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Autore: LunariaScrittrice    06/02/2016    3 recensioni
Sono io la strega, e invece è lui il mago che mi ha stregato...
Che ironia, che bastardaggine, che sofferenza, ma me lo merito davvero?
Nel mio cuore seriamente un minimo di amore da chi amo non mi sarà concesso?
Dopo l'amore, dopo gli avvisi, dopo come lo proteggo a distanza con la magia, dopo come incanto i suoi nemici per non fargli scoprire l'identità, è giusto che il suo amore non sia sfiorato per lui da parte mia?
È giusto che se lo prenda una ragazza come Aoko? Una che odia Kid, che odia la parte oscur di kaito, che odia la parte di cui lui si è preso nel cuore portandolo nei suoi meandri del cuore…
Kaito… dimmi qualcosa, io non voglio che ami lei, guarda me, ti prego…
Si alzo di scatto mentre alla fine va da lui che non smette di parlare con Aoko e ridere come uno scemo.
Ti prego, dammi uno sguardo… ti amo, ti amo!!
Lui le dà uno sguardo mentre lei non resiste che si avvicina a lui di colpo
No, non farlo, non osare… devo, forse così lui…
triangolo: Akako, Kaito, Aoko!
Genere: Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Akako Koizumi, Aoko Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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Genere: sentimentale, psicologico, triste, amore, erotico
Rating: arancione
Personaggi presenti nella storia: Principali: kaito, Akako
                                   
                                    
Qualunque sia il tuo status io amerei ugualmente te!

Kaito nella serata a dormire con Akako riesce a non fare gli incubi forse perché lei lo protegge con la magia del suo cuore?

