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Autore: Manu75    06/02/2016    0 recensioni
"Il viso era affascinante, con il prominente naso adunco che lo dominava. Ma erano gli occhi quelli che attiravano maggiormente l’attenzione, erano azzurri e brillanti, limpidi come ruscelli di montagna. Bastava incrociare quello sguardo una volta, per comprendere quanto Albus Silente fosse intelligente, arguto, abile. Quanto fosse straordinario.
Di sicuro era bastata una volta a Minerva Mc Granitt"
Minerva è la studentessa più brillante della Scuola, è una ragazza acuta ed intelligente, con la testa sulle spalle ma, Minerva è anche una ragazza di diciotto anni con un animo delicato e un cuore pieno d'amore.
Albus Silente è il Vice Preside di Hogwarts, è un insegnante ed è uno dei maghi più potenti mai esistiti. Un uomo del genere, quale donna potrà mai amare?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Minerva McGranitt, Nuovo personaggio, Tom O. Riddle | Coppie: Albus Silente/Minerva McGranitt
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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'Come un diamante'

 

PARTE NONA

 

Giugno (Il ballo - Ipotesi)

 

Era una strana sensazione trovarsi cinta dalle braccia di Tom Riddle, lui la guidava sulla pista con maestria, come se non avesse fatto altro nella sua vita che danzare e Minerva, che era composta ed aggraziata per natura, lo seguiva con naturalezza.
Lui era più giovane di un paio d'anni ma era alto una testa più di Minerva, nonostante lei stessa fosse ben alta. Formavano una bella coppia sulla pista così nessuno osò interrompere quel loro valzer e rimasero soli, al centro della sala, per un bel po'.
Minerva era fin troppo consapevole di essere al centro dell'attenzione e, nonostante la cosa la turbasse, riusciva a controllare perfettamente le proprie emozioni. Non era nel suo carattere lasciarsi prendere dall'emotività, quasi mai.
In realtà, in quel momento, troppe domande le affollavano la testa per permetterle di badare veramente al pubblico che li osservava.
'Perché ha scelto me? Non abbiamo alcun tipo di rapporto, tranne quelli dovuti ai nostri doveri di Prefetto e Capo Scuola e anche quelli sono sporadici, senza contare che lui è un Serpeverde!'
Tuttavia si trattenne dall'esternare quelle perplessità, troppo orgogliosa ed educata, e continuò a danzare senza dire una parola.
- Davvero non potrei desiderare una partner migliore!- sussurrò ad un certo punto Tom - Bella, abile e silenziosa...-
Lei voltò il capo in modo da poterlo guardare in faccia.
Lui stava sorridendo cortesemente ma con una punta di ironia.
Visto da vicino era davvero bello da togliere il fiato. Aveva dei lineamenti perfetti, sembravano cesellati: il naso diritto, la bocca carnosa e sensuale, occhi grandi e chiari che formavano un superbo contrasto con la pelle perfetta ed i capelli e le sopracciglia scure. Tom Riddle possedeva un'avvenenza eccezionale, un fascino ipnotico, ma Minerva ne rimase del tutto immune.
- Mi fa molto piacere essere stata una scelta azzeccata - gli disse, pungente.
- Non intendevo essere offensivo...- mormorò lui con un tono che voleva essere di scusa, ma che di scuse non aveva nulla.
'Perché non riesce proprio a piacermi?' si chiese lei, continuando a fissarlo apertamente.
Finalmente diverse coppie cominciarono ad unirsi a loro e Minerva si rilassò leggermente.
Cominciò anche a far vagare il proprio sguardo per la sala alla ricerca di Charlotte e Pete, ma non riuscì ad individuarli. Notò un gruppetto di ragazze a bordo pista che la fissavano in cagnesco e non riuscì a trattenere un sorriso.
- Allora, dopotutto ti stai divertendo Mc Granitt- le sussurrò Tom all'orecchio e, nel farlo, la strinse maggiormente a sé con una lieve pressione della mano sulla schiena.
Il gesto parve del tutto casuale ma proprio in quel momento Minerva incrociò lo sguardo di Albus Silente che danzava li vicino con la Professoressa Hataway, che gli si stringeva addosso come se volesse filtrargli attraverso i vestiti.
'Sembra che le abbiano fatto un incantesimo di Adesione Permanente....!', pensò la ragazza, furiosa.
Incrociò per un attimo gli occhi del suo insegnante e Minerva arrossì, sia per l'imbarazzo che per la stizza, ma lo sguardo di Albus Silente parve quasi scivolarle attraverso, con noncuranza, come se nemmeno l'avesse notata. Pareva del tutto preso dalla conversazione con la sua vistosa collega e ignaro di quello che gli accadeva attorno.
La stizza e l'imbarazzo lasciarono Minerva a cui rimase semplicemente una sensazione di scoramento.
'Non mi ha nemmeno vista, e mi è passato a mezzo metro di distanza....'
- Strani gli uomini -
La voce di Tom la riscosse dai propri cupi pensieri e lei sussultò leggermente.
- Prego?- gli chiese, ancora confusa da quello che aveva appena visto.
Tom fece una leggera smorfia, a metà tra la derisione ed il fastidio. Non era abituato a non essere ascoltato.
- Dicevo che, spesso, gli uomini sono strani- ripeté lui sorridendole.
- Come mai questa considerazione, in questo momento?- gli chiese Minerva, decisamente stupita.
- In effetti non c'è una ragione precisa- disse lui continuando a sorridere - ma è incredibile come certi uomini abbiano paura di prendere ciò che più desiderano al mondo, quando gli basterebbe allungare un braccio e coglierlo...- Tom sembrava osservare un punto imprecisato della sala.
Minerva aggrottò le sopracciglia.
- Sinceramente non capisco- mormorò lei, suo malgrado affascinata dal discorso - E' normale che non si possa sempre ottenere ciò che si vuole! Non basta desiderarlo, ci possono essere vari impedimenti, di varia natura. Non sempre ciò che si desidera è lecito per questo esistono delle regole, esiste...-
- La morale- la prevenne lui.- Esattamente, la morale.- il tono con cui pronunciò quella parola era metallico - Tuttavia io credo che sia sciocco languire per qualcosa, che si potrebbe ottenere tranquillamente e che potrebbe placare quel desiderio, solo perché alcune persone hanno deciso che è immorale...- la voce si spense in un sussurro.
- Onestamente trovo questo discorso inquietante!- mormorò lei, cominciando a sentirsi a disagio - e senza senso- concluse perentoria.
- Davvero?- lui fissò gli occhi nei suoi - Io trovo che dietro certe rinunce, alla fine, si nasconda una grande debolezza e non la virtù!- e quel pensiero parve recargli molta soddisfazione. Sorrise, fissando lo sguardo sopra la spalla di Minerva.
Lei voltò leggermente la testa per seguire la direzione di quello sguardo e vide che dietro di loro c'erano nuovamente Silente e la Hataway.
L'insegnante e l'alunno si fissarono negli occhi per pochissimi istanti, Silente con il volto rilassato e gli occhi scintillanti, Tom con un bel sorriso cordiale stampato sul volto e tuttavia, nell'osservare quel breve scambio di sguardi, un brivido percorse la schiena di Minerva.
Un attimo dopo la musica cessò e le coppie rimasero sulla pista rivolgendo un applauso all'orchestra, che attaccò con un altro valzer leggermente più vivace.
Tom fece per invitare nuovamente Minerva, che non aveva fatto in tempo ad allontanarsi senza dare l'impressione di scappare, quando una voce prevenne il ragazzo.
- Suvvia Tom, non vorrai deludere le tue ammiratrici danzando con la stessa dama per tutta la sera!- esclamò Silente allegramente, sorridendogli cordialmente e, dopo aver afferrato per un braccio Minerva attirandola a sé, lanciò letteralmente e con grazia la Professoressa Hataway nelle braccia del ragazzo.
In un attimo Minerva si ritrovò a volteggiare in mezzo alla pista tra le braccia di Albus Silente che, senza dire una parola, la allontanò da Tom Riddle.

