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Autore: Green_magi    06/02/2016    3 recensioni
'' La ragazza provò una sensazione che non era mai riuscita a provare prima in tutta la sua vita: si sentiva amata. Lui era il suo primo. In tutti i modi possibili. ''
[Punto di vista di Oliver e Felicity]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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                                             The morning afters

La prima volta che Felicity sentì la parola ''sesso'' aveva dodici anni e una ragazza a scuola le aveva detto che nessuno avrebbe voluto farlo con lei. Come una curiosa ragazza al vertice dell'adolescenza ciò suscitò il suo interesse. Quel giorno andò a casa, non pensando nemmeno al commento della sua compagna, e cercò quella parola rimanendone disgustata ma allo stesso tempo affascinata. E poi si ricordò della cattiva osservazione che decise di ignorare.

Sfortunatamente la vita scolastica divenne un inferno: nessuno avrebbe scelto il suo cervello, nessuno poteva biasimarla se preferiva sé stessa agli altri. I bulli la presero di mira; le dissero di quanto fosse poco attraente, di quanto il suo posteriore fosse grasso, che non avesse seno.Tutto questo combinato la ridusse a credere all'unica cosa con la quale concordava con loro- nessuno l'avrebbe voluta. Per quella ragazza il cui padre era sparito senza spiegazioni, fu piuttosto difficile da sopportare. Iniziò a non cercare nessuno che la volesse, anche se il fatto che non ci fosse una chance le faceva male. Tinse i capelli, fece il piercing al naso, si ribellò. Era una ragazza diversa dal liceo, che lasciò per studiare al MIT, dove incontrò Cooper. Il ragazzo era intelligente, gli piaceva la tecnologia e, cosa più importante, era interessato a lei. I due finirono per fare sesso. Fu deludente. Felicity rimase cosciente per tutto il tempo, Cooper si concentrò solo sui suoi bisogni, ma comunque raggiunse l'orgasmo. Prima che lui potesse stringerla a sè, Felicity sgaiattolò via dal letto e ritornò nella sua stanza. Da quella notte apprezzò abbastanza il rito sessuale, alcune volte si divertiva anche, ma non rimase mai per il ''dopo''. Aveva paura che sarebbe stata annebbiata dalla lussuria e che non avrebbe retto. Sì, aveva quel tipo di problema.

Cooper andò via, lei cambiò di nuovo, determinata a non lasciare che nessuno dubitasse del suo valore. Trasformò la sua vita intorno a questo principio, ebbe poche avventure di una notte e poi incontrò Oliver Queen. L'IT girl non si vergognava ad ammettere che si fosse presa una cotta per lui appena lo vide. Sin quando osservò la sua foto quando lui era già scomparso, aveva avuto una cotta platonica per lui, ma vederlo, in carne e muscoli con la viralità che sprizzava, era inevitabile non riuscire ad ignorare la donna che era in lei. Lo aveva visto senza maglietta, allenarsi, sopra di lei, accanto a lei e risultò impossibile non fantasticare e reprimere i suoi noti apprezzamenti. Oliver lo sapeva, lo aveva visto. Il suo desiderio non la lasciò mai, come avrebbe potuto? Era addirittura maturato in qualcosa di più profondo di un semplice desiderio. Avevano costruito qualcosa che andava oltre l'amicizia, instaurando una linea che nessuno dei due avrebbe dovuto superato. Felicity sapeva che lei era importante per quell'uomo e questo era tutto. Essere importante per Oliver Queen era fantastico, ma essere la sua partner, essere qualcuno su cui fare affidamento, essere qualcuno di cui lui si fidava a occhi chiusi? Quello era il vero regalo. Prima di poterlo realizzare, Felicity era già profondamente innamorata di quell'uomo.

Pensieri, sogni selvaggi sulle loro ''mattine dopo'', se fossero successe veramente, avrebbero riempito le sue giornate. Si preoccupava se fosse capace di stare a letto con lui, insomma se fosse scappata come suo solito. Domande, pensieri a cui non avrebbe mai dato voce, erano semplicemente racchiusi dentro di lei, crogiolandosi su qualcosa che avevano le altre donne. L'avrebbe fatta sentire consapevole?O avrebbero riso di questo come di ogni altra cosa?

Era stato doloroso vederlo in una relazione con Sara, dopo che le aveva detto che non poteva stare con nessuno a cui potesse tenere. A lui importava di Sara. Faceva male perchè le voci del suo passato erano prepotenti nella sua testa, non importava quanto provasse a farli tacere, continuavano a rimbombare. Lui non voleva lei, non in quella maniera.