Sono abbracciati con un leggero sorriso mentre sognano qualcosa di dolce e tranquillo che li fa passare questa nottata senza tormenti e angosce.
Arriva la mattina, gli spiragli del sole riescono a toccare le palpebre degli occhi del ragazzo fino a illuminare il suo buio dell' occhio chiuso.
Mette una mano sul viso, mugolisce un po' leggermente mentre apre gli occhi; all' inizio vede fosco ma poi la vista si focalizza, e si volta verso Akako per vederla dormire tranquillamente con un sorriso beato e ciò lo rasserena mentre le dà un leggero bacio a guancia tenendola stretta a se.
Con una mano fa scivolare le dita fra i suoi capelli rosso scuro fino a toccarle le orecchie e un po' gli viene l'insano pensiero di sedurla.
Non è normale, però gli piacerà?
Curioso, delicatamente si accinge sopra lei a gambe divaricate mentre la fissa e la volta verso lui sentendo che i sentimenti rinascono e sbocciano come se fossero un fiore.
Sì, voglio vedere che fa…
S
i abbassa verso il suo collo, inspira quel profumo dolce, femminile che non è cambiato nei giorni che sà di pulito anche se sente solo il suo profumo dolce e amaliante che lentamente gli inebria i sensi eccitandolo assai.
Le bacia ogni angolo dell' orecchio esteriore, poi scende verso il collo usando un po' la lingua, e lei un po' inizia ad avere i primi sintomi, perciò lui continua il gioco/test alzandole leggermente la gonna toccando le sue cosce mentre come ipnotizzato, con le labbra mira alle sue dandole leggeri suffusi mentre l'altra mano esplora superficialmente il busto della ragazza fino al seno del quale ne dà una leggera palpata e lei istintivamente chiude le gambe facendo un leggero gemito.
Gli piace?
Continua a toccarla ma poi lei ferma le sue gesta con viso arrossito. « Cosa, stai facendo depravato? »
Un po' lui si risveglia dalla lussuria.
« Nulla, è un caso...»
Potevi dormire ancora, accidenti…
Akako prende le mani di Kaito che sono ancora ferme sul seno di lei. « Mi stavi per caso toccando mentre dormivo? »
Lui si sente scoperto ma per non farlo capire assume una smorfia.
«Come ho detto è un incidente! »
Akako poi fa un sorriso malizioso. «
Ah, e anche il fatto che si sente che sei eccitato è un caso? »
E lui Arrossisce a bordo non sapendo cosa dire, lei fa un sospiro.
« Ascolta cosa siamo ora? »
Evidentemente lei vuole avere sicurezze il ché lo sorprende perché era convinto che fosse sicura di ogni cosa.
« Beh, sto con te no? »
L'indecisione lo prende un attimo.
Ma se lo ricorda che mi sono dichiarato?
Akako arrossisce per poi dire. « Allora puoi continuare se ti piace… »
Lui resta a bocca aperta per come lei si conceda che lo spaventa.
Ma non può seriamente… pero' con Saguru ha detto che non ci stava giusto?
Più che gelosia questo è paura di essere preso in giro o magari solo essere usato?
Dovrei essere cauto Akako è pur sempre una persona che ha avuto ragazzi, non vorrei che mi desse quel trattamento, io sono speciale…
« Voglio sapere una cosa… »
Lei resta di stucco da come il tono suo sia diventato serio e anche lo sguardo.
« Cosa? »
E lui domanda aggravando la voce. «
Io cosa rappresento per te? So che mi ami ma ora che ti corrispondo vorrei sapere come ti comporterai, se torni ad avere altri ragazzi attorno a te, se insomma… incanterai altri, io cosa sarò? »
Non sa se è gelosia ma questo pensiero lo inizia a tormentare, e lei chiede. «
Ma io non sono più una strega l'hai scordato? »
Si zittisce lui perché lei non sa cosa lui ha espresso pero' non per questo non deve dargli una risposta. «
Rispondi, facciamo finta che tu lo sia! »
Akako ci riflette su comprendo che il momento è serio e che Kaito esige sicurezza.
« Allontanerei tutti per stare con te! Anche se amo essere ricercata pero' se io amo farei in modo che lui sia il più speciale fra tutti, ecco… »
Quelle parole illuminano il cuore del ragazzo e come sfogo si butta a capofitto su lei abbracciandola facendo un po' peso e lei corrisponde per poi dargli un bacio sui capelli. «
Ora sei più sicuro? »
Un po' lui arrossisce e non vorrebbe ma è inevitabile con lei diventa di altra pasta: la sua freddezza non c'è, si sente solo carico di calore.
« Sì! »
Akako propone.
« Ehm, comunque se vuoi continuare puoi, non mi dispiace. »
Non gli piace mostrarsi troppo passiva ma avere Kaito così avventato su lei per lei è quasi un sogno realizzato.
Non credevo fossi così audace, a che ometto maniaco, ma lo amo anche per questo.
Kaito ci riflette su avrebbe continuato se Akako fosse rimasta a dormire ma ora che è sveglia propone. « Non sarebbe giusto, tocca a te non pensi? »
Akako resta sempre più elettrizzata mentre si morde le labbra dalla tensione.
Ma è così innamorato che gli va bene tutto?
Dopo questa indecisione le arriva un delicato bacio che dura qualche secondo, uno schiocco e poi gli occhi blu languido del ragazzo. « Vuoi, o sono strano per te? »
Infatti si sente strano, e forse anche troppo stupido ma desidera solo rimediare ai danni passati.
Ma perché non sono come con Aoko, non credevo di essere così con chi amo..
Akako risponde al bacio sciogliendo ogni sua preoccupazione mentre anche lei un po' accaldata comincia ad esplorare il corpo del giovane facendolo vivere sempre più di lievi brividi, ispiri e gemiti soffocati dalle sue labbra chiuse anche se il suo viso è fin troppo emozionato: rosso ad occhi languidi, possessori, presi nettamente dalla lussuria.
Akako continua questo suo “sogno” arrivando verso i pantaloni e poi vedendo come lui non dica nulla decide seriamente di toccarlo e là il ragazzo mormora il nome di lei stando ad occhi chiusi mentre Akako comincia seriamente ad eccitarlo ma non ci va seriamente a fondo, quindi quando lui inizia a desiderare che il rapporto vada in profondità si alza e di scatto le alza le gonna toccandola seriamente accorgendosi che sarebbe pronta per un vero rapporto.
Akako resta deliziata, paralizzata, mai nessuno l'aveva sfiorata in quel modo ed è felice che il primo sia proprio chi ama infatti per lei Kaito è il massimo, forse solo perché è lui.
Non smette di gemere a labbra leggermente aperte di cui il ragazzo subito se ne impossessa trattenendola in un lungo bacio a lingua.
Akako intanto mette le mani sotto la maglietta di lui, e lui fa così a lei con l'altra mano libera toccandole senza problemi il seno che è come nei suoi desideri quindi delicatamente entra con a mano nel reggiseno e con un dito tocca i capezzoli già turgidi.
Akako come ogni ragazza è molto sensibile, gode a quei tocchi che sente sempre più gli impulsi di andare nel vero rapporto e Kaito se ne accorge da come lei e lui struscino le loro parti intime, pero' Kaito non è facile così come Akako perciò dopo un bacio compassionevole lui propone.
« Vuoi venire con me in un posto? Credo che a lui farebbe piacere. »
Akako lievemente si riprende.
« Devo andare anche io in un posto, è importante non posso trasgredire nemmeno per te, scusami. »
Kaito si chiede che mai sia ma non s' intromette.
« Puoi andarci dopo, e dai rifiuti proprio me? »
Akako per paura scuote la testa. «
No, ma quindi è un appuntamento? »
Lui annuisce anche se ha un velo di tristezza.
« Mettiamola così, è natale te l'ho detto che giorno pessimo è per me, ma ora è qualcosa di piacevole perché ci sei tu, per questo voglio portarti con me, ti amo, nemmeno ad Aoko ho portato a natale dove andavo spesso… »
Akako languisce lo sguardo sentendosi lusingata di tale attenzione.
« Va bene, andiamo. »
I due si alzano e Kaito prende suoi vestiti dall' armadio per poi cambiarsi in bagno perché ancora si vergogna a spogliarsi difronte a lei.

