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Autore: mikamey    21/03/2009    8 recensioni
Rin, una ragazza insicura, soggetta ad attacchi di panico e con manie morbose per la pulizia. Sesshomaru un demone orgolgioso e testardo infortunato ad una gamba ma bramoso di indipendenza. impareanno a conoscersi e a curarsi a vicenda affrontando le ferite della psiche e del corpo. AGGIORNATI DUE CAP FINALI 23 e 24
Genere: Generale, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rin, Sesshoumaru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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1 cap 1 un nuovo vicino


Sto lucidando inutilmente la cucina immacolata, quando avverto urla provenire dal corridoio fuori l’appartamento, acuisco i miei sensi distinguendo quattro voci,  una donna, due uomini e un bambino. La prima è seriamente preoccupata, i secondi invece si urlano l’uno contro l’altro ma uno dei due  è timoroso come la donna e infine, il bambino è confuso e dispiaciuto… Stranamente sono curiosa di scoprire il perché di tanto baccano e soprattutto di vedere i miei nuovi vicini, è strano averne per me dato che l’appartamento qui di fronte è vuoto sin da quando ero bambina. Questa è una casa antica, però divisa a metà da un corridoio e l’unico appartamento abitato è sempre stato il mio.

Asciugo velocemente la cucina liberandomi dei guanti e avvicinandomi alla porta d’ingresso.

La donna sta pregando uno dei due uomini a tornare “a casa” e l’altro accondiscendente con lei sbraita contro.. Sesshomaru… di non fare l’idiota e tornare con loro.

Socchiudo timidamente la porta  per poi spalancarla lentamente e vedere due uomini dai lunghi capelli bianchi ringhiarsi minacciosi, si somigliano molto.. stesso colore di occhi e capelli.. anche la fisionomia è la stessa, il più alto è senza dubbio un demone mentre l’altro deve essere un haniou, la ragazza con le lacrime agli occhi è un’umana e il bambino.. lui, lui è come me..il frutto dell’amore tra un mezzo demone e un’umana.

-Ma sei impazzito? Quel trattore per caso ti ha anche frantumato il cervello?? Non puoi stare solo! Non riesci neppure a reggerti degnamente in piedi! Il vecchio Totosai ha detto che la gamba è combinata troppo male e che ti ci vorrà tempo prima che torni normale! Non fare il presuntuoso e torna a casa!

-Stai forse insinuando che non sarei in grado di badare a me stesso stupido haniou?

Gli occhi simili a due fessure taglienti, la bocca distesa a mostrare canini affilati  e un ringhiare sordo e minaccioso che si spande dalle loro labbra. Sembravano due belve pronte all’attacco eppure non avvertivo pericolo provenire da loro.

-Non ti devi preoccupare, papà e zio litigano sempre, ma la mamma dice che lo fanno solo perché si vogliono tanto bene,ma non lo vogliono ammettere perchè sono ostinati e introversi!
-C-cosa?

Il bambino che avevo sentito prima è proprio vicino a me,con le spalle appoggiate al muro che si dondola con fare annoiato, abbandona il suo passatempo per  porsi di fronte a me e presentarsi con un sorriso smagliate.

-Ciao! Sono Takuma no Taisho,cinque anni fra tre mesi, primogenito di due figli! e prima ti dicevo che papà e zio litigano sempre ma mai sul serio!solo che.. questa volta credo sia colpa mia.

China il viso nascondendo le sue iridi miele alla mia vista, cominciando a giocherellare col bordo della felpa panna che indossa. Mi chino sulle ginocchia per scorgere il suo volto e presentarmi a mia volta nel tentativo di riportare il sorriso su quel visino vispo ora velato di tristezza.

-Ciao Takuma, io sono Rin Main, figlia unica e.. se me lo confermi tu,non mi preoccuperò per quello che sta succedendo tra tuo padre e tuo zio,anche perché non credo che attueranno le loro minacce.

Sorrido sinceramente rincuorata dall’espressione gioiosa che ricompare sul volto di Takuma alla mia presentazione in stile perfetta scolaretta, indecisa se chiedere o meno il motivo di tale litigio. Il mio dubbio presto diventa ozioso in quanto ogni informazione mi viene fornita repentinamente dal mio piccolo informatore.

-Sai ora che ci conosciamo mi puoi chiamare Taka! A casa tutti mi chiamano cosi! Papà e zio stanno litigando perché io sono caduto dal trattore in marcia mentre tentavo di raccogliere una mela..zio è riuscito  a far si che il trattore non mi travolgesse ma si è fatto male…


-Sesshomaru, Inuyasha ha ragione, a casa ci saremmo noi ad accudirti, cosa accadrebbe se cadessi o avessi bisogno di qualcosa.. non è che non sei capace di provvedere a te.. ma.. fallo per me, per il piccolo Taka.. ti prego Sesshomaru,  torna a casa.. è tutta colpa nostra se ti sei ferito, ti prego..