Sara era andata via così come Slade. Loro ricominciarono a giocare sopra quella linea pericolosa, Oliver era più vicino che mai ad oltrepassarla di quanto l'avesse mai visto, ma ciò le aveva dato speranza per qualcosa sulla quale non avrebbe mai osato. Non aveva niente. L'arciere l'aveva respinta, togliendole l'unica cosa di cui lei avesse avuto bisogno da lui. Se n'era andato, ma non se n'era andato. Il dolore che aveva dimenticato negli anni diventò una ferita spalancata, desiderosa di attenzione.

Dormire con Ray era stata una reazione a Oliver, non le importava davvero. C'era quell'uomo affascinante che la voleva e Felicity era stanca di essere rifiutata. Fecero gran sesso.  Lui era andato via poco dopo e lei si addormentò prima di andarsene, come ogni volta.

E poi aveva avuto Oliver in una maniera che non riteneva nemmeno possibile. Avevano fatto l'amore per tutta la notte, lui diceva quello che lei voleva sentire da una vita. Ma finì troppo presto. Felicity fu stata costretta ad alzarsi dal letto per impedire che Ra's le portasse via l'uomo che amava. Non c'era stata alcun mattino dopo per loro e il desiderio dentro di lei era stato così acuto che aveva quasi ceduto

La prima volta che dormirono insieme dopo aver lasciato Starling City, l'urgenza di scappare, dopo anni di abitudine, la costante insicurezza, la paura dell'intimità si ripresentarono, nonostante sapesse che Oliver la conoscesse meglio di sé stessa. Quando lei provava ad alzarsi, lui la stringeva da dietro, trattenendola fisicamente, e la guardava, con quei bellissimi occhi blu, cercando i suoi per capire cosa la stesse infastidendo, accarezzando il mento con un dito che faceva battere ancora di più il suo cuore.

'' Quindi sono il tuo primo? ''

Felicity rise e si accoccolò al suo corpo quando lui le depositò un bacio casto sulla testa. Ora, come lei lo guardò di sottecchi, dopo cinque mesi di mattina e sera e mezzogiorno e mezzanotte, mentre le accarezzava il mento come ha fatto subito dopo il risveglio, lei sorrise, in pace con sé stessa per la prima volta dopo tanto tempo, ricordando le parole che la sua compagna aveva detto:

'' Nessuno ti vorrà mai ''.

Nessuno doveva tranne lui. Oliver sentì lo sguardo di Felicity su di lui, poteva essere felice con lei, poteva lasciarsi andare. La ragazza provò una sensazione che non era mai riuscita a provare prima in tutta la sua vita: si sentiva amata. Lui era il suo primo. In tutti i modi possibili.


 

La prima volta di Oliver fu a quindici anni in una festa in piscina a casa di una ragazza. Una volta finito, sogghignò e andò via a cercare Tommy per raccontargli dell'accaduto. Ironicamente, anche lui aveva fatto sesso per la prima volta. Da quella notte, Oliver fu sempre interessato al sesso. Andava a letto con qualsiasi ragazza ben disposta nei luoghi meno convenzionali e più rischiosi. Arrivava, conquistava e andava.

Alcune volte le sue birbanterie venivano a galla, altre volte no. A Oliver non importava, non rispettava nemmeno le ragazze. Esse rappresentavano solo un corpo con cui divertirsi, a loro non importava quindi perchè lui avrebbe dovuto? Stava lontano dalle brave ragazze, a meno che loro non lasciassero trasparire qualche allusione. Le nerd, soprattutto al liceo, venivano snobbate o rifiutate. Oliver scrollava le spalle e ne sogghignava con Tommy. Le mattine dopo non rientrarono nella routine del sesso di Oliver Queen.

L'unico motivo per cui Oliver aveva inseguito Laurel era dovuto al fatto che fosse una sfida a cui sottoporsi. La loro relazione era iniziata prima che se ne accorgesse, lui non si sentiva fino in fondo coinvolto. Tradiva Laurel, lasciava che Laurel gli urlasse contro e poi finivano per fare sesso riappacificatore. Il ''giorno dopo'' non era mai successo con Laurel perchè Oliver non glielo aveva mai permesso. Sarebbe stato un legame che non voleva avere, così sgaiattolava via dal letto dopo aver finito con una scusa o con un'altra.

E dopo Oliver naufragò nell'oceano. Nei cinque anni successivi era andato a letto con poche donne e non c'era mai stato il tempo per il ''dopo''. Erano sempre di fretta, doveva salvare le loro vite e il sesso era un modo per scaricare la tensione accumulata.

