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Autore: Wolf017    06/02/2016    2 recensioni
Tratta dall'omonima canzone "This song saved my life" dei Simpleplan.
E' incentrata sui pensieri della cyborg Nicole.
Che per chi non lo sapesse, è un nuovo personaggio che fa parte di Dragon ball heroes non ancora uscito in Italia.
Spero possa essere di vostro gradimento!
You helped me be who I am today
I see myself in every word you say
Sometimes it feels like nobody gets me trapped
in a world where everyone hates me
There's so much that I'm going through
I wouldn't be here if it wasn't for you
You're my escape when I'm stuck in this small town 
I turn you up whenever I feel down 
You let me know like no one else 
that it's okay to be myself 
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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.:The song saved my life:.

You helped me be who I am today
I see myself in every word you say
Sometimes it feels like nobody gets me trapped
in a world where everyone hates me
There's so much that I'm going through
I wouldn't be here if it wasn't for you
You're my escape when I'm stuck in this small town 
I turn you up whenever I feel down 
You let me know like no one else 
that it's okay to be myself 

Era seduta.

Le mani le coprivano il viso inumidito dai grossi lacrimoni che le cadevano lenti sugli indumenti, la schiena poggiata al muro...e la testa?

La testa altrove...

Fissa su un unico pensiero.

Quello di essere un completo fallimento.

Avete mai provato quella sensazione di vuoto che vi pervade fin dentro le ossa?

Quando non c'è niente che riesca a tirarvi su, ma per non destar sospetti che non si stia bene, si sorride.

O meglio, si fingono sorrisi.

Questi...sono completamente diversi da quelli che si fanno solitamente.

Decisamente.

I sorrisi di cui vi parlo, sono sorrisi di circostanza.

Che non sono per niente assimilabili con gli altri.

Non possono essere paragonati a quelli che si fanno quando leggi nei volti dei cari una tale serenità, oppure quando sei con gli amici, o una semplice passeggiata nella natura.

La differenza c'è, risalta subito agli occhi...ma non di tutti.

Solo le persone che ti conoscono a fondo, e ti vogliono realmente bene sanno distinguerli.

Vi siete mai sentiti un completo fallimento?

Tipo che provate ad elencare tutte le cose in cui siete bravi e...:

  1. respirare

  2. mangiare

  3. Bho.

  4. Dormire

Ecco...

Vi è mai accaduto?

Poi magari elencate tutte le cose in cui sono bravi i vostri amici, e...Si apre un mondo!

Sanno fare di tutto, dal canto al ballo, dalla cucina al bangee-jumping...

Di tutto!

Sentirsi un disastro:”Hello stranger, I'm disaster”

Già...

Nessuno potrà salvarvi se non voi stessi.

Era questo a cui pensava la ragazza dai capelli bruni.

Li aveva corti, quindi era inevitabile non scorgere il suo viso , sopratutto quando piangeva.

E lei detestava essere vista in quelle condizioni.

Da sempre aveva il pallino di volersi dimostrare imbattibile e determinata in tutte le situazioni.

Dopo tutto era quella che quando una persona che le stava a cuore stava male, faceva in modo che il suo sorriso potesse contagiare quello del “triste amico”.

Era sensibile, ma voleva dimostrare il contrario.

Per quale ragione illogica e strana, non si sa.

Era una persona riservata.

Forse era questo il motivo per cui preferiva tener i suoi problemi per lei senza accettare un aiuto?

Bhè, è un ipotesi.

Ma non è giusta...

Tutta colpa dell'orgoglio.

Stupidissimo orgoglio che rovinava tutto!

Era ancora lì che meditava sui suoi “scleri”.

Si, li definiva insulsi scleri.

Le rovinavano l'esistenza.

D'un tratto, quando tutto sembrava perso, arrivò lui.

Suo fratello.

Il suo miglior compagno di vita.

Il suo migliore amico.

Il suo amato fratellino.

Chi meglio di lui la conosceva?

La ragazza si accorse della presenza del suo gemello, così si levò le mani dal viso ancora lacrimoso, e con tono scocciato esordì un “Che ci fai qui Nimu?”

Il ragazzo non rispose, si limitò ad accostarsi a lei e amorevolmente, le prese il dolce viso fra le mani.

La bruna scostò bruscamente il capo.

Ora aveva il viso voltato a fissare l'infinito.

Gli occhi persi nel vuoto, ma pur sempre altezzosi.

La testa alta come a dire:”Posso farcela da sola, non ho bisogno di te. Sono solo bazzecole.”

Nicole sapeva bene che non era così, proprio lei così forte ed autoritaria, in quel momento si sentiva più debole e stupida che mai.

Il fratello la osservava perchè cercava di capire cos'avesse la sorella, ma invano.

Ah!

Era molto difficile da comprendere come ragazza.

Chiunque sarebbe impazzito a studiarla.

Ma lui aveva un vantaggio.

Era suo fratello.

Quindi gli era più facile comunicare con lei.

“Che hai Nico?” le chiese in tono preoccupato ma allo stesso tempo affettuoso.

Nicole rispose secca:”Sto bene Nimu. Puoi andare.”.

“Di certo se stessi bene come tu dici, non sarei qui spalle al muro.” disse pacatamente ma in tono sarcastico il corvino.

Aveva l'abilità di restare tranquillo anche in situazioni estreme.

Un animo nobile...

“OK. Io ...sono qui perchè mi va.” rispose Nicole con tono fermo e deciso osservano il fratello dritto negli occhi.

