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Autore: kia99    07/02/2016    0 recensioni
"La vita non ti dà le persone che vuoi, ti dà le persone di cui hai bisogno: per amarti, per odiarti, per formarti, per distruggerti e per renderti la persona che era destino che fossi.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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~~1
JESS
Mi guardo intorno.
Sono ferma ad un incrocio, il settimo in 5 minuti.
Mi sono persa.
Qui ogni strada è uguale alla precedente e mi sembra di girare in tondo, ripartendo ogni volta dallo stesso punto.
Il cielo è grigio. Grosse nuvole incombono sopra di me dando un nuovo tono alle cose. Tutto sembra triste, cupo e il marciapiede è deserto.
Come se il mondo abbia deciso di prendersi una pausa, fermarsi e semplicemente guardare.
Come me.
Osservo i negozi chiusi tutt’intorno, lo sbattere delle foglie e dei lunghi rami degli alberi, un aereo solitario nel cielo scuro.
Semplicemente sto qui e guardo.
Come se da un momento all’altro possa ritrovare la strada giusta per arrivare a casa sana e salva.
Ma devo arrendermi all’evidenza, non ho idea di dove io sia, così prendo il cellulare e chiamo la prima persona disponibile che mi viene in mente.
“Pronto Niall, sono Jess.”
“Ti sei persa”
“Cosa?” non capii una parola di quello che disse, sento solo una forte musica elettronica, seguita dalle urla di quella che credo sia una grande folla.
“Aspetta, ora mi senti?” si è spostato. Ora riesco a sentire chiaramente la sua voce.
“Sì, ma dove sei?”
“A casa di Louis. Ha organizzato una grande festa con tutta la scuola.”
“Oh mi dispiace averti disturbato, ma avrei un problema”
“Dimmi tutto”
“Mi sono persa…ancora”
“Dove sei? C’è un cartello?” faccio qualche passo verso destra, ma di cartelli proprio non ce n’è l’ombra, quando noto l’insegna di un bar.
“Victoria Road”
“Ok arrivo”
“No asp…” ha riattaccato. C’era da aspettarselo.
Ma lui è ad una festa e non voglio certo disturbarlo, ma infondo speravo davvero che mi venisse a prendere dato che inizia a fare anche molto freddo.
Mi siedo su degli scalini di cemento che portano ad una porta marrone e aspetto, sperando con tutta me stessa che non si metta a piovere.
Oggi è stata davvero una pessima giornata.
Mi sono svegliata tardi e sono arrivata in ritardo al lavoro. Dopodichè ho preso un  taxi e mi sono fatta portare in centro contando sul fatto che sarei riuscita a ritrovare la strada di casa in seguito, ma così non è stato.
Mi chiedo ancora, dopo 2 mesi, se mai riuscirò a diventare una vera cittadina londinese, se mai riuscirò a farmi una vita in questa città.
Per ora ho conosciuto Niall al corso di biologia, ma non potrà farmi da babysitter per sempre.
Sono talmente immersa nei miei pensieri che non mi accorgo subito della macchina grigia ferma davanti a me.
Mi alzo correndo e rischio di cadere non vedendo la fine del marciapiede.
Spalanco la portiera e mi butto sui sedili posteriori, sdraiandomi e occupando completamente lo spazio disponibile.
“Ciao” Niall è davanti a me e mi sorride calorosamente come suo solito.
Sbatto un po' gli occhi e mi strofino il naso rosso sperando di scaldarlo almeno un minimo.
Solo allora noto una terza persona oltre a noi due seduta sul sedile del passeggero.
“Ciao” sussurro guardando da dietro quel ragazzo.
Ha i capelli ricci e abbastanza lunghi, indossa un paio di jeans neri e una giacca marrone. Non riesco a vederlo perfettamente in viso, posso solo spiarlo dallo specchietto retrovisore, ma in quel momento i nostri occhi si incrociano.
Abbasso instintivamente lo sguardo e inizio a torturarmi le mani.
Niall sembra comprendere la mia situazione e lo ringrazio mentalmente  quando decide di parlare per spezzare quell’angoscioso silenzio.
“Vieni da me stasera”
“Non so se posso” la mia voce esce quasi come un sussurro, il quale fa sorridere Niall.
Il ragazzo è totalmente perso nel suo mondo, sembra non stia ascoltando la nostra conversazione, ma non ne sono completamente sicura. Per ora si limita a fissare il paesaggio fuori dal finestrino con un’espressione impassibile.
“Non era una domanda” riprende Niall.
“Oh” non so che dire, lui è il mio migliore amico qui, ma domani c’è scuola e non ci tengo a fare tardi anche li.
