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Autore: fly90    06/02/2016    2 recensioni
Una ragazza dall'aspetto singolare, due entità nascoste nel profondo dell'anima che la porteranno a dover affrontare una battaglia dall'esito tutt'altro che scontato.
Genere: Horror, Sovrannaturale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ariell Stuart spense con un colpo secco la sveglia che gli strillava nelle orecchie.

L'ora di alzarsi era già arrivata e non aveva chiuso praticamente occhio, tranne l'ultima ora prima che quell'arnese infernale la strappasse alle dolci braccia di Morfeo.

Uscì dalle coperte a malincuore maledicendo la scuola e gli obblighi dovuti ad essa e si diresse con passo malfermo verso il bagno.

Si cinse il petto con le braccia nel vano tentativo di riscaldarsi, in quel bagno faceva un freddo cane: la mamma aveva aperto la finestra come sempre per cambiare l'aria!

Con un moto di stizza chiuse la finestra borbottando prima di avvicinarsi al lavandino e legarsi i lunghi capelli corvini.

Fece scorrere l'acqua un paio di minuti prima che diventasse abbastanza calda da potersi lavare il viso senza congelarsi la pelle.

Ora si che sono sveglia...” disse con ironia asciugandosi il viso.

Alzò lo sguardo e sospirò guardando il suo riflesso nello specchio.

Era una ragazza normale, diciamo pure carina, minuta e alta con lunghi capelli setosi.

Avvicinò maggiormente il viso allo specchio soffermandosi a studiare i propri occhi, era quella la parte problematica che incasinava tutto il resto e lei li odiava con tutta se stessa.

Era nata con un occhio azzurro e uno nero, insomma due opposti.

Si portò la mano all'occhio destro e sorrise pensando che sarebbe stata molto più carina con due favolosi occhi azzurri, si sarebbe sentita normale perlomeno.

Con un altro sospiro lasciò cadere la mano lungo il fianco tornando a guardare quell'occhio così scuro che proprio stonava accanto a quello chiaro e cristallino come un lago di montagna.

Da piccola i genitori l'avevano portata da un oculista il quale l'aveva sottoposta a vari esami venendo alla conclusione che era affetta da Eterocromia, ovvero la malattia delle iridi dal colore differente.

Sapeva che non avrebbe dovuto lamentarsi così tanto, in fondo poteva andare molto peggio per esempio poteva avere qualche tumore o qualche malattia grave, ma quegli occhi così diversi tra loro le avevano creato problemi sia con se stessa che con gli altri.

Da piccola vemiva presa in giro perché reputata diversa, strana, dagli altri bambini che si rifiutavano di giocare con lei.

Crescendo le cose erano leggermente migliorate anche se, talvolta qualcuno la offendeva chiamandola strega o aliena.

In effetti sembrava che avesse due facce fuse in una unica ed era parecchio strano anche per lei.

Si slegò i capelli e scrollò la testa per sistemarli in modo che ricadessero liberi di coprirle quasi il viso, era così che li portava sempre.

Si diresse verso la camera dove afferrò dall'armadio una maglietta nera e un paio di skinny jeans dello stesso colore, si infilò di corsa le All-Star rosa fluo e la giacca di finta pelle quindi afferrò lo zainetto ai piedi del letto e si avviò verso la cucina.

Tesoro, ti ho preparato delle uova.” la accolse la madre sorridendo.

Ma' sono in ritardo, Magdalena mi starà già aspettando, le avevo detto che sarei passata da lei a portarle un libro prima di andare a scuola assieme.” rispose ricambiando il sorriso.

Magdalena era la sua migliore amica fin dall'asilo quando, con la dolcezza che la distingueva, dopo che gli altri bambini le avevano impedito di giocare con loro, le aveva detto: “Non ti preoccupare, ci gioco io con te.”

Da allora non si erano più separate.

Ancora oggi doveva dire grazie a lei se non era diventata l'eremita che sarebbe diventata di sicuro se non l'avesse incontrata.

Lei le dava coraggio, la sosteneva nelle sue idee, la consolava quando era triste e la difendeva quando i bulli la prendevano di mira.

Insomma, Maddy, come la chiamava lei, era una ragazza tosta ma dolcissima che le aveva fatto scoprire cosa volesse dire amicizia e sperava con tutto il cuore di poter essere lo stesso per lei.

Ma tesoro, devi mangiare qualcosa. Non è un bene saltare la colazione!” insisté la madre con sguardo preoccupato.

Ariell alzò gli occhi al cielo e afferrò una fetta di pane tostato ficcandosela in bocca e salutandola con la mano.

A dopo.” la salutò la madre scuotendo il capo divertita.