Lo sguardo implorante della ragazza e il tono preoccupato sembrano farlo tentennare sulla sua decisione, infatti, smette di ringhiare  e volge il suo sguardo su di lei e sul piccolo poi, con un velo di colpevolezza, declina la richiesta della donna che nuovamente si sforza di trattenere le lacrime, mentre il mezzo demone esplode in uno scatto d’ira improvviso.

-Sei uno stupido Sesshomaru! Possibile che non capisci che ci preoccupiamo per te? Volgiamo solo aiutarti ma il tuo stupido orgoglio te lo impedisce vero? Uno youkai puro come te non può dipendere da un’umana  e un mezzo demone anche se sono la tua famiglia vero?

Vedo la donna sgranare gli occhi così come quelli del bambino colmarsi di lacrime mentre il demone di nome Sesshomaru, con una mossa fulminea colpisce al viso l’aniou con uno schiaffo, facendolo rovinare a terra. Ora si che sembra davvero furioso.

-Se è questo che credi non c’è motivo per te di stare qua! Andatevene!-  Anche questa volta risponde in un ringhio ma.. non sembra  minaccioso, sembra più che altro ferito,e l’aniou ha il suo  stesso sguardo.. mi vien da credere che l’orgoglio sia un vizio di famiglia, cosi come la testardaggine, ma certo su quest’ultimo punto io non posso proprio parlare, anzi non dovrei pensare proprio niente non sono certo fatti, miei non li conosco nemmeno.. non dovrei nemmeno assistere a questa scena.

Avverto il piccolo attaccarsi alle mie gambe e io istintivamente lo accarezzo sulla spalla cercando di infondergli un po’ di coraggio.
-Benissimo, era questo che volevi in fondo vero fratello? Bene noi ce ne andiamo cavatela da solo.. come sempre.-

L’ultima parte è solo un sussurro ma sono sicura che lui l’ha sentita proprio come l’ho sentita io. Erano due parole cariche di malinconia e tristezza, sembra quasi che non siano uscite dalle labbra dello stesso mezzo demone che solo qualche istante prima lo aveva aggredito urlandogli contro, eppure, è stato proprio lui a pronunciarle e ora è lui che si è alzato reggendosi dal muro avviandosi verso l’uscita.

Quel demone Sesshomaru ha il volto leggermente chino verso il basso anche lui con un’espressione colpevole e arrabbiata sul viso, che velocemente scompare non appena la voce della donna richiama la sua attenzione.

- Mi dispiace Sesshomaru, sai come è Inuyasha, era arrabbiato, anche lui si sente colpevole per ciò che è accaduto e.. insomma.. voleva solo rendersi utile, dimostrarti che è alla tua altezza…se vuoi restare solo va bene resta qui finche vuoi,noi ti aspetteremo, sai che ti volgiamo bene e naturalmente se hai bisogno di qualunque cosa chiama!-

Dice quelle parole guardandolo negli occhi senza ira o risentimento nella voce, solo un po’ di malinconia poi, come il mezzo demone, si avvia verso l’uscita richiamando il piccolo che si stacca da me per poi fermarsi alla porta dell’appartamento di fronte.

-Zio.. ma tu.. tu ci vuoi sempre bene vero?ritornerai a casa con noi vero???non puoi lasciarci! io io devo diventare alto come te, e mi devi insegnare a catturare le lucertole e a staccare cento mele con un solo gesto della mano!zio mi dispiace tanto di essere caduto dal trottatore ma ti prego non ci lasciare!

Ha gli occhi colmi da lacrime e il viso leggermente arrossato per lo sforzo di trattenerle.. è cosi tenero, ho l’impulso di correre da lui per abbracciarlo e promettergli che andrà tutto bene! Ma ci pensa lo youkai a rassicuralo, si china davanti a lui con uno sforzo evidente ma senza emetter alcuno lamento per poi stringerlo a se coccolandogli la testa.

- Tranquillo,non sono arrabbiato, e tu non centri niente, è stata colpa mia che non ho fatto abbastanza attenzione, a casa c’è tanto lavoro e io sarei solo d’impaccio, starò qui finché non sarò guarito poi tornerò da voi tranquillo! non posso mica lasciare che il tuo papà mandi la fattoria  rotoli!-

L’ultima frase la dice con un tono scherzoso e per la prima volta sorride,un sorriso scherno,ma comunque pieno d’affetto,lo stesso che si legge nei suoi occhi ora che guarda il nipote finalmente tranquillo.

- E’ una promessa?
-Si è una promessa!
-Va bene allora vado dalla mamma prima che riduca papà peggio di te!

In effetti ora che ci faccio caso quella fragile donna sembra tutt’altro che delicata e indifesa, la si sente urlare contro il marito in modo nitido e scandito.. lo rimprovera per ciò che ha detto al fratello e per il tono che ha usato, tuttavia il timore del bambino è infondato visto che la sento mormorare al marito un “tranquillo quando si sentirà pronto tornerà da noi”.