Maledizione mi ha eccitato troppo, ma non posso fare l'amore proprio oggi, aspetterò…
e un po' come ogni ragazzo comincia a toccarsi.
Ha
detto che non ha toccato altri eppure è fin troppo capace, non ha timidezza, come si fa a non starci e bramarla?
Usa un po' l'immaginazione mettendosi a schienata sul muro mentre si inizia a sfiorare il corpo seriamente.
Akako intanto si rimette apposto il vestito nero gotico toccandosi un po' le gambe e il seno
Sono la sua prima ragazza, allora come fa ad avere così delicatezza ma allo stesso tempo possesione? Mi ha fatto impazzire ma non potevo andare a fondo con lui, come faccio a non desiderarlo?
Chiude un po' gli occhi ricordandosi come era Kaito con lei qundi si sdraia sul letto del ragazzo e si tocca senza frenarsi mentre ispira dal cuscino del ragazzo il suo profumo.
e un po' così fa Kaito anche se non ha nulla di Akako.
Akako si rimette composta.
Ringrazio che non ha visto nulla… Lo amo, mai per nessuno sono stata così...
K
aito termina di rimettersi in sesto pensando tornando a poker face.
Meno male non mi ha visto… comunque seriamente sono innamorato nemmeno quando avevo una cotta per Aoko io ero così, forse sto crescendo ed è normale?
Entra in camera sua trovando Akako che guarda fuori dalla finestra. « A che pensi? »
Akako si riprende dai suoi pensieri per poi guardare il cielo.
« Era una giornata così, l'aria gelida, ma non preoccuparti, sono abituata. »
Kaito a sguardo serio le prende la mano.
« Faccio ciò che vuoi ma non essere triste. »
Akako fa un bel sorriso. «
Mi basta che stai con me oggi, non preoccuparti. »
Quindi lui annuisce tornando un po' infantile per poi far apparire dalle mani una rosa rossa.
« So che non è un regalo speciale ma non sapevo cosa comprarti eh eh. »
Anche perché credo di averti donato i tuoi poteri…
Akako con il sorriso prende quelle rosa per poi dare un bacio a guancia a Kaito.
« Come sei dolce, grazie ma a me basta stare con te. »
I due escono dalla casa per poi incamminarsi verso la stazione e aspettare che arrivi il treno nel frattempo Kaito suggerisce a lei di aspettare mentre lui va a comprare qualcosa per loro e lei annuisce: perciò lui va a comprare qualcosa per fare colazione mentre Akako che è tornata strega viene subito adocchiata
da molti ragazzi single che la guardano con occhi a cuore e lei resta stranita non capendo bene come mai sia accaduto pero' tenta di fare finta di nulla parlandoci come se nulla fosse.
Arriva Kaito che resta infastidito dalla scena quindi fa finta di nulla, li supera per poi andare da Akako. «
Ehi, ti piace? Non conosco i tuoi gusti ma credo che hai fame. »
Akako accetta il dolce alla crema senza problemi pero' vedendo Kaito visto male dai suoi nuovi fan lo prende dandogli un bacio a guancia.
« Grazie, pero' vedi io non mangio i dolci, ti dispiace si fa metà? » Domanda con lieve imbarazzo perché dirgli che è a dieta la metterebbe a disagio pero' lui se ne accorge che dice. « Non credo che un dolce rovini la tua linea, sei molto bella, non dovresti preoccupare, e poi io vedo l'animo non l'esteriorità se no non ti amerei. »
Akako apre la bustina per poi magiare il dolce con volto soddisfatto.
Se sapesse che mi mettevo in linea per colpirlo e piacergli… ma se lui dice che mi trova bella, posso mangiarne uno…
Guarda davanti a sé mentre alcuni le donano dolci e Kaito resta a sguardo fisso verso il gruppo per poi osservare le gesta di Akako che riescono a farlo stare tranquillo.
« Mi spiace ragazzi, non posso mangiare troppi dolci, e poi a me basta ciò che mi dà il mio ragazzo. » Prende per mano Kaito, si alza e supera i ragazzi lasciando il mago assai soddisfatto. Akako intendevi questo prima?
L'abbraccia da dietro rivelando. « Sarà così anche per te, promesso. »
Akako non comprende bene cosa intenda ma acconsente toccando le braccia del ragazzo chiudendo gli occhi.
Kaito, per la prima volta sto passando un natale felice, mi spiace per le mie zie ma meglio che non mi vedano, loro ogni anno vogliono il mio sangue per avere la magia… già, non credo che mi vogliano bene… -
Il suo sguardo si fa tormentato da episodi mentali che tolgono via quel sorriso, Kaito se ne accorge e un po' sentendosi responsabile cerca di rimediare.
« Non volevo, cioè ti tratto come tutte ok? »
Non riesco mai a farla sorridere, ma perché?
Akako resto confusa.
Perché
si agita? Ah che ometto complicato.
Lo guarda ad occhi seri, lui resta a fissarla e lei sfioro il suo collo mirando poi con le labbra alle sue.
Lui chiude leggermente gli occhi dandole
un altro bacio. « Sai certe volte sei difficile da capire. »
Questo la
lascia leggermente stranita e intanto il treno arriva facendo un gran rumore stridulo di freni. « difficile? Perché? »
Lui oltrepassa la linea gialla, ammettendo.
« Non sai sorridere con me… » pero' Akako non riesce a sentirlo quindi domanda con insistenza. « Cosa vorresti dire con quel termine? »
Kaito si ferma, si volta
verso lei mentre ai suoi lati la gente passa con valigie. « Che forse non sei innamorata… »

