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Autore: hij    06/02/2016    7 recensioni
Lily riceve una strana lettera che pare provenire dal futuro. Gli viene chiesto di radunare i malandrini, Regulus e Piton per leggere dei libri che cambieranno la loro vita. Il primo della lista si intitola "Harry Potter e la pietra filosofale". Come reagirà la Old Generation alle prese con la lettura di questa saga? Cosa accadrà?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista, Regulus Black, Severus Piton, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Salì in dormitorio molto presto quella sera.

Molti erano in giro per la scuola, visto che non era ancora scattato il coprifuoco, altri invece erano in Sala Comune, a chiacchiere accanto al fuoco crepitante poichè, anche se erano i primi di Ottobre, il vento gelido e l'aria pungente ti facevano raggelare la ossa.

Ma io? Era stata una giornata stancante, e di certo non avevo voglia di rimanere in giro, ero completamente distrutta.

Aprì la porta, ero pronta a collare sul letto e a rifugiarmi in quella specie di come che gli altri chiamano sonno. Ma c'era qualcosa sul mio letto, una cassetta di legno con sopra una lettera con su scritto "Per Lily, da leggere con urgenza".

Come prima cosa cercai di aprire la cassetta, per capire cosa contenesse, ma sembrava serrata, così presi la lettera e, un po' perplessa, iniziai a leggere.

"Cara Lily,

Ti sto scrivendo da più di quarant'anni nel futuro, strano vero?

Non ti farei perdere tempo se non fosse qualcosa di davvero importante, ma ti devo chiedere un favore. Con questa lettera dovrebbe essere arrivata nel tuo tempo anche una cassetta, la vedi? Ho applicato un particolare incantesimo alla serratura, si aprirà solo quando ci sarete tutti e proverete insieme.

Lily ho bisogno che avvisi un po' di persone:

Black Sirius

Black Regulus

Lupin Remus

Piton Severus

Potter James

Dovreste cercare di radunarvi tutti quanti in un posto sicuro, lontano da occhi indiscreti, al più presto. Vi suggerisco la Stanza delle Necessità (niente paura se questo nome ti suona strano, i Malandrini sapranno di sicuro dov'è). Vi prego di esserci tutti quanti (nessuno più, nessuno meno) altrimenti non si aprirà.

So che tutto questo ti sembrerà folle e senza senso ma pian piano sarà tutto più chiaro, dovete solo pazientare un po' e poi sono certa che mi capirai.

Con affetto,

La tua misteriosa (e futura) amica"

Rimasi basita. Gli occhi fissi su quella cassetta, così ordinariamente strana, sul mio letto. Di certo questo era inaspettato. Ad un tratto non ero più stanca, non sentivo più le palpebre pesanti poiché la mia mente era troppo impegnata a farneticare. Decisi di scendere immediatamente, in fin dei conti non era poi così tardi, e andare a cercare per primo Remus, con il quale avevo più confidenza.

La curiosità, tratto che da sempre mi aveva contraddistinto, mi stava letteralmente dilaniando dentro. Non potevo aspettare, dovevo aprire quella dannata cassetta e, per farlo, dovevo sbrigarmi a rintracciare gli altri.

Afferrai la busta e scesci le scale di corsa. In Sala Comune riuscì a scorgere Mary, una ragazza bassina, con la pelle diafana, molto magra, con i corti capelli neri e dei grandi occhioni blu. Era anche lei al settimo anno Grifondoro ed era l'unica ragazza del mio dormitorio con la quale andassi d'accordo.

《Mary hai visto Remus?》

《È appena uscito di quì con i Malandrini, se ti sbrighi riesci a beccarli nei corridoi》

《Grazie Mary, ti adoro!》

Niente domande, niente inutili spiegazioni. Quella ragazza era fantastica.

Mi affrettai e riuscì a raggiungerli. Remus, vedendomi arrivare e correre dritta verso di loro, mi venne incontro.

《Lily! Pensavo fossi salita in dormitorio, cosa ci fai un giro?》

Ecco, Remus era curioso e intelligente, perciò, al contrario di Mary, era un tipo da molte domande. Molte, molte domande. Ma gli volevo bene comunque. E come non potevo? Non esisteva persona più dolce di lui sulla faccia della Terra.

《No... Cioè sì, sono salita, ma poi ho trovato questa e ho cambiato idea. Ho trovato questa sul mio letto, ed anche la scatola》

Mostrai loro la lettera, a tutti e quattro. Il silenzio che sì creò tra noi divenne sempre più pensante, rischiavo di dare di matto con tutta questa storia assurda. Black e Potter mi guardarono come se fossi matta, poi scoppiarono a ridere, infine Minus parlò.

