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Autore: pandafiore    06/02/2016    6 recensioni
E se Katniss non si fosse offerta volontaria?
Gli sfortunati amanti del 12 sarebbero esistiti? Forse sì, una Prim ormai cresciuta dentro di sé, e un ragazzo del Pane che cercherà in ogni modo di salvarla.
Come reagirà Prim a tutto ciò? Ma soprattutto...
Chi ne uscirà vivo?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Effie Trinket, Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Primrose Everdeen
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6

~Primrose♥



~Prim

Mi sono addormentata da poco, quando il sigillo luminoso di Panem occupa il cielo e il rispettivo inno ci annuncia i morti della giornata.
7 morti già in queste poche ore, tra cui Clove. Non credo che riuscirò mai ad uccidere qualcuno qua dentro, soprattutto dopo che l'aver quasi fatto fuori Clove mi ha lasciato un'angoscia terribile in tutto il corpo, e un nodo che mi stringe dallo stomaco fino alla gola; anche se non la ho uccisa io, ma l'ho vista morire proprio di fronte a me.
Finito l'inno, mi rendo conto che Peeta è ancora vivo, e penso che anche lui sia contento di vedere che l'incapace sottoscritta non si è fatta ammazzare...
Scaccio subito il pensiero del ragazzo del Pane dalla mia mente, perché mi indebolisce.
Sapere che solo uno dei due (nel caso migliore) uscirà da questa Arena, e che lui farà di tutto perché sia io, provoca le mie lacrime ad uscire. Ma mi faccio forza, anche se qualche lacrimuccia potrebbe piacere a Capitol, ed essere interpretata come semplice mancanza del mio 'sfortunato amante'.
Mi riaddormento sul tronco di quest'albero altissimo, legandomi ad esso con una delle corde dello zaino di Clove. Vi ho trovato anche un coltello di media grandezza, che mi sono fissata sulla cintola, una coperta impermeabile, una borraccia (ovviamente vuota..),del cibo di vario genere e... uno specchietto; mi chiedo a cosa possa servire uno specchietto nell'Arena, dato che non mi sembra proprio la circostanza migliore per ripassarsi il rossetto! La stupidità di Capitol è sorprendente.
Mi riadagio al tronco dell'albero e una fitta più forte alla spalla mi fa sussultare; non ha mai smesso di farmi male dopo quella coltellata, ma ora sento che sta peggiorando. Io saprei anche come curarla, me lo ha insegnato la mamma, il problema è che non riesco a raggiungere la scapola. Cavolo. Ci mancava solo questa!

Mi risveglio con le prime luci dell'alba e decido di rimettermi in viaggio alla volta dell'acqua, almeno per riempire la borraccia, anche se non ho ancora sete.
Provo nei limiti del possibile a non fare alcun rumore, quando, all'improvviso, sento un fruscio di foglie alle mie spalle. Mi volto allarmata, ma, come ci si poteva aspettare, non vedo niente e nessuno.
Decido di proseguire, con il cuore che martella impazzito nel petto; ma poi di nuovo quel rumore e prendo la decisione di ritirarmi sugli alberi e di proseguire il mio viaggio dall'alto.
Ma, proprio mentre sto per raggiungere la cima del tronco, sento una fitta lancinante alla spalla, la mano molla la presa, e precipito per metri e metri, mentre cerco invano un appiglio.
Un tonfo fortissimo e poi il buio.


***

Vedo Peeta, percepisco il suo profumo, mentre mi stringe tra le sue braccia, ma poi un colpo di cannone e lui cade ai miei piedi.
Urlo, tento invano di rianimarlo, ma niente.