Dice presumendo che abbia sentito la prima risposta e Akako abbassa lo sguardo.
Ma che cosa gli prende? Non è che mi prende in giro? Non capisco, ieri si è dichiarato, oggi mi ha detto di nuovo che mi ama ed ora dice che io non lo amo? Significa che non si fida di me?
Ci resta male ma lo supera prendendo posto nello scompartimento incrociando le braccia e gambe.
Kaito a sguardo triste, si ferma restando in un punto visibile per poi prendere la pietra
Forse dovevo esprimere che lei sorridesse con me? Non riesco, è complessa… ed ora…
La guarda dal vetro.
È chiusa in se stessa, forse non dovevo dirglielo…
La raggiunge mentre lei si allontana arrabbiata.
« Akako ma che ti prende? » La domanda più stupida prima di una guerra.
« Cosa mi prende?! Pare che per te sia solo un gioco! » sbraita contro il giovane fissandolo assai male.
« Semmai il contrario! » Dice lui in difesa distogliendo lo sguardo.

Non ci riesco ora pure mi attacca…
« Ah, certo, non mi pare di aver accettato qualcosa da quei ragazzi, o di averti ignorato, se poi questo è il tuo modo per trattarmi era meglio quando m'ignoravi almeno non m'infuriavo. » Parla sotto la rabbia e la delusione, ma Kaito non riesce a comprenderlo forse perché è abituato troppo a vedere tutto centrato su s e mai su altri.
« Ignorarti?! Ma se tu nemmeno ci stai bene se ti faccio un pensiero...»
« lasciamo stare la rosa quello lo fai a tutte ma lascio correre a me non importano i regali. »
« A tutte!? Ho rinunciato a… »
Strizza gli occhi ammettendo. « Ad avere ciò che cerco… e mi tratti male… »
Lei sbatte
le palpebre stupita dalla rivelazione restando confusa. « Come? Ma hai detto che no esiste. »
« Ho mentito… »
A questo punto Akako chiede.
« Ma allora perché non la usi? »
« L'ho già usata. » Spiega come ultima frase con stanchezza e pesantezza al cuore.
E ho sbagliato no?
« Ma se l'hai usata e non hai chiesto di Pandora… cosa hai chiesto che tu non hai? »
« Oltre a mio padre? Avevo due scelte ma logicamente parlando non avrei potuto, l'avevi detto che poteva resuscitare le persone morte ma non avrei mai fatto una cosa simile avrebbe comportato molti problemi futuri; ma ho tutto oltre quello ma hai mai pensato che io potessi usare un desiderio per qualcun altro? »
« Per … Aoko? »
Domanda non capendolo perché Aoko ha mille lacune.
Lui alza la voce indicandola.
« Te! Ho usato un desiderio per te! Ho rinunciato a Pandora per te e tu vieni a dirmi che sei un gioco?! Se lo fossi non avrei rifiutato Aoko che da sempre mi interessava, non mi sarei messo a darti quei baci provocatori, non ti avrei dato un bacio a mano, non sarei stato geloso… se amo sono serio ma tu non lo comprendi! Ogni cosa che faccio deve sempre farci stare male mentre ogni cosa che tu fai a me rende felice.
So rendere contenta
ogni ragazza ma te mai, questo mi tormenta! Ecco. »
Ammette tornando a voce flebile mentre si morde le labbra a forza facendole insanguinare per togliersi il male al cuore.
Akako si alza
di scatto, spinge Kaito verso il basso chiedendo quasi commossa. « Cosa hai espresso per me, ho il tuo amore quindi cosa mai potresti donarmi che non ho? » La risposta la so ma non vuole crederci perché non riesce a comprendere come lui ancora l'ami dato che tornando strega il destino si dovrebbe rompere.
Kaito mormora a grave voce. «
È così importante, alla fine volevo solo renderti felice ma non lo sei mai, quindi anche se lo sai a che serve se non lo sei? »