《Perché ci mostri in pezzo di carta bianco? Sei strana Evans》

《Bianco? Ma Pete non riconosci più le parole. La vera domanda è: perché il mio nome è quello scritto per ultimo? Anche dopo di Piton!》

《Forse James hanno incantato la lettera, ecco perché non la può leggere. E poi i nomi sono in messi in ordine alfabetico》 riflettè Remus.

《Ah...》

《Quindi la possono lettere solo le persone a cui è indirizzata》 conclude Black.

《Sì ma perché non Peter?》

《Non lo so Remus, forse sarà stata una svista? Comunque Pete viene con noi o non si fa nulla. I Malandrini di certo non si divideranno di certo per una stupida lettera》

《Ma Potter sia leggere? Non può venire!》replicai, stizzita.

Possibile che mi dovesse dare così tanti problemi? Per una cosa così stupida poi...

《Isomma, qualcuno mi può dire cosa c'è scritto in quella dannata lettera? Vi comportate come se non estistessi!》

Minus pareva indignato. Non aveva preso affatto bene il fatto che era l'unico tra i suoi amici a non essere coinvolto. Quasi mi dispiaceva per lui. Ho detto quasi. Non mi è mai andato particolarmente a genio.

《Solo un mucchio di fandonie. Ma per favore! Una lettera che viene dal futuro? Siete così stupidi da crederci davvero?》

《Come fai ad essere così certo che non è vero, Black?》

《E come fai ad essere così certa ti del contrario, Evans? Ti facevo più intelligente. Poi io sono con James, senza Pete i Malandrino non si muovono.》

《Invece voi verrete, e mi aiuterete ad aprire quella dannata scatola》

《Anch'io sono curioso di scoprirne di più, non potete negare che sia strano tutto questo. Peter verrà con noi, non credo farà poi tanta differenza, l'importante è che siamo tutti》venne in mio aiuto Remus.

Gli altri non replicarono né si opposero più. Evvai!

《Io avviso Severus, tu Black avvisi tuo fratello》

《Non lo può avvisare il tuo amichetto?》

Come se fossimo ancora amici. E lui lo sapeva. Era un idiota. Decisi di non replicare comunque, non ne valeva la pena.

《E sia. Ci vediamo domenica mattina alle 10:00 difronte alla Stanza delle Necessità》

《Ma tu sai dov'è questa stanza? Cioè esiste davvero e noi non la conosciamo?》

《Mi sorprendi Potter, e voi sapreste Malandrini degni di questo nome? Conosco questa stanza fin dal primo anno! Meno male che la lettera diceva di fare affidamento su di voi》

Decisi di omettere il fatto che l'avessi scoperta per puro e semplice caso, quando con Severus cercavamo un posto tranquillo dentro al castello per chiacchierare un po', lontani dalla gente che ci adittava come "la Serpe e la Grifondoro" e ci lanciava occhiatacce solo per i colori delle nostre divise.

《Evans non ti vantare troppo, non ti conviene metterti contro di noi》

《Certo Black, certo, ad ogni modo di vediamo alle 9:50 in Sala Comune e vedere di essere puntuali》

《Sì signora》mi risposero un coro.

Ritornai in dormitorio, il giorno dopo avremmo avuto lezione con i Serpeverde e io avrei mostrato la lettera anche a Severus. Nascosi la lettera e la cassetta sotto al mio letto e mi preparai per andare a dormire.

Dopo qualche ora finalmente riuscì ad addormentarmi, sovrastata dal sonno.

 

 

 

Angolo dell'autrice:

Ecco il prologo... Non è molto lungo, lo so, ma mi serviva per introdurre questa storia.

L'idea di questa fanfiction mi è venuta un po' per caso e sono stata settimane intere con il dubbio: pubblico o non pubblico? In questo momento, in un attimo di breve e folle audacia, mi sono decisa e sono pronta a fare il "grande passo". È la mia prima storia, la prima volta in assoluto che provo veramente a scrivere qualcosa, quindi fatemi sapere cosa ne pensate e cosa posso migliorare.

È la prima volta anche che provo ad utilizzare l'html e spero di non aver combinato qualche casino. Inoltre scrivo/pubblico dal telefono, il che rende tutto più difficile perché litigo costantemente con il correttore automatico che si ostina a cambiarmi tutte le parole e ad accentare tutte le e.

Per qualsiasi cosa o dubbio inviatemi un messaggio.

Un abbraccio a tutti voi che avete avuto la pazienza di leggere fin quì,

Hij

   
 
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