Per fortuna riesco ad uscire da questo incubo e a risvegliarmi.
Apro gli occhi e noto due grandi iridi marroni che mi osservano... distretto 8?
-Stai giù.- Mormora, appena tento di alzarmi, con una smorfia di dolore. -Ho provato a curare la tua ferita, ma non ho trovato le erbe giuste, e sta facendo infezione; solo una medicina di Capitol ti salverebbe, Prim.-Quest'ultima frase la dice proprio ad alta voce, ma nessun piccolo paracadute ci aleggia attorno.
Sa chi sono io, e lei è Rue, giusto? Sì, mi pare di sì.
-Morirò, Rue?- È una domanda che riflette i miei pensieri, e la debolezza che mi pervade.
Per fortuna vedo i suoi riccioli scuotersi dolcemente, per poi aggiungere:-Troveremo le erbe, prima che sia troppo tardi.-
Ha la mia stessa età, Rue, e non so se è questo, o il fatto che i suoi occhi risplendono speranza che le propongo un'alleanza; -Certo.- Risponde semplicemente, prima di fuggire di nuovo tra gli alberi.
-Rue??!- La richiamo, cosa devo fare? Posso alzarmi?
-Shhhh!! Ma cosa gridi?! Vuoi farci scoprire?!!- Oddio, che stupida che sono...
-Scusa..- sussurro, mentre lei si riavvicina a me - Ma posso alzarmi, camminare, correre? Devo trovare dell'acqua.-
-Tieni.- E mi porge una borraccia simile alla mia, ma ricolma di acqua.
-Dove l'hai presa?- Domando, senza esitazioni.
-Era già così, sono riuscita a prendere quello zainetto verde alla Cornucopia, prima di scappare... anche tu vedo.-
-Sì, più o meno... ma non c'era acqua nel mio.- Possibile che Clove se la fosse già scolata tutta? No... un favorito non farebbe mai gesti così stupidi; e poi non ne avrebbe avuto il tempo materiale, insomma. Semplicemente non ce n'era.
-Rue, posso muovermi da qui?- Domando, anche se dovrei avere le competenze per deciderlo da me.
-Se te la senti, sì.- Ok. Se me la sento sì; ce la posso fare!
Provo ad erigermi un po' di più sul busto, mentre piego le gambe e, con una fatica immane, riesco anche a rimettermi in piedi; ma la testa gira e le gambe tremano, e ricado in un ombroso sonno profondo...


Mi risveglio finalmente dopo un tempo infinito, fatto di incubi e incertezze, e cerco Rue con la vista, ma non la trovo.
"Dove sei..?"
Questa volta ancora più con calma mi rimetto in piedi e le ginocchia sembrano reggere; raccolgo il mio zainetto, notando che quello della mia alleata non c'è, e mi dirigo molto lentamente a cercare Rue.
Ma quando la trovo, avrei preferito non trovarla.

Era stata mia alleata, ma non solo; lei era buona, dolce e gentile, avrebbe potuto lasciarmi morire in mezzo al bosco, ma mi ha salvata.
E ora, vederla in quelle condizioni mi fa salire i conati.

È stesa a terra, in una pozza di sangue, con i bellissimi capelli sparsi nel liquido rosso.
Una grossa ferita le occupa il centro del petto e, fra le lacrime, provo a correre più veloce che posso verso di lei.
-Rue! Rue!!- Il sangue è ancora caldo, quindi è qui da poco. Se fossi arrivata cinque minuti prima! Avrei potuto ricambiarla, mi sarei potuta risparmiare questa agonia. A me e a lei, anche.
Grazie al cielo la ragazza tra le mie mani socchiude gli occhi, ma non è più lo stesso sguardo di prima, è vuoto e vacuo, come offuscato.
-Canta...- È un mormorio, ma credo di aver capito bene.
"Canta.." Cosa posso cantare ad una persona che sta per morire?
Pensa Prim, pensa...
Mentre ho quasi trovato una soluzione, dei rami secchi vengono calpestati dietro di me; estraggo il coltello dala cintura di cuoio e mi giro puntandolo verso il probabile assassino di quella splendida ragazza.
Sono istanti, e ho già inferto una coltellata fatale al mio nemico, che non ho nemmeno presente chi sia.
Ho ucciso una persona.
L'ho fatto davvero.
Che mostro sto diventando?!
"Devo cantare per Rue", è il mio ultimo pensiero, prima di intonare la canzone preferita di Kat, quella della valle, quella che cantavamo tanti anni fa, in momenti felici.
Ma non riesco a distrarmi dalle mani sporche del sangue di uno sconosciuto e del pugnale abbandonato accanto al cadavere.

Sono un mostro.





___
Buongiorno♥

Spero che la sorpresa, per quanto tragica, vi sia comunque piaciuta♥♥
Potete lasciare una piccola recensione, che fa sempre tanto piacere♥








Sempre vostra,
pandafiore

   
 
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