Ragionamento stupido, se ne accorge ma la delusione si fa forte e lo sconforto pure ma tutto viene mandato via con un bacio mentre lei chiede. « Cosa ti ha reso così insicuro che io non ti ami? »
Kaito ad occhi emozionati.
« TI ho detto che ti avrei trattato diversamente dalle altre, ma tu ti sei rattristata eppure non dovresti, ma è accadto quindi forse a te dà fastidio se sono dolce? »
Akako fa un visetto quasi furbetto per poi soghignare leggermente. «
Ma no, pensavo alla mia famiglia, kaito hai frainteso. »
Lui arrossisce quasi vergognandosi con il batticuore.
No, no, perché un ' altra figuraccia con lei? Fatemi sparire!!!
« La tua famiglia? » Domanda fermando quella risata mentre lei ammette. « Sì, te l'ho detto che i miei sono morti oggi e che sono stata presa dalle mie zie, ma non sai il resto ed è forse la parte più traumatica della mia vita. » spiega con serietà mentre Kaito ordina. « Parlamene… »
E lei ritorna a sguardo rosso freddo rinvangando
quel ricordo. « Chi nasce strega in famiglia subisce una condanna cioè di partire la sua magia con la famiglia, i miei genitori non ne sapevano nulla ma le mie ziee sì e hanno aspettato un anno per vedere la crescita dei miei poteri quando li ho iniziati ad avere più forti fino a fare veri incanti loro mi fecero fare un incantesimo facendomi credere che fosse per uno scopo ma invece era a loro favore…
Una strega ha in sé o la parte buona o la parte cattiva non esiste come negli umani la parte buona e cattiva, ma questo cambia se la strega decide di condividere un pezzo della sua anima e sangue con delle umane… »
Kaito resta impietrito e forse disgustato.
« C-Carne e anima? »
« Sì… loro grazie alla magie spezzarono la mia anima facendola andare nella loro e nel contempo la mia anima venne invasa da quella di loro e così il mio animo puro si perse lasciandomi la parte malvagia che loro avevano, un anima è solo l'indole non il comportamento, loro erano malvagie quindi quella malvagità mi ha corrotto la mente, e così ebbero l'anma di una strega anche se per metà ma serviva il sangue per completare l'incanto così mi tagliarono le vene, versero il sangue in una pozione da me creata con l'inganno, la bevvero e divennero streghe trasgredendo così la profezia della mia famiglia; io ero debole stavo morendo ma loro dovevano usarmi e così per non farmi morire mi fecero bere il loro sangue facendomi diventare una strega per metà…
Chi è umano non nota questa diferenza, sono forte ma non come una strega dovrebbe esserlo… »

Kaito rabbrividisce a quel racconto provando compassione, pena e una tremenda ingiustizia verso la rossa che lo spinge ad abbracciarla forte.
« Non so cosa dire, è la tortura più meschina che abbia sentito, sembra il racconto di un horror..»
« Devo ogni natale vederle per continuare il rito solo che… » comincia ad avere labbra tremanti mentre urla. « Non voglio! Avevo paura che se avessero scoperto che ero senza poteri mi avrebbero uccisa per questo ieri notte sono venuta da te, per questo ti ho chiesto di passare il natale con me, volevo per questa ultima giornata stare con te. » Spiega tremando un po' e Kaito domanda. « Non crederai che ti uccidano! Dovresti essere tornata una strega! »
Akako annuisce. «
C'è altro… la pietra esaudisce i desideri ma ha una sua durata… anche se facessi la trasfusione loro mi ucciderebbero forse tra quelche giorno o mese tornando da me… quindi perdendo una lacrima per te è come se mi fossi condannata! »
Kaito digrgna i denti impallidito quasi non lo vuole acettare. «
C'è un modo per rendere il mio desiderio permanente!? »
Akako ci pensa su e domanda.
« Sacrificheresti mai la tua anima per me? »
Benchè la sua mente urli di no, il suo cuore dice di sì. «
dovrei morire? » Chiede per sicurezza.
« No, non significa che muori ma che diventi come me… »
« come te?? »
« Un mago! »
« Lo sono già! »
« Erede della magia rossa! »
« Vera magia? »
« vera! »
« E ti salva? »
« La pietra rende definitivo il desiderio solo se viene corrisposto il desiderio: esempio tu dici che vuoi che torni strega, io devo dirlo a te come mio desiderio per te così la pietra rende defnitivo. »
« E cosa c'entra con l'anima? »