Dopo essere tornato, aveva dormito con Helena, sperava di cambiare, di essere un uomo diverso. Ma lei lo aveva lasciato prima che potesse salvarla da se stessa. Poi aveva lasciato l'appartamento di McKenna perchè il suo cellulare aveva squillato e il suo cuore martellava al pensiero che Felicity fosse in pericolo.

Successivamente quando aveva finalmente dormito con Laurel, tutto ciò che aveva sentito fu un leggero senso di colpa e, dopo aver lasciato quella sera dopo la chiamata di Felicity, egli era stato leggermente sollevato di sfuggire alla conversazione temuta, e la sua reazione alle sue cicatrici non era stata incoraggiante per lui. Non era stato preparato.

Infine Tommy era morto pensando che il suo migliore amico fosse un mostro. Un pezzo di Oliver era morto insieme a Tommy, l'uomo che era più di un fratello per lui.

Sapeva che quella tra lui e Laurel sarebbe stata la loro ultima volta. Isabel invece era stato un disastroso errore, anche se lei non si era soffermata sulle sue cicatrici. Vedere Felicity ferita dietro alla sua porta, lo aveva fatto sentire un idiota più di quando aveva tradito Laurel... il che non aveva senso.

Con Sara invece non avrebbe mai funzionato: erano entrambi due anime travagliate che cercavano di riaffermare la loro vita con l'altro.

In tutto quel tempo si era immaginato il letto di Felicity, e nessuno, tranne Diggle, lo aveva mai sospettato. Pensava ai suoi vestiti colorati, alle sue lenzuola. L'osservava arrivare nella fonderia con gonne corte e si chiedeva di che colore fosse il suo reggiseno. Quei pensieri lo sorprendevano, certo, considerava Felicity una donna attraente ed era a conoscenza che lei avvertiva un'attrazione fisica, nonostante le cicatrici sparse sul corpo, eppure i suoi pensieri non erano soltanto riguardante il sesso. Si chiedeva come avesse dormito la notte scorsa, quanti cuscini avesse usato, se stringesse le lenzuola tra le dita, si preoccupava di tante piccole cose. Ma per la prima volta Oliver rispettava così tanto una donna da non oltrepassare il limite. Aveva dei desideri, certo, ma lei era stata l'unica certezza in questa vita folle che non avrebbe mai messo a repentaglio. Ultimamente l'aveva respinta, ma con gli anni, Oliver aveva realizzato che non volesse essere in nessun altro letto se non il suo, capì che quel letto non lo avrebbe lasciato per niente al mondo. Dopo la loro notte di passione, dopo aver soppresso i loro desideri e la loro necessità l'uno dell'altro, dopo una notte in cui Oliver aveva aperto sé stesso come mai prima, solo per mostrare quello che aveva sognato nel corso dei mesi, dopo una notte di gemiti e sospiri, lei aveva lasciato il letto.

Oliver era perplesso ma l'addio era inevitabile, per cui decise di lasciarla andare con il cuore che batteva forte perchè, se il piano avesse funzionato, sarebbe stata l'ultima volta che l'avrebbe rivista. Ma lui la rivide e partirono per vivere insieme, per amarsi.

Adesso lui la guardò, mentre Felicity sbatteva le palpebre nella luce del mattino, il suo sorriso soddisfatto sulle labbra rosee di lei, i capelli illuminati dal sole e il suo mento delicato che amava accarezzare con il suo dito ruvido. L'osservò mentre si rilassava insieme a lui, invece di scappare come era successo all'inizio. Lei gli confessò che non aveva effettivamente mai avuto un giorno dopo e lui la prese in giro, nascondendo che anche lui non ne avesse mai avuti. Conoscendo la sua vita sessuale era difficile da crederci, ma non importava.

In quel momento, Oliver guardò Felicity e vide qualcosa che non si sarebbe mai aspettato o avrebbe sperato. Si sentiva amato. Lei era la sua prima. In ogni modo possibile.


ANGOLO DELL'AUTRICE.
 

Sono contenta di tornare con una nuova storia che mi è particolarmente piaciuta, spero di essere riuscita a renderla in italiano come merita! La ff è stata scritta da supersillyanddorky06, autrice di cui ho in precedenza tradotto un'altra one shot, che ringrazio per avermi permesso di pubblicarla.

Grazie per aver letto! Vi lascio il link del blog e niente... pace e amore!

http://supersillyanddorky06.tumblr.com/post/128875498848/the-morning-afters-they-had-never-really-had
 


 

   
 
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