Voleva infondere sicurezza.

Quella sicurezza che proprio ora più che mai, non possedeva.

Nimu portò le sue labbra in un ghigno.

Sapeva che la sorella aveva bisogno d'aiuto.

Quindi continuò con il suo “terzo grado”.

“Nicole. Ti conosco fin troppo bene. Che hai?” chiese sta volta con tono scocciato.

Scocciato appunto, dal comportamento ostile della sorella.

Questa volta rispose sincera.

“Se proprio vuoi saperlo, sono stanca.” si voltò e guardò negli occhi cerulei del fratello con il suo sguardo penetrante.

“Vai a riposare” fu la risposta del giovane.

Nicole rise, ma senza farsi scorgere dagli occhi attenti del fratello.

Nimu ribattè :”Dai Nicole, perchè deve essere sempre difficile per te esternare i tuoi sentimenti e i tuoi pensieri?”.

Il sorriso che si era creato poco prima svanì, per lasciare spazio ad un espressione cupa e malinconica.

La ragazza si voltò lentamente verso il corvino che le era di fianco, e con un espressione a dir poco “disgustata”, lo osservava.

Le parole del suo tanto amato fratello, l'avevano ferita.

Sentiva riecheggiare nella sua testa la voce del corvino che le ripeteva la frase per almeno quattro volte.

Chinò il capo e con tutto il fiato che aveva in gola disse in tono atono:”Lo so, sono complicata.

Ho i miei buoni motivi...

Una cosa che non tollero, sono gli insuccessi. Detesto con tutta me stessa sentirmi una nullità.

Ed è così che mi sento adesso...

E anche per cose che reputo futili.

Ma che posso farci, son fatta così.

In cuor mio penso di essere forte...ma in realtà sono debole.

Come una caramella.

Mi nascondo in un involucro di plastica, dopo scartata, divento dolce.

Decisamente.

Ma prima bisogna superare molti ostacoli.

Comunque...non avrei mai pensato di doverlo dire, ma credo di aver bisogno d'aiuto ora.”

 

But it came on just in time 

This song saved my life  

I was broken
I was choking
I was lost

You never know what it means to me 
that I'm not alone 
That I'll never have to be 
This song saved my life
I was bleeding
I was down 
I was drowning 
But it came on just in time 
This song saved my life 
You never know what it means to me 
that I'm not alone 
That I'll never have to be 

Fece una pausa prima di volgere lo sguardo bisognoso d'aiuto verso il fratello che ormai, si era messo all'impiedi ad osservare la sorella.

Scioccato. Basito.

Quell'essere tanto forte e coraggioso, finalmente si era dimostrato fragile dinanzi alle difficoltà.

“Oh Nicole!” esclamò in tono di compassione rendendole la mano.

La ragazza afferrò la mano del corvino con difficoltà.

Poi si mise su, e si lasciò abbracciare.

Era tesa, tantissimo, non riusciva a ricambiare appieno l'abbraccio.

Teneva le mani posate dolcemente sulle spalle del fratello.

Ma poi, si fece coraggio e strinse più che mai il suo “Ni-san!”.

“Nicole. Tu non sei un fallimento. Tu sei un fiore.

Uno splendido fiore, e come tale, ci sono dei periodi in cui il vento soffiando un po' forte, scuote il tuo stelo e quindi ti senti meno forte.

Ma credimi, quel fiore ha sempre la sua bellezza.

E poi ricorda, le api punzecchiano solo i fiori più belli.

Quindi sorellina, non vedo il perchè tu ti debba deprimere in tal modo!” disse sincero a bassa voce.

Le sussurò tutto nell'orecchio destro.

La ragazza, non trovando le parole esatte per comunicare, preferì stringerlo più forte a sé, e schioccargli un dolce bacio sulla gote.

Poi, esortò un:”Grazie fratello. Ti voglio bene.”

A quelle parole, il ragazzo, si vestì di un sincero sorriso a trentadue denti.

Era davvero felice.

Era riuscito dopo molti sforzi, ad aiutare sua sorella.

“Anche io ti voglio bene.

Non dimeticarlo mai!” aggiunse il ragazzo dagli occhi del color dell'ampia volta celeste.

Sorridevano entrambi.

Ora si che potevano definirsi felici.

“Io sono te, non posso farti del male, se no me ne farei anche io.” aggiunse la ragazza adesso più felice e forte di prima.

Angolo della pseudo-autrice

Bene, mi sono ispirata all'omonima canzone “The song saved my life” dei Simpleplan.

Vorrei dedicarla ad una persona davvero speciale.

Alecraftmounts.

Lo sai, ormai mi conosci da tanto – è strano che non mi odi ancora completamente xD- non mi è facile comunicare gli affetti tranne che nei miei scleri xD.

Ho modi molto strani per manifestarlo.

Quando devo abbracciare per esempio, è una cosa complicata, lottare con il proprio orgoglio...etc xD

Poi dico, cassio me ne, preferisco avere una persona accanto al posto del mio orgoglio.

Dopo tutto, fa solo del male. Rovina i rapporti.

Ultimamente, sono dolce dai xD

Detesto ammettere di essere dolce -.-, ma ok (^^)”.

Spero sia stata di vostro gardimento!

Ringrazio chi leggerà!

P.S “Nisa” in giapponese vuol dire “Fratellone”

Alla prossima!

By Wolf017

Lascio un velo di mistero come fossi un forestiero!

 

   
 
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