Italia, Roma, Circolo sportivo Chalet del
nuotatore, 13 Agosto
E’ una giornata come tante,
dove pochi si rilassano nella
calda domenica d’agosto in piscina, tale assenza è
dovuta principalmente alla
vicinanza di ferragosto, dove la gente preferisce il mare rispetto alla
piscina. Ma due persone quella mattina sono presenti, Chris Vineyard
una donna
alta bionda e molto formosa che indossa un costume da bagno color oro,
assieme
ad un altro uomo sui 45, moro alto dal bel fisico con occhi di un
azzurro
chiaro e costume da bagno di colore blu.
Ad un tratto l’uomo nota la
donna distesa sul lettino a
bordo piscina mentre legge un giornale, decide quindi di raggiungerla
attratto
dall’aspetto della stessa.
Quando questi esce dalla piscina tira
i capelli all’indietro
e senza nemmeno asciugarsi si dirige verso di lei con passo sicuro, la
osserva
per un attimo mentre lei prende il sole ad occhi chiusi, poi esclama
«Salve a
lei signorina Vineyard, non mi aspettavo di incontrarla proprio
qui» conclude
spavaldo, Chris apre gli occhi lentamente per poi dire semplicemente
«Non posso
stare tranquilla un minuto… come ti chiami? Hai un volto che
non mi è nuovo».
Lui pacato risponde «Normale che mi conosca signorina
Vineyard, io mi chiamo
Raoul Bova, sono stato un attore in passato». Lei lo osserva
seccata, e con
tale aria si alza dal lettino per mettersi seduta verso la piscina
« Si ora
ricordo, quella mezza cartuccia… piacere mio, come mai sei
venuto da me?»
conclude sbadigliando. Lui sicuro «Semplicemente
perché mi piaci Chris, e poi
ho adorato molto i film a cui hai partecipato» conclude
sorridente, ma lei con
aria seccata «Ok ho capito sei venuto qui per provarci con me
non è così? Su forza
siamo adulti possiamo dirle queste cose» conclude con sorriso
sarcastico la
bionda. Raoul è molto perplesso e arrossisce leggermente, ma
non va in panico e
risponde a tono «Dunque visto che siamo tra adulti,
perché non andiamo subito
al sodo cara Chris?». Lei nervosa risponde «Per chi
mi hai presa? Non mi
aspettavo una maleducazione simile da un mio collega….
Tuttavia potrei decidere
di seguirti… cosa mi proponi?» Conclude maliziosa,
e lui «Lo vedrai a tempo
debito mia cara, come ben sai gli uomini italiani non
deludono», lei lo osserva
sorridente e pensa “Ok va bene bel
fusto,
mi costringi a lavorare per loro anche in vacanza? Pazienza in fondo
avevo
bisogno di una cosa del genere”, Dopo
ciò i due si rivestono e velocemente
raggiungono la stanza da letto di Chris.
Una volta entrati la donna si gira
verso lo spavaldo Raoul
alle sue spalle e guardando in basso verso di lui dice
«Abbiamo un problemino
caro… sembra che tu non sia in forma, che ne dici di un
aiutino?» lui
sorridente risponde «Perché no, tutto per fare
felice una donna come te Chris».
La donna si dirige quindi verso il letto matrimoniale della stanza,
dove vi era
appoggiata una borsetta di pelle nera, dalla stessa borsetta tira fuori
un
astuccio, aprendolo si intravedono delle pillole di colore rosso e
bianco, l’uomo
le guarda e chiede sorpreso «Pensavo intendessi darmi una
pillola blu cara» ma
lei sicura «Tranquillo questa è molto meglio e
dura più a lungo… molto più a
lungo» sorride maliziosa, per poi porgere 3 delle piccole
compresse all’uomo.
Lui le guarda stranito e chiede «Ma quanto vuoi restare con
me? Non sono poi
così giovane quanto te, potrei non essere quello che
cerchi» lei tranquilla gli
risponde «Sta tranquillo sono leggere e poi, dopo queste
pillole l’età non sarà
più un problema, diverrai un giovanotto di 15
anni» conclude sorridente.
L’uomo a quel punto, seppur
leggermente diffidente, è ormai
troppo attratto dalla donna, che ha sempre ispirato in lui un grande
fascino,
quindi pensa “Perché non
fidarmi? Infondo
mi hai invitato lei alla fine” subito dopo prende
le 3 piccole pillole, per
poi sedersi sul letto in attesa della sua pseudo compagna di avventura.
Ad un tratto l’uomo inizia
a piegarsi su se stesso e a
tremare, spaventato chiede alla donna «Che… che
roba era quella? Non era viagra
vero stronza?» lei sorridente risponde «Non
l’ho mai detto caro, ma ti ho detto
chiaramente che dopo averle assunte l’età non
sarebbe stata più un problema per
te caro», l’uomo la osserva ormai accasciato al
suolo in preda a fortissimi
spasmi di dolore, durano diversi minuti fino a quando lo stesso non
emette un
urlo, e poi un altro ed un altro ancora, durante tutto ciò
Raoul si accorge che
qualche cosa sta cambiando ma non sa spiegarsi il motivo.
Qualche minuto dopo, quando tutto
è finito l’uomo si alza, e
trova il suo costume piuttosto largo, si sente rinvigorito, ma allo
stesso
tempo nota che la sua altezza è diminuita non poco. Si gira
di scatto verso la
donna per poi chiedere «CHE CAZZO MI HAI FATTO
MALEDETTA?!?». Lei tranquilla
risponde «Ti ho solo dato un veleno sperimentale elaborato
dall’organizzazione
per cui lavoro, niente di personale, ma dovevo pur fare dei test su
qualcuno, e
tu sei venuto da me di tua spontanea volontà, che
c’è di meglio?». Lui la
guarda impietrito mentre lei estrae una pistola con silenziatore dalla
borsetta
che teneva sul letto, poi chiede «Ma che intenzioni hai? Su
per favore Chris!
Mi hai drogato vero? Non posso essere diventato più basso
vero?» lei risponde
sempre più compiaciuta «Certo che non ti ho
drogato, e certo che sei diventato
più basso, il tuo corpo deve essere regredito fino
all’età di 15 anni con un
farmaco che noi chiamiamo APTX4869». Lui la osserva
impietrito, mentre lei gli
punta la pistola alla testa poi terrorizzato «Senti dai
smettila di scherzare
ok? Se mi hai drogato non lo dirò a nessuno ma smettiamola
con questo gioco per
favore!!». Lei seccata dice semplicemente «Sei
stato solo un test, un test
riuscito, ma cerca di capire, non posso lasciare testimoni..»
a quel punto la
donna prende la mira, e con molta freddezza spara in fronte a Raoul
ormai
ridotto ad un adolescente, poi pensa “Meglio
andare via, non lo riconoscerà nessuno per ora, ma
è sempre nella mia camera,
devo farmi un alibi da qualche parte, massi andrò al
Colosseo, ad ogni modo ti
ringrazio Raoul, mi hai dimostrato che anche 3 pillole di APTX possono
non
uccidere, te ne renderò” per poi uscire
dalla stanza ridendo.