« Se io esprimo ciò la tua anima verà unita per sempre dalla mia cioè avresti forse più malavagita e meno bontà. »
Kaito sospira.
« Nella mia vita c'è bontà? I miei gesti sono buoni? Guardiamo in realtà i fatti, rubo, mando in esaurimento nervoso il padre di Aoko, mento a tutti, imbroglio, prendo in giro, e solo per riscattare la mia famiglia; la gente crede che io sia un ladro buono dai profondi ideali, ma credi che la vendetta sia bontà? Se io agissi per impedire che questa pietra sia usata ma per proteggere direi che è bontà, ma io voglio prenderla per eliminare i piani loro e tirarli allo scoperto e farli arestare, questa non è bontà, questa è vendetta cioè malvagità!
Io ho due vite sono uno studente buono, sempliciotto , ma è finzione perché d notte chi mi sfida perde, ho batutto ladri francesi e inglesi e mica perché sono buono ma perché sono astuto e loro non sanno cosa è il prestigio, io sì! Per cui che vuoi che m'importi a me se per farti stare bene perdessi un briciolo di bontà o malvagita? Alla fine io da sempre ho un' ombra che nascondo a tutti, ma a te no… se ti desse la libertà per te farei tutto. » Ammette sfiorandole il viso mentre lei resta sempre più sconvolta per poi arrossire e dichierare. « Ti amo Kiddo.»
Kaito di solito direbbe qualcosa su quel nomignolo
ma non gli dispiace anche perché vede come lei sia tornata felice « Va bene, anche io streghetta. »
Il treno intanto si arresta e i due tenendosi per mano assai felici e imbarazzati scendono dal treno per poi camminare con i bus verso il luogo che spegne il loro fuoco amoroso quindi camminano verso il cancello.
Kaito compra dei fiori bianchi, mentre Akako dei fiori arancioni e camminano tra la neve del posto e la sua nebbia verso le tombe per poi fermarsi a quella davanti al padre di Kaito dove il figlio posiziona i fiori sulla lapide mormorando. «Babbo, non riesco ancora a liberare la mamma dalla ex organizzazione che ti ha ucciso, mi dispiace ma ci sto mettendo tanto.
Ricordi che ti parlavo di una strega bella che m'interessava? Beh, dopo un anno e mezzo mi sono innamorato di lei anche se credevo che sarebbe stata Aoko pero' non mi ha accettato per la maschera da ladro e così ho scelto Akako anche perché mi sono innamorato… » Prende per mano Akako indicandola. « È lei, è una strega ma a me non importa perché è diversa da come la immaginavo… ma so che tu per la mamma faresti un sacrificio, l'hai sempre fatto quindi anche io per Akako ho sacrificato qualcosa… »
Akako resta in silenzio, non sa
bene cosa dire comprende cosa lo spinga a parlare è la sua credenza e lei sa che è così che gli spiriti esistono ma non se la sente di dire nulla anche se kaito ingenuamente le chiede di parlare e così inizia a farfugliare. « Mi Chiamo Akako Koizumi so cosa spinge Kaito a rubare l'ho scoperto sola, ma vedrò di aiutarlo anche se non so come. »
Kaito fa un sorriso a denti per poi andarsene con Akako verso la tomba dei suoi genitori da li lei chiude gli occhi e come ogni anno trattiene le lacrime riuscendoci perché Kaito le mette una mano sulla spalla e Akako come Kaito comincia a parlare. « Ciao, anche quest' anno sono venuta, come sempre scusatemi se io vi ho uccisi ma non sapevo della magia, so che mi detestavate proprio perché ero senza magia ma nonostante tutto vi amo con tutto il mio cuore, anche se mi avete rovinato l'infanzia quando credavate che ero una strega mi avevate trattato con tanto amore che non scorderò mai, comunque ora ho il ragazzo di
cui mi sono innamorata… »
Akako guarda kaito che dice un po' paciatamente.
« Mi chiamo Kaito Kuroba e mi spiace per l'accaduto ma questa vostra morte ha comunque provocato sofferenza in Akako… cercherò di aiutarla! » Non sa cosa altri dire ma basta questo per far sorridere Akako e lasciare i fiori e l'incenso acceso.
« Andiamo kiddo. »
Kaito annuisce, la prende per mano sbraitando. «
Guarda che ho un nome. »
« Sì Kaito kid, e io ti chiamo kiddo. »