Mentre camminava Ariell rimase ancora prigioniera dei propri pensieri.

La madre era la classica mamma chioccia, sempre preoccupata e un pochino asfissiante alle volte nonostante avesse ormai sedici anni.

Meno male che il padre si intrometteva sempre bonariamente lasciandole lo spazio e la libertà di cui aveva bisogno.

Amava Joyce e Norman, erano dei genitori meravigliosi e non li avrebbe cambiati per nulla al mondo.

Anche per questo cercava di non deluderli, si impegnava a scuola, cercava di non creare problemi, frequentava amici tranquilli e non dava loro alcun pensiero.

Tutto sommato anche lei non era male come figlia si disse abbozzando un sorrisino.

Il cellulare vibrò nella tasca dei jeans riportandola con i piedi per terra.

Lo tirò fuori con qualche difficoltà dai pantaloni stretti e lesse “Maddy” sullo schermo.

Rispose velocemente.

Ari ma dove sei? Sono almeno dieci minuti che ti aspetto e non fa caldo qua fuori.” la salutò l'amica con tono di rimprovero.

Scusami ho fatto tardi come al solito, sto arrivando.” si scusò avvilita affrettando il passo.

Mmm...ok ma sbrigati!” brontolò Maddy asciutta.

Sei arrabbiata? Dammi cinque minuti e arrivo.” tentò di rimediare Ariell.

Ah ah ah” la risata allegra dell'amica la sorprese tanto che si fermò di colpo “sei sempre la solita sciocchina. Ma ti pare che mi arrabbio? Ormai ti conosco e lo so che sei sempre, e dico sempre, in ritardo. Ma ti voglio bene ugualmente!”

Anche Ariell rise sollevata riprendendo a camminare.

Doveva immaginarlo, a Maddy piaceva molto prendersi gioco di lei fingendosi arrabbiata, ed era talmente brava a farlo che finiva per crederci ogni volta.

Giuro che se lo fai ancora una volta ti prendo a calci in quel culetto secco che ti ritrovi.” la minaccio bonariamente ridacchiando.

Oh certo, sempre che tu ci riesca prima di prenderle.” fu la risposta pronta dell'amica.

In effetti non c'era battaglia che tenesse, Maddy era una ragazza piuttosto robusta grazie al nuoto, disciplina che praticava fin da piccola, e Ariell era gracilina e molto meno alta di lei.

Le avrebbe prese questo era certo.

Beh, basta parlare o non arriverò mai da te se continui a distrarmi!” le disse prima di mandarle un bacetto e chiudere la conversazione.

Era giunta al cancello che contornava la graziosa villetta dell'amica e, alzandosi sulle punte dei piedi poteva vederla in fondo al viale, seduta sull'ultimo gradino mentre la aspettava.

Non appena la vide si alzò e le corse incontro abbracciandola con foga e schioccandole un bacio su entrambe le guance.

Mi hai portato il libro?”le chiese eccitata.

Si” disse Ariell aprendo lo zainetto e consegnandole il libro “eccolo qui.”

Maddy glielo strappò dalle mani saltellando su e giù per la felicità.

E' da quando ho finito il primo che aspetto di leggere il seguito!” le disse per la millesima volta.

Lo so, lo so è che sai che ho poca memoria e sono anche pigra quindi l'ho finito da poco.” si scusò stringendole un braccio.

Per tutta risposta Maddy le si appese al collo con entusiasmo.

Ok ok, se sapevo che mi saresti stata così riconoscente te lo avrei portato prima!” la prese in giro Ariell tirandola affinché si muovesse “ ora però è meglio andare o la prof ci ucciderà se entriamo di nuovo in ritardo.”

Uff, spiegami perché la scuola è ancora obbligatoria.” brontolò lei avviandosi per la strada mestamente.

Non me lo spiego nemmeno io.” le rispose Ariell affiancandola.





ANGOLINO DELL'AUTRICE:

Ciao a tutti,

sono tornata con un altra storia che spero vi piacerà.

Mi addentro in un genere che amo tanto quanto l'Horror, l'urban fantasy.

Siate clementi vi prego perché è la prima volta che ne scrivo una e spero di ottenere un buon risultato perché sono affezionata a quest'idea.

Spero che il primo capitolo vi abbia incuriosito e mi auguro che proverete a leggere anche i prossimi.

Ci saranno alcuni capitoli introduttivi per farvi conoscere i vari personaggi ma poi entreremo nel vivo della storia dove vi svelerò i numerosi segreti che si celano dietro ad Ariell, ma forse dovrei dire dentro ad Ariell. Abbiate un poco di pazienza e scoprirete tutto.

Per il momento vi ringrazio e vi abbraccio.

Fly90







  
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