Riporto la mia attenzione al mio nuovo vicino giusto in tempo per vedere il bambino schioccargli un bacio sulla guancia, lui non sembra infastidito o sorpreso dal gesto e tutto ciò che dice è una raccomandazione affinché ci pensi lui ha proteggere  Inuyasha e Kagome durante la sua assenza.
Sorrido involontariamente a quel gesto d’affetto e a quella preoccupazione protettiva verso la sua famiglia, infondo è proprio come pensavo è molto attaccato a loro.

Vedo scomparire il bambino ormai felice e saltellante come quando lo visto per la prima volta, e poi, osservo il demone reggersi dalla porta nel tentativo di alzarsi. Ha il viso contratto in una smorfia di dolore e un ringhio cupo si spande per il corridoio

Sto per aiutarlo quando la sua voce tagliente trafigge il mio proposito frantumandolo.

-E tu che hai da guardare donna?non credo che questi siano affari che ti possano interessare torna alle tue faccende invece di impicciati delle vite degli altri!

Ha usato un tono duro, cattivo, e lo ha fatto con l’intento di ferirmi ne sono convita, tuttavia, non gli rispondo, semplicemente chino il capo colpevole giusto un attimo prima che lui sbatta la porta dietro di se. Ha ragione quelli non sono fatti miei, se non ha permesso alla sua stessa famiglia di aiutarlo perché avrebbe dovuto accettare il mio? Tuttavia.. era sofferente, lo si leggeva nei suoi occhi anche se carichi d’ira, e le sue tempie erano imperlate di sudore… il dolore alla gamba deve essere molto forte.

Probabilmente non vuole mostrarsi debole, se sia per orgoglio o per non preoccupare gli altri non saprei dirlo.. infondo è un po’ come me,anche io mi “nascondo”per non mostrare agli altri il io dolore, certo per lui le cose sono un po’ diverse.. ma mi sembra doveroso rispettare comunque il suo volere, la nonna Kaede diceva sempre che bisogna rispettare il volere altrui e non giudicare mai, perché le persone esterne non possono sapere le motivazioni che spingono le persone a compiere determinati gesti, quindi è sempre meglio non interferire a meno che non ne vada dalla vita altrui o della nostra buona coscienza. Ma diceva anche che spesso le persone devono essere aiutate anche la contro la propria volontà se l’orgoglio li rende ciechi.

Richiudo la porta davanti a me per poi appoggiarmici con le spalle e scivolare giù fino al pavimento, affondando il viso nelle gambe e iniziando involontariamente  a dondolarmi avanti e dietro..senza motivo.. senza uno scopo.. un movimento inutile esattamente come mi sentivo io in quel momento.









Ciao a tuttiiiiiiiiiiiii!!!!!ecco a voi la mia nuova long fic! I protagonisti saranno Rin e Sesshomaru la mia coppia preferita per eccellenza! Devo ammettere con non poca vergogna che ho iniziato una serie di storie con protagonisti Ayame e Koga visto che l’avevo promessa, ma mi sembravano tutte troppo banali, poi ecco l’ispirazione per una coppia però diversa.. come molti autori sanno non si può comunque ignorare la musa che ci da la capacità di scrivere cosi eccomi qui a pubblicare questo lavoro. Spero con tutto il cuore di appassionarvi e farvi affezionare a questa fic.
Per quanto riguarda gli aggiornamenti saranno settimanali xkè i miei impegni mi impediscono  tempi brevi, comunque quando possibile ci saranno aggiornamenti flash…

Ed ora veniamo a noi… Inuyasha e Sesshomaru possiedono una “fattoria” in periferia che mandano avanti insieme, durante il lavoro di aratura Sesshomaru rimane ferito dal trattore nel tentativo di salvare il suo nipotino dal macchinario stesso, rimanendo però gravemente ferito ad una gamba.
Decide di trasferirsi per il periodo di convalescenza in un appartamento la cui unica vicina sarà la nostra Rin, una ragazza insicura, soggetta ad attacchi di panico e con manie morbose per la pulizia…Cosa ne uscirà fuori?

Ora.. piccolo appella a chiunque visiterà questa pagina…
LASCIATE un segno del vostro passaggio! I commenti aiutano gli scrittori ad andare avanti e a sapere se il loro lavoro e gradito oppure no, quindi vi invito a lasciare due righini di commento e/o critica.

Approfitto di questo spazietto anche per ringraziare tutti coloro che hanno letto e commentato “una settimana di astinenza per Sango” e ringrazio anticipatamente tutti coloro che leggeranno anche questa ff!

 Ultimissima nota  ma non per questo meno importante, questa ff è dedicata a Callistas!!! Mi spiace non sia quella che volevi tu con protagonisti Koga e Ayame ma spero ti piaccia lo stesso, prometto che mi impegnerò al massimo x scrivere anche quella un bacioneeeeeeeee

Un abbraccio a tutti Mikamey
  
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