 

Nel momento in cui Tom Riddle aveva annunciato di voler danzare con Minerva, Pete era rimasto immobile, senza dire una parola. Poi, quando la musica era iniziata e aveva visto la ragazza stretta tra le braccia di un altro, si era voltato ed aveva lasciato la Sala dirigendosi verso i Giardini.
Ora era seduto su una panchina con lo sguardo perso nel buio.
- Pete!- lo chiamò Charlotte avvicinandosi lentamente - Sei li?-.
Lui sospirò e si alzò.
- Sono qui Charlotte - rispose, facendosi vedere.
- Tutto bene?- gli chiese la ragazza, ansiosa.
- Si tutto bene....- il ragazzo provò a fare un sorriso, senza successo - Scusami, ma vorrei stare da solo...-
- Io credo invece che non dovresti! Perché non rientriamo e balliamo?- gli propose in tono allegro - o magari mangiamo qualcosa? E' tutto così...- ma non finì la frase perché lui la interruppe.
-E' lui, vero?- le chiese, serio.
- Cosa?- Charlotte lo guardò senza capire.
- E' lui il ragazzo di cui è innamorata, tu stessa mi hai detto che ama qualcuno, che Minerva è già innamorata di una persona...si tratta di Tom Riddle?-
Charlotte sgranò gli occhi, il cuore che sembrò impazzirle in petto.
Dalla Sala la musica giungeva ovattata riempiendo il silenzio della notte.


FINE PARTE NONA
  
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