« Se mi chiami così pubblicamente penseranno che parli del bambolotto di Kid!
« Ma scusa tu sei kid quindi il diminutivo
è kiddo no? »
« Non fare la tonta sai bene che intendo… ma ti piace così tanto quel nomignolo? »
« Certo, sei il mio kiddo eh eh. »

lui resta un po' preso mentre esce dal cimitero con lei. «
Ma è imbarazzante! »
« Devo chiamarti amoruccio, amore mio? »

Kaito rabbrividisce che scuote la testa.
« No, no, detto da te è come una maledizione… ehm usa Kidoo ok? »
Akako se la ride con i suoi acuti spaccando i timpani a Kaito.
« ohohohoh, lo vedi che Kiddo ti piace. »
Kaito s rassegna.
Ovvio se dici amore mi fai solo diventare il tuo zuccherino e già al normale sono troppo dolce...
« Tsk, semplicemente io non sono smielato come credi. »
« Lo so… »

Io sì, ah non glielo dico…
Kaito per vendetta la chiama. « Rossina! »
lei si paralizza.
« Eh?! »
« Se tu mi chiami kiddo io ti chiamo o rossina o streghetta, a te la scelta Akako-chan. »
sfotte un po' sentendo di averla vinta e infatti Akako deglutisce non capendo più nulla.
« R-Rossina… s-streghetta… C-Che?! Ma sei impazzito!? C-Chiamami Akako e basta! »
« preferisci bambinetta? »
« B-bambinetta!!? »
Domanda iniziando a sentirsi offesa.
« Ovvio, alla fine akako è bambina rossa quindi bambinetta ti si adice no? »
E lei urla pestandogli il piede. «
Bambineta ci chiami Aoko non una di classe come me! »
« Ahi!!! Ma che ti prende?! »

« Se io sono bambinetta tu sei tontarello! »
« Io tonto, ma nemmeno per sogno, sono troppo sveglio! »
« No tu sei tonto, scemo, e bambino. »
« Io mi reputo diversamente e poi parli te che sei permalosa, audace, ed emotiva? »
« Non sono emotiva! »
« Lo sei! »
« E tu che te la prendi e ferisci come se nulla fosse?
« Mi pare ovvio dato che ogni cosa che fai o dici mi colpisce al cuore! »
« Allora sappi che essere chiamata bambinetta a me dà sui nervi perché non lo sono, né mentalmente né fisicamente, tu non vedi quando hai una ragazza ceco! »
« ma...»

« Tsk.. screanzato, non si tratta così una signorina! »
Kaito si
guarda attorno, vede che manca gente quindi la prende per il braccio tirandola a se mentre le dà un bacio sul collo lei chiede. « ma che ti prende? »
« Hai ragione mi dimentico di essere con la mia ragazza e non Aoko, tu sei più audace, ed hai classe ma oltre questo sei bellissima, matura, mi zittisci con nlla, fai cadere ogni mia credenza nel buio, e sarà l'amore ma mi fa impazzire di te. »
Akako lievemente si elettriza a sentire la voce di lui sul suo orecchio così calda e amaliante.
Maledizione di nuovo io…
Si volta verso il ragazzo ritornandogli il bacio al collo e lui c sta chiudendo un po' gli occhi per poi con le mani portarla contro il suo corpo e intanto Akako con quei baci lo fa indietreggiare verso il muro dove diventa praticamente suo poiché la strada è deserta.
La neve cade in questa cittadina, i respiri caldi dei due si vedono con un nuvoletta che sparisce con un loro bacio passionevole
da cui le loro mani si spostano in punti più bassi iniziando un po' a toccarsi mentre l'altra meno libera trasportano il bacio toccando i capelli del partner.
I due a cause delle temparuture fredde e il colore dei loro corpi niziano a fermarsi mentre restano con il fiatone.
« Akako cosa vuoi fare ora? »
Lei risponde.
« andiamo a pranzare? Però io non so farlo, tu? »
« Andiamo in una locanda qui vicino, poi torniamo in città e stiamo assieme a casa mia vuoi? »
« Ma stasera devo tornare dalle mie zie… »

« Allora facciamo quella pratica, pero' Akako sei stata sincera vero?
La ragazza non comprende perché lei dovrebbe aver mentito. «
Sì sono stata sincera, perché dovrei mentirti poi? »
Il mago non vuole ammettere che ha paura di essere ingannato.
« Solo che è una storia assurda. »
« se non ci credi puoi bene non fre nulla.
« No, basta che tu resti viva! Ho già perso mio padre, non voglio che accada a te… »