“Vieni da me, ho invitato un paio di persone così ci mangiamo una pizza e poi è un bel modo per fare nuove amicizie per te che non conosci nessuno.”
“Non so…” ci sarà anche il ragazzo riccio stasera?
“Saremo solo in 3, senza contare te ed il qui presente Harold.”
Il ragazzo volta la testa di scatto e sbuffa.
“Non chiamarmi Harold” risponde solamente e torna nel suo mondo guardando tutto ciò che scorre oltre il finestrino.
Ha una voce calda e roca, ma il suo tono e la sua espressione mi trasmettono dei brividi.
“Va bene…Credo che verrò” acconsento.
“E brava Jess!” la gioia e il sorriso di Niall sono contagiosi e mi ritrovo anche io a ridere senza rendermene conto, ma ormai sono arrivata a destinazione.
Scendo dall’auto e mi ritrovo davanti al vialetto del mio appartamento.
 Sto per voltarmi quando mi accorgo che anche Niall è sceso dall’auto.
“Ehi, neanche un grazie?” sta sorridendo…ancora.
“Grazie mille davvero, non so che farei senza di te” lo abbraccio e sorrido contro la sua spalla mentre lui mi parla.
“Passo a prenderti alle 7”
“Va bene e grazie ancora” dico con un sorriso che va da orecchio a orecchio mentre lo vedo chiudere la portiera.

NIALL
“Interessante la tipa” la voce di Harry riempie l’abitacolo.
Annuisco senza sapere esattamente come ribattere, ma per fortuna Harry non è uno di molte parole ed il resto del viaggio lo trascorriamo in silenzio, io con i miei pensieri, lui con i suoi.
Avevo promesso a Louis che sarei tornato per la fine della festa, ma ad entrambi non è che attiri molto l’idea. Se ce ne siamo andati è perché lì non volevamo stare.
Ci dirigiamo invece a casa mia.
Sono le 17.45 quando varchiamo la porta d’ingresso e non posso fare a meno di pensare che tra un’oretta dovrò andare a prendere Jess.
“Mi piace casa tua” Sussurra all’improvviso Harry.
Noi due ci conosciamo da tanto tempo, ma sappiamo davvero poco l’uno dell’altro, siamo talmente differenti che ci sorprendiamo spesso delle nostre vite diverse.
“Mm grazie. Che vuoi fare?” pronuncio quelle parole mentre però con la testa penso a quanto dovrò aspettare prima di vedere Jess. Magari potrei chiamarla e passare da lei prima.
“Non saprei, tv?”
Annuisco.
Mentre Harry si siede sul divano, io mi reco nella mia stanza, ma quando sto per chiamare Jess, mi fermo e decido di aspettare, si tratta solo di un’ora e poi lei è una ragazza, avrà bisogno di tempo per prepararsi.
Torno nel salotto e mi lascio cadere al fianco di Harry, che continua impassibile a guardare il televisore ed improvvisamente mi ritrovo a chiedermi se io lo abbia mai visto ridere veramente.
JESS
La mia coinquilina non è in casa, tanto meglio, ho più calma per potermi preparare come si deve.
Decido di farmi una doccia veloce e scelgo di indossare dei semplici jeans scuri a vita alta ed un top bianco, coperto da un maglione lungo blu.
Non mi è mai piaciuto truccarmi, perciò opto per un po' di mascara ed un lucidalabbra rosa.
Sono pronta molto prima del tempo previsto per l’arrivo di Niall.
Inizio a camminare per la cucina pensando al misterioso ragazzo che stasera sarà presente.
Come l’ha chiamato? Harold? Sembra tanto un nome da principino.
Il campanello suona e mi ritrovo a correre verso la porta di casa.
La spalanco, ma il sorriso mi muore sulle labbra, lasciando il posto all’ansia.
Davanti a me non trovo Niall, bensì il ragazzo riccioluto.
NIALL
Non posso nascondere la rabbia che mi cresce dentro.
Ho mandato Harry a prendere Jess, perché? Non so, non avevo voglia di uscire, l’ansia si era impossessata di me al pensiero di trovarmela davanti e così ho finito col mandare quello stronzo.
Stranamente dal suo solito, non ha opposto molta resistenza e sento montare in me la gelosia. Dovrei piantarla.
Tra poco arriveranno tutti e non posso mostrarmi così invaghito di Jess.
Ma perché ci mettono tanto? Basta. Non posso stare così , ormai dovrebbero arrivare e non faccio nemmeno in tempo a formulare quel pensiero che la mia macchina con Harry alla guida si ferma sul vialetto.
Sono passati altri 5 minuti…perché non si decidono a scendere? Che staranno facendo lì? Devo piantarla.

  
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