani alla ragazzina che emise un sospiro desolato al non ascoltare la sua richiesta. Voleva rivedere i suoi amici dalla quale le sembrava una vita che si fosse allontanata da loro: << E come faremo con il cibo? A procurarcelo? Le dispense sono ai piani inferiori >> << Manderemo un paio di noi a recuperarle durante le ore in cui la bestia dorme, non c'è alcun problema >> rassicurò Thorin alla sentenza del suo compagno Balin: << Ma di che dobbiamo preoccuparci? Alla fine c'è Sakura che ci protegge con i suoi poteri straordinari >> << Cosa? >> chiese la stessa ragazzina al Nano Dori che sembrava dal tono che assunse che volesse mandare in pericolo la povera ragazza: << Io non credo >> aggiunse ancora Thorin, non vedendo in buone condizioni Sakura. Gli bastò guardarla per un attimo e capire che la sua faccia era stanca: << Ma che dici, posso farcela >> << Sei debole. Non puoi reggere un altro uso della tua magia per proteggerci a lungo. Devi riposare >> le consigliò caldamente il Principe dei Nani. Sakura non aggiunse altro alla sapienza del Nano che intuì che il suo stato non era fresco nel poter sopportare l' utilizzo delle carte magiche. La ragazzina ammise con un gesto del capo che abbassò verso terra che era come diceva Thorin. Si morse il labbro mentre tastava la Carta del Destino che teneva nella tasca destra e che con tutta probabilità era la causa del suo mancamento di potere. Doveva davvero distruggerla, evitando che tutto quello che Smaug disse si avverasse? Quell' oggetto le dava ancora dei dubbi a riguardo, nonostante fosse la cattura carte in persona che custodiva con affetto le sue carte del potere.

Sakura era ancora confusa da quello che la mente le faceva pensare contro ogni senso: se le carte di Clow erano state create per equilibrare l' universo, allora perchè esistevano ancora delle creature così malvagie da poter scombussolare le vite degli altri? La saggezza delle persone che l' avevano circondata poteva risultare inutile adesso, così come il potere delle carte, a differenza delle parole del drago che albergavano da un po' nell' animo di Sakura. Tauriel, dopo la discussione con Yuki, fasciava con delle bende più spesse la ferita di Kili. Il Nano cominciò ad ansimare sul tavolo di cucina dove era posato e dove riposava. Aprì gli occhi lentamente, respirando sereno dopo che si destò dalla sonnolenza dovuta alla debolezza della sua lotta contro il dolore. I suoi occhi neri e stanchi si posarono al lato della tavolata in fondo, fissando l' Elfa che ultimava le cure sulla sua gamba e che riuscì a guarirla. Questa era segnata dalla verità che le fu condivisa da Yuki, detto in modo indiretto a lei. Diede un' occhiata di sfuggita a Kili, assicurandosi che non stesse di nuovo sentendo male: << Più passa il tempo e più non riesco a non pensare di agire >> disse Li spazientito dell' attesa di rimanere in quella casa, distante dalla vista della sua Sakura. Si sedette di nuovo su una sedia, vicino a Toy, anche questo in trepidante attesa di fare qualcosa o almeno di rivedere la sorella partita. Gli altri tre Nani che erano rimasti ad assistere Kili, erano in cucina ad attendere che il loro compagno si riprendesse: << Avevo sentito delle meraviglie della medicina elfica. E' stato un privilegio assistervi >> disse Oin superando Fili da dietro e parlandogli della sua sorpresa riguardo agli effetti miracolosi che poteva avere la Foglia di Re, mai vista in uso ai suoi occhi prima d' ora. Fili era riconoscente all' Elfa che salvò suo fratello da morte certa, e scusandosi con lei dello scontro verbale che si accese. Kili aprì per poco le palpebre, provato in tutto il corpo dal dolore che lo tormentò per alcuni giorni alla gamba: << Tauriel... >> richiamò con voce stanca l' Elfo femmina che gli era sempre stato accanto, anche adesso. L' Elfo guerriero si voltò verso di lui, incrociandolo ancora nello sguardo color nero della terra più profonda. Gli sorrise leggermente e con tono dolce gli disse: << Sta fermo >> mentre cercava una risposta alla serietà che ebbe nel guardarlo. Riabbassò i suoi occhi sul lavoro che stava finendo, ritirando le cose dal tavolo. Era forse confusa dalla discussione con Yuki e con gli altri, dubitando di quello che il giovane le aveva fatto capire riguardo al Nano che si mise a curare. Kili osservò un altro punto della bellezza di Tauriel, il cui viso era coperto a metà dai lunghi capelli rossi e ben pettinati che le cadevano fino alla schiena: << Tu non puoi essere lei... >> aggiunse il giovane Nano. Tauriel si fermò, alzando lo sguardo davanti a lei a quello che le stava dicendo Kili nel mentre che lo ascoltava nel suo timbro di voce alla quale si affezionò. La stava paragonando ad una bellezza mai vista, e si ricordò ancora delle parole del giovane Yuki: << Potresti essere tu la sua luce >> proprio quelle parole le tornarono in mente, quasi presagendo il significato di quello che voleva dirle il Nano: << Lei è molto lontana. Lei... Lei è molto, molto lontana da me. Lei cammina nella Luce delle Stelle in un altro mondo >> proseguì Kili.

Questi alzò gli occhi al soffitto con quelli che diventavano lucidi al ringraziare il suo scampato trapasso. Ora si sentiva una luce calda che gli dava vitalità, rara fino ad ora ai suoi occhi, e così come quelli della sua gente. Non aveva mai avvertito un senso così forte di calore in corpo, e tutto lo doveva grazie all' Elfa Tauriel. Non poteva essere lei la persona che portava alla guida il cuore del suo adorato Nano. I dubbi che aveva adesso le furono meno concreti, resi tali anche dalle parole del ragazzo che aveva un dono di prevegenza con i suoi poteri. Tauriel si voltò ancora da Kili mentre sembrava delirare in un comportamento che non gli riconobbe tanto dolce nell' aspetto: << E' stato un sogno e basta >> aggiunse lui sconfortato tristemente dalla visione che ebbe in Tauriel, non rivedendole più la luce bianca che le apparve nei contorni. Quella luce poteva guidare l' Elfa verso i suoi sentimenti, pensava. Tauriel rimase scioccata, non sapendo cosa dire. Vicino alle sue dita si sentiva una mano che le andava a sfiorare. Indirizzò gli occhi alla mano sinistra, vedendo che quella di Kili stava sempre più per toccarla nelle falangi, cercando ancora il calore che sentì prima al momento della sua guarigione. Alla fine sentì il tocco delle dita del Nano e non ritraè la mano indietro, anzi, ci stava bene al contatto con quelle dita poco più grosse delle sue. Fece per mandare di poco avanti la sua mano, volendo sentire quella del salvato Kili. Ora sapeva che cosa provava per lei e questa era la volta che il suo cuore si sarebbe rigiovato, dopo tanti anni di animo duro. Sapeva qual era la persona a cui riservava dei sentimenti veri: << Credi che avrebbe potuto amarmi? >> chiese con voce quasi rotta dalla tristezza il Nano, richiudendo gli occhi per non sapere di una delusione che gli avrebbe di nuovo colpito l' anima. Sperava che quella luce fosse davvero vera all' interno di Tauriel. Quest' ultima si sentiva il dovere di emettere la risposta a Kili, ma qualcosa la fece rimanere senza parole, aprendo di poco la bocca per poi allontanarsi dal tavolo non appena il Nano si riaddormentò, staccandosi dal tatto con la sua mano.

   
 
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