Akako chiude gli occhi.
« Allora andiamo un secondo a casa mia.
« Ma non ci sono le tue zie? »
« Loro non sanno dove pratico la magia, ci andiamo ora, dici che sono strega e ora lo testiamo tanto non c'è nessuno. »
« Non mi farà male vero? »
« ti ho promesso che non ti avrei più fatto male. »

Detto ciò si allontana un attimo per poi recitare una frase e attorno ai due si attiva un cerchio rosso con una stella mentre il cielo passa dal colore rosso e così ogni luce.
Kaito ricordandosi di quel evento dove ha sperimentato il male della magia rossa si paralizza ma Akako non se ne accorge che subito lei prende per mano Kaito portandolo all' istante nel suo covo segreto dove pratica la magia.
Kaito vedendo il cambio di scena si guarda attorno notando scaffali
ammuffiti, scheletri, e una rampa di scale a chiocciola che porta ai piani alti. « Siamo nei sotterranei? »
Akako prende un libro e comincia a sfogliarlo.
« Kaito posso sapere una cosa? »
Lui intanto si guarda attorno con sospetto. «
Dimmi »
« Come fai ad amarmi se sono tornata strega? »
« Hai detto che serve una frase esplicita nel desiderio quindi ho detto che questo tuo status non deve interferire con il mio amore. »
Akako chiede. « Ma la pietra ha una sua durat e se poi non mi amassi? »
Lui a questo non ci ha pensato. « Akako chiariamo una cosa il motivo per cui ti amo non è la magia! Ma il tuo modo di essere, se anche questa pietra perdesse efficacia ti amerei ugualmente. »
« Ma tu mi hai iniziato ad amare da quando sono diventata umana. »
« Certo ma c'è differenza, io non sopportavo il tuo modo egoistico ciò che avevi con un incantesimo l'amore, più vedevi quelli meno a me potevi interessare, più usavi la magia contro me e Aoko per separarci meno a me enravi nel cuore, lo ricordi alla funivia, in montagna? Sai come mi sono arrabbiato a sapere che quella separazione era voluta da te? In quel istante di te non mi importava, anzi volevo proprio fartela pagare così ti feci uno scherzo e ti feci sciare con uno pazzo di te, e così
io mi ero preso Aoko, lei mi piaceva, aveva un cuore così generoso e per non farmi fare pessima figura si è allontananta da me, come potevo non sceglierla quel giorno?
Così lei divenne felice mentre tu sembravi sempre felice anche senza di me, mi dava fastidio e così ho iniziato a ignorarti… ma se tu fossi stata leale fin da tempo con me, avessi smesso di usare la magia probabilmente avrei iniziato ad amarti…

Una ragazza mi conquista per molte caratteristiche e tu ne rientri ma per farlo sei dovuta diventare umana, senza l'uso della magia tu sei magnifica per questo io non volevo più farti diventare strega ma poi mi sono detto che tu volevi essermi utile, che volevi aiutarmi e a me non dispiace avere un' alleata che prevede il futuro per cui ho espresso quel desiderio, quindi anche se diventi umana, strega a me non importa perché amo solo ciò che sei interiormente! »
Akako ammette. « Io volevo solo che Aoko ti stesse lontana così avresti visto me. »
« Come potevi pensare che non ti vedessi? A me Aoko piaceva, era una cotta da sempre ma ringraziamo come mi odia in kid ho smesso di volerla come ragazza iniziando a vederla come semplice amica, poi ti trovo intercettata da spider e mi hai fatto quasi morire, avevo paura che ti avesse uccisa… non ti amavo ma avevo paura. »
« Ma se quel giorno mi hai trattato con distacco, volevi solo fare l'eroe! »
« Eroe?! Non paragonarmi a ciò, io non sono, diverse persone non sono riuscito a salvare! Non sono un eroe, sono solo un prestigiatore che pensa a se! Tento di salvare ma se non ci riesco non posso fari nulla…
Dopo quel giorno mi chiesi perché eri là, ma tu sempre con i tuoi fan e così mi sono detto che i
solo farmi male o screditarmi perché appunto eri vestita da me e Aoko ha detto che io sono omosessuale solo perché sentiva la tua risata… »
« Colpa mia se sono femminile? »
« Il discorso sta che qualunque sia il tuo status io amerei ugualmente te! Ormai sono innamorato e non si guarisce...»
Ammette arrossendo quindi Akako si avvicina a lui e lo bacia delicatamente. « Anche io, allora davvero lo faresti? »
« un patto, io lo faccio ma tu in cambio aiuti me a distanza e stavolta ti ascolterò. »
Le fa un sorriso a denti splendido che intenerisce il cuore del mago. « Ci sto